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Autore: SoraRoxas    19/07/2012    1 recensioni
[ATTENZIONE: SPOILER 2° STAGIONE]
[Scena episodio 2x08:"Raving"]
[Personaggi: Stiles e papà Stilinski]
"-Veramente no…-, quasi a voler puntualizzare il fatto che ti stessi prendendo in giro tu stesso, caro papà.
La verità era ineluttabile e tremendamente triste.
Ed eccola, la sensazione di sentirsi un verme."
Buona lettura!
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Devotion

-Ti hanno licenziato?-
Una domanda che detta così, sembrava quasi non valere nulla. Ma, in realtà, prevedeva l’esodo di una situazione alquanto scoraggiante.
-No. Senti è… è solo un congedo. È… è temporaneo-, affermò.
Peccato che l’incertezza nella sua voce smascherava bellamente le reali emozioni che stava provando.
Ed essendo –purtroppo dovevo ammetterlo-  un ragazzo acuto sapevo captare le diverse sfumature.
-Hanno detto che è temporaneo o…-
Neanche il tempo di concludere la frase, che arrivò la risposta, secca e d’effetto.
-Veramente no…-, quasi a voler puntualizzare il fatto che ti stessi prendendo in giro tu stesso, caro papà.
La verità era ineluttabile e tremendamente triste.
Ed eccola, la sensazione di sentirsi un verme.
-Ma… va bene. Non preoccuparti di questo. Ehi, andrà tutto bene-.
Sì, facile a dirsi. Cos’era, una specie di gara a chi si convinceva meglio? I sensi di colpa erano abbastanza efficaci quando si rimuginava a lungo sulle malefatte che io, Stiles Stilinski, avevo compiuto nella mia breve esistenza.
-Papà-.
C’era una cosa che mi premeva abbastanza.
Si voltò, abbastanza amareggiato. Se prima aveva cercato di nascondere sé stesso dietro una malcelata sicurezza, adesso ero certo che fosse crollata in frantumi, non più necessaria.
-Non capisco.- decretai, sovrappensiero. –Perché… perché non sei arrabbiato con me?-, era così difficile comprendere la psiche degli adulti. Possibile che riuscisse a mantenersi calmo dopo che, per colpa mia, aveva perso -ancora- una delle cose più importanti della sua vita?
-Non lo so-, un sussurro che mi lasciò sorpreso per qualche istante.
Ma prima che potessi replicare con qualunque altra cosa riprese, guardandomi negli occhi: -Forse non voglio stare peggio di quanto già non stia per… per aver urlato dietro a mio figlio- concluse, e lessi nel suo sguardo la sincerità delle sue parole.
Perfetto, una frase del genere era ciò che non mi sarei mai aspettato. Ma purtroppo l’unica capace di rendere i miei occhi estremamente lucidi.
Per questo ciò che seguì la discussione appena avuta fu solo un pesante silenzio e la schiena del mio unico genitore che si allontanava verso il garage. Il quale si chiuse poco dopo in maniera inesorabile.
Rimasi impalato lì per quelli che parvero minuti ma di sicuro non furono neppure dieci secondi. Non avevo fretta?
Non ne ero più molto sicuro. Era tutto così maledettamente difficile: la storia di Scott, Jackson-Kanima, Lydia…
-Oh merda…- imprecai, con la sensazione di dover rientrare dentro e sistemare il casino di cui era stato vittima anche l’ammirevole sceriffo Stilinski. In fondo sapevo quando quel titolo contasse per lui.
 Soprattutto dopo aver compreso che nonostante quello che facevo, la mia esuberante curiosità, il mio essere propenso alle battute per affrontare la vita e il mio continuo immischiarmi in cose che non mi riguardavano… mio padre mi rispettava davvero.
E anche se l’impulso di chiarire era forte sapevo che la mia missione, quella sera era un’altra. Se avessi potuto raccontargli la verità l’avrei fatto. Ma mi bastava il suo non-sempre-dimostrato “volermi bene” per sentirmi meno colpevole.
In fondo bastava crederci.



Note dell’autrice: 500 parole tonde tonde e la mia prima ff su Teen Wolf, telefilm che mi ha rapita dall’anno scorso e che, con la nuova serie, mi ha presa ancor di più! *-*
Che dire? Amo il personaggio di Stiles e questa scena con il suo papà (tratta dall’episodio 8 della seconda serie) è stata una delle poche in cui l’ho visto diverso dal solito… niente battute, niente esuberanza. Ma anzi una grossa serietà e tanti sensi di colpa. Come questa, anche la scena della prima serie in cui si accenna alla mamma di Stiles mi aveva colpito per la diversità che aveva portato.
Questo mi fa pensare a quanto è in realtà profondo un personaggio che la maggior parte delle volte mi fa ridere e porta quell’aria di comicità indispensabile!
Sperando che sia piaciuta almeno a qualcuno adesso mi dileguo.
Un abbraccio,
SoraRoxas ^-^
P.s= il titolo deriva semplicemente dalla “devozione” che Stiles ha verso ciò che deve compiere per essere d’aiuto ai suoi amici… è un po’ stupido forse, ma io lo vedo come l’esempio di amico che tutti vorrebbero avere!
   
 
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