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Autore: argentina1988    19/07/2012    3 recensioni
FF ambienta al termine della puntata 3x07 di Glee... per chi non avesse guardato la puntata avviso che c'è uno spoiler... la storia poi seguirà la mia fantasia nonché qualche eventuale spunto proveniente dalla stessa serie N.B. dal capitolo 24 in poi la storia subirà dei profondi cambiamenti soprattutto per quanto riguarda una coppia Enjoy!!!
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana, Quinn/Rachel
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi tornata!

Questa volta ci ho messo decisamente meno a scrivere il capitolo :D (sorriso a trentadue denti)

Queta parte di Prom la voglio dedicare a S che povera piccola è in ospedale (Con tanto Love... ora non puoi più dire che sono cattiva e perfida ajajaj)

Buona lettura a tutti!!!


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Lo scrosciare del vento tra le foglie degli alberi secolari ed il respiro leggero dei loro corpi erano gli unici suoni che le due cheerleader riuscivano a percepire mentre a piccoli passi si dirigevano verso quello, che in molte occasioni, era stato il loro piccolo angolo di paradiso.
 
Molto spesso, infatti, su continua insistenza della ballerina bionda e a causa dell’incapacità della latina di negare qualsiasi cosa uscisse dalla bocca della sua dolce paperella, le due ragazze avevano speso parte dei loro pomeriggi liberi a cibare quelle piccole creaturine gialle che abitavano il grande bacino d’acqua del parco di Lima.
 
“Hey San” si fermò di colpo la cheerleader più alta venendo sorpresa dalla presenza di un insolito cartello appeso al largo tronco di una vecchia quercia “cosa vuol dire interdetta al pubblico?” domandò grattandosi la chioma bionda nel tentativo di comprendere il significato di quel pezzo di plastica bianco e rosso.
 
“Interdetta vuol dire che non ci si può andare Brittbritt” sintetizzò in due parole la mora vedendo nascere sul volto della sua paperella un sorriso triste.
 
“Hey signorinelle! Cosa ci fate qui?” domandò -arrivando dalla stradina interna che portava al piccolo stagno- un ragazzo sulla trentina, alto all’incirca un metro e novanta, moro, occhi verdi con indosso un’uniforme verde e beige che il comune di Lima forniva ai dipendenti del parco.
 
“Beh ecco no-noi…” cercò di parlare la bionda venendo subito interrotta da Santana
 
“Sai mmm… Mark” si intromise l’ispanica fingendo di leggere il nome del ragazzo sul suo cartellino di riconoscimento “io e la mia ragazza eravamo venute qui a dar da mangiare alle papere…”
 
“Paperelle San!” la fermò Brittany correggendola
 
“Si amore, hai ragione…” le sorrise ritornando poi al suo discorso “dunque eravamo qui per dar da mangiare alle paperelle, ma abbiamo visto il cartello che hai appeso e stavamo giusto per andarcene” strizzò l’occhio al ragazzo recitando quel copione che lei stessa aveva architettato col moro appena mezz’ora prima
 
“Mmmm… beh mi sembrate due brave ragazze delle quali credo proprio di potermi fidare e se siete venute qui per dar da mangiare a quelle splendide creaturine sarebbe un peccato lasciarle a bocca asciutta, non è vero?” domandò entusiasta il giovane rispondendo tacitamente all’occhiolino della mora
 
“E NO! Non a bocca asciutta, dovreste saperlo che le paperelle hanno il becco… e quindi semmai rimarrebbero a becco asciutto” intervenne Brittany con fare ovvio lasciando Mark leggermente spiazzato da quanto appena uscito dalle sottili labbra della bionda
 
“Lascia perdere” mormorò con un filo di voce Santana notando lo sguardo sbigottito del povero ragazzo
 
“Ad ogni modo” Mark si riprese dal suo momento di ‘smarrimento’ “se mi promettete di dar loro da mangiare e di non combinare guai…” puntò lo sguardo sul volto carico d’emozione di Brittany “vi autorizzo ad entrare” aggiunse guadagnandosi un bacio in fronte da parte della ballerina che non stava più nella pelle per l’emozione
 
“Parola di lupetta” giurò la bionda incrociando due volte davanti alle labbra gli indici in segno di promessa
 
“Ah beh se è così allora…” ci fu qualche secondo di silenzio “forza andate, che cosa ci fate ancora qui?” sorrise Mark mentre vedeva la più alta delle due ragazze iniziare ad inoltrasi nel vialetto alberato che conduceva al laghetto trascinando quasi con forza la latina
 
“Grazie” mormorò Santana voltandosi verso il ragazzo in modo tale che Brittany non la potesse sentire
 
“Non c’è di che” mimò con le labbra il ragazzo vedendo le due giovani sparire dietro la prima fila di alberi.
 
 
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“Hey Rachel!” la chiamò Mercedes da lontano “anche tu alla ricerca di un vestito?” chiese perplessa la ragazza di colore essendo al corrente della pazza idea della piccola diva di boicottare il ballo scolastico organizzando insieme a Kurt, Blaine e Puck un antiballo in una delle suite dell’unico hotel presente a Lima
 
“Ciao Mercedes” salutò la moretta girandosi verso la sua interlocutrice  “si, lo stavo giusto per andare a pagare” spiegò celermente la diva indicando il suo portabiti nero “sai, ti potrà sembrare strano, ma nonostante la mia decisione di non partecipare all’Evento, non ho certo intenzione di privarmi dell’abito del prom dell’ultimo anno…” spiegò con un sorriso triste stampato in volto 
 
“Ascoltami Rachel…” prese una boccata d’aria la talentuosa ragazza dai capelli corvini prima di iniziare a parlare con un tono di voce piuttosto pacato e persuasivo “lo so che per te questo è il periodo più nero della tua vita, ma sei già stata costretta a rinunciare a parecchie cose, tra cui il matrimonio con Finn, la Nyada, l’amicizia con Quinn…” si interruppe Mercedes per osservare la reazione della ragazza di fronte a lei che inaspettatamente non lasciava trasparire sentimento alcuno “…sei sicura di voler rinunciare a quella che bene o male sarà una delle ultime possibilità che abbiamo di trascorrere tutti insieme?”
 
“Mercedes… io… si, ne sono davvero certa” rispose la diva dopo alcuni istanti esitazione, con un tono di voce che ovviamente non convinse del tutto la sua rivale storica
 
“Rachel… pensaci, fai ancora in tempo a cambiare idea” cercò nuovamente di convincerla la cantante di colore senza ottenere -in quel momento- alcun risultato
 
“Mi dispiace Cedes, ma non credo che questa volta possa cambiare idea” sospirò
 
“Tu pensaci Rach… noi ti aspetteremo” la abbracciò la più alta prima di congedarsi con un semplice movimento della mano.
 
 
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-Ho fatto quello che mi hai chiesto, ci ho provato, ma per il momento non ha cambiato idea… M-
 
-Grazie per averci almeno provato… ci vediamo domani a scuola-
 
 
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Santana’s POV
 
Il sole stava iniziando lentamente a tramontare creando, in tutto il parco, un’atmosfera romantica.
 
Mentre camminavo mano nella mano con la mia paperella bionda riuscivo a pensare a sole due cose: il quanto fossi fortunata ad avere una ragazza speciale come Brittany al mio fianco e al sorpresa che le avevo organizzato sperando con tutta me stessa che riuscisse alla perfezione. Le mie intere speranze erano state riposte in Mark. Speravo con tutto il cuore che avesse predisposto il tutto nei minimi dettagli esattamente come gli avevo chiesto, nonostante il poco, anzi no pochissimo tempo che aveva avuto a disposizione.
 
“Hey Sannie, come mai sei pensierosa?” mi domandò la mia ballerina notando il mio sguardo assente
 
“Stavo solo ricordando  quanti momenti incredibili abbiamo trascorso qui, insieme,tu ed io…” mentii, almeno in parte, non volendo rivelare prima del tempo la mia sorpresa “e a quanti ancora ne vivremo…” le sussurrai dolcemente stringendola saldamente al mio fianco abbracciandola per la vita.
 
“è vero San… credo che questo luogo custodisca i ricordi più belli che ho insieme a te” mi rispose guardandomi dritta negli occhi cercando, in questo modo, di trasmettermi tutto l’amore e la sincerità con cui aveva pronunciato quelle poche parole
 
“Lo so Brittbritt…” mormorai io arrossendo, sentendomi scrutata sino all’anima, sentendomi spiritualmente nuda davanti alla mia bionda “Dai andiamo, siamo quasi arrivate” aggiunsi pochi istanti prima di svoltare in uno stretto e breve sentiero che ci avrebbe finalmente condotte a destinazione.
 
Brittany’s POV
 
“Dai andiamo, siamo quasi arrivate” sussurrò a pochi centimetri dal mio viso pochi istanti prima che svoltassimo in un corto rettilineo che conduceva direttamente alla sponda sud del piccolo bacino artificiale.
 
Percorremmo quei pochi metri che ci separavano dal nostro angolo terrestre di paradiso e ciò che vidi mi mozzò letteralmente il fiato.
 
Tutto il laghetto era circondato da decine e decine di candele al profumo di pesca che illuminavano l’intero specchio d’acqua, la cui superficie era continuamente increspata dai leggeri movimenti ondulati delle creaturine che lo abitavano.
 
Poco distante da noi, sulla nostra destra, era stata meticolosamente distesa una piccola tovaglia a quadrettini bianchi e rossi sul quale era stato collocato un piccolo cestino da picnic.
 
Ancora con gli occhi che mi brillavano dall’emozione mi voltai istintivamente verso Santana cercando di capire se quello che la mia testolina aveva elaborato coincideva effettivamente alla realtà dei fatti
 
“Sannie” sussurrai in modo tale da non rompere quell’atmosfera romantica che regnava indiscussa in tutto l’ambiente
 
“Dimmi Brittbritt” mormorò con voce calda mantenendo il contatto visivo
 
“Tutto questa è opera tua, non è vero?” domandai con un filo di voce in preda all’emozione
 
“Si Britt, l’ho organizzato solo per te” bisbigliò lei allacciando le sue braccia dietro la mia schiena, stringendomi in un abbraccio “Ti piace?”
 
“Oddio Sannieeee!!! Certo che mi piace!!!” esclamai  gettando le braccia al suo collo stringendomi ancora più forte al suo corpo
 
“Ne sono felice piccola” mi rispose sfiorando delicatamente il mio labbro inferiore con le sue labbra piene e carnose
 
Mi staccai controvoglia dal bacio quando Santana si allontanò dal mio volto afferrandomi la mano, accompagnandomi fino alla tovaglia “Siediti Britt” sussurrò posizionandosi al mio fianco senza lasciare la stretta sulla mia mano “Ti va di mangiare qualcosa prima di sfamare loro?” mi sorrise indicando le paperelle che indisturbate continuavano a nuotare nella loro pozza d’acqua
 
“Certo” le sorrisi di rimando incantata dalle sue movenze e dalla dolcezza delle sue parole
 
“Se è così… ecco a lei signorina” mi rispose la mia latina porgendomi un Sandwich al maionese e prosciutto: il mio preferito!
 
Mangiammo tranquillamente continuando ad ammirare il paesaggio che imbruniva sempre più rapidamente davanti a noi facendo in modo che le candele disposte lungo il perimetro del lago sembrassero ancora più fiammeggianti a quanto non lo fossero già prima.
 
Finimmo i Sandwich e per mia sorpresa Santana tirò fuori dal cestino una borsa termica azzurra “Mia bella, le andrebbe un pezzetto di torta?” mi domandò amorevolmente
 
Domanda a cui risposi con un semplice cenno della testa.
 
Ero positivamente stupita dal comportamento di Santana; lei con me era sempre dolce e gentile, ma quello che prevaleva in tutti i nostri incontri era sicuramente il suo lato passionale e focoso con il quale sarebbe in grado di far accaldare anche la più frigida delle persone, mentre il suo lato romantico tendeva sempre a rimanere celato dentro quella corazza che per tanti anni l’aveva protetta da tutto e tutti impedendole di vivere appieno la sua vita
 
Terminato anche il dolce, Santana mi propose di avvicinarsi al laghetto in modo tale da poter cibare le paperelle.
 
Santana’s POV
 
L’aiutai ad alzarsi prendendole la mano e lentamente ci avvicinammo per raggiungere le sponde di quel bacino d’acqua. La vedevo felice e questo mi rendeva la donna più contenta del mondo.
 
Raggiunti gli argini dello stagnetto, nell’esatto punto che Mark mi aveva mostrato quello stesso pomeriggio, tirai fuori da una delle tasche del jeans che indossavo un sacchetto pieno di briciole di pane che mia madre aveva accuratamente conservato su mia espressa richiesta.
 
Aprì il sacchettino e lo sporsi gentilmente verso la mia ballerina preferita che allegra non si fece pregare e prendendo un’ampia manciata di briciole iniziò a lanciarle verso quelle piccole bestioline gialle.
 
Tutto avanzava come previsto. Ero riuscita a creare un’atmosfera romantica grazie alle numerose candele che dopo numerose proteste da parte di Mark ero riuscita a far accendere, ci eravamo soffermate ad osservare il tramonto, avevamo mangiato ed ora arrivava la parte più difficile da realizzare per la quale dovevo fermamente sperare che il mio “complice” non mi tirasse un bidone.
 
“Sannie, non dai da mangiare anche tu alle paperelle?” domandò Brittany notando che io non avevo lanciato in acqua neppure una minuscola mollica di pane “Ti stai annoiando?”
 
“Assolutamente no piccola mia, con te al mio fianco non potrei mai annoiarmi neppure giocando a scarabeo con Rachel!” esclamai con una faccia schifata ripensando a quella volta che la piccola diva aveva costretto me, Brittany, Tina e Mercedes a cimentarsi un intero sabato sera a quel gioco col nome da insetto
 
“Ahahahah, Sannie” Brittany scoppiò in una fragorosa risata che fece eco in gran parte del parco
 
“Shhh piccola” tentai di calmarla “spaventi le paperelle se continui così” le sussurrai abbracciandola da dietro.
 
“Hai ragione San…” rispose con tono decisamente più pacato
 
Passarono pochi secondi ed il mio piccolo complice iniziò ad avvicinarsi proprio come Mark aveva previsto
 
“Hey Sannie” sussurrò mentre io la tenevo stretta al mio petto “Hai visto?” mi domandò indicando un piccolo paperotto giallo con una piccola chiazza marrone sulla testolina
 
“Che carino” mormorai mordicchiando leggermente il lobo del suo orecchio soddisfatta dal fatto che il piccolo stesse svolgendo egregiamente il suo compito
 
“Già” si limitò a rispondermi la mia ballerina prima di accorgersi di un piccolo particolare che inizialmente le era sfuggito “Guarda San, ha qualcosa appeso al collo” aggiunse dopo averlo osservato attentamente mentre usciva dall’acqua
 
“Davvero?” chiesi stupita facendo finta di nulla “Che cos’è?” le domandai lasciando ricadere le mie braccia lungo i fianchi in modo tale da lasciarle ampia libertà di movimento.
 
Tutto stava procedendo esattamente come avevo immaginato.
 
 
Brittany’s POV
 
Non appena avvertì la presa della mia latina affievolirsi mi abbassai avvicinandomi il più lentamente possibile alla paperella, cercando in tutti i modi di non incuterle paura.
 
Contrariamente a quanto mi aspettassi questa piccola creaturina gialla -che si distingueva dal resto del ‘gruppo’ per la sua inequivocabile chiazza marrone sulla testa che tanto mi ricordava la cresta di Puck- continuava ad avvicinarsi dimostrando di non temere assolutamente la mia presenza; stesi la mano e si lasciò coccolare proprio come se fosse un piccolo gattino.
 
È davvero carino!
 
Dopo alcuni minuti durante i quali mi dedicai esclusivamente a grattarle la testolina mi ricordai il motivo per cui questa paperella aveva attirato così tanto la mia attenzione
 
Delicatamente slegai il collarino che indossava, riponendola subito dopo a terra. La osservai percorrere a ritroso quella stessa strada che l’aveva condotta tra le mie braccia fino a quando non si riunì ai suoi fratellini.
 
Ammirai incantata quella scena ancora qualche istante, prima di focalizzarmi su quello strano collarino che la piccola paperella aveva al collo.
 
Mi sorpresi nel momento in cui mi accorsi che allacciata alle due estremità del cordoncino vi era una piccola ‘capsula’ in metallo di forma cilindrica su cui era inciso il mio nome.
 
“San” mi voltai verso la mia latina accorgendomi solo in quel momento che non si trovava più nel posto in cui mi aveva abbracciata pochi istanti prima “San!” provai a richiamarla senza ottenere nuovamente alcuna risposta.
 
La cercai con lo sguardo mentre continuavo a rigirare il cilindro tra le dita rendendomi improvvisamente conto che lungo tutto il perimetro di quell’arnese cilindrico vi era una sottile linea.
 
“Si può aprire” mormorai con un fil di voce riportando tutta la mia attenzione su quel piccolo oggetto.
 

Santana’s POV
 
Quando la mia piccola paperella iniziò a coccolare quello che io considero un Puck in miniatura in forma animale, attuai il resto del mio piano raggiungendo, senza fare alcun tipo rumore, l’albero dietro al quale avevo accuratamente nascosto un mazzo di tredici rose: dodici rosse ed una bianca.
 
La sentì chiamarmi non appena si accorse che sul collarino, che Mark aveva messo al piccolo paperotto, vi era inciso il suo nome, rimanendo ancora più stupita quando si rese conto che il tubo cilindrico poteva aprirsi.
 
Osservai attentamente ogni suo singolo tentativo di aprire quel tubo metallico sino a quando, al quinto tentativo, riuscì nell’impresa.
 
Brittany’s POV
 
Dopo diversi tentativi riuscii finalmente ad aprire quel piccolo ‘diavolo’ dalla forma cilindrica scoprendo che al suo interno era stato arrotolato un piccolo foglietto di carta.
 
Lo aprì incuriosita riconoscendo immediatamente la scrittura tondeggiante della mia latina.
 
Lessi il contenuto, rimanendo sorpresa da quello che vi era scritto.
 
Britt, mia piccola principessa bionda, mi faresti l’onore di venire al ballo con me?
 
Ti amo San

 
Incredula rilessi quelle quattordici parole per altre tre o quattro volte prima di voltarmi ritrovandomi di fronte Santana che sosteneva un grande ramo di rose.
 
“Oooh San!” esclamai mentre alcune lacrime di felicità cadevano libere rigandomi il volto; finalmente avevo capito il perché di tutta questa sorpresa.
 
“Non piangere piccola mia” mi rispose notando le lacrime “Non è certo per vederti piangere che ho organizzato tutto questo stasera!” aggiunse avvicinandosi a me con alcuni piccoli passi
 
“Sannie” mormorai non riuscendo a proferire nessun altra parola
 
Santana’s POV
 
La sorpresa era perfettamente riuscita; lo potevo tranquillamente leggere in quelle iridi color oceano di cui tanto mi ero innamorata fin dal primo momento in cui si incrociarono con le mie. Ero felice. In quel momento ero sicuramente la persona più felice sulla faccia della Terra.
 
“Prima di rispondermi Brittany, ascoltami attentamente” sussurrai avvicinandomi sempre di più a lei
 
“D’accordo San”
 
Presi tutto il coraggio che avevo in corpo e iniziai a ripetere quello stesso discorso che per giorni avevo provato e riprovato davanti alla mia immagine riflessa.
 
“Quando l’anno scorso ti ho rivelato i miei sentimenti dicendoti per la prima volta ti amo” cominciai a parlare rendendomi conto solo in quell’istante di quanto fosse molto più complicato parlare di fronte alla persona che si ama e non davanti al proprio riflesso rinchiuso nello specchio di camera propria “Non avevo certo preso in considerazione il fatto che tu potessi dirmi di no…” confessai qualcosa che anche i sassi avevano capito fin dall’anno precedente “Il tuo rifiuto mi ha dato letteralmente alla testa; non riuscivo a capire perché tu, la mia piccola e tenera Brittany, la donna che amavo con tutto il cuore preferissi Artie a me…”
 
“Oh San” cercò di interrompermi la mia ballerina, ma io fui più lesta e ricominciai a parlare bloccando sul nascere ogni qualsiasi suo tentativo di spiegazione o scuse; non era certamente quello che stavo cercando.
 
“Ma invece di reagire cercando di riuscire a conquistare il tuo cuore corteggiandoti e amandoti ancora più di prima, ho finito col commettere il più grande errore della mia vita… ti ho ferita, ti ho spezzato il cuore, inventando quella stupida finta relazione con Dave e rifiutando la tua proposta di venire al ballo con te per colpa delle mie paure su quello che la gente avrebbe potuto dire di me alle mie spalle sulla nostra relazione” dissi mentre alcune lacrime iniziarono a liberarsi ricordando quei momenti bui che avevo trascorso l’anno scorso “So di averti ferita piccola mia… ricordo ancora la tua espressione triste quando quell’imbranato di Jacob mi ha chiesto se io e Dave eravamo anime gemelle” feci una pausa “ma voglio che tu sappia che quando gli ho risposto di si, io stavo irrimediabilmente pensando a te; tu sei la mia anima gemella Britt e sarai sempre l’unica persona che amerò per tutta la mia vita”
 
“Oooh Sannie” mi sorrise asciugandosi le lacrime
 
“So che a colpa della mia stupidità abbiamo perso tanto tempo che avremmo potuto trascorrere insieme e soprattutto ora che il diploma si avvicina me ne rendo ancora più conto” sussurrai guardandola dritta in quei pozzi azzurri che tanto amavo “è proprio per questo motivo che siamo qui stasera… ho organizzato tutto questo per proporti di venire al ballo con me quest’anno… lo so che molto probabilmente è stata una cosa piuttosto ‘inutile’” dissi facendo le virgolette sull’ultima parola “visto che tu ed io siamo ufficialmente una coppia agli occhi di tutti e che avevamo già parlato di andarci insieme, ma ho voluto fare tutto questo per te perché è esattamente quello che avrei dovuto fare un anno fa. Ti amo Brittany” terminai il mio discorso
 
“Anch’io ti amo Sannie” mi rispose prima di posare le sue labbra sulle mie fondendosi in un bacio pieno di sentimento e amore dal quale ci staccammo pochi secondi più tardi
 
“Queste sono per te Brittbritt, sono 12 rose rosse che simboleggiano l’amore che nutro e che sempre nutrirò nei tuoi confronti e poi c’è un’altra rosa, ma questa volta bianca” le dissi indicandola “che invece simboleggia la forza della nostra amicizia che indipendentemente dall’amore che proviamo l’una per l’altra rimarrà sempre salda e forte nei nostri cuori, qualunque cosa accada”
 
“Grazie San, sono bellissime” mi rispose con un sorriso
 
“Non quanto te piccola mia” dissi arrossendo vistosamente
 
“Si e…” mi sussurrò la mia ballerina sulle mie labbra “Ti amo”
 
“Anch’io” mormorai in risposta prima di annullare la irrisoria distanza che ci separava suggellando la nostra promessa d’amore con un bacio.



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Bene eccoci qui!

Come avrete capito il capitolo Prom avrà una terza parte che cercherò di pubblicare prima di partire per le ferie
anche se potrebbe essere una Mission Impossible visto che parto tra una settimana esatta.

Ho una domanda, secondo voi con chi si sarà scambiata messaggi Mercedes?

Ringrazio tutti quelli che seguono la mia FF e soprattutto M e S che sono sempre grande fonte di ispirazione e di aiuto :D

Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo

Alla prossima

A
  
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