Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Lady Antares Degona Lienan    03/02/2007    7 recensioni
[LJ community, 52Flavours]
1. Four rings of light upon the ceiling overhead. [Temari/Gaara][Temari sospirò. Non poté far a meno di pensare che, ancora una volta, era tutta colpa di Gaara][One shot][Romantico, Ironico]
2.The smell of hospitals in winter. [Saku/Sasu][Solo i morti sentono l’odore di ciò che li ha uccisi. E, in fin dei conti, Sasuke era già morto.][Death fic, One Shot][Romantico, Triste]
3.Everything you ever wished for. [Sospresa][Il menù della serata comprendeva, in ordine, speranza, stallo e quindi delusione.][Character-centric, One Shot][Romantico, Malinconico]
4. As long as you're mine.[Sakura/Sorpresa][- Io ti amo. – le classiche tre parole. Sempre efficaci. Urlate in un posto pieno di gente. Ma a mali estremi, estremi rimedi. E lei era IL male estremo.][One shot, Yuri][Romantico, Ironico]
5. Above the thunder. [Oro/Anko]["Ma io avevo dei sogni, prima che Tu giungessi a distruggerli."][Romantico]
6. A new iconography of Resurrection. [Rin-Kakashi-Obito][- Si. Siamo tutti vivi. – disse lui. E Rin si sentì Dio.][One shot, Accenno ThreeSome][Angst, Triste]
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
36

36. Above the Thunder   

Oltre il tuono

 

 

 

 

 

 

 

 

Sotto il cielo grigio non cresceva la luna.

Non quella notte.

 

La cena le uscì violentemente dalla bocca e si disperse sul pavimento, chiazza di un verdastro uniforme.

Poi la bile, il sangue.

L’attacco di panico era arrivato presto, quella sera.

Tremando si alzò dalla posizione in cui era precipitata, lo sguardo affondato nel buio, e pensò che non c’era niente di più orribile che rimanere lì, compressa al suolo, pregando dei lontani perché il dolore passasse e si dissolvesse nel vuoto della sua anima.

Anche perché non credeva più a niente che non potesse vedere.

Ancora un conato di vomito a cui resistette strenuamente – non c’era più nulla da rimettere – mentre il sudore le colava giù per il collo, bagnando tutti i vestiti che aveva addosso.

Rise. La notte l’avvolgeva nella sua cieca ignoranza.

Aprì la finestra e si gettò con un balzo al di fuori di essa, atterrando davanti a casa.

Poi cominciò a correre.

Corse dentro quella notte che non aveva sapore.

 

Lei saltava a perdifiato fra gli alberi. Uno scoiattolo si accompagnò a lei per alcuni metri e infine, stanco, le rivolse un’ultima penosa occhiata prima di smettere la sua corsa.

Occhi scuri dentro occhi scuri, pena dentro pena.

 

Anko.

 

Il marchio bruciava come fuoco.

 

Aveva avuto una vita normale, fino ad allora: alzarsi, guardarsi allo specchio e pensare che con quella faccia da cadavere non sarebbe piaciuta a nessuno, poi camminare svogliatamente fino all’accademia, massacrare degli studenti, fare gli occhi dolci ad un suo compagno, tornare a casa ed infine addormentarsi.

 

Non c’era niente di più banale in quella monotonia, eppure Anko cercava disperatamente il ricordo di quei giorni, utili per non annegare nello sconforto e nella desolazione.

Da quando aveva incrociato lui, in quella missione, non un solo elemento di quella sinfonia perfetta era tornato al suo posto senza una stonatura: per quanto ormai fosse quella, l’abitudine, i giusti tasselli si erano persi nel nulla.

 

“- Quando io ti vorrò vedere, oscurerò il cielo. – una pausa – E tu saprai che io ti sto cercando. –“

 

Semplicemente. Le uniche parole che gli erano uscite di bocca, quella bocca invitante, erano state la sua condanna per la vita. Così, ogni qual volta il cielo prendeva quelle tonalità di grigio che lei aveva sempre detestato – prima – il suo marchio pareva scoppiarle sulla pelle, e illuminarsi come se da un secondo all’altro dovesse giungere un’apparizione dall’Alto.

 

Invece quello era solo il richiamo dell’Inferno sfuggito al sottosuolo.

 

Aveva imparato a sprangare le finestre e a chiudere la porta a chiave, per impedirsi di raggiungerlo. Le urla strazianti foravano i muri e si perdevano nella notte insensibile, che non portava alcun conforto.

 

Atterrò nella radura, con leggerezza.

 

Lui era lì, come se l’era sempre immaginato – fermo, immobile, sorridente – e la fissava con occhi incuriositi.

 

- Anko. –

 

- Maestro. –

 

Aveva imparato a sprangare le finestre e a chiudere la porta a chiave. Ma quella sera, era stato troppo. Il desiderio prendeva le cellule del suo corpo e le faceva muovere, come impazzite.

 

Un tuono risuonò potente lungo il cielo, e piccole gocce di una pioggia sottile e fredda cominciarono a cadere su ogni cosa, velandola di umido.

 

- Sono passati parecchi mesi dall’ultima volta che ci siamo visti. Non rispondevi ai miei richiami, come una bambina piccola che si ostina a voler fare tutto di testa sua. –

 

- Si, Maestro. Non volevo vederla perché la odiavo, Maestro. – disse, dondolando buffamente la testa. – Perché lei aveva distrutto tutti i miei sogni, con un morso da serpente. –

 

- Non ho avuto altra scelta. D’altra parte, Anko, non puoi sempre aspettarti che il potere non richieda un grande sacrificio. –

 

Ancora pioggia sul suolo, che ormai saturo d’acqua la ributtava all’esterno quasi vomitandola.

 

- Ma io avevo dei sogni, prima che Tu giungessi a distruggerli. – pianse, Anko.

 

- Non ho avuto altra scelta, bambina mia. – il serpente si avvicinava a passo sibillino, silenzioso come era sempre stato abituato a fare. Le posò una mano su una guancia e poi scese con delicatezza fino alla spalla. – Era come se i tuoi occhi mi chiedessero di farlo. –

 

- Maestro… -

 

- Occhi vuoti. Dove erano i tuoi sogni, Anko? Ti ho donato un potere incredibile, capace di farti elevare sopra a molti. Eppure sei rimasta a casa, nascosta dentro l’ombra di una vita che non era più la tua.

 

Lei scansò la sua carezza con uno scatto del viso. – Non è vero! Sono rispettata dove sto, a Konoha. Dove c’è gente che mi vuole bene e che mi ama per quello che sono, e che non mi abbandona quando scopre che sono debole. –

 

La luce del lampo li sovrastò entrambi per un istante, mentre il volto di Orochimaru si tendeva in un piccolo gorgogliante sorriso di vittoria. Anko, istintivamente, rabbrividì in una scossa che la fece tremare tutta.

 

Gli occhi del suo Maestro erano gialli come la luna, sibillini. Si sentì piccola e inutile.

 

- Allora è questo, piccola Anko. Ti senti triste perché il tuo maestro ti ha abbandonato. –

 

- E dimmi, Anko, chi è il cattivo, fra me e quelli che dici di amare? – rise – Chi evita il tuo sguardo, mentre passi per la strada? Oh, Anko, tu lo sai che solo io posso darti quello cerchi. –

 

Lei sollevò di nuovo il suo sguardo scuro su di lui, fremendo. – Ma tu mi ha abbandonato! – replicò urlando – Mi hai abbandonato come un giocattolo! Cos’avrei dovuto fare, io? –

 

Giocattolo.

 

Auree ambizioni, svanite da tempo.

 

- Torna da me, piccola Anko, vieni qui e non pensare. –

 

La prese fra le braccia, come è solito fare un serpente che avvolge la sua preda. La cullò e baciò mormorandole promesse che la ragazza sapeva essere solo parole.

 

Accettò il pallido compromesso, per quella sera.

 

- Aspetta con me la prossima alba. – annuì.

 

Un altro tuono.

 

Gli occhi di Anko si persero oltre quel suono.

 

Poi non tornarono più.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questa… cosa, ecco, cosa, nemmeno dovrebbe esistere. Ma nemmeno morti.

Colpa loro se è qui. Non faccio nomi, nooo. E chi deve starnutire… beh, lo faccia>>

 

Allora, premetto che la storia è stata scritta prima che la sottoscritta vedesse le parti dei filler relative ad Anko e Orochimaru. Però ci sono alcuni accenni che, manco a dirlo, combaciano alla perfezione. Ah, il caso.

 

Dunque, a costo di essere ripetitiva, questo è uno studio sui personaggi. Dialogo molto poco significativo, quello, a mio parere. Ma non ho trovato nemmeno una persona disposta a dirmi che faceva schifo, orrore!, e così mi son costretta a pubblicarla.

In ordine, non devo ringraziare: Amee, Jem, Suzako e forse anche Kirjava nee-chan, che sta leggendo ora [si, anche Kirjava nee-chan].

 

Comunque sia, il personaggio di Anko mi affascina da morire, e mi sto spiaccicando il cervello [sebbene più spiaccicato di così credo sia davvero difficile] per capire esattamente come ragiona. Ma è difficile. Centinaia di bozze, di discorsi e di disegni sono finiti nella canna fumaria a sole poche ore dalla realizzazione.

Si, sono pignola u.u

Difetto per difetto, tantoXD

 

 

La mia poetessa*_*: oh Dio, è kilometrico da scrivere, ma mi dà una qual certa soddisfazione, ecco. Anche se hai combattuto poco (avrei preferito prenderti per sfinimento), sono contenta lo stesso.

Guarda, ti dirò: ho letto una poesia che ho composto quando avevo tre anni, e ti giuro che è meglio di quelle di adesso. Non che la cosa sia molto confortante.

Sakura è la mia croce. Nel senso che rimango così colpita della sua piccola trasformazione, che alla fine tendo ad accentuarla, fino a trasformare un po’ tutto su un altro livello comportamentale.

Per lo meno, credo. La mia ossessione per Sakura non ha spiegazioni razionali. Non per il momento, almeno.

Io quel maialino lo amo. Mi sono resa conto di aver fatto un errore a livello grafico, nel senso che ho scelto come colore l’azzurro, quando forse avrei dovuto usare il rosa – femminile e maialoso^^

Un bacio!

 

Nee-chan: giuro che con quel “lei” stavo andando pericolosamente vicino alla paranoia, perché c’erano momenti in cui lo scrivevo riferito anche a Sakura, e temevo di fare confusione. Alla fine poi mi sono aiutata con la colorazione di quelli che volevo distinguere.

Con questa invece si ritorna al livello dei primitivi che scoprirono il fuoco. No, che dico? Sono molto più avanti di me, loro=_=

Adoro quel maiale. Secondo me è lui, il tocco assoluto di classe. Altrimenti, sarebbe stata una cosa come le altre.

 

Héra: piace anche a me come nome, si*_* Altrimenti, non l’avrei scelto, credo. [che logica oscena, dio!].

Povera cara, mi hai beccata in piena passione per le shonen-ai, tesorooo. Mi spiace così tanto. Ma almeno io sono così brava che ti distraggo e sopporti, ne? [prego inserire qui risata isterica dell’autrice].

Sarcasmo, sarcasmo… la cosa che mi sconvolge è che leggendo le storie, penso sempre al fatto che i miei personaggi sono degli stronzi. Poi rifletto e concludo che parlano esattamente come me. Forse questa non è quella che definirei propriamente una buona notizia.

Shizune mi è completamente indifferente ma, col mio solito astruso metodo di ragionamento, ho scritto le prime due righe, ed è venuto fuori un lei. Ora, Ino era troppo scontato, Tsunade troppo persino per me…

Eh, è rimasta solo quella poveretta. Che alla fine ha ricevuto in dono il primo carattere che ho deciso le stesse bene. Democratica, io(8). See ya, dear!

 

Sihaya10: insomma, lo so, il pairing era osceno. Però, ecco, alla fine è proprio come procedo. Scrivo due frasi, e poi penso a chi attribuirle. In un certo senso, è un po’ devastante come logica, però è molto più divertente così. A volte, anzi, mi faccio dettare le prime due frasi da mio padre, che se le inventa sul momento.

Così il divertimento è assicurato [dal mio punto di vista, ovviamente^^’’]

Insomma, è venuto fuori questo. Giuro che ne sono scioccata anche ioXD

Tesoro, ti ringrazio assolutamente per i complimento. Ti stimo tantissimo, per cui quando commenti, son sempre contenta e felice. In fondo, ribadisco, sei stata proprio tu a dirmi di avvicinarmi a questo fandom. Non credo che ti ringrazierò mai abbastanza.

Per Sasori, hai ragione. È un personaggio incredibile, seppur non compaia quasi per nulla. Ma ci sono alcune scene del manga che mi hanno spinto ad amarlo. Oltretutto, è molto intenso, sia come caratterizzazione, sia come espressione del volto. Suscita emozioni, ecco.

Non sai quanta gente l’ha odiata. Passavo loro tre righe per volta, e davo loro tre tentativi per indovinare. Alla fine delle fic, mi stavano quasi per ammazzareXD

Insomma, grazie ancora!! Un bacio

   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Lady Antares Degona Lienan