Vidi Ron scagliarsi con violenza contro quello stupido di Malfoy. La paura mi pervase e le mie povere gambe cominciarono a tremare incontrollate mentre un Ron furioso continuava a picchiare Draco senza sosta.

 

Pochi minuti prima. 

 

Appena entrata in Sala Grande un brivido di freddo risalì prepotente su tutto il corpo. Era una cupa giornata di dicembre. La pioggia continuava a scendere forte e il cielo, che rimaneva sospeso sulle tante teste degli studenti, diventava minuto dopo minuto sempre più minaccioso. 

Mi avviai come di consueto al tavolo di Grifondoro e mi unii agli studenti del quinto anno, tra cui i miei migliori amici Harry e Ron. Salutai affettuosamente Harry e abbozzai un sorriso a Ron che ricambiò contento. L’ho perdonato per l’ennesima volta. Questa mattina infatti abbiamo litigato nuovamente a causa del troppo studio per i G.U.F.O. 

Ron era già costantemente preoccupato per gli allenamenti di Quidditch e appena la parola studio era volata nell’aria il suo umore era peggiorato. Sono cosciente del fatto che a volte posso essere piuttosto irritante, ma la testardaggine di Ron mi ha fatto perdere il controllo. In fondo lo faccio solo per lui. 

<< Con questo tempo l’allenamento sarà uno schifo! >> brontolò Ron dopo un po’ osservando il cielo nero.

<< Non ti preoccupare, siamo abituati. >> cercò di consolarlo Harry che però venne interrotto dal rosso.

<< Harry questo è il mio primo anno nella squadra, ho bisogno di tranquillità per allenarmi.  >>

Mi voltai verso di lui. Un’insolita tristezza regnava nei suoi occhi. Io avevo imparato a ignorarlo senza poter fare nulla eppure mi si stringeva il cuore quando lo vedevo combattere contro le sue insicurezze.

All’improvviso lui spostò lo sguardo e incrociò i miei occhi. Durò pochi secondi ma avvertii il mio cuore sobbalzare e scattai in piedi imbarazzata.  

<< Devo finire il compito di pozioni.  >> esclamai e corsi via con la mia pesante borsa piena di libri. Il cuore batteva forte e sentivo il viso scottare. Smisi di correre e mi chiesi il motivo di tanto imbarazzo. Lui era il mio migliore amico ed era normale provare quel sentimento per lui. 

Appoggiai la testa sul muro freddo e chiusi gli occhi. Lasciai cadere la borsa per terra che echeggiò rumorosa.  Sentii una mano sfiorarmi e aprii gli occhi spaventata. Mi voltai e scorsi il viso di Malfoy.

Lui si tirò indietro e lasciò cadere nuovamente la cartella. << Sei tu sudicia mezzosangue! >> 

Ormai i commenti di quell’essere non mi sfioravano più come prima e lo ignorai afferrando lo zaino. 

Una boccetta di vetro cadde sul pavimento senza rompersi. Feci per prenderla, ma Draco fu più veloce.

<< Cosa fai Granger? >> sogghignò lui. << introduci prodotti proibiti all’interno della scuola? >> 

<< Non sono affari tuoi. >> sussurrai provando a riprendermi l’ampolla.  Ripensai con rabbia all’incontro con Fred del giorno prima. 

 

<< Su Hermione non puoi confiscarmelo. Abbiamo bisogno del filtro di base per sperimentare. >>

<< Non discutere! Sono un prefetto e come tale ho il dovere di punirti, ma per ora prenderò soltanto in custodia la boccetta. >>

 

Quanto avrei voluto che Fred avesse insistito di più! A quest’ora non mi ritroverei in questo pasticcio! 

<< Restituiscimela! >> 

Malfoy mi guardò soddisfatto e fece qualcosa di inaspettato. 

<< Non la bere! >> urlai spaventata, ma Draco prese l’ampolla e iniziò a berne il contenuto. Era finita! Sapevo perfettamente cosa era quel liquido e se non mi fossi sbrigata tutto sarebbe andato nel peggiore dei modi.

Malfoy chiuse leggermente gli occhi, barcollò, ma riprese quasi subito  il controllo. Mi guardai intorno: non c’era anima viva. Quando il mio sguardo si posò nuovamente su Draco lui era già in balia della pozione. Mi fissava con occhi lucidi e si passava velocemente le dita tra i capelli biondi. 

<< Sei più bella del solito Granger. >> borbottò lui ammaliante. 

Mi portai le mani al viso. Ormai ne ero certa Malfoy era sotto l’effetto del filtro d’amore.

<< Scusami Draco devo andare. >> gli rubai la boccetta e cercai di scappare via. Purtroppo avvertii la sua mano afferrarmi con forza. << Perché tanta fretta? Sei così bella stasera. >>

Tutto accadde velocemente. Malfoy mi si gettò al collo con veemenza e cercò di baciarmi. Quel poco coraggio che mi era rimasto lo usai per sottrarmi a quella morsa. In quel momento vidi Ron arrivare correndo e urlando il mio nome. Si scagliò con forza su Malfoy e gli mollò pugni nello stomaco uno dopo l’altro. << Fermati Ron! Ron! >> continuai a gridare e calde lacrime scesero lungo il mio viso terrorizzato.

Lui si bloccò all’improvviso. 

<< Hai ragione, è inutile sporcarsi le mani con lui. >> sussurrò e afferrò la bacchetta. Mi lanciai verso di lui e gli bloccai il braccio. << E’ sotto l’effetto di una pozione! >>

Ron si voltò verso di me e abbassò lo sguardo imbarazzato. << Oh … >>

<< Non ti preoccupare. >> mormorai ancora spaventata. 

<< Miseriaccia mi hai fatto spaventare! >> esclamò abbracciandomi all’improvviso. 

Il suo calore mi tranquillizzò. Mi staccai lentamente da lui e gli puntai gli occhi in faccia. 

<< Grazie Ron. >> sussurrai. Lui si avvicinò lentamente a me. Non ero mai stata meglio. Mi sentivo al sicuro e niente poteva più farmi cambiare idea. 

<< Ron, Hermione, dove siete? >> la voce di Harry echeggiò lontana e interruppe quel magico momento. Ron si staccò da me velocemente e un rossore si accese sul suo viso. Sorrisi imbarazzata. 

<< Dove eravate finiti? Siete scappati via uno dopo l’altro. >> esclamò Harry correndo a perdi fiato verso di noi. 

<< Niente di importante. Abbiamo trovato Malfoy svenuto nel corridoio.  >> 

<< Già niente di importante. >> esclamai nervosa. Mi avvicinai ad un Malfoy privo di senso e con un semplice incantesimo risanai le lievi ferite. << Il filtro d’amore era difettato. Perciò l’effetto sarà già terminato. >> dissi con convinzione. << Oblivion! Ecco ora non ricorderà più nulla. Dovrebbe risvegliarsi tra circa mezz’ora.  >>

<< Filtro d’amore? >> esclamò Harry sgomento. 

<< E’ una lunga storia. >> mormorai abbassando la testa. 

<< D’accordo. Ron, è tardi dobbiamo andare ad allenarci! >>

<< Si, sto arrivando.  >> rispose Ron sorridendo. Quando Harry scomparve si voltò verso di me ed esclamò:

<< Per ora manteniamo il segreto. Non sappiamo  cosa ci riserverà il futuro. >> 

Lo vidi andare via, ma dentro di me sapevo che non sarebbe stato per molto. Ciò che era successo era l’inizio di qualcosa.