Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: highfivekeats    20/07/2012    4 recensioni
Qualsiasi ragazza sarebbe gasatissima al fatto di avere Justin Bieber praticamente installato in casa, ma non me. Odio quel ragazzo. È antipatico, scorbutico e il peggio? Crede che tutte le ragazze – compresa me – cadano ai suoi piedi. Poco montato mi dicono.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina mi svegliai calma e tranquilla. Certo, Justin era ancora sotto il mio stesso tetto e me lo ritrovavo tra i coglioni ogni cinque minuti, ma se la prendevo con ottimismo, la giornata poteva andare decentemente.
Ovviamente non quella giornata.
Dieci giugno. Il mio compleanno. Avevo diciotto anni ora. Era una giornata come le altre per me… ma per Chester e Niall no.
«Buon compleanno sorellina!»
Mi gridarono, quando scesi di sotto.
«Ehm… grazie.»
«Abbiamo un regalo per te.»
«Uccidete Justin?»
Chiesi, con occhi sognanti.
«Ah, ah. Sei divertente quanto una mazza chiodata in culo.»
Mi rispose lui, stravaccato sul divano come suo solito. Gli feci un’occhiataccia.
«Dov’è il mio regalo?»
«Oh, qui.»
Niall mi porse una scatola impacchettata.
La  scartai.
Era… oddio. Mi avevano regalato un Iphone.
Non sapevo se morire, mettermi a ballare la conga, saltare o abbracciare Chester e Niall. Nel dubbio scelsi l’ultima.
«Grazie, cavolo grazie!»
«Non devi ringraziare solo noi… anche Hannah ha contribuito.»
«Davvero?»
«Si!»
Annunciò Hannah, entrando in cucina. Abbracciai anche lei.
«Come posso sdebitarmi?»
«Ehi, è un regalo. Anche se c’è qualcosa che potresti fare…»
Conoscevo quell’espressione, non prometteva niente di buono.
«No, dimmi che scherzi.»
 
Così mi costrinse ad organizzare una festa a casa mia. Con un sacco di gente, forse tutti i nostri compagni di scuola; suo fratello Louis… e gli amici di Niall. E per amici di Niall Justin è compreso nel pacchetto. Che palle. Oltretutto c’era anche Harry, perfetto. Due persone che odio in casa mia. Perché non ho scelto io gli invitati?!
«Ma perché mi faccio sempre convincere da te?»
Chiesi a Hannah, ormai sbronzissima. S’era scolata non so quanta vodka. Se non ci fossi stata io si sarebbe cacciata nei guai, come suo solito.
«Ah, sta zitta e divertiti. Uh, c’è Justin… ammazza quant’è figo. Ma perché non te lo scopi?»
La fissai male.
«Perché mi dite tutti la stessa cosa e mai nessuno mi appoggia?!»
«Semplice: perché tu hai torto, cara Savannah. Justin è… un gran bel pezzo di ragazzo, e tu te lo stai facendo scappare come una scema.»
Scossi la testa. Mi allontanai un attimo, sperando che non si cacciasse nei guai, e mentre salivo di sopra mi scontrai con una ragazza mora. La guardai in viso, era Selena. Ok, ora voi mi spiegate che ci fa Selena Gomez in casa mia, alla mia festa di compleanno.
«Selena?»
«Ciao Savannah. Buon compleanno.»
Mi disse, come se fosse una cosa normale. Certo, è una cosa normale, ma… io e Selena al massimo ci conosciamo di vista.
«Che ci fai qui?»
«Sono con Justin… sai dirmi dov’è tuo fratello?»
«Niall? Oh… non lo so. Forse è fuori.»
«Ok, grazie. E… Savannah?»
«Dimmi.»
«Fossi in te non me lo lacerei scappare Justin.»
Si allontanò.
ANCHE SELENA? Ma siete tutti contro di me?!
«Giochiamo a obbligo o verità qui! Chi vuole giocare?»
Gridò Hannah, dal piano di sotto.
Scesi di nuovo, adoravo giochi del genere. Si creano sempre situazioni imbarazzanti.
Ci sedemmo in cerchio sul divano.
«Inizio io! – disse Niall, poi si rivolse a me – obbligo, giudizio o verità?»
«Obbligo.»
Dissi, pronta a pentirmene.
«Uhm… devi baciare Justin. Con la lingua. Per dieci minuti.»
EH?! Va beh, tanto è un gioco. Ma dieci minuti… NO! Non va bene! Niall, ti ucciderò un giorno.
Justin, accanto a me, si avvicinò alle mie labbra e ci premette sopra le sue. La sua lingua si fece spazio nella mia bocca, cominciò a danzare con la mia.
Uhm, devo ammettere che bacia niente male… e il suo alito ha un buon profumo. E le sue labbra… sanno di fragola. Deve averle mangiate prima.
I dieci minuti passarono lenti, quasi a farlo apposta. Si staccò, si leccò le labbra compiaciuto.
«Però, baci bene.»
Commentò, ridendo.
«Fottiti.»
 
La festa era finita, per fortuna. Avrei pulito l’indomani, ora volevo solo dormire.
Salii di sopra, sentii dei rumori strani nella camera di Niall. Aprii, restai leggermente sconvolta.
«Niall… Selena…»
Selena era a cavalcioni su Niall, mezza nuda. Niall era… molto felice di questo.
«Posso spiegare.»
Disse Niall, alzandosi.
«Ma non preoccuparti, non sono mica tua moglie… ehm divertitevi ok? Ma non fate troppo rumore e state attenti, non vorrei essere zia così presto.»
Dissi, uscendo e chiudendo la porta alle mie spalle. Scoppiai a ridere per l’imbarazzo. Però in fondo ero felice che Niall avesse trovato – almeno spero – una brava ragazza come Selena. Vidi Justin uscire dal bagno, e avvicinarsi alla porta di camera di Niall. Lo bloccai.
«Ti consiglio di non farlo.»
«Perché?»
«Niall è occupato in questo momento, se capisci di cosa parlo.»
«Oh… con chi?»
«Selena. Come mai hai portato anche lei?»
«Non lo so, solo… credo che a Niall piaccia.»
«Beh, si. Le piace.»
«E ora io dove dormo?»
«Non lo so… dormi con me.»
«Uhm.»
«Hai capito male scemo?! Ho detto DORMIRE!»
«Ma potremmo fare anche qualcos’altro…»
«Sta zitto. O dormi con me senza mettermi le mani addosso o vai a dormire sul divano. E il mio divano è scomodissimo per dormire.»
«Uffa, ok. Non ti metterò le mani addosso. Anche se vorrei…»
«Ficcati un palo in culo.»
Entrai in camera mia, mi distesi sul letto. Justin si distese accanto a me.
«Beh… allora buonanotte.»
«’Notte. Ah, Justin?»
«Si?»
«Davvero bacio bene?»
«Non lo so… dovrei confermare la mia teoria.»
Premette le sue labbra sulle mie, di nuovo. Non mi opposi, perché non ne avevo la forza. Justin si mise di peso su di me, mi accarezzò il busto. Rabbrividii inconsapevolmente. Il bacio durò ancora per una decina di minuti, poi si staccò da me.
«E… si, baci davvero bene.»
Disse, distendendosi di nuovo accanto a me.
«’Notte.»
Dissi io, fredda come sempre, girandomi dall’altro lato per non fargli vedere che ero arrossita. Quel bacio… era stato strano. Avevo provato una strana sensazione.
Mi convinsi che era solo la stanchezza, e mi addormentai.




«Can I steal you one minute?
Holaaaaaaaa! 
Perdonatemi se fa schifo, l'ho scritto alle tre di stanotte... non avevo sonno e ho avuto un'ispirazione dall'alto (?)
Detto questo, mi congedo. Hope you like it.
A presssto.


 

  
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