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Autore: Alexandra McAdams    19/07/2012    1 recensioni
Costretti ad allontanarsi quando ancora piccoli e ingenui non sapevano cosa riservava per loro il futuro, si ritrovano a dover convivere con loro stessi anni dopo quella separazione, senza sapere più nulla l'uno dell'altro.. o quasi.
Intrecci e segreti di due famiglie unite per amore.
Perchè nella vita, in fondo, il lieto fine delle favole è solo un grande e inutile DETTAGLIO.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era al loro tavolo circolare, sola, intenta ad osservare ciò che la gente faceva attorno a lei.
Una signora con i capelli lunghi biondo platino era intenta a dare ciò che restava della sua colazione al cagnolino che teneva nella sua borsa da spiaggia.
Un cameriere passò di lì nell’esatto momento in cui la signora compì il movimento con l’ultimo pezzetto di pane. Alexandra si lasciò scappare una risata soffocata ed il cameriere la guardò sorridendo.
-ti posso portare qualcosa intanto che aspetti?- le domandò avvicinandosi.
Alexandra lo guardò bene, era lo stesso ragazzo che l’aveva sfiorata il giorno prima in spiaggia.
Poi lui alzò lo sguardo, sorrise e si congedò senza nemmeno aspettare la risposta della ragazza.
Joseph si sedette al suo fianco e le porse un piatto con una brioches calda ed una tazza colma di latte e schiuma davanti a lei.
-non posso lasciarti sola nemmeno mentre ti vado a prendere la colazione che già subito ci provi con qualcun altro- sbottò lui sedendosi.
Lei lo guardò sconcertata. C’era stato un bacio, niente altro.
Alexandra aprì la bocca per replicare ma le figure di Melody e Nicholas apparvero alla sua sinistra.
-dove è papà?-
-a letto con la febbre cara. Mi sa che ieri ha preso troppo sole! –
Alexandra annuì e iniziò la sua colazione in silenzio, persa nei suoi pensieri e in ciò che Joe aveva appena detto.
Come poteva essere che lui, per un semplice bacio avesse poi iniziato a pensare che tutto si sarebbe risolto al meglio? Non si ricordava che era stato lui a lasciarla nel momento del bisogno? L’aveva lasciata sola su quel letto d’ospedale coperta fino al petto dal lenzuolo bianco e dal rumore delle gocce della flebo che era attaccata al braccio destro.
Se lo ricordava come fosse ieri. Lo sguardo di lui era sconcertato nel vederla in quello stato e le lacrime di lui erano l’ultima cosa che aveva visto prima che sparisse da lì per quello che credeva fosse un ‘per sempre’.
-allora, che ne dici tesoro? Ti va?-
Melody interruppe i pensieri di Alexandra senza nemmeno essersi accorta che la ragazza non stava seguendo lo stesso discorso.
-si, penso di si- rispose incerta Alex come se avesse ascoltato tutto ciò che era stato detto.
Melody si alzò con un sorriso a 32 denti parlando di qualcosa che aveva a che fare con il cambio di nomi per una certa isola.
Appena fu lontana guardò Joseph che sembrava altrettanto contento come la madre.
-cosa è che avete detto? Non ho seguito il discorso-
Nicholas scoppiò in una risata fragorosa e appena riuscì a prendere fiato spiegò –tu e Joseph passate la giornata sull’isola qui di fronte –
-CHE COSA HAI DETTO?!-
-dovevano andarci  mamma e James. Ma visto che lui ha la febbre Nicholas ha avuto la brillante idea di far andare noi due.. io e te dobbiamo chiarire un po’ di cose e mamma era talmente emozionata all’idea che io e te potessimo tornare al nostro rapporto di profonda amicizia che non ho saputo dirle di no. Anche lei ha notato che c’è qualcosa che tra noi non quadra- concluse Joseph.
Alexandra spostò lo sguardo su Nicholas fulminandolo e poi si alzò prendendo per il braccio Joe.
-a che ora si parte?- gli domandò fitto fitto.
-tra un’ora nella hall – le rispose lui.
 
Era da dieci minuti che lo stava aspettando con impazienza.
La situazione non le piaceva affatto, ma quando era andata in stanza a trovare suo papà, anche lui era sembrato felice e rincuorato dal fatto che lei e Joseph avrebbero passato la giornata insieme.
-vi farà bene. Avete un po’ di cose da chiarire voi due- aveva detto quel figo di suo padre quando lei sembrava avere dei tentennamenti sull’idea.
Una mano la prese in quel momento e la trascinò con se verso l’ingresso dell’hotel.
Un giovane ragazzo hawaiano li stava aspettando, li fece salire sul golf kart e li guidò al molo sulla spiaggia.
Joseph sembrava il più contento dei due.
Appena raggiunsero il molo salirono sulla piccola barca insieme allo stesso ragazzo e ad un signore anziano.
Nel giro di 15 minuti erano dall’altra parte, su quella famosa isoletta.
-e cosa dovremmo fare qui io e te oggi?- domandò Alexandra appena salutarono i due uomini che li avevano accompagnati li.
-farci coccolare fino a  domani mattina- rispose e sorrise alle due ragazze che li raggiunsero in quel momento.
-buongiorno! – dissero loro in coro.
Alexandra sorrise cordialmente alle due ragazze e poi quasi ignorandole prese per il braccio Joseph avvicinandolo a se.
-cosa stai dicendo?! L’intera notte insieme?- urlò lei.
Le due assistenti si guardarono incerte e poi decisero di prendere parola.
La bionda delle due si fece seguire da  Joseph verso l’interno dell’isola.
L’altra ragazza, con i capelli lunghi e rossi sorrise dolcemente ad Alexandra e le fece segno di seguirla verso la parte opposta.
-mi scusi se glielo domando- accennò la rossa dopo qualche secondo di silenzio.
Alex la guardò un attimo e poi tornò a fissare il terreno per non cadere nelle cunette di sabbia.
-ma lei e il ragazzo che c’è con la mia collega non siete sposati o fidanzati, giusto?-
Alexandra annuì quasi imbarazzata dalla situazione – si, siamo solo amici. E’ decisamente una lunga storia e ora come ora l’idea di averlo lasciato con l’altra ragazza mi conforta e mi da fastidio- ammise lei, arrossendo da ciò che aveva appena detto.
Il fatto che  Joseph fosse in compagnia di una ragazza bionda in costume da bagno che lasciava spazio a poca immaginazione le dava fastidio.
-prego, questo è  il suo angolo di relax. Per le prossime due ore resterà da sola per dei massaggi specifici. Poi potrà usufruire delle vasche idromassaggio, del bagno turco, della sauna e poi stasera una cena a lume di candela sul molo che c’è dall’altra parte dell’isola –
Alex ascoltava e si immaginava come sarebbe stata quella sua giornata così particolare. La compagnia di Joseph era sempre gradita, ma tutte quelle ore insieme gli sembravano tanto strane e inopportune.
 
-Come ti è andato il massaggio?- domandò lui raggiungendola verso la vasca idromassaggio.
-direi che ne avevo decisamente bisogno. Il tuo? E come è andata con la bionda?!- continuò lei lasciando trapelare un filo di gelosia.
Prima che Alexandra ebbe l’opportunità di immergersi nell’acqua, Joseph la prese per i fianchi, la fece voltare verso di lei.
-sei sempre la solita gelosona piccola- gli sussurrò lui all’orecchio. Poi la lasciò andare, si spostò verso il centro esatto della vasca e chiuse gli occhi.
Contò fino a 5, poi sentì le labbra di lei appoggiarsi sulle sue.
Sorrise, se l’aspettava.
-era solo perché mi hai chiamata piccola- borbottò Alexandra tornando verso il bordo.
Joseph scoppiò in una risata che provò a soffocare. Appena si riprese la inseguì.
Sembra lo facessero apposta, come se ognuno di loro due fosse la calamita dell’altro.
-mi dispiace contraddirti, ma allora se ti chiamavo ‘sweetheart’ mi saresti saltata addosso all’istante?-
La reazione di lei fu palese e poco scontata. Odiava quando qualcuno, soprattutto lui la chiamava in quel modo.
Se le avessero detto di buttarsi da un ponte, l’avrebbe fatto solo se alla fine dell’ordine avrebbero detto quelle magiche lettere che insieme la conquistavano nel profondo del cuore.
-Zitto sfigato- rispose lei e gli saltò in braccio, baciandolo con più foga.
  
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