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Autore: MissJynErso    19/07/2012    2 recensioni
Gentile popolo di EFP, vi vorrei chiedere un consiglio.
Questa storia, frutto di un momento di pazzia, mi è molto cara, quindi volevo che voi esprimeste un parere sul prologo e il primo capitolo, e se poi vi piace, potrei anche pubblicare il resto della storia. Come avrete visto, è un cross-over, fra Harry Potter, Il mago di Oz, Un ponte per Terabithia, Alice nel paese delle meraviglie ( il film di Tim Burton) e le Cronache di Narnia e un pizzico di originali, con personaggi da me inventati. Spero vi possa piacere, grazie mille, HarmonyLilyP.
Dalla storia:
"Noah Cudworth, 17 anni, non credeva nelle favole, non da quando la sua era finita."
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente | Coppie: Harry/Hermione
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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ATTENZIONE!
Il capitolo è stato modificato grazie all’occhio attento di Sigyn, che ringrazio, perché mi ha segnalato alcune sviste ed errori. Grazie mille, HarmonyLilyP  
 

Prologo e Capitolo 1: Noah Cudworth.

Si guardò intorno, e ciò che vide lo fece sorridere: odio, discordia, avidità, corruzione. Era questo che aveva aspettato da anni, e ora i dissapori di questo mondo erano arrivati al punto giusto perché lui potesse agire. Era il momento di distruggere tutto quello che restava della felicità e dell' amore - che parola odiosa.
Era il momento di prendere il comando, e non ci sarebbe più stato un " e vissero tutti felici e contenti".
                                                                * * *
 
Noah Cudworth, 17 anni, non credeva nelle favole, non da quando la sua era finita. Quando aveva 5 anni, suo padre e sua madre avevano iniziato a urlare, poi suo padre era uscito e non era più tornato". Avevano divorziato velocemente, lui era rimasto con la madre, vedeva il padre a week-end alterni. Poi i suoi genitori si erano risposati con altre persone, avevano avuto altri figli, e nessuno si accorgeva di quel ragazzino che cresceva solo, sempre più chiuso in se stesso. Gli unici che gli davano un po' di conforto erano  la sua sorellina Rory, 6 anni, che credeva ciecamente nelle fiabe e nelle cavolate della Disney, e i suoi migliori amici: Rebecca Whetstone e Jeremy Shadwell. Suo padre, Isaac Cudworth era un uomo d'affari di successo mentre sua madre, Anne, lavorava come manager per un'importantissima impresa di impianti elettronici che esportava i suoi prodotti in tutto il mondo. E così lui restava solo o con il marito della mamma, e quindi il moccioso di 17 mesi che era suo fratellino Jonathan o con la moglie di papà, e quindi con Rory.

Quella mattina, esattamente la mattina del 9 giugno, sarebbe stata il penultimo giorno di scuola, finalmente. Tutti quei prof maledetti, le oche, le vipere, i giocatori di football, sarebbe finito tutto. Fino al prossimo anno.

 Camminava come un automa, perso nei suoi pensieri, tanto da non accorgersi che Jeremy e Rebecca gli stavano di fianco sogghignando della sua distrazione. Fra loro era sempre così; Noah sempre perso nel suo mondo, Jeremy sempre, a volte troppo, scherzoso, Rebecca o troppo studiosa o troppo impulsiva.
 
"Terra chiama Noah, Terra chiama Noah, rispondete!"

Mentre i suoi amici ridevano, lui accennò appena un sorriso, cinse con le braccia le spalle degli altri due ed entrarono all'interno di quell'edificio fatiscente che chiamavano "scuola", il cui colore era una allegro grigio topo, che ben si rispecchiava con l'umore dei ragazzi che qui ci studiavano.
Si diressero veloci ai loro armadietti ormai praticamente vuoti, e nel mentre parlavano del più e del meno.

"Allora, che farete quest'estate?" chiese Rebecca. I genitori della ragazza non erano ricchi, e avevano molti figli da crescere, così lei, le sue vacanze le avrebbe passate a lavorare in questo o quel fastfood, o a fare la baby-sitter dei suoi numerosi fratelli.

 "Beh, cari miei, io vi mollo e vado a Dubai!" rispose Jeremy gongolando. I suoi genitori, al contrario di quelli di Becky, possedevano una catena di alberghi che aveva almeno una sede in tutti i paesi del mondo.

" Io non so cosa fare, forse vado dai nonni, forse resto qua..." disse Noah strizzando l'occhio a Rebecca, mentre lei gli rispose con un sorriso di gratitudine.

"Magari, così non dovrò passare l'estate da sola..."

Erano uno strano trio, questi qui. Noah e Jeremy, il primo moro, l'altro biondo, uno con gli occhi grigi, l'altro con gli occhi azzurri, erano quelli che di solito venivano etichettati come ragazzi popolari, perché belli e ricchi, peccato che non avessero alcun interesse ad esserlo. Per di più erano amici di Becky, una ragazza carina che portava i capelli corti e aveva dei brillanti occhi verdi, ma che era, come ho già detto, figlia di genitori poveri, che si guadagnavano il pane con il sudore della fronte. Noah e Jeremy non le avrebbero mai voltato le spalle per un attimo di popolarità come aveva fatto...

Parli del diavolo e  spuntano le corna.

Mary Ann Leavis camminava insieme alle sue “amiche” per il corridoio, lanciando sguardi di disprezzo e superiorità a tutti. Mary Ann, prima di iniziare il liceo, era loro amica. Poi la bambina dalle trecce bionde si era trasformata in una smorfiosa, e li aveva abbandonati per amici più popolari. Questo avvenimento aveva lasciato una profonda ferita nel cuore dei tre, soprattutto in quello di Becky, che la conosceva da sempre, e che un tempo era la sua migliore amica, quella che la conosceva e capiva di più, quasi una sorella. Ora invece si divertiva a rendere le vite altrui impossibili. Da quando li aveva lasciati, non più una parola, un cenno, niente. Per lei erano diventati parte della tappezzeria della scuola.
Li ignorò come al solito , e senza nemmeno voltare la testa, proseguì per la sua strada.

L’atmosfera fra i tre si fece più tesa e fredda. Si salutarono veloci, promettendosi di incontrarsi a pranzo, e si diressero nelle loro rispettive classi.





Spazio dell'autrice:

Si lo so, fa pena, e soprattutto è corto. Fino all'ultimo sono stata indecisa se pubblicare separatamente o unito il prologo e i primi 3 capitoli, decidendo di pubblicarli separatamente, ma ho riscontrato che magari si preferiscono capitoli più lunghi e corposi, così sono tornata alla forma originale della storia. Spero che almeno un po' vi sia piaciuta, a presto
HarmonyLilyP.

  
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