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Autore: Blake Lively    19/07/2012    2 recensioni
Harry e Blair formano una coppia meravigliosa ma come ogni coppia che si rispetti hanno alti e bassi.
La loro sarà una storia d'amore ricca di soprese, riusciranno a superare tutti gli ostacoli che si presenteranno sulla loro strada?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Nove mesi insieme e ora tutto finito a causa di uno stupido errore.                                                             
Vagavo per la città che, quel giorno, mi sembrava più caotica del solito.                                                                                 
Non mi accorgevo della gente che mi sfrecciava accanto.                                                                                                  
Ero assorta nei miei pensieri e mi chiedevo quanto ancora sarebbe durata quella strada di ritorno verso casa.                                                                                                                                                            
Sarei voluta arrivare il prima possibile.                                                                                                                              
Avrei voluto chiudere gli occhi e ritrovarmi tra le coperte del mio letto.                                                                         
Avrei voluto sfogare la mia rabbia e scoppiare in un pianto che, almeno in parte, mi avrebbe liberato.              
Non potevo e non volevo credere al fatto che appartenesse tutto al passato.

...

Erano passate tre settimane dalla fine del mio rapporto con Harry.                                                                              
I nove mesi migliori della mia vita.                                                                                                                             
Avevamo un rapporto fantastico e più pensavo ai vecchi tempi, più sentivo nostalgia dei suoi ricci, del suo profumo, delle sue mani, del suo sorriso…                                                                                                                   
“…però le ho risposto che dovevamo stare insieme e che mi era impossibile raggiungerla, contenta Bi?”               
Mi ero persa il discorso di Serena che mi distolse per un attimo dai miei pensieri.                                                    
Mi guardava con aria dubbiosa, sembrava aspettare una mia risposta, ma a quale domanda?                                                                                                  
“Scusa Esse, non ti ho seguita, dicevi?” le dissi con un tono malinconico che lei non potè fare a meno di evitare.                                                                                                                                                         
“E’ inutile, parlare con te è impossibile, ora come non mai”.                                                                                                          
“Scusa Esse, davvero, è che non posso fare a meno di pensrci”.                                                                                            
“Ma Bi, sono passate tre settimane, devi distrarti. Ti prego almeno stasera accompagnami”.                                     
“Dove?”                                                                                                                                                                                               
“Era quello di cui ti stavo parlando, mi prometti che stasera ti vesti da gnocca e vieni con me alla festa dell’anno? Hai bisogno di svagarti, pensare ad altro, conoscere gente nuova, e fidati, i ragazzi che troverai stasera non hanno niente a che fare con lui”.      
                                                                                                                       
Sapevo che non sarebbe mai potuto essere vero.                                                                                                               
Esse mi ripeteva ogni giorno le stesse cose, però non aveva tutti i torti.                                                                            
Io ero lì, dopo tre settimane, a disperarmi per la fine del nostro rapporto, mentre lui, sicuramente, si era già creato una nuova vita.                                                                                                                                                        
Questo pensiero mi provocava delle fitte lancinanti allo stomaco e mi resi  conto che non era quella la vita che meritavo, avevo diciotto anni e da quel giorno avrei ricominciato a vivere come una vera diciottenne.

...

Da gnocca, Serena aveva detto che mi sarei dovuta vestire da gnocca.
Dopo averci pensato un po’ afferrai IL vestito, quel vestito che non mettevo da secoli.
Harry me lo proibiva, diceva che era troppo corto e non voleva che tutti si girassero per guardarmi, a lui non piaceva.
Era quello il vestito adatto alla serata.
Suonano alla porta, sicuramente Serena.
Mi aveva detto che sarebbe venuta un po’ prima per valutare se il mio abbigliamento fosse consono all’occasione.
Appena mi vide assunse un’espressione entusiasta.
“Credo di riuscire a vedere le tue mutande Bi”.
Risi, Esse aveva quella capacità di farmi ridere anche nelle situazioni più critiche.
Subito però la sua espressione si fece cupa.
“E le scarpe? Prendi esempio dalle mie, non sono favolose?” disse con aria compiaciuta.
Aveva dei tacchi vertiginosi ed io ero ancora a piedi nudi per l’indecisione.
Alla fine scelsi, o meglio Serena scelse per me, un paio di tacchi assurdi che mettevo davvero di rado, erano di una scomodità unica, però devo ammettere che erano davvero mozza fiato.

...

Arrivammo nel locale dove si sarebbe tenuta la festa.
Erano le 11 ed era già iniziata da un po’.
Serena vide la folla di gente che attendeva di entrare e si girò verso di me con un’aria eccitatissima.
“Pronta Bi? Stasera c’è solo una regola: non ci sono limiti”.
Le sorrisi.
Aveva ragione, quella serata sarebbe stata la serata che avrebbe dato il via alla mia nuova vita.
Entrammo, superando tutte le persone che erano in fila per entrare, Esse conosceva il proprietario del locale.
La musica era fortissima e la gente era così euforica che metteva allegria.
I ragazzi erano davvero qualcosa di eccezionale ed io cercavo il più possibile di non pensare ad Harry, almeno per quella sera.
Avevamo superato il quinto cocktail e ormai niente aveva più un senso, a parte la musica.
Eravamo sedute con due amici di Serena.
Ridevo e avevo voglia di ballare, quindi presi Jake, così si chiamava uno dei due ragazzi, e lo trascinai sulla pista da ballo.
Eravamo vicini e Jake si avvicinava sempre di più.
Sentivo le sue mani sul mio corpo e più andavamo avanti, più mi sembrava invadente.
Cercavo di allontanarmi ma non avevo le forze per respingerlo completamente.
Jake cercò di baciarmi e io riuscii a dargli una spinta che lo staccò per un momento da me.
Mentre provò a riavvicinarsi, comparve un ragazzo davanti a me.
Un ragazzo che già conoscevo.
Questo ragazzo diede una spinta fortissima a Jake che si ritrovò a terra, poi mi prese per un braccio e mi portò fuori da lì.
“Blair, Blair come stai? Hai bevuto? Chi era quel ragazzo?”
Io ero incapace di rispondere a tutte quelle domande.
Iniziammo a camminare, poi, il buio.

È il mio primo capitolo della mia prima fan fiction, siate buoni e lasciatemi qualche recensione :D
  
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