One Direction, 'Neighbour' di adocchispenti su EFP Fanfiction

Ero di ritorno da una delle tante feste che organizzano i miei compagni di classe durante i weekend, quelle con alcool droga e molto molto sesso. Ormai per me era un'abitudine sballarmi a queste feste. Era un modo per rilassarmi.
Quella sera di metā maggio stavo tornando a casa, erano le tre e mezza di notte. Il cielo era limpido e si vedeva anche qualche stella. Come al solito tenevo le scarpe in mano e camminavo scalza. E non ostante non avessi ai piedi quei tacchi vertiginosi sbandavo. Forse a causa del troppo alcool o forse per quella pasticca che mi avevano dato ad inizio festa. Ma non importava. Mi sistemai i capelli biondi e stirai piano il vestito attillato color blu notte. Casa mia era lontana, ma preferii andare a piedi per non rischiare incidenti. Mi accorsi di qualcuno che camminava al mio fianco; era Harry Styles, il mio vicino di casa. Lo squadrai da capo a piedi, anche lui sembrava leggermente ubriaco. Mi lasciai scappare una risatina divertita. "Che c'č Morrison?" chiese scocciato il ragazzo, voltandosi verso di me. "Oh povero Styles? Sta sera non ha trovato nessuna con cui spassarsela?" chiesi divertita. Lui mi fulminō con lo sguardo e continuō a camminare.
Io ed Harry non eravamo i classici vicini che si volevano bene o che erano migliori amici, sinceramente ci odiavamo. Ci eravamo sempre stati antipatici, sin da piccoli litigavamo soltanto. Lui era arrogante e testardo, proprio come me; e molte volte due caratteri cosė non vanno bene insieme. "Come sei permaloso!" sbuffai continuando a stuzzicarlo. "E invece tu? Continui a farti di quella robaccia?" rispose a tono. Io con il passare degli anni ero diventata una ribelle e dopo la morte dei miei genitori avevo cominciato ad andarci gių pesante con la droga. "Ho i miei motivi." dissi lapidaria non degnandolo di uno sguardo. "Ti stai facendo del male! Non ci sono motivazioni valide. Dovresti smetterla." rispose freddamente continuando a fissarmi. "E tu chi sei per dirmi cosa devo fare?" ringhiai guardandolo negli occhi. Harry sospirō e riportō lo sguardo sulla strada. "Sono un tuo amico." sussurrō quasi. "Sbaglio o gli amici sono quelle persone che ti stanno vicine sempre, che ti aiutano, che ti danno consigli e che ti restano fedeli? No sai, perché forse sbaglio, ma mi sembra che tu non abbia mai fatto niente per me in tutti questi anni!" gli puntai un dito contro avvicinandomi pericolosamente a lui e smettendo di camminare. Lui rimase impassibile. Continuō a Guardarmi negli occhi serio, freddo come il marmo. Abbassai lo sguardo, pentendomi della mia reazione, infondo non aveva fatto niente di male per una volta. Harry mi prese per le spalle e mi fece alzare la testa. "Jane io tengo a te pių di quanto tu possa immaginare!" disse dolcemente stringendomi le spalle. I suoi occhi mi diedero un po' di forza. La forza che avrei voluto avere quattro anni fa, quando morirono i miei genitori. Istintivamente lo abbracciai, forte e nascosi il viso nel duo petto. Lui resto immobile. "Ti prego abbracciami." sussurrai in un lamento, e lui mi abbraccio. Mi strinse a se, con tutta la forza che aveva. Mi sentivo soffocare, ma mi piaceva. Poi ci staccammo, rimanendo a pochi centimetri. Harry mi guardō dolcemente, sembrava preoccupato. "Grazie." sussurrai con lo sguardo basso. Quell'abbraccio mi aveva aiutata pių di mille sedute dallo psicologo.
Poi Harry si riavvicinō a me, continuano a fissarmi, sentivo il suo fiato sul mio viso. Eravamo vicinissimi. E poi mi baciō, le sue labbra increspate toccarono le mie. Un brivido mi attraversō la schiena, chiusi gli occhi. La lingua di Harry mi sfiorō le labbra e io la feci passare. Si trasformō in un vero bacio, il mio cuore iniziō a battere all'impazzata. Portai le mani dietro al suo collo e iniziai a piangere. Lacrime salate iniziarono a scendere sulle mie guance, sempre di pių, sempre pių veloci. Erano lacrime di rabbia, di dolore, ma anche di felicitā.
Le nostre labbra si staccarono e Harry mi guardō ansimante. "Ti prego smettila di drogarti. Ti rovini solo la vita cosė! Se ti serve qualcuno con cui sfogarti ci sono io. Ci sarō sempre io." disse guardandomi negli occhi. Mi asciugai le lacrime e ricominciai a camminare.
Passato minuti di silenzio, non sapevo che fare, da dove iniziare. Harry sembrava deluso. "Ho iniziato a drogarmi tre mesi dopo la morte dei miei." dissi normalmente. Harry si girō verso di me, con in volto un'espressione trionfante. Si avvicinō e fece intrecciare la sua mano con la mia. "All'inizio mi facevo solo canne, poi quando iniziarono a non fare pių effetto passai alla roba pių pesante." continuai sorridendo. Harry si avvicinō maggiormente e io posai la testa sulla sua spalla.
Continuai a raccontare per ore e ore tutta la mia storia. Superammo le nostre case e ci sedemmo su una panchina di un parco e restammo a guardare l'alba.
"E poi?" chiese Harry. "E poi ho incontrato te." dissi sorridente. Harry mi guardō negli occhi. Mi saltō nella mente che adesso lui avrebbe potuto abbandonarmi e usare tutta la mia storia contro di me, per prendermi in giro a scuola. Mi rabbuiai e lui se ne accorse. "Che succede?" chiese preoccupato. "Tu non mi abbandonerai vero?" chiesi piano. "Mai." sussurrō al mio orecchio. "Promettimelo." lo guardai dolcemente. "Ti prometto che resterō sempre con te, che non ti lacerō mai. Lo giuro." disse seriamente. Gli sorrisi, per poi avvicinarmi al suo viso e baciarlo dolcemente.
Ed Harry mantenne la sua promessa, non mi lasciō mai. Ed io da quel giorno non toccai mai pių una droga.

My Little Corner:

Ma ciao! Sono tornata!
Sinceramente non so da dove mi č uscita questa storia.. Forse perché in questi giorni mi sto deprimendo molto..
Ora perō non mi metto a raccontare tutta la mia storia!! Lol
Spero vi sia piaciuta! :)