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Autore: Mils    19/07/2012    5 recensioni
Kristen ha sempre studiato a casa, circondata dai suoi fratelli.
Adesso che sta finalmente andando a una scuola normale, non vede l'ora di vivere tutte quelle cose che finora le sono state impedite. Ma saprà riconoscere il limite? O finirà con il perdersi in quei tristi occhi chiari?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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http://www.youtube.com/watch?v=YobX6aQFahU (suggerimento musicale)

Kristen

Sam mi abbraccia prima che io mi possa tirare indietro.
Woah, è il mio primo giorno di scuola e sono riuscita a rimediarmi un'amica e un abbraccio.
Insieme a un livido sul gomito.
A un ragazzo dagli occhi tristi e azzurri che non ho ancora capito chi sia.
E i suoi due migliori amici, che sono uno più strano dell'altro.
Saluto Sam, imbarazzata.
Il suono del clacson di una macchina attira la mia attenzione.
Mi giro e vedo Cameron che si sporge dal finestrino della sua macchina, agitando il suo braccio ricoperto di tatuaggi.
<< E' tuo fratello? >> mi chiede Sam.
Annuisco e vado verso di lui.
Tutte le ragazze della scuola lo stanno guardando.
Cos'è?, non avete mai visto un ragazzo?. Andiamo, è mio fratello, pietà!
Non capisco che ci trovino in lui, a parte quella faccia da schiaffi e quell'aria da.. cattivo ragazzo. Come Robert.
Mi guardo intorno, ed eccolo lì. E' appoggiato al muretto della scuola e mi fissa.
Sollevo una mano, timida, e lo saluto.
Cameron suona un'altra volta.
<< Kristen Stewart, muovi il culo! >>.
<< Vaffanculo, Cameron >> sibilo, entrando in macchina.
Mi sistemo bene sul sedile e appoggio lo zaino sotto il cruscotto, dove appoggio i piedi.
Cameron mi lancia un'occhiataccia.
Che mi uccida pure con lo sguardo, sono incazzata nera con lui e non toglierò i piedi da qui neanche se mi taglia le gambe. Restiamo così per un po'. Lui con le mani sul volante, la macchina ferma davanti alla mia scuola, tutti che ci fissano, i miei piedi sul cruscotto e le braccia incrociate sul petto. Ma perché deve sempre fare così? Ma che gli costava non venirmi a prendere e lasciarmi andare in giro da sola per una volta in vita mia? Andiamo, ho diciassette anni e anche se dimostro la metà sono più responsabile di quanto non lo fosse lui alla mia età. Quando aveva la mia età, Cameron, è stato espulso da scuola, è stato allora che i miei hanno deciso di prendere la strada delle scuole private.
Alla fine, sono io quella che crolla per prima.
<< Hai intenzione di stare ancora molto tempo inchiodato qui? >> chiedo, acida.
<< Si. Problemi? >>.
<< Affatto >>.
<< Bene >>.
<< Bene! >>.
<< Non alzare la voce con me, Kristen! Cazzo. Dài, voglio sapere com'è andato il tuo primo giorno di scuola.. >>, mi guarda con quegli occhi che tanto assomigliano ai miei, sorride e si ravviva i capelli con una mano.
<< Bene.. >>.
<< E..? >>.
<< Non rompere i coglioni, Cameron >>.
<< Chi era quel ragazzo che hai salutato? >>, adesso la sua voce è cambiata. E' serio.
<< Nessuno che ti interessi >>.
<< Kristen >> mi richiama.
<< Cameron, basta! Andiamo a casa e basta, okay? O vuoi fare spettacolo davanti alla mia scuola il mio primo giorno? >>.
<< No, ma voglio sapere chi era quel ragazzo >>.
<< Nessuno! Cristo.. >>, guardo fuori dal finestrino. Robert è ancora lì.
<< Tanto da qui non ci muoviamo finché non me lo dici >>, Cameron spegne la macchina. Posso sentire l'agitazione in cortile crescere, è palpabile.
Sospira, esasperata.
Mio fratello sa essere un grande rompicoglioni quando vuole.
<< Robert >>.
<< Robert...? >>.
<< Pattinson. Robert Pattinson >>.
<< Mmh, mai sentito. Chi è? >>.
<< Che cazzo vuol dire "chi è?". Un ragazzo, chi vuoi che sia? >>.
Non sono mai uscita con un ragazzo.
Non potevo, visto che non ho mai conosciuto nessuno.
Viaggiamo troppo, e questo non ha facilitato i miei rapporti.
Diciamo che non ne ho proprio avuti, di rapporti.
Neanche uno.
Neanche un.. amico.
O un ragazzo.
Quindi, niente primo bacio.
Niente prima volta.
E questo è il mio più grande segreto.
Temo che se lo dicessi a qualcuno, mi prenderebbero in giro a vita.
Quest'estate ho detto che ho dato il mio primo bacio a un ragazzino  che abitava vicino al nostro ranch.
Penso che Taylor e Dana mi abbiano creduto.
Ma Cameron no.
Lui, no. Ma non ha detto niente. Mi ha sorriso come per dire che per lui andava bene così.
Penso che in realtà sia anche sollevato.
Questo mi fa' pensare che forse, non dovrei comportarmi così male con lui.
Mi vuole bene e mi vuole proteggere.
Mi piace essere protetta.
<< E'.. un ragazzo >> dico, arrossendo.
Cameron mi sorride, << L'hai conosciuto oggi? >>, è felice che io mi confidi con lui.
<< Certo.. è stato.. gentile con me. Mi ha aiutata a trovare l'aula di storia e poi.. ha due amici, Tom e Marcus >>.
Cameron storce la bocca. << Altri maschi? Non mi piace. Che mi dici delle ragazze? Amiche? >>.
<< Sam! >>.
<< Simpatica? >>.
<< Molto. Mi è stata vicino. Ha mangiato con me >>, evito di dire che c'erano anche Tom, Marcus e Robert.
<< E perché non esci con lei, invece che con quello lì..? >>.
<< Ci sarebbe stata anche lei... >>, dico in mia difesa.
<< Mmh. Kristen.. >>, lo conosco. Conosco molto bene mio fratello, so che sta per cedere.
<< Si, Cammy? >>, uso il soprannome che usavo quando ero piccola e non riuscivo a dire "Cameron".
Mio fratello stringe forte il volante, prendo un bel respiro e poi torna con lo sguardo su di me.
Accenna un sorriso. << Puoi andare >>.
<< Cosa? Davvero? >>, mi agito sul sedile, emozionata.
<< Si.. >>.
Gli getto le braccia al collo, << Grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, Cameron! >>, lui ricambia la stretta, baciandomi la guancia.
<< Si, si, come no, leccaculo. Tieni quel cazzo di cellulare acceso, mmh? Ti chiamo ogni ora, chiaro? >>.
<< Si, okay. Grazie ancora >> e prima che possa cambiare idea, apro lo sportello e corro fuori.
Mi giro e lo saluto.
Cameron scuote la testa, ma lo vedo che sta ridendo. Parte.

Robert

Lo spettacolo è finito.
La macchina è sgommata via.
Ma mi ha lasciato un regalo: una bella ragazza con due gambe da sballo.
Sorride, raggiante.
Kristen corre incontro a Sam, ridendo e parlano, ma sono troppo lontano per sentirle.
Tom mi arriva da dietro, mi batte un colpo sulla spalla. << Hai visto che spettacolino ha messo su la tua amichetta? >>.
<< Non è la mia "amichetta", Tom. E' una ragazzina, come tutte le altre >>, ma mentre lo dico mi sembra quasi di bestemmiare.
<< Si, certo.. >>, mi supera e raggiunge Sam, Kristen e Marcus, che come al solito compare sempre nel momento giusto.
Prendo una sigaretta dalla tasca del giubotto in pelle e l'accendo.
Prendo una bella boccata e osservo la scena sotto di me.
Tom che ci prova spudoratamente con la biondina.
Marcus che sta in silenzio, pensieroso come sempre.
Kristen che prova a fare conversazione.
Vorrei andare da lei e dirle: "non tentarci neanche, non parlerà".
Ci ho messo anni per costruire un rapporto con lui.
Marcus e Tom sono i miei migliori amici.
Sono gli unici amici veri che ho.
Marcus è silenzioso, si fa' i cazzi suoi e sa sempre come comportarsi nelle situazioni peggiori. Se mai ucciderò qualcuno, lui sarà sicuramente il mio avvocato.
Tom è il migliore.
Al contrario di Marcus, non si fa' molti problemi a dirmi cosa devo fare.
E purtroppo, la maggior parte delle volte ha ragione. Fottutamente ragione.
Sono completamente diversi.
Marcus è un ragazzo pensieroso, ha sempre la testa chissà dove.
Tom ama divertirsi, ma non farebbe mai del male a una mosca.
Io sono il peggiore dei tre e sarei già in galera da un pezzo se non fosse per loro due.
Passiamo le nostre serate in giro, o nei pub.
Preferiamo i pub.
Faccio a botte. Appena posso spacco il naso a qualcuno. Mi basta davvero poco per incazzarmi. Di solito lo faccio per.. non lo so neanche io.
Marcus dice che lo faccio per sentirmi vivo.
Tom dice che lo faccio perché sono un coglione.
Per questa volta, gli dò ragione senza protestare.
Lancio la sigaretta, senza preoccuparmi di spegnerla.
Salto gli scalini facilmente, mentre raggiungo Tom, Marcus, Sam e Kristen.
<< Oh, ecco chi ci ha degnato della sua presenza! >> scherza Tom.
<< Ah-Ah, divertente, Tom >>.
Marcus si mette in mezzo. << Vogliamo muoverci? >>.
Tom lancia un'occhiata a Sam, che sorride tutta contenta.
Quella ragazzina mi sta sulle palle.
Non so perché, forse perché sorride troppo spesso.
Non mi piace la gente che sorride troppo senza motivo.
Tom sorride sempre un sacco, ma lui lo fa' perché è stupido e poi ogni tanto gli dò qualche pugno in faccia per farlo smettere.
A Sam non posso dargli un pugno. Non picchio le ragazze.
Quando però il mio sguardo si posa su Kristen, anche lei sta sorridendo.
Non sta guardando verso di me, ma sta sorridendo verso la sua amica.
Il suo sorriso, però, non mi dà fastidio né mi innervosisce.
Anzi, mi fa' venire voglia di sorridere anche a me.
Mi trattengo.
<< Si, andiamo. Sbrighiamoci, o ci prenderanno i posti migliori >>.

Il pub non è ancora pieno.
Di solito veniamo qui dopo la scuola.
La sera, andiamo in posti meno raccomandabili.
Conosco Londra come le mie tasche, ormai.
Tom è sempre appiccicato all'amica di Kristen.
<< Noi due andiamo a prendere da bere >> mi dice, prendendo Sam per mano e trascinandola via con sé.
Marcus indica il piccolo palco alla fine del pub. << Vado a chiedere a Jason se ha bisogno di qualcuno che suoni stasera >>.
E anche lui ci lascia.
Kristen si agita sul posto, torcendosi le mani.
<< Ti piace il posto? >> chiedo, giusto per essere gentile.
<< Non sono mai stata in un pub... >>.
<< Oh, prima volta? >>.
Diventa tutta rossa. << Diciamo >>.
<< Vuoi qualcosa da bere? >>.
<< Non bevo alcolici.. >>.
<< Oh.. vuoi provare? >>, ma perché lo sto chiedendo?
<< Si, dài.. >>.
<< Okay >>.
Le appoggio una mano sulla schiena e la spingo verso il bancone.
Tom e Sam, sono spariti.
Ottimo, saranno in qualche bagno a fare quello che io vorrei fare con Kristen.
Beati loro.
Chiamo il barista, che mi riconosce e mi serve subito.
<< Jack >>, lancio un'occhiata a Kristen, che si guarda intorno ansiosa. << roba forte, okay? >>.
Jack mi sorride e inizia ad armeggiare sotto al bancone. Vengo qui spesso, conosco metà personale.
Quando ha finito, appoggia i drink sul bancone.
Kristen prende il suo e io noto che le sta tremando la mano.
Vorrei potermi avvicinare di più. All'improvviso ho un mansano desiderio di stringerla a me e dirle che andrà tutto bene.
<< Non è presto, per bere? >> chiede, fissando il drink che ha in mano.
<< Non è mai presto per bere >>.
<< Non è neanche tramontato >>.
<< E allora? >>.
<< No, era così.. per dire >>, prende un piccolo sorso. << Mmh.. bleah >>, storce naso e bocca, è proprio disgustata.
Devo trattenermi dal ridergli in faccia.
<< Così male? >>.
<< Fa' schifo! >>.
Per fortuna il barista sta servendo altri clienti, perché non credo che sarebbe troppo contento del suo commento.
Per fortuna qualche secondo dopo veniamo raggiunti da Marcus.
<< Ho un lavoro >> annuncia.
<< Davvero? >>, Kristen si sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Non so perché, ma quando mi guardo la mano noto che l'ho sollevata appena, come se avessi voluto prendere la sua mano. L'abbasso in fretta, sperando che nessuno mi abbia visto.
<< Suonerò qui, domani. Ci sarete? >>, Marcus guarda sia me che Kristen.
Sta chiedendo a Kristen di venire?
Sul serio? Gli piace Kristen? A Marcus non piace mai nessuna. E' uscito con una, qualche mese fa' ed era una hippie pazza.
Devo chiarire questa cosa con lui.
Non so bene cosa voglio fare con questa ragazzina, ma non può piacere a uno dei miei migliori amici.
Kristen si mette quasi a saltellare sul posto. << Certo! Adoro i concerti! >>.
Marcus accenna un sorriso.
Dio, contieniti o tra un po' ti esce dai pantaloni.
Arrivano anche Tom e Sam.
Lui ha una faccia soddisfatta, lei ha i capelli scompigliati.
Avevo ragione io.
L'hanno fatto nei bagni.

Kristen

<< Hai una faccia.. >>, ridacchio.
Sam mi fa' la linguaccia. << Tom ci sa fare, che devo dire? >>.
Ci siamo allontanate un attimo dal gruppo, rifugiandoci in bagno.
<< Mi spieghi che è successo almeno? >>.
<< Non lo so neanche io! Un attimo prima stavamo prendendo da bere, poi mi teneva per mano... e un attimo dopo ero in un bagno con la sua bocca sulla mia. Solo la bocca, sia chiaro. Ci ha provato, ma io non sono una di quelle >>, si guarda i capelli e sospira, << anche se con questa acconciatura potrebbe sembrare.. >>.
Rido, provando a sistemarle qualche ciocca. << Non così tanto.. un po' >>.
Ridiamo insieme, nello stesso momento.
<< E tu.. con Rob? >>, chiede, fingendo disinteresse mentre si sistema meglio i capelli.
<< Rob? >>.
<< Dài, che hai capito.. >>.
<< Niente.. anzi, penso di stargli antipatica >>.
<< Antipatica? Ma che dici? Gli piaci! >>.
<< Non scherzare. Però tu piaci a Tom >>.
<< E a me Tom piace.. ma sarebbe carino fare qualche uscita a quattro, no? >>.
<< Si... >>, già mi immagino Tom e Sam che ridono come pazzi, tenendosi per mano e scambiandosi baci sotto lo sguardo imbarazzato mio e di Robert, e poi noi due, la coppia mal assortita. << ... ma anche no, forse eh >>.
Sam sbuffa.
Usciamo dal bagno. Tom è fuori ad aspettarci. << Tutto apposto, ragazze? >> chiede, gentile.
Sam annuisce, sorridente. Non c'è bisogno che io apra bocca.

Usciamo dal pub, finalmente.
L'odoro che c'è là dentro mi dà la nausea. C'è troppo caldo e c'è odoro di fumo.
Forse perché Robert e Marcus non hanno fatto altro che fumare tutto il tempo.
Tom si accende una sigaretta quando usciamo.
Sam ne prende un tiro.
Robert mi porge la sua. << Fumi? >>.
Scuoto la testa.
Marcus continua a fumare in silenzio. Mi chiedo come mai sia così silenzioso.
Ma non ho il tempo di chiederglielo, perché il cellulare inizia a squillare nella mia tasca.
<< Cam, che c'è? >>.
<< Ciao anche a te, sorellina >>.
<< Si, ciao.. >>.
<< Dove sei? Vengo a prenderti >>.
<< Cosa? No! >>.
<< Ma te l'avevo anche detto >>.
Se Cameron sa che sono in un pub la mia vita potrebbe anche finire oggi.
<< Si, lo so, ma... mi portano a casa i miei amici >>, invento.
<< Oh, ma davvero? Non farli scomodare. Dove sei? >>.
<< Da nessuna parte.. in giro >> mento.
<< Kristen, non sei brava a mentire e tu lo sai >>.
<< Dico.. dico sul serio.. mi.. mi riportano a casa loro >>.
<< Hanno una macchina? Ma quanti anni hanno, scusa? >>.
<< Cameron, per favore >>.
<< Va bene... ci vediamo a casa, Kristen >>.
<< Ti voglio bene.. >>, provo a dire, per calmarlo.
<< Leccaculo. Ciao >>, riattacca.
Sorrido e mi rimetto il cellulare in tasca.
<< Fratello maggiore? >> chiede, Robert. Non sembra che mi stia prendendo in giro questa volta.
<< Già.. a quanto pare sono a piedi >>.
<< Non viene a prenderti? >>.
<< No, ehm, ecco.. sono io che non l'ho fatto venire. Non volevo che sapesse dov'ero.. >>.
Robert mi sorride, un sorriso comprensivo che mi fa' sentire subito meglio. << Fratello protettivo, mmh? >>.
Mi ritrovo a ricambiare il sorriso. << Si, qualcosa del genere >>.
<< Dài, ti accompagno io a casa >>.

Robert

Non so perché mi sono offerto volontario per una cosa del genere.
Comunque sia, ormai siamo da soli.
Sam e Tom non se lo fatti ripetere due volte e ci hanno salutato in fretta.
Marcus è ancora al pub, vuole sistemare alcune cose per domani sera.
Kristen ha confermato che ci sarà e anche la sua amica.
Non riesco a togliermi dalla testa l'immagine di lei e Marcus che parlano, lei che ride e annuisce entusiasta all'idea dello spettacolo.
<< Quindi.. domani sera sei dei nostri? >> chiedo, voglio davvero provare a fare un po' di conversazione.
<< Oh, si, adoro la musica. A te no? >>.
<< La musica di Marcus.. ecco, è.. scrive lui le canzoni, quindi.. >>.
<< Scrive? Wow! >>.
No, non era così che doveva andare la conversazione.
Non volevo cantare le lodi di Marcus.
La conversazione doveva essere concentrata su di me.
Su come ero bello, magnifico e tutto il resto.
Dovevo incantarla anche un po'.
E invece mi ritrovo a parlare di Marcus.
<< Già.. "wow"... >>.
<< Tu canti? >> chiede, cogliendomi di sorpresa.
Prima cantavo.
Marcus e io cantavamo spesso insieme.
Ma non mi è mai importato come a lui.
A me bastava avere la mia chitarra e cantare un po' per sfogarmi ogni tanto.
Lui invece, di quella chitarra, ci ha fatto uno stile di vita.
E' da anni che non canto.. mi manca, a dire il vero.
Non lo sa nessuno, a parte Tom e Marcus.
Non voglio neanche che si sappia in giro.
Marcus è un conto, lui ha l'aria dell'artista tormentato.
Ma io..? No, ci farei solo una pessima figura.
Ma stranamento, non voglio mentire a lei.
Non a questa ragazzina che mi sorride, impaziente di ricevere una mia risposta.
<< Un tempo.. >>.
<< Suoni la chitarra? >>.
<< Suonavo, a dire il vero.. >>.
<< Come mai hai smesso? >>, si sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio, è davvero carina.
<<
Ehm.. >>, come posso dirle che ho smesso perché ormai non mi importava neanche più di quello?
Ho perso ogni interesse. La mia vita continua solo perché Tom e Marcus mi trascinano in avanti.
Ormai anche le mie sorelle non mi sopportano più.
Mia madre prova a capirmi, ma anche lei mi sopporta a fatica.
Mio padre ha gettato la spugna tanto tempo fa'.
<< Se.. se non vuoi dirmelo, non importa... >> si affretta a dire Kristen.
<< Magari.. dopo, mmh? Ma dimmi un po' di te. Tom ha raccontato - una volta o due..cento volte - quello che hai fatto a Jennifer >> dico, per cambiare argomento. La vedo arrossire e mi viene spontaneo sorridere. Mi piace farla arrossire, è davvero tenera quando lo fa'.
<< Oh.. uhm.. non è stato niente di che. Posso sapere una cosa...? >>, i suoi occhioni verdi cercano i miei.
Sono grandi, dolci e sinceri.
Tutto il contrario dei miei.
Ma c'è ancora quel qualcosa, dentro di loro.
Quando la guardo, quando lei mi guarda, mi sento.. migliore.
E' ridicolo, ma è così.
E vorrei che questa sensazione non finisse mai.
Le sorrido, tirando fuori il mio sorriso migliore. Solo per lei. << Chiedi pure >>.
<< E'... è la tua ragazza? >>, arrossisce di botto e abbassa lo sguardo.
No, non può farmi questo.
Prima di tutto, è una domanda che nessuno mi ha mai fatto.
Tutti a scuola sanno che Jennifer è solo un'amica.
Un'amica che mi porto a letto, certo. Ma pur sempre un'amica.
Non mi sognerei mai di avere una ragazza. Una ragazza fissa, ma scherziamo? Eppure, quegli occhi...
Secondo: è così timida e adorabile che vorrei solo abbracciarla.
E io di solito con le ragazze non ho pensieri del genere. Penso a tutta un'altra cosa.
Però, con lei..
<< No. Non lo è >>.
<< Oh.. quindi siete amici? >>.
<< Non proprio.. >>.
<< Mmh.. >>, distoglie lo sguardo e si guarda intorno.
No, voglio i suoi occhi nei miei.
Ne ho quasi un bisogno fisico.
Devo trovare un modo per attirare di nuovo la sua attenzione.
Potrei...
<< Ti vengo a prendere io, domani? >>.
Lei torna subito a guardarmi, e i suoi occhi sono ancora più grandi di prima, se possibile. << Cosa? >>.
<< Be', a meno che tuo fratello.. >>.
<< Cameron non.. devo chiedere >>.
<< Allora ti dò il mio numero, così nel caso.. mi chiami >>.
Prendo il cellulare e lei fa' lo stesso, anche se più.. goffamente.
Non voglio prenderla in giro, ma è davvero buffa.
Ci scambiamo i numeri e per tutto il tempo non posso fare a meno di trattenere un sorriso.
Ma come fa'?
E' così diversa da tutte le ragazze che conosco..
Non è del tutto indifferente al mio fascino, ma non è neanche caduta ai miei piedi.
E da quanto mi hanno raccontato, ha anche carattere.
Non vedo l'ora di averne prova personalmente.
<< Sono arrivata.. >> dice.
Abita in una casa molto grande.
Tre piani, giardino davanti e anche sul retro.
Una casa in stila vecchio stile, ma di quelle appena costruite con tutti i comfort.
<< Ti accompagno alla porta.. >>.
Chissà se riesco a strapparle un bacio.
Lei annuisce e raggiungiamo la porta in silenzio.
Lei si appoggia contro la porta, rossa in viso ed evita di guardarmi.
Ottimo. Credo che sia un lascia passare.
Mi avvicino a lei, sorridendo.
E' da quando l'ho vista che mi chiedo se le sue labbra siano morbide come sembrano.
Faccio un altro passo e lei solleva appena lo sguardo, quando...
La porta di casa si apre, lei perde l'equilibrio e prima che io possa afferrarla un ragazzo alto quasi quanto me e con le braccia ricoperte di tatuaggi lo fa' al posto mio, tirandola dentro casa con gentilezza, ma decisione. Kristen è un po' confusa e guarda prima il ragazzo e poi me. Riconosco nel ragazzo lo stesso che era in macchina con lei, deve essere suo fratello. << Cam.. ciao >> lo saluta lei, imbarazzata dalla mia presenza.
Il ragazzo le scompiglia i capelli, allegro. O almeno così sembra. << Allora non mentivi, ti hanno accompagnata davvero! >>.
<< Ma sei scemo? Se ti dico una cosa allora vuol dire che è così >> risponde lei, offesa.
<< Si, ma di solito balbetti troppo e non ti capisco >> scherza lui. O almeno in parte, visto che Kristen balbetta davvero. Ma per ora io ho sempre capito tutto.
Lei alza gli occhi al cielo. << Stronzo. Be', Cam, lui è Robert. Robert, lui è Cameron, mio fratello.. >> ci presenta.
Cameron mi fa' un cenno di saluto con la testa. << Ehi >>.
<< Ehi.. >>.
<< Sei un compagno di Kristen? >>.
<< Si >>.
<< Quanti anni hai? >> chiede.
Kristen lo fulmina con lo sguardo. << Cameron, ti prego! >>.
<< Quasi diciannove >> rispondo.
<< Non sei un po' grande per uscire con lei? >> indica Kristen, parecchio imbarazzata.
Ora che ci penso, non so esattamente quanti anni abbia lei.
<< No.. >> dico, meno sicuro di prima, << non penso.. >>.
<< Mmh.. be', è stato bello conoscerti, Robert. Kristen, in casa, ora >>.
Lei solleva finalmente lo sguardo verso di me.
Mmh, i suoi occhi.
<< Grazie, Robert, per avermi accompagnata.. >>.
<< Rob >> dico.
Lei sorride timida. << Rob, okay. Allora.. a domani >>.
<< Si.. a domani >>.
Ma qualcosa dentro di me sta urlando.
Urla: "non farla andare via!".
Lei solleva una mano, accenna un saluto ed entra in casa, chiudendo la porta.
"Ecco", sta dicendo la voce, "l'hai fatta scappare".
Ma va bene così.
Ho solo spianato il terreno.
Quella ragazzina mi incuriosisce troppo per lasciarmela scappare così.

_________________

il capitolo più lungo che abbia mai pubblicato.
mmmh. spero vi piaccia.
okay, è palloso, ma siamo all'inizio, abbiate pazienza.
capitolo dedicato a: mrsmutanda, perché sta leggendo questa storia anche se "odia" twilight. AHAHA okay, la finisco.
alla prossima xoxo.

ps, le canzoni sono sempre di avril lavigne perché sto passando un "periodo fissa" con lei AHAHA




                                             



























   
 
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