Soul Eater, 'Eco dell'anima.' di Eristena

Eco dell’anima

Pov Maka.
L’aracnofobia stava per fare il suo ingresso in scena e non avevano altro tempo da perdere.

Era ormai un mese che io Kid e Black*Star provavamo tutti i giorni a scindere l nostre anime per creare un eco dell’anima di gruppo ma niente.

- Maka, prova a cercare prima me, poi insieme cercheremo di entrare in contatto con l’anima di Black*Star – Kid alla mia destra faceva roteare Liz e Patty in perfetta sincronia mentre mi parlava.
Rimasi un po’ a guardarlo. Ad ammirare quello sguardo felino e seducente di un uomo racchiuso nel corpo di un bambino.

All’improvviso il suono delle pistole che giravano si blocco e mi resi conto che Kid aspettava una mia risposta.

- Va bene, forse così ci riusciremo – Avevo quasi paura di entrare in contatto con la sua anima… avevo paura che leggesse il mio desiderio di lui e scoprisse i miei sentimenti tenuti sopiti da anni.

Chiusi gli occhi e cercai di incanalare le mie energie sforzandomi di allargare la barriera della mia anima.
Un vento caldo e denso partì dal terreno formando una sfera di carica elettrica che girava vorticosamente intorno a me.

Percepii l’anima di Kid espandersi e creare un vortice identico al mio solo che di freddo vento artico.
Espandemmo le nostre anime fino ad avvicinarle così tanto da sentire la densità spingerci, cercando di farci interrompere quel contatto che doveva venire.

Stavamo per riuscirci, fin ora nulla era andato storto.

Strinsi i pugni maggiormente infilandomi le unghie nei palmi e digrignando i denti mi sentii pian piano svuotare.
Una scarica elettrica mi percosse la schiena facendomi spalancare gli occhi. Kid mi fissava mentre era ancora avvolto nella sua sfera di vento freddo e cercava di entrare nella mia con la sua anima.
Percepivo un torpore pervadermi i polpacci e salire lungo le gambe.

- Eco dell’anima!- Gridammo entrambi mentre i vortici si allargavano e si cercarono finchè non si trovarono.
Il freddo diventò pian piano un tepore, tiepido e piacevole che creava un benessere artificiale ma rilassante.
Percepivo la sua anima come un corpo caldo attaccato al mio.
Ci guardammo per interminabili secondi mentre mille scosse visibili persino ad occhio umano danzavano sui nostri corpi.

Il torpore diventò ben presto fuoco che cominciò ad ardermi in petto come un fuoco.
Le nostre anime erano in collisione e perfetta sincronia. La Mia anima e quella di Death The Kid, giovane Shinigami da cui ero innamorata follemente da più di 3 anni erano in perfetta sincronia.

Il suo sguardo mi perforava come a scavarmi all’interno e all’improvviso tutto al di fuori di noi e dei nostri vortici di energia si oscurò. In quel momento c’eravamo solo io e lui. Solo io e Kid.

Il fuoco si espanse fino a lambire il mio ombelico per poi scendere vorticosamente verso il basso ventre.
Un improvvisa onda di follia e passione si accese dentro di me e riuscii a percepirla anche in lui.
L’energia dell’eco mi impediva di muovermi ma in quel momento tutto quello che volevo era solamente correre da lui per straziare di baci quelle labbra che tanto agognavo.

Era una sensazione mai provata prima così ardentemente e si stava intensificando man mano che le nostre anime si univano formando una cosa sola.

All’improvviso un dolore lancinante mi portò a cacciare un urlo e finii per terra mentre il vortice di energia sfociava verso l’alto unendosi al cielo.
- Non ci siamo proviamo di nuovo!- Black*Star che aveva provato a unirsi anche lui con la sua anima aveva interrotto la nostra comunione.

Mi voltai di corsa verso Kid che stava anche lui steso sul manto d’erba che mi guardava tra lo spaventato e lo stupito.

Ansimava aprendo di poco ogni qual volta respirasse, quelle labbra rosee e invitanti che tanto bramavo.

Anche se per poco avevo avvertito il suo desiderio per me.

Avevo sentito come mi bruciava fino a disintegrare ogni mia coscienza facendomi sprofondare nel desiderio del suo corpo.

Sarà l’onda di follia, sarà la mia ingenuità ma quel ragazzo con quello sguardo da ammaliatore mi desiderava… e io desideravo lui.

Provammo di nuovo ma l’onda di Star interrompeva sempre il legame spezzandolo.

La giornata fu lunga e stancante e i pensieri di quel che era successo questo pomeriggio mi attanagliavano.
Dovevo sapere cosa era quel desiderio che avevo percepito. Ora.