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Autore: savemepayne    18/07/2012    4 recensioni
Questa Fan Fiction parla di una ragazza, la solita studentessa alle prese con i compagni di scuola e gli insegnanti.
Costretta a sopportare una banda di cinque ragazzi stronzi che se la tirano.
Quel ragazzo soprattutto, che odia con tutta se stessa ma che la farą ricredere, anche se lei non vorrą mai accettare la veritą di quello che proverą per lui.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Era una giornata di novembre a Wolverhampton (Londra), una di quelle fredde e nuvolose, dove l'unica cosa che vorresti fare è bere una tazza di cioccolata calda e mettersi a letto sotto le coperte ad ascoltare la pioggia al calduccio. Ma purtroppo quella mattina dovevo andare a scuola perché avevo la verifica di matematica. Così mi alzai dal letto controvoglia spegnendo la sveglia che stava suonando ininterrottamente da almeno 2 minuti e mi faceva già male la testa ed andai subito a lavarmi e vestirmi.
Scesi di sotto in cucina, mio padre stava ancora dormendo, invece mia madre mi stava preparando la colazione. Avevo un viso annoiatissimo, zero voglia di uscire con quel freddo e quel tempo.
-Chanel- questo era il mio nome -non è ancora iniziata la giornata, ed hai già quella faccia annoiata?- Mi domandò mia madre prendendo una tazza di latte e mettendola sul tavolo.
-Non ho nessuna voglia di andare a scuola, mamma!- Dissi sedendomi al tavolo e cominciando a sorseggiare il latte.
-Mmh, ineffetti fuori c'è un brutto tempo, sembra che voglia piovere! Meglio che non ci vai a scuola.- Disse guardando dalla finestra. Quelle parole furono come un fulmine a ciel sereno, per l'appunto, per me.
-Mamma, io vorrei ma oggi c'è la verifica di italiano e se non ci vado, quella vipera mi lascerà il debito, anche se ci vuole ancora molto per terminare l'anno scolastico, ma di sicuro me lo lascia.- Sbuffai e finì il latte.
-Ah, allora è meglio che ci vai.-
Mi alzai dalla sedia e misi il giubetto, poi sentì il rumore della pioggia. -Ecco, sta piovendo! Che sfiga oh. Vado che è già tardi e tra poco passa l'autobus- Sbuffai nuovamente avvicinandomi a mia madre per darfle un bacio sulla guancia.
-Ah ma aspetta! Non vorrai uscire senza ombrello- Prese un ombrello con la stampa di winnie the pooh, presi l'ombrello guardandolo in modo strano e subito dopo guardai mia madre.
-Mamma, vuoi davvero che tua figlia faccia una brutta figura davanti a tutta la scuola passando per una bambina con l'ombrello di winnie the pooh? Ho 18 anni eh!- Sospirai predendo un ombrello senza stampe e diedi un bacio a mia madre che lei ricambiò. Uscì di casa ed arrivai subito alla fermata, l'autobus passò dopo pochi minuti.
Arrivai a scuola ed entrai subito in classe dato che era appena suonata la campanella che annunciava l'inizio delle lezioni. Mi andai a sedere al mio posto e cominciai a prendere i libri della prima ora, nel frattempo il mio sguardo fu attirato dalla pioggia che bagnava la finestra della mia classe e la voglia di essere a casa sotto le coperte al calduccio aumentava sempre di più. Ad un certo punto entrò un ragazzo, che era il mio compagno di banco. Questo si chiamava Louis Tomlinson. Era uno stronzo che odiavo insieme agli altri suoi 4 amici, erano i classici stronzoni della scuola. Si sedette accanto a me degnandomi a stento di un misero 'ciao' che io ricambiai con un cenno. Dopo poco entrarono altri due ragazzi: Zayn Malik, il ragazzo più stronzo che avevo 'conosciuto' ed Harry Styles, il carattere di quest'ultimo somigliava parecchio a quello di Lou. Dopo qualche minuto entrò anche Niall Horan, un biondino che sembrava un angioletto e che non era molto stronzo, si vedeva che era un ragazzo sensibile e dolce, ma si faceva trasportare da quei cretini. Ed infine entrò lui: Liam Payne. Il ragazzo che odiavo con tutta me stessa, se la tirava e non poco, si credeva Dio sceso in terra, ma in realtà chi se lo cagava? Solo le ragazze più comunemente chiamate 'troie' che dai ragazzi come lui volevano solo una cosa.. per queste conta solo l'aspetto fisico. Non potevo dire, però, che quei cinque ragazzi non fossero belli, anzi.. erano molto belli ma per un carattere come il loro, non valeva la pena farci un pensierino, non mi era mai nemmeno passato per l'anticamera del cervello di poter stare con uno di loro.
Arrivati i cinque stronzi, arrivò anche il prof. di italiano che cominciò a spiegare.
Mentre ascoltavo la lezione, sentì che Lou parlava a bassa voce con Zayn ed Harry, stavano parlando di me, sicuramente. Adoravano prendermi in giro. Dopo un po' mi voltai verso di loro.
-Avete finito di prendermi per il culo?- Li guardai con uno sguardo serio e poi sbuffai.
-Prenderti per il culo? uuh, Chanel si sente sollevata!- Esclamò Louis scoppiando a ridere. Lo guardai facendo finta di ridere.
-Ahah, mi sento sollevata.. NO.- ritornai ad essere seria -Louis, mi dispiace ma questa tua 'battuta' non fa ridere nemmeno i polli, fa ridere solo altri cretini come te.- Dissi indicando Harry e Zayn. -Sai Lou, un po' di originalità non fa mai male.- Gli feci l'occhiolino fingendo un sorriso e mi voltai verso il prof. che mi aveva richiamato.
-Scusate, posso continuare la lezione? Grazie!- Esclamò il professore guardandomi, poi continuò a spiegare. Dopo poco sentì quei coglioni che continuavano a ridere e con la coda dell'occhio vidi che Niall non gli stava dando conto perché non gli interessava e Liam ascoltava la conversazione di Louis, Harry e Zayn ridacchiando un po'. Stavo provando a mantenere la calma, ma non ci riuscì.
-Adesso basta, smettetela!- Esclamai con il tono di voce un po' più alto.
-Oooh, Chanel si è incazzata!- Disse Liam scoppiando a ridere ed io lo guardai malissimo.
-RAGAZZI!- Esclamò il professore sbattendo il resgistro sulla cattedra. -Signorina Sparks, è pregata di uscire dalla classe insieme al suo amichetto Payne che se la ride.-
-Ma..- Dissi alzando un sopracciglio.
-Niente ma.. uscite!- Ribattè a sua volta il professore indicando la porta della classe. Lanciai un'occhiata, che conteneva rabbia e odio, a Louis e poi mi alzai dalla sedia seguita da Liam che, senza fare storie, uscì anche lui e richiuse la porta appoggiandosi al muro con fare da stronzo, come lo era davvero. Incrociai le braccia sbuffando e con la coda dell'occhio notai che Liam mi guardava e sorrideva e mi voltai di poco verso di lui.
-Che cavolo hai da ridere?- Mi limitai a domandare per poi distogliere nuovamente lo sguardo da quel pallone gonfiato e lui scoppiò a ridere.
-Guarda che prima non stavamo parlando di te, sapevamo che ti avremmo infastidita.- Disse facendomi l'occhiolino.
-Wow, non avete proprio un cazzo da fare eh?- Gli domandai scuotendo la testa. -È la prima ora e sono già stata buttata fuori dalla classe per colpa vostra! Lo sapevo che non era giornata e che dovevo stare a casa oggi.- Liam si avvicinò a me.
-Uuuh, povera cucciola!- Disse con una voce compiaciuta ed appoggiò la mano sulla mia guancia che per un secondo mi fece venire i brividi, ma la tolsi subito.
-Ooh, non voglio farti tenerezza!- Dissi con un sorriso da stronza che riuscivo anch'io a fare e non solo lui.
Dopodiché suonò la campanella che annunciava la fine della prima ora e l'inizio della seconda, rientrammo in classe e mi risedetti al mio posto. Dopo poco entrò Nicole, la mia migliore amica, per fortuna era venuta e non mi aveva lasciata da sola quel giorno che sembrava infernale. La salutai dandole un bacio sulla guancia e poi si andò a sedere insieme ad un'altra nostra compagna. Volevo sedermi io vicino a Nicole, ma purtroppo ero condannata a stare vicino a quel deficiente.
Quella giornata, fortunatamente, passò in fretta. La professoressa di matematica non si fece viva e questo mi mandò letteralmente in bestia, ma non solo a me, a tutti, dato che quel giorno eravamo venuti solo per la verifica.
Uscimmo da scuola, salutai Nicole ed andai alla fermata ma una ragazza mi disse che a causa del bruttissimo tempo, l'autobus non sarebbe passato.
'Perfetto! Dovrò aspettare qui fin quando la pioggia non si calmerà un po'.. e se non si calmerà?' pensai mentre mi sedetti comunque alla fermata, che era un po' riparata. Stavo morendo di fame e tutto quello che desideravo era tornare a casa, ma non potevo nemmeno chiamare i miei perché mia madre non guidava e mio padre era al lavoro.
Ad un certo punto davanti a me si fermò un mini Cooper blu metallizzata, si abbassò il finestrino e vidi il viso di una persona conosciuta, era un amico di famiglia che non sapevo cosa ci facesse nella mia scuola.
-Chanel, sali che ti accompagno io!- Disse gentilemente, io non ci pensai due volte e salì in auto.
-Salve, grazie per il passaggio!- Esclamai sorridendo, quando vidi che accanto a lui c'era suo figlio: Liam. Non potevo crederci, era suo padre quel signore. Durante il tragitto vidi che Liam mi guardava attraverso lo specchetto dello sportello. 'Che cavolo ha da guardare 'sto coglione?!' pensai con uno sguardo totalmente indifferente.
Arrivammo a casa mia, scesi dall'auto salutando e ringraziando il signor Payne ma Liam non lo calcolai proprio. Feci una corsa ed entrai in casa vedendo mia madre preoccupata.
-Chanel! Menomale, ti stavo per chiamare.- Disse salutandomi.
-L'autobus non passava e mi ha dato un passaggio il signor Payne, non pensavo che fosse il padre di un mio compagno di classe.- Mi andai a lavare le mani e mi sedetti al tavolo cominciando a mangiare. Dopo aver risposto alle domande monotone di mia madre cioè: 'com'è andata e bla bla bla' e dopo aver risposto con delle parole altrettanto monotone come: 'bene' e 'niente' mi disse una cosa che mi lasciò senza parole.
-Approposito del signor Payne...-
 



Saaalve a tutti. Questa è la mia terza Fan Fiction,
è cominciata l'estate e non potevo starmene con le
mani in mano. uu
Vi piace?
Ma ce lo vedete Liam stronzo? LIAM? AHAHAHAHA io no.
Ma per questo è bella questa FF. uu
Fatemi sapere che ne pensate con una recensione,
è importaaaante per me. c:


p.s. su Twitter sono @savemepayne se volete seguirmi
e mi dite chi siete, ricambierò. c:


Giuuuuuuls.
 
 
  
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