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Autore: _Occhi blu_    19/07/2012    1 recensioni
Ed ora un drammatico.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Il sole quella mattina era troppo forte che nemmeno la tenda che dava sullo scuro riusciva a non svegliare le anime addormentate. Un paesino di contadini era, uno in particolare conviveva con la figlia di sedici anni, Selene, figlia solo per modo di dire, i vicini sentivano le grida della bimba mentre il padre la costringeva a soddisfare le sue voglie. Non poteva fare altro che starci, altrimenti solo schiaffi volavano. Ogni giorno aiutava il padre ad arare la terra, piantare ortaggi, a lei piacevano le cipolle, era un modo per piangere senza che il padre sapesse che fosse vero. Perchè lui viveva nella convinzione che a lei piacesse ogni sera, quel cigolio di quel vecchio letto che si muoveva, e quelle coperte talvolta sporche di sangue. Non poteva nemmeno piangere lei, solo lavorare e accontentare il padre. Un giorno il contadino della casa accanto morì di infarto, troppo lavoro sotto troppo caldo. Aveva vent'anni e piaceva a Selene, ma solo di nascosto, poteva solo guardarlo attraverso la finestra della sua stanza che affacciava su quella del ragazzo. Non pianse, non fece nemmeno in tempo ad affezionarsi alla sua ombra dalla finestra. Questo mistero a lei piaceva. Dopo un'anno Selene si innamorò, di un ragazzo, era malato, anche lui destinato a morire, ma si innamorò. Vincenzo, questo era il suo nome. Ebbero una relazione di nascosto, cinque mesi, senza che i padri se ne accorgessero, o forse stavano in silenzio. Le visite notturne dal padre diminuirono, due o tre volte al mese fino a diventare zero. Non c'era più quella voglia da parte sua, forse la vecchiaia aumentava insieme al lavoro e lui pian piano si allontanava dalla figlia. Comunque la sua malvagità nello sfruttamento di Selene non mancava. Forse se n'era accorto della relazione tra i ragazzi, lei vide anche quando i due padri parlarono, con discrezione. Un piccolo piano malvagio: il silenzio. Durò sette mesi e poi con un coltellino da contadino, quandò arrivò alla massima sopportazione, colpì Selene, con la lama infilzata nelle vene del polso destro. Prima lei perchè voleva che Vincenzo sapesse che sarebbe arrivata la sua ora, un senso di attesa mortale. Polso sinistro. Non farò capire direttamente se son morti, dico solo che tre persone erano scomparse da quel paesino; ed uno non aveva ancora visto la luce del sole.
  
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