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Autore: Mils    18/07/2012    4 recensioni
Kristen ha sempre studiato a casa, circondata dai suoi fratelli.
Adesso che sta finalmente andando a una scuola normale, non vede l'ora di vivere tutte quelle cose che finora le sono state impedite. Ma saprà riconoscere il limite? O finirà con il perdersi in quei tristi occhi chiari?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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believe in me.

She's so stupid. What the hell were you thinking?

http://www.youtube.com/watch?v=b5u0vjsR4z8&feature=plcp

Kristen


<< Quella di matematica ci ha dato una marea di esercizi.. non posso crederci! E' incredibile, non trovi, Kris? >>.
<< Ehm.. si.. >> dico, distratta.
Sam non fa' altro che parlare.
Parla, parla, parla.
Parla davvero un sacco.
Più di quanto le mie orecchie possano sopportare.
Ma non è questo che mi disturba. Stiamo andando in mensa, e io non ci sono mai stata in una mensa.
Okay, forse la mia cucina assomiglia un po' a una mensa per colpa dei miei fratelli, ma non sono mai stata in un posto così affollato. Almeno, non di ragazzi della mia età, che ti fissano e ti guardando dall'alto al basso solo perché sei la nuova. Alzo gli occhi al cielo, innervosita, ed entro in mensa, Sam al mio fianco.
Sam mi indica dove andare a prendere il vassoio e mentre camminiamo mi sento gli occhi di tutti addosso.
Okay, Stewart, sei solo paranoica, penso, lo dice sempre anche Cameron.
Ma Cameron non è qui e questo pensiero mi rattrista all'istante.
Di solito ho sempre i miei fratelli intorno, è una cosa che mi rende sicura.
Se Cameron è con una ragazza, c'è Dana. Se Dana ha un allenamento, c'è Taylor. Se Taylor ha da fare, Cameron fa' in modo di liberarsi.
Non sono mai stata completamente da sola.
E adesso che mi ritrovo in una nuova scuola, con un'unica amica, e tante persone a fissarmi, mi sento triste.
Ma è il mio primo giorno e non intendo fare la bambina impaurita a cui mancano i fratelli.
Ma nella mia testa sto maledicendo i miei fratelli per aver deciso di fare una scuola privata.
"Ti aiutano con i voti, sorellina" mi aveva detto Cam, e io gli avevo alzato il dito medio.
<< Ehi, Kris, c'è un posto libero là, andiamo? >>, mi indica un tavolo al centro della mensa.
<< Non sarà.. troppo esposto? >> chiedo, prendendomi in giro da sola.
<< Non tanto, dài.. vieni >>, mi supera e io non posso fare altro che seguirla.
Mentre raggiungiamo il tavolo mi accorgo di un gruppo di ragazzi che sta facendo lo stesso.
Provo a chiamare Sam, ma lei mi ignora.
Si siede al suo posto esattamente quando l'altro gruppo raggiunge il tavolo.
Resto in piedi, non sapendo bene cosa fare.
Il gruppo è formato da due ragazze bionde con gonne vertiginose e due ragazzi. Le ragazze sono piuttosto banali, ricadono sul cliché della tipica barbie, con quelle labbra rosa confetto. Mi sento a disagio per loro. I ragazzi invece sorridono tranquilli e parlano tra di loro, ridendo a voce decisamente troppo alta, sono le barbie a squadrare me e Sam dalla testa ai piedi storcendo il naso. Odio questo genere di cose, non le posso sopportare.
Prima di rendermene conto ho appoggiato il vassoio vicino a quello di Sam e sono davanti a una delle ragazze.
<< Qualche problema? >> chiedo.
E' più alta di me, ma sospetto che sia tutto un trucco dei tacchi che porta.
<< E' il nostro tavolo >> risponde, con un tono che non mi piace per niente.
<< C'è il tuo nome scritto sopra, per caso? >>.
<< No, ma tra un po' ci sarà l'impronta del mio tacco sul tuo piede se non ti togli, ora >>.
Spalanco la bocca, richiudendola subito dopo.
Ma è pazza? << Ma sei seria? >>.
La nostra discussione ha attirato l'attenzione dei ragazzi, e anche di Sam, che fissa scioccata la scena. Uno di loro, carino, faccino simpatico, capelli neri e occhi grigi e un sorriso da bravo ragazzo, si fa' avanti. << Ehi, Jenn, calma, okay? Non vogliamo fare una scenata come l'ultima volta, vero Jenny? >> le mette una mano sulla spalla ma lei se la scrolla via, stizzita. << Sta zitto, Tom >> dice, per poi fulminarmi con lo sguardo. << Ci siamo arrivati prima noi a questo tavolo, e io non ho voglia di cercarne altri >> continua, cercando l'appoggio dell'amica, che si fissa distrattamente le unghie. L'altro ragazzo si fa' avanti. << Andiamo, Jenn, possiamo trovare un altro tavolo, non scassare, mmh? >>.
Tom-faccino-carino mi guarda per la prima volta, sorridendomi. << Scusala, è pazza >>.
Si becca un colpo di tacco da Jenn, che se ne va tacchettando seguita a ruota dalla sua amica.
L'altro ragazzo si avvicina, permettendomi di guardarle bene. Capelli un po' ricci, ma corti, castano chiaro, occhi dello stesso colore, un viso allungato e un po' paffuto, ma carino anche lui, un po' di barba, labbra sottili e un'espressione un po' persa, come se stesse pensando a chissà che cosa. Tom gli dà una pacca sulla spalla, << Lui è Marcus, io sono Tom e quelle due pazze erano Jennifer e Nikki, due nostre.. >>, i ragazzi si scambiano uno sguardo d'intesa, << amiche >> concludono all'unisono, scoppiando a ridere.
Sollevo le sopracciglia, mostrando il mio disagio. << Okay... >>.
Tom sembra che sia sul punto di dire qualcosa, quando qualcuno lo chiama dall'entrata della mensa. << Tom, figlio di puttana! >>.
Quella voce.
Mi è tremendamente famigliare e quando guardo nella stessa direzione di Tom capisco perché.
Robert si sta dirigendo verso di noi, a grandi falcate.
Certo, ha delle gambe lunghissime, ed è così alto, cazzo.
Istintivamente, afferro un lato del tavolo per tenermi e non cadere a terra.
Sam si volta nella mia direzione e la sento trattenere il respiro. << Porca troia, ma quello è... >>.
<< Rob! >> lo chiama Tom.
<< Ehi, amico, vieni! >> fa' Marcus.
Robert accellera un po' il passo finché non è abbastanza vicino da vedermi.
I suoi occhi incrociano i miei e per un attimo vedo il suo sorriso barcollare, ma è questione di secondi.
Ci raggiunge con il vassoio in mano. Indica il tavolo, dove Sam sta ancora trattenendo il respiro.
Le dò una botta e lei butta fuori tutta l'aria.
Robert si rivolge a Tom, << Stiamo qui? >> chiede.
<< Non so >>, guarda a me, << Ci volete? >>.
Robert torna a guardare me. << Tu e.. >>, il suo sguardo si sposta pigramente su Sam, che lo sta fissando come una ragazzina di tredici anni potrebbe fissare uno dei Jonas Brothers, tra un po' la vedremo sbavare, ne sono sicura. << .. la tua amica, avete già preso questo tavolo? >>.
Mi ritrovo a balbettare come la peggiore delle dementi. << No.. cioè, si! Ma.. potete.. potete sedervi >>.
Tom si siede rumorosamente vicino a Sam, facendole un sorriso smagliante. << Io non mi muovo da qui in ogni caso.. >>.
Sam ricambia il sorriso, imbarazzata, ma neanche più di tanto.
Marcus ride e si siede dall'altra parte.
Io e Robert restiamo in piedi, l'uno di fronte all'altro, con gli occhi di tutta la mensa puntati addosso, per un tempo che mi sembra infinito, finché non trovo il coraggio di sedermi di fronte a Sam e accanto a Marcus.
E per chissà quale motivo, o forse perché qualcuno lassù ha deciso che mi vuole morta d'infarto, Robert si siede vicino a me.
Molto vicino a me.

Robert

<< E poi questa piccoletta si è avvicinata a Jenn chiedendole "qualche problema?", e ti lascio immaginare la faccia di Jenn. Quella ragazza avrebbe un serio bisogno di uno psicologo. E' impazzita, Rob. Non so come tu faccia a sopportarla.. >>, Tom ha raccontato questa storia almeno dieci volte e ogni volta Kristen arrossisce e prova a fare la modesta.
<< Non ho fatto niente.. >>, ecco.
<< Si, invece. Ti prego, quando sclera di nuovo ti chiamo, okay? >>.
Kristen ride, imbarazzata. << Va bene.. >>.
Okay, devo ammettere che è davvero carina.
Ed è dolce il modo in cui ride.
Molto dolce.
E si porta sempre i capelli dietro le orecchie.
Guarda verso il basso quando è imbarazzata, cioè sempre.
Ma dal racconto di Tom sembra che questa piccoletta non sia solo timida, ma abbia anche carattere.
Mi incuriosisce.
Forse non è del tutto da escludere l'idea di conoscerla un po'.
Anche se piccola, posso sempre divertirmi.
E poi ho visto il modo in cui mi guarda.
Ho visto come arrossisce e come i suoi occhioni verdi si spalancano, come due luci nella notte.
Devo ammettere che quando incrocio i suoi occhi un brivido mi corre lungo la schiena, ma è normale, sono gli occhi più belli che abbia mai visto. Nessuno ha due occhi così.
<< Allora, che ne pensi, Rob? >>.
<< Eh? >>, mi porto una mano tra i capelli, scacciando via i miei pensieri, << Che hai detto, Tom? >>.
<< Ti ho chiesto se ti va' di uscire dopo la scuola >>.
<< Si, mmh, okay. Dove? >>.
Marcus si versa un po' di coca cola. << Solito pub, Rob. Sono stanco di coca cola, ho bisogno di alcol, amico >>.
Vedo Kristen scambiare un'occhiata con Sam.
La biondina mima qualcosa con le labbra e Kristen anche, ma non riesco a capire cosa.
Roba da ragazze, immagino.
Decido di fare un po' di scena.
<< Si, decisamente. Ho bisogno di alcol e chissà, magari ci scappa anche qualche rissa... >>, lancio un'occhiata di sottecchi a Kristen e alla sua amica. L'amica è rimasta piacevolmente sconvolta, mentre Kristen sta sollevando gli occhi al cielo. Perché? Non dovrebbe cadere ai miei piedi? Di solito le ragazze impazziscono per questo genere di cose.
Ancora un punto in suo favore.
Ma non per molto.
<< Kristen, volete venire con noi? >> le chiedo, attirando subito la sua attenzione.
L'espressione annoiata e scocciata che c'era sulla sua faccia fino a due secondo prima, scompare.
Adesso mi sta guardando stupita.
<< Ehm.. non saprei. Viene a prendermi mio fratello all'uscita... >> ammette, arrossendo parecchio.
Decido di calcare il terreno. << Fratello maggiore..? >>.
<< Si... >>.
<< Mmmh. Be', non puoi mandarli un messaggio e avvisarlo che vieni con noi? >>.
Lei si morde il labbro, pensierosa. << Non so.. posso provare >>.
Sorrido e torno a mangiare.
C'è l'ho in pugno.

Kristen

<< Cam, dài >>.
<< Ma scherzi? Non se ne parla! Ma chi cazzo sono questi? Tre ragazzi? Ma tu sei fuori! >>.
Mi sono allontanata un attimo per chiamare Cameron e ora guardo imbarazzata verso Sam, sollevando la mano per dirle di aspettarmi un minuto. Cameron è incazzato.
<< Cameron! >>.
<< Kristen! Ho detto no >>.
<< Sei uno stronzo, lo sai? >>.
<< Grazie, sorellina. E se non ti trovo fuori da scuola quando vengo ti vengo a cercare e lo sai >>.
<< Stronzo.. >>.
<< Ti voglio bene anche io >>.
<< Ma vaffanculo! Cazzo, è il mio primo giorno di scuola e mi hanno chiesto di uscire tra amici, che ti costa, eh? >>.
<< Ho detto no >>.
<< Cameron, sei un pez.. >>.
<< Kristen, vuoi arrivarci a domani, vero? Ecco, allora stai zitta. Dài, vengo a prenderti tra qualche ora. Fatti trovare. Ti voglio bene, a dopo, Kristen >>, riattacca.
Mi avvicino a Sam.
<< Allora..? >> mi chiede speranzosa.
Scuoto la testa. << Niente da fare.. mio fratello è uno stronzo >>.
Sam sembra anche più dispiaciuta di me. << Oh.. mi dispiace. Be', allora non vado neanche io >>.
<< No, ma che dici? Si, vai.. magari domani posso venire. Convinco io i miei fratelli >>.
Lei scuote la testa per protestare, ma proprio in quel momento Tom e Marcus ci vengono incontro.
Senza pensarci, mi chiedo dove sia Robert.
Tom e Sam si sorridono.
<< Allora, per dopo è tutto apposto? >> chiede, Marcus.
<< Ehm.. veramente Kristen non può venire e io senza di lei non so se.. >>.
Tom guarda accigliato prima Sam e poi me. << Come? No.. dovete venire, assolutamente >>.
Faccio spallucce. << Mi dispiace, mio fratello mi viene a prendere e non posso dargli buca. Sam, vieni? >>, lei annuisce e ci dirigiamo in classe.
Non capisco perché Tom faccia tante storie.
Forse ha una cotta per Sam.
Il modo in cui la guarda, si, forse ha davvero una cotta.
Sono così concentrata su questo da non accorgermi della biondina che mi viene addosso.
Jennifer, con un colpo, fa' cadere il libro che ho in mano.
Prima che possa andarsene, l'afferro per la manica della maglietta.
Lei strilla, come un'oca. << Ehi! >>.
<< Ehi un cazzo! >> dico, << Ma sei scema, per caso? >>.
Lei sospira rumorosamente e solleva gli occhi al cielo. << Non so di cosa tu stia parlando.. >>.
<< Fai pure la finta tonta? Ah no, aspetta, non stai facendo finta >>.
Spalanca quella sua bocca appiccicosa di rossetto e lucidalabbra. << Stronza! >>.
<< Troia! >>.
Se c'è una cosa di cui sono grata ai miei fratelli è avermi insegnato a difendermi, non solo fisicamente.
So alcune imprecazioni che le farebbero rizzare quei capelli biondi, ma non voglio essere sospesa il mio primo giorno.
<< Come mi hai chiamato? >> chiede, avvicinandosi a me. Troppo, per i miei gusti.
<< Cos'è? Non capisci la lingua? Troia, troia, troia >>.
<< Non ti permettere! >>.
<< Senti, fammi passare >>, non voglio che la situazione mi sfugga di mano.
Faccio per superarla, ma lei mi afferra il braccio e mi spinge contro il muro.
Ormai c'è un piccolo gruppetto riunito intorno a noi.
Perfetto, sono appena diventata il nuovo spettacolo della scuola.
Strattono, ma lei non molla la presa.
<< Paura? >> mi chiede, avvicinando il suo viso al mio.
<< Tu sei malata >>.
<< Ho capito a che gioco stai giocando >>.
<< Ma che cazzo dici? >>, provo ancora una volta a liberarmi della sua presa, ma è più grande di me, più alta e più forte, devo ammetterlo.
<< Sta lontana da Rob, okay? >> sibila, sottolineamento ogni parola con uno schiocco di lingua. Sembra un cavallo.
Sicuramente è stata montata un sacco di volte, su questo ci metto la mano sul fuoco.
<< Rob? Non.. non capisco >>, balbetto.
Non vorrei, ma solo il suo nome mi rende nervosa.
<< Adesso chi è che fa' la finta tonta? >>, con uno spintone mi sbatte ancora una volta contro il muro, facendomi sbattere il gomito.
<< Ahi! Fanculo, fa' male eh! >>.
Molla la presa, << Avvicinati di nuovo a lui e questo non sarà niente >>.
Mi massaggio il gomito con la mano libera. << Fottiti.. >> sussurro, mentre lei si allontana.
Una mano si appoggia sulla mia spalla.
Mi giro, ancora indolenzita.
E' Robert.
<< Ehi, tutto okay? Ho visto la scena solo ora.. >>.
Lo guardo e tutto quello a cui riesco a pensare sono le parole di Jennifer.
Se è così preoccupata per Robert sicuramente tra i due ci deve essere qualcosa.
Jennifer e Robert.
No, non stanno bene insieme.
Robert con quella sua aria da cattivo ragazzo.
Jennifer che sembra appena scesa dal palco di miss mondo.
Mi chiedo a cosa stesse pensando quando si sono messi insieme.
O sono anche solo andati a letto insieme.
Insomma, non ha visto che tipo ora?
Che pazza psicopatica è?
Robert mi passa una mano davanti alla faccia. << Oh, Kristen? Ma ci sei? >>.
Lo guardo di nuovo, scuotendo la testa, confusa e ancora dolorante. << Ma a cosa diavolo stavi pensando? >> dico, e me ne vado.
Lo sento chiamarmi, ma corro verso la mia prossima lezione.

______________________________

questa storia è diversa da tutte quelle che io abbia mai pubblicato qui.
completamente diversa e mi sto divertento un sacco a scriverla.
lunga, vera, oh si mi piace.
spero che sia lo stesso per voi.
recensite okay? perché ho paura che non vi piaccia..
xoxo.

































































   
 
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