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Autore: hiscurls    19/07/2012    0 recensioni
Ginevra è una ragazza come tante, con dei problemi familiari, ma un giorno, un ragazzo dai meravigliosi ricci e occhi verdi, la aiuterà a superare i suoi problemi e sarà anche l'inizio di un amore pieno di alti e bassi!
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1
Driiiiiiiiiiiin.
Cooosa? È già mattina? Guardai l’orologio. Si, erano le sette di mattina, e io dovevo alzarmi e prepararmi. Cavolo, dovevo smetterla di andare a letto così tardi! Tra l’altro oggi dovevo essere in piene forze, dato che era il primo giorno di scuola…
Mi levai le lenzuola di dosso con un colpo secco, per non  prolungare la sofferenza, e rimasi a guardare il soffitto per qualche minuto. Dopo un po’ mi sedetti e, assonnata, cercai le mie pantofole. Ma dove diavolo…? Ah, ora ricordo… Ieri le avevo buttate sotto il letto! Mi chinai e le presi, poi me le infilai ed infine mi alzai.
Barcollai fino al bagno e mi guardai allo specchio. Oddio! Dovevo per forza fare qualcosa per quei capelli! Sembrava avessi fatto la lotta con qualcuno durante la notte! Normalmente i miei capelli sono mossi, ma ora erano soltanto un groviglio! Presi la spazzola e cercai di liberarli. Una volta finito, uscii dal bagno e tornai in camera. Ora c’era la parte che preferivo. Vestiti! Il giorno prima me li ero preparati e adesso erano poggiati con cura sulla sedia. Avevo optato per dei pantaloni beige, una maglietta con la bandiera inglese e la scritta “Good girls love Bad boys”, un blazer blu e le mie converse nere. Lo zaino era più una borsa a tracolla, sempre della converse, e lo adoravo! Mi misi un filo di matita blu scuro, il mascara, presi la borsa e scesi le scale, diretta in cucina.

- Buongiorno! – disse allegra mia sorella Patrizia una volta entrata in cucina. Era appoggiata al bancone e mangiava una tazza di cereali.
- Buongiorno a te! – le sorrisi. Patrizia aveva cinque anni più di me ed era una sorella fantastica! C’era sempre se avevo bisogno qualcosa e viceversa! In effetti noi andavamo d’amore e d’accordo, non litigavamo quasi mai…
- Dormito bene? – mi chiese.
- Abbastanza…- dissi versando il latte e poi aggiungendo i cereali nella tazza. – tu?
- Anche io… Senti, oggi dovrei uscire con un mio amico… ti dispiace se faccio tardi?
- …chi è?
- è un ragazzo del bar in cui lavoro… non lo conosci.
-  Come si chiama??
- Andrea…
- Mmm… va bene, divertiti, poi però mi devi raccontare tutto!
- Certo, come al solito! – rise e poi posò la sua tazza di cereali nel lavandino. – Vado, che se no faccio tardi al lavoro! Buona fortuna per il tuo primo giorno! Ciao! – disse lasciandomi un bacio sulla guancia.
- Ciao! Grazie! – dissi sorridendole. – e buona fortuna per il tuo appuntamento! – lei arrossì e si chiuse la porta alle spalle.
Nel frattempo io avevo finito i miei cereali, così infilai l’impermeabile nello zaino (non si sa mai, qui il tempo non è molto stabile…) e uscii.
L’aria era fresca e il cielo sereno, si prospettava una bella mattinata! Mi avviai verso la scuola, che si trovava a soli 10 minuti da casa mia. Questo era il mio penultimo anno, poi mi sarei diplomata e sarei andata a vivere da sola, nella bellissima Londra!
Cioè, la città dove vivevo era bella, ma avevo bisogno di vivere in un posto dove ci fosse la possibilità di fare avverare il mio sogno…
Oh, ecco la scuola! Su un cartellone all’ingresso c’era scritto “holmes chapel comprehensive school” con accanto il logo della scuola.
Gli studenti erano tutti fuori nel cortile, intenti a parlare e a raccontarsi come erano andate le vacanze estive.
  • Ginevraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!! – mi accorsi che le mie amiche mi stavano correndo in contro troppo tardi, dato che di colpo mi ritrovai avvolta in un abbraccio di quelli che ti tolgono il respiro!
    -  Ciao ragazze!! – risi e le strinsi a mia volta.

 
  • La sai l’ultima?? – mi chiese Maria. Lei era la sportiva del gruppo: aveva corti capelli castani e occhi dello stesso colore. Indossava gli occhiali e l’apparecchio e aveva un sorriso bellissimo! Per non parlare del fisico da invidiare, dato che faceva molto sport!!
    - Maria!! È appena arrivata, dalle il tempo di raccontarci come è andata nelle vacanze!! – la riprese sua sorella Sheva. Lei era alta, aveva lunghi capelli neri e occhi di un bellissimo castano chiaro. Aveva una pelle molto chiara, che faceva contrasto con le labbra rosa e carnose.
    - Oh, non rompere! – rispose Maria. – è arrivato un nuovo studente!!
    -  Wow! Da dove viene?- chiesi.
  • Da un paesino vicino a Holmes Chapel. Si dice che sia venuto qui perché sua madre si è risposata e ora abiti con lei e il suo nuovo marito. Ma ho anche sentito dire che l’avevano espulso dalla sua vecchia scuola, e per questo è stato trasferito qui…
    - Tutte balle! – disse Lucia. Lei aveva capelli mossi che le arrivavano fino alle spalle, occhi castani scuri dal taglio orientale, e per questo veniva sempre scambiata per giapponese… Anche se sua madre era italiana e suo padre inglese.- Si è trasferito qui, perché il padre, ha picchiato sua madre e sua sorella maggiore, e sono venuti qui per lasciarsi alle spalle l’accaduto.
    - Ragazze, perché non la smettiamo di parlare e ascoltiamo un po’ cosa ci racconta Gini?? – propose Laila. Lei veniva dal Marocco, aveva una carnagione abbastanza scura, capelli castani scuro e occhi dello stesso colore.
    Appena aprii bocca per iniziare un resoconto dettagliato delle mie vacanze, suonò la campanella.
    - Oh, cavolo! Non ho preso l’orario delle lezioni!- dissi.
    - Tranquilla, abbiamo quasi tutte le lezioni insieme. – mi disse Sheva. – Adesso abbiamo…- disse controllando il suo orario. – Inglese! Cominciamo bene… - disse prendendomi per mano e avviandoci alla classe della professoressa Stock. Lei era una donna sulla cinquantina, bionda, alta e magrissima. Teneva sempre i capelli raccolti ed era una delle insegnanti più odiate dell’istituto.
  • A dopo ragazze! – salutai prima di correre in classe.
    Arrivammo forse un po’ troppo tardi, dato che gli ultimi posti erano già stati presi, quindi ci accomodammo nelle prime file. Dopo qualche minuto entrò in classe Mrs. Stock e ci guardò tutti con aria annoiata.
    -  Salve ragazzi!- salutò.
    - Buongiorno Mrs. Stock. – salutammo in coro.
    - Molti di voi mi conoscono già, quindi dirò semplicemente che, se non date problemi durante le mie ore, non vi darò problemi per il resto dell’anno. Ora, vorrei presentarvi un ragazzo che si è appena trasferito…- disse cercando con gli occhi tra le file. – e che a quanto pare è in ritardo. Bhè… non perdiamo tempo. Aprite i vostri libri a pagina…
    Qualcuno bussò alla porta.
    - Entra! – disse Mrs. Stock con la sua voce squillante.
    La porta si aprì e il mio cuore smise di battere per qualche secondo…
     
 
  
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