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Autore: MaggieMary    20/07/2012    2 recensioni
"... Finalmente si erano ritrovati, in quella stanza che ora non sapeva più di lacrime e tristezza ma solo di amore.
Ancora sdraiati uno vicino all’altro, Bang e Zelo stavano assaporando quei momenti di felicità insieme.
In silenzio, con nemmeno l’aria che li separava.
Le prime luci del mattino arrivavano timidamente dalle finestre illuminando i loro volti sorridenti..."
[BangLo] [ COMPLETA ]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Altri, Zelo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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6. Fly away …

 
In certi momenti della nostra vita, non sappiamo come comportarci.
Certi problemi non sono facili da risolvere e il dolore non può essere cancellato con un sorriso, per quanto possa essere sentito.
Arriviamo ad arrabbiarci con noi stessi, solo perché non siamo in grado di capovolgere al meglio la situazione.
Arrabbiati perché non riusciamo a far tornare la felicità sui volti delle persone che amiamo.
Arrabbiati perché non possiamo cancellare il dolore da quelle persone.
Siamo soli in grado di stringerle in un grosso abbraccio, aspettando che tutto quello finisca.
 
E così stava facendo Bang …
Ancora seduto sul suo letto, coperto appena da quelle sottili lenzuola, se ne stava immobile mentre il ragazzo stretto a lui continuava a piangere.  A disperarsi senza controllo.
-Zelo…- tentò, mentre il cuore cominciava a battergli preoccupato –Cos’è successo?
Il giovane come risposta cominciò a piangere lacrime sempre più grosse.
Bang allora si limitò ad avvicinarlo più a sé, stringendolo con le sue forti braccia come se volesse prendere quel dolore.
Soffrire al suo posto.
Non sopportava dover rivedere la persona che amava piangere in quel modo incontrollato.
Ogni lacrima, che scivolava sulla guancia di Zelo e atterrava sulla sua T-shirt grigia, non faceva che aumentare il groppo che il maggiore aveva in gola.
Non sapeva se continuare a tenerlo stretto in quell’abbraccio o cercare di capire il motivo della sua tristezza.
Avrebbe dovuto essere felice che, finalmente dopo tutto quel tempo, Zelo fosse di nuovo vicino a lui, ma non in quelle circostanze.
Quella che era cominciata come una giornata qualunque, una di quelle in cui Bang avrebbe sofferto silenziosamente, era diventata la peggiore della sua vita subito dopo quella di esattamente una settimana scorsa, quando si era lasciato con Zelo.
Con dolcezza cominciò ad accarezzare i capelli che, un tempo rosa, erano tornati del biondo splendente di una volta, con qualche ciuffo azzurro, per l’uscita del loro nuovo album.
Zelo continuava a piangere calde lacrime salate che avevano ormai inumidito l’intera maglietta del maggiore, ma a quest’ultimo non sembrava importare.
Poco prima si era imbattuto in una spiacevole e dolorosa scoperta e, senza pensarci due secondi, era corso tra le braccia di Bang, sicuro che quest’ultimo sarebbe riuscito a infondergli la calma di cui aveva bisogno.
Ma l’immagine che aveva visto poco fa era ancora vivida nei suoi occhi, impossibile da cancellare.
Al solo pensiero, le lacrime ricominciarono a scendere velocemente e i singhiozzi aumentarono.
Bang sobbalzò, senza interrompere l’abbraccio, preoccupato dal peggioramento del ragazzo.
Allontanandosi solo poco da Zelo, prese con due dita il suo mento facendolo alzare, in modo che i loro occhi potessero incontrarsi.
Quelli del sedicenne erano rossi, lucidi, umidi quanto le sue guance scavate dalle lacrime che continuavano a scendere.
Bang si morse un labbro, sentendo le lacrime risalirgli gli occhi.
Ma le trattenne. Non poteva mostrarsi debole in quel momento. Doveva dargli la sua sicurezza che Zelo in quel momento non aveva.
Quel volto che era sempre sorridente e felice, ora era dipinto da sentimenti ben peggiori, che Bang voleva solo scacciare.
-Zelo...- ripeté nuovamente il suo nome, cercando di essere il più dolce possibile e per una volta riuscendoci –Cos’è successo?
Il sedicenne deglutì continuando a fissare i caldi occhi a mandorla del maggiore, che erano riusciti a bloccare le sue lacrime.
-H-Hyung, avevi ragione…- cominciò a dire, tra i singhiozzi che stavano lentamente sfumando –A-Avevi ragione…
-Riguardo a cosa?- chiese, continuando a tenere stretto il suo mento e accarezzargli i capelli morbidi.
-R-Riguardo a tutto … Avrei dovuto darti r-ragione…
Bang piegò la testa di lato, come a voler chiedere spiegazione migliori.
-J-Jen…- cominciò a dire a fatica Zelo- Jen è…m-morto…
Grosse lacrime ricominciarono a scendere sul suo bel volto, ormai sciupato e sconvolto dal quella tristezza incontrollata.
YongGuk sgranò appena gli occhi, mordendosi poi il labbro inferiore mentre l’altro ragazzo si era di nuovo buttato su di lui in cerca di conforto.
Continuando a mordersi il labbro, fino a farlo sanguinare, Bang cercava di trattenere le lacrime che questa volta spingevano più di prima per uscire.
Non avrebbe mai pensato che quel momento sarebbe davvero arrivato.
Quando aveva detto a Zelo che probabilmente quell’uccellino era troppo debole per sopravvivere, non lo sperava di certo.
Non voleva che tutti gli sforzi del ragazzo per crescere quei due pennuti fossero vani.
Volevo che fosse ripagato per tutto quello che aveva fatto.
Per tutto l’impegno che aveva usato.
Non voleva vedere nuovamente quelle “cose” umide bagnarli il volto.
Non lo voleva.
Anche se Zelo sembrava già un uomo, Bang doveva proteggerlo.
Lo voleva più di qualsiasi altra cosa.
Strinse forte il ragazzo e, senza dire nulla, si sdraiò, con Zelo steso sopra il suo petto che continuava a singhiozzare.
Sembrava passata un eternità da quando loro due erano stati su quel letto che custodiva tanti momenti preziosi passati insieme.
Lentamente, Bang cominciò ad accarezzare i capelli biondi dell’altro, fino a passare alla sua schiena coperta da una sottile maglietta.
-Hyung…
-Shh…- gli fece il maggiore tendendolo stretto a sé, senza lasciare che l’altro si muovesse da lui nemmeno di un millimetro –Va tutto bene. Ora sono qui con te …
Bang non era bravo con le parole, soprattutto se dovevano consolare qualcuno.
Eppure quelle semplici frasi riuscirono a bloccare nuovamente le lacrime di Zelo che questa volta non ricominciarono a scendere, rovinando il suo bel volto.
Passarono qualche minuto in quella posizione. Fermi e in silenzio, dove l’unico rumore erano i loro respiri e i singhiozzi repressi del più giovane, ancora steso sopra il maggiore.
Era servita una situazione così drammatica per riavvicinare i loro cuori, da qualche tempo troppo distanti.
Zelo, quando era corso da Bang, non era certo che quest’ultimo lo avrebbe accolto a braccia aperte dopo tutto quello che era successo.
Come poteva pretendere che lo perdonasse dopo che lo aveva brutalmente scacciato?
Eppure il ragazzo, dai capelli un tempo tendenti al viola e ora mori stretti in tante treccine, non aveva esitato.
Aveva accolto il giovane senza alcuna esitazione.
Non aveva resistito a quelle umide lacrime.
-Hyung? – fece ancora Zelo, dopo qualche minuto di silenzio.
-Si?
-Hyung… p-posso baciarti …?
Bang sgranò gli occhi: non si aspettava una simile richiesta da parte del giovane.
Aveva sognato quel momento per tutta la settimana, ed ora finalmente era arrivato.
Il maggiore avvicinò il suo viso a quello di Zelo, senza alzarsi.
Le loro labbra si incontrarono in un lungo bacio che tanto avevano aspettato in quella settimana.
Bang lecco il labbro inferiore del più giovane che sapeva di dolce.
 Come riposta, Zelo schiuse le labbra e senza esitazione l’altro ragazzo ci infilò la lingua, incontrando così quella del minore che da tanto non toccava.
Felici come loro, le lingue cominciarono a toccarsi, rincorrersi, assaporarsi.
Assaporare quel gusto che da tanto non provavano.
Si staccarono per riprendere il fiato sufficiente per riunire di nuovo le loro labbra.
Sia Zelo che Bang avevano bisogno dell’uno e dell’altro.
Insieme si erano sempre completati e una singola discussione non avrebbe potuto divederli.
Finalmente si erano ritrovati, in quella stanza che ora non sapeva più di lacrime e tristezza ma solo di amore.
Ancora sdraiati uno vicino all’altro, Bang e Zelo stavano assaporando quei momenti di felicità insieme.
In silenzio, con nemmeno l’aria che li separava.
Le prime luci del mattino arrivavano timidamente dalle finestre illuminando i loro volti sorridenti.
-Hyung?- fece ancora Zelo – Voglio andare da Jen…
Bang annuì, per stampare un altro bacio sulla bocca del più giovane e andarsi a preparare.
 
--
Stesso luogo.
Stessa ora.
Bang e Zelo si trovavano in quel parco dove esattamente una settimana prima le loro vite si erano divise.
La differenza?
Ora erano tornati a stare felicemente insieme.
Si erano fatti reciproche scuse a suon di baci sentiti.
Il maggiore stava scavando una piccola buca vicino a un aiuola piena di bei fiori colorati, mentre Zelo se ne stava alle sue spalle tenendo in una mano una piccola scatola di the, vuota, contenente solo il corpo senz’anima di Jen.
Nessuno fiatava.
Nessun cane abbaiava.
Nessuna vecchietta con vistosi abiti rosa se ne stava alle loro spalle.
Erano solo loro due e un piccolo uccellino immerso in un sonno profondo.
Zelo aveva smesso di piangere.  Non voleva piangere davanti a quel pennuto che era stato come suo figlio in quei pochi giorni.
Bang a sua volta continuava a fare il suo compito senza attaccare a parlare.
Tutta quella strada fino al parco l’avevano fatta lentamente, stretti mano nella mano, ignorando gli sguardi confusi della poca gente che occupava la città a quell’ora del mattino.
Quando il maggiore ebbe scavato una buca abbastanza grande da contenere quella scatola da the, fece segno a Zelo che con delicatezza la immerse nel terreno.
Mentre Bang la ricopriva con la terra che aveva tolto, il sedicenne andò alla ricerca di qualche fiorellino da regalare a Jen, ignorando che quella fosse un aiuola privata.
Quando ebbero finito, quella non sembrava neanche una triste tomba, anzi! Era colorata, profumata e l’unica cosa che trasmetteva era serenità.
Bang e Zelo, soddisfatti del loro lavoro, rimasero a fissare quel mucchietto di fiori, stretti mano nella mano.
Il minore fece per asciugarsi gli occhi, ma nessuna lacrima li stava inumidendo.
Aveva fatto il possibile per quell’uccellino, ma ormai se ne era andata.
Sicuramente ora non avrebbe più sofferto …
Bang stampò un bacio sulla guancia del sedicenne.
-E Waki?- chiese il maggiore, stringendo ancora di più la sua mano calda.
Zelo alzò le spalle- Stamattina non c’era più…- disse solo.
Ma come risposta, un piccolo uccellino volò sopra di loro, cinguettando felice.
Entrambi strabuzzarono gli occhi e suoi loro volti si dipinse automaticamente un sorriso.
Non potevano essere certi che quella fosse proprio lei, eppure gli piaceva pensare così a entrambi.
Quel cinguettio era stato come un ringraziamento per Zelo, non sola da parte di Waki ma anche da parte di quell’uccellino che immerso tra il dolce odore di the e di fiore, aveva finalmente trovato pace.
E finalmente una lacrima scivolò velocemente sul volto del più giovane, che non l’asciugò ma la lasciò scivolare sulla sua guancia finché non cadde sul mucchio di fiori colorati.
Quella era una lacrima di felicità ed era dedicata completamente a Jen.
 
--
Come erano andati, anche durante il viaggio di ritorno Zelo e Bang si tennero per mano.
Dopo quello che era successo nessuno aveva più fiatato, godendosi solo quel momento.
A casa, il resto del gruppo era già sveglio e tra una chiacchiera e l’altra stavano cominciando a fare colazione.
Quando li videro entrare, stretti mano nella mano con due grandi sorrisi stampati sui bei volti, non poterono far altro che esserne felici.
Finalmente in quella famiglia era tornata la serenità che per una settimana era mancata.
Per una settimana intera, Bang e Zelo non si rivolsero parola.
Per una settimana intera, dormirono separati.
Per una settimana intera, le loro labbra non si toccarono.
Per una settimana intera, le loro lingue non si incontrarono.
Per una settimana intera, i loro profumi non si mischiarono.
Per una settimana intera, le loro vite furono separata.
A quei pensieri, Bang e Zelo non poterono far altro che scoppiare in una rumorosa risata.
Sapevano con certezza che non si sarebbero più divisi.
Nemmeno per una settimana.
Il loro amore era troppo profondo per essere spezzato.
Nulla poteva separarli.
Nemmeno una coppia di uccellini
 

[BangLo]

Fine.
 

 

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*Annyeong…o.o…*si sotterra*
Questo capitolo mi imbarazza più di tutti gli altri! >.< E’ troppo mieloso, non è da me!
Comunque, eccoci qua! ^O^ Finalmente l’ultimo capitolo di questa longfic! :3
Spero vi sia piaciuta almeno un pochino! A tal punto da scrivere anche poche righe per commentarlo! ;3

 

Ringrazio tutta la gente che l’ha seguita fino alla fine, la Morta Ele (Davvero grazie! <3 Non sai quanto mi abbiano reso felice le tue recensioni! T^T), mia sorella che ha deciso di leggere questa mia fan fiction (Spero ti sia piaciuta, Mary! :3) e quei due uccellini che ho trovato nel mio giardino!
Mi dispiace dire che davvero l’uccellino maschio è passato a miglior vita e l’altro è volato (o così spero!) via! ..ç ^ ç
Anche se io ODIO gli uccelli, mi sono davvero affezionata a quei due esserini e lo stesso vale per mia sorella (che in realtà si è comportata come Zelo!).

 

Un enorme abbraccio a tutti voi lettori/lettrici che hanno letto questa semplice fan fiction!
Spero continuerete a seguirmi nei miei racconti/fan fiction futuri! O in quelli passati se non li avete mai letti! ^-^
Grazie!
 
Chu :3
Maggie
 
Ps. Ora un po’ di No Mercy! *-* 



   
 
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