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Autore: Sbasby    19/07/2012    1 recensioni
Ho spesso sentito dire che quando due persone hanno un legame molto forte sentono quando il pericolo incombe sull’altro.
Ma nonostante il forte affetto che mi legava sia a Cedric che ad Harry non avevo minimamente percepito alcun segno d’allerta.
Nulla che mi dicesse “Li stai per perdere entrambi, fai qualcosa!Reagisci!"
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cho Chang
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Cho's tears


I quattro campioni erano appena entrati nel labirinto, io ero sugli spalti entusiasta e preoccupata al tempo stesso, insomma quella era pur sempre la più difficile delle tre prove.
Non era così eccitante,in fondo,assistere a quella prova, non si capiva niente di cosa stesse succedendo.
Dopo qualche minuto nel cielo volarono scintille rosse, a quanto pare, provenivano dalla bacchetta di Fleur Delacour.
Lei però era l’ultimo dei miei pensieri: avevo paura.
Paura per Cedric .
Paura per Harry
Paura che se avesse vinto uno di loro non avrei saputo come reagire.
Paura di dover scegliere uno solo di loro.
Paura di perderli entrambi.
Se avessi saputo quale orrenda visione mi sarebbe capitata davanti agli occhi di lì a poco, e soprattutto sapendone il motivo, sarei corsa ad avvertire Silente.
Ma non potevo saperlo, nessuno poteva saperlo.
Eppure mi sentivo in colpa per essere stata incapace di avvertire il pericolo.
Ho spesso sentito dire che quando due persone hanno un legame molto forte sentono quando il pericolo incombe sull’altro.
Ma nonostante il forte affetto che mi legava sia a Cedric che ad Harry non avevo minimamente percepito alcun segno d’allerta.
Nulla che mi dicesse “Li stai per perdere entrambi, fai qualcosa!Reagisci!”
Quando Harry apparve attaccato alla passaporta assieme al cadavere di Cedric, non tutti capirono subito cosa stava accadendo, ma io si. Lanciai un grido e scattai in piedi.
Avevo bisogno di sapere che almeno Harry stava bene, che almeno lui era incolume.
Ma come potevo pensare ad Harry quando l’atroce realtà della morte di Cedric si palesava davanti ai miei occhi?!
Mi ero convinta nel giro di pochi secondi di essere un mostro e,a quel punto, mentre sarei voluta correre dai due ragazzi che non ero stata in grado di proteggere, corsi via , disgustata da me stessa, incapace di stare ad ascoltare il racconto di come Cedric fosse morto. Non sarei mai stata in grado in quel momento di accettare i fatti.
In parte però mi immaginavo già il racconto di Harry. Insomma, stavamo pur sempre parlando di Harry Potter, il ragazzo sopravvissuto, lo stesso che non riusciva a finire un anno ad Hogwarts senza rischiare la pelle … quante possibilità c’erano che fosse stato solo un incidente dovuto alla pericolosità del Torneo Tremaghi?
Nel pensare tutto questo non mi ero neppure accorta di stare ancora correndo, ero incapace di fermarmi. In effetti però fermarsi sarebbe stata la cosa più sensata. Stavo correndo, è vero , ma non stavo andando da nessuna parte. Perché ,in ogni caso, in qualsiasi luogo del pianeta mi trovassi in quell’istante, la realtà sarebbe stata una sola e sempre la stessa: Cedric era morto.
Correre non mi avrebbe salvata da questa realtà e non ero così stupida da pensarlo, ma era sempre meglio che stare senza fare niente, che continuare a non reagire.
Era sempre meglio che rimanere al campo di Quidditch, dove di sicuro una folla immensa stava piangendo addosso al cadavere del Tassorosso che tutta Hogwarts dava come vincitore della coppa.
Mi veniva in mente solo in quel momento, effettivamente in pochi avrebbero scommesso o voluto la vittoria di Harry, vuoi perché era il più giovane e inesperto, vuoi perché la comparsa del suo nome nel Calice di Fuoco era stata un mistero … eppure era lui ad essere sopravvissuto, ancora una volta, non Cedric.
Non mi sarei mai illusa pensando che il dolore lancinante che sentivo al petto sarebbe passato presto, anzi in quel momento ero quasi convinta che non sarebbe mai scomparso.
Era un dolore che mi faceva riflettere: se solo avessi confessato a Cedric che ciò che sentivo per lui era tanto forte … ma pensandoci su, mi ero accorta di quanto fossero forti i miei sentimenti per Cedric solo quando ormai era troppo tardi.
È un classico, non ti accorgi di quello che vuoi fino a quando non lo perdi.
Ero stata stupida e cieca, non ero stata in grado di capire nemmeno quello che volevo.
Ed ora non mi era rimasto nulla.
Sì, mi era rimasto Harry,ma per quanto potesse piacermi lui non era Cedric, e inoltre non sarei mai riuscita ad uscire con Harry, il pensiero di Cedric mi avrebbe perseguitata e mi sarei sentita troppo in colpa.
A quel punto però non volevo più pensare.
Non volevo più stare ad ascoltare tutti i pensieri dolorosi che continuavo a sparare a raffica.
Provavo troppo dolore per continuare a correre, ma smettere sarebbe stato peggio:correre almeno mi dava l’illusione di poter scappare da tutto questo.
Tirai fuori il mio mini Ipod dalla tasca del mantello,adoravo quell’aggeggio, mi misi le cuffie nelle orecchie e alzai il volume al massimo.
Continuai a correre, avrei corso finche, per qualche miracolo, non sarei stata capace di superare o quantomeno accettare l’attuale e dolorosa realtà.


Salve a tutti!
Questa one-shot è uscita praticamente dal nulla.
Non mi sembra un'idea malvagia, per quanto il personaggio di Cho non mi faccia impazzire.
Semplicemente ero convinta che anche lei meritasse un minimo di attenzione.
  
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