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Autore: willbeyoungforever    20/07/2012    13 recensioni
[Nanny Klaine] Blaine Anderson è appena stato ammesso alla Julliard di New York per un corso di specializzazione musicale, ma ben presto si rende conto che senza lavoro non è in grado di pagarsi l'affitto.
Finn e Rachel sono sposati, vivono a NY e hanno una bambina di 6 anni, Barbra Rose Hudson, tanto bella quanto pestifera.
E in tutto questo come si inserisce Kurt? Bhè, lui è l'affascinante Zio di Barbra, vi basti sapere questo...
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt, Finn/Rachel, Puck/Quinn
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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E' venerdììììì e tutto va bene!!!!
Come promesso vi posto il capitolo, è uno dei miei preferiti, spero che piaccia anche a voi!



Capitolo 5: Green
 
Le vacanze pasquali erano finite sia per Barbra che per Blaine, ed entrambi avevano ripreso a frequentare la scuola. Blaine comunque passava tutti i pomeriggi con la bambina, la andava a prendere a scuola e poi la riportava a casa dove passavano il tempo tra cartoni animati, compiti, disegni, balletti, spettacolini e altri tipi di giochi.
Nel frattempo il ragazzo non si era dato per vinto, e continuava a cercare un ingaggio per un qualche tipo di concerto o esibizione musicale. Purtroppo però la fortuna non aveva ancora bussato alla sua porta.
In più il lavoro come baby sitter lo teneva particolarmente occupato, ed era sempre costretto a declinare tutti le uscite con i suoi compagni di corso.
Il ragazzo sostanzialmente passava le sue serate a leggere nel suo piccolo appartamento o guardando qualche film, ma la maggior parte di volte cadeva stremato sul letto, addormentandosi.
Curare Barbra era un impegno da non poco conto.
Quella domenica sera il ragazzo aveva ordinato una pizza d’asporto e la stava mangiucchiando sdraiato sul letto, mentre chiacchierava con Adrian al telefono. Stranamente per il momento la conversazione stava procedendo bene quella volta, forse perché il ragazzo dall’altro lato della cornetta era più rilassato e meno stressato degli altri giorni.
Blaine aveva incominciato a parlare a macchinetta di Barbra e del suo lavoro come tata in casa Hudson, quando il fidanzato lo interruppe, chiedendo
“Senti Blaine, cos’hai da fare il prossimo week end?”
“Oh…” rispose Blaine un po’ stupito. Non era da Adrian interessarsi così tanto ai suoi spostamenti. Solitamente era lui a dover raccontare quali erano i suoi piani per la settimana, mentre l’altro si limitava ad ascoltare annuendo di tanto in tanto “perché?” chiese quindi incuriosito.
“Pensavo, non ti manca l’Ohio? Il prossimo fine settimana c’è la solita festa qui a Westerville, sarebbe bello se potessi sfruttare quest’occasione per tornare qualche giorno a casa…” disse il ragazzo, in tono di sufficienza.
Blaine rimase particolarmente shockato da quella richiesta, era la prima volta che Adrian manifestava il desiderio di vederlo da quando era partito per la grande mela. Probabilmente voleva solo soddisfare qualche bisogno fisico, ma Blaine trovò la richiesta comunque molto dolce.
“Aspetta che controllo il calendario…” rispose il ragazzo, iniziando a trafficare nel cassetto cercando l’agenda. Sfogliò le pagine velocemente fino ad arrivare ai giorni prestabiliti e poi aggiunse “Cazzo, Adrian! Il prossimo week-end non posso! Finn e Rachel mi hanno chiesto se posso stare con Barbra sabato sera, entrambi sono occupati…è una cosa che so da tempo, senza di me sono fottuti…”
“Bene.” Rispose secco Adrian dall’altro capo del telefono.
“Cosa ne dici della settimana dopo?” cercò di rimediare Blaine “posso provare a chiedere se mi lasciano anche il venerdì libero….così possiamo stare insieme un giorno in più….” continuò a parlare il ragazzo, sempre più velocemente.
“Non importa Blaine…” disse il ragazzo sempre più scocciato.
“Ma certo che importa!”
“No, dal momento in cui stai evidentemente mettendo davanti a me una bambina di 6 anni! Io mi sto esponendo per te cercando di far funzionare questa cosa a distanza, ti ascolto mentre blateri dei tuoi stupidi esercizi musicali e di quell’insopportabile bambina e quando ti chiedo una cosa io, tu non cerchi nemmeno di venirmi incontro!” scoppiò il ragazzo al telefono.
”Ma cosa cazzo stai dicendo Adrian? Non ti sembra che anche io sto cercando di venirti incontro, proponendoti delle date alternative? E scusa se dopo una giornata di lavoro ho voglia di condividere le mie esperienze con il mio ragazzo!” disse Blaine che stava praticamente urlando.
“Hai ancora il coraggio di chiamarlo lavoro…” sussurrò Adrian a mezza voce.
“Con tutte le volte che ti ho chiesto io di venire qui a New York…non mi sembri nella posizione di potermi criticare!” disse ancora Blaine che aveva quasi le lacrime agli occhi. Quella relazione era assurda, lo faceva stare solo male, ma non riusciva proprio a staccarsi da quel ragazzo, nonostante fossero a mille miglia di distanza.
“Scusa se io a differenza tua ho dei corsi seri da seguire, perché punto a diventare qualcuno, non un musicista come te!”
“Perché cazzo non puoi cercare di appoggiare le mie scelte qualche volta? Perché non puoi fare come Kurt che mi ha spronato e incoraggiato a continuare sulla mia strada?” gridò Blaine al telefono senza pensarci.
“Chi è Kurt?” domandò secco l’altro ragazzo.
“Ne-nessuno” rispose Blaine, titubante.
“Ti ho chiesto chi è Kurt.”
“E’ lo zio di Barbra…ma l’ho visto una volta sola e…”
“Allora è questo il vero motivo per cui non torni a casa? Perché hai un altro? Te la fai con questo Kurt alle mie spalle?”
“NO!”
“Non mentire Blaine! Tu fai la bella vita a New York, mentre io sono qui a farmi il culo in Ohio…non sono disposto a farmi prendere in giro da un ragazzino, sappilo. Pensa a come ti stai comportando e solo dopo che avrai messo ordine tra le tue idee fatti risentire. Non ho più nulla da dirti” disse il ragazzo secco, chiudendo la conversazione.
Blaine rimase attonito da tutto quello che era appena successo. Perché Adrian aveva quella capacità di riversare sempre la colpa su di lui?
Blaine come al solito scagliò il telefono lontano e si gettò sul letto a piangere fino a quando le forze non lo abbandonarono, e si addormentò.
 

*

 
Barbra da quando Blaine e Kurt si erano conosciuti continuava a tempestare il baby sitter di domande inopportune sullo zio, del tipo “Lo trovi bello Kurt? Ha proprio dei begli occhi, vero? E poi hai visto come si veste bene? Io quando ero piccola ho provato a farci il bagno insieme, vuoi che ti racconto? Mamma dice sempre che Kurt ha un bel sedere, secondo te è vero?”. Blaine aveva deciso di stare al gioco della bambina, anche perché da quel poco tempo che aveva trascorso con Kurt, l’aveva trovato un ragazzo davvero interessante, oltre che molto attraente. Per questo non aveva problemi a fare apprezzamenti su quel ragazzo, e ogni volta Barbra andava in brodo di giuggiole.
 
L’operazione Klaine stava per prendere una svolta ben precisa, così aveva deciso la bambina.
Nessuno di preciso sapeva da quanto tempo quella piccola peste stesse architettando quel piano e da dove avesse preso spunto. Fatto sta che aveva deciso di agire proprio quel pomeriggio.
Barbra e Blaine avevano appena finito i compiti e avevano deciso di cucinare dei biscotti al cioccolato. La bambina era in piedi sulla sedia con un cappello da cuoco in testa e un grembiule che le arrivava fin sotto i piedi, mentre Blaine era di fronte a lei, che stava mescolando la farina con le uova.
“Poi i biscottini li mettiamo in un sacchettino?” cinguettò la bambina saltellando sulla sedia.
“Ok” rispose Blaine. Il ragazzo quel lunedì era di poche parole: la litigata furiosa con Adrian lo aveva lasciato particolarmente depresso. Fortunatamente Barbra non sembrava essersene accorta.
“Poi ci mettiamo un fiocchetto viola?” chiese ancora la bambina.
“Dove?”
“Come dove? Ma mi stai ascoltando Blaine? Sul sacchettino! Lo voglio regalare a Beth, e il suo colore preferito è il viola chiaro…” spiegò la piccola prendendo un pezzettino di cioccolato che avevano tagliato a pezzettini, mangiandolo.
“Ehy ehy! Se lo mangi tutto poi cosa usiamo?” la rimbeccò Blaine, passandosi una mano sulla faccia per spostarsi un ricciolo, sporcandosi così tutta la fronte di farina.
“Ahahaha Blaine sei così buffo! Sei tutto sporcooooo!” ridacchiò la bambina, e il baby sitter rispose con una linguaccia.
“Comunque, il colore preferito dello zio Kurt è il blu…” aggiunse poi la bambina.
“Si lo so, me l’avevi già detto…” rispose il ragazzo continuando a occuparsi dell’impasto.
“Lo so che lo sai, ma volevo ricordartelo, perché così se vuoi regalare i tuoi biscotti a Kurt, puoi mettere il fiocco blu sul pacchetto…”
“Ahaha okok!” rispose Blaine sorridendo alla piccola “Dai passami il cioccolato che lo mettiamo dentro…senza mangiarlo!” aggiunse poi.
La bambina si inginocchiò sul tavolo, passando le scaglie di cioccolato a Blaine e osservandolo mentre compiva le ultime operazioni.
Il ragazzo divise l’impasto in tanti biscotti e poi li infornò.
“Ecco fatto” disse quello soddisfatto pulendosi le mani.
“Blaine, vai in bagno a lavarti sei tutto sporco” disse improvvisamente la bambina saltando giù dal tavolo e iniziando a spingere il baby sitter in bagno.
“Ehy, ma quanta fretta! Che ti prende?” domandò il ragazzo.
“Non voglio che tocchi i fiocchi con le mani sporche…stai in bagno un po’ ti dico io quando puoi uscire!” ordinò Barbra mentre chiudeva la porta.
“Ma perché?”
“Perché….ehm ecco perché…perché i nastri sono in un posto segreto, e non voglio che vedi dove li tengo!” si inventò la bambina, che in realtà aveva un altro piano.
“Ai suoi ordini!” disse Blaine,che non sospettava nulla.
La bambina soddisfatta della sua “bugia a fin di bene” corse in cucina ed estrasse dalla tasca un foglietto con un numero di telefono.
Poi prese il cellulare di Blaine, che aveva lasciato vicino al piano cottura, e dopo averlo sbloccato (la sera precedente si era fatta spiegare dal papà come fare a sbloccare lo schermo di un Iphone) iniziò a vagare nella rubrica cercando quello di cui aveva bisogno.
“Posso uscire?” chiese Blaine dal bagno.
“Non ancora!” gridò la bambina agitata. Aveva appena imparato a leggere, però era sicura che Adrian iniziasse con la lettera A, quindi doveva essere per forza tra i primi nomi della rubrica.
Niente, Adrian non c’era da nessuna parte. Poi improvvisamente l’attenzione di Barbra cadde su un contatto “Amo…amore…” lesse la bambina sottovoce, e quando realizzò che probabilmente Amore era il modo con cui Blaine aveva salvato il numero di Adrian, sorrise soddisfatta.
Velocemente seguendo le operazioni meccaniche che gli aveva insegnato Finn la sera precedente (il padre aveva domandato alla bambina cosa le servisse imparare tutte quelle cose sulla rubrica degli Iphone, ma la piccola aveva mentito dicendo che era un compito per scuola, e il padre ci aveva creduto) Barbra cancellò il numero di Adrian, sostituendolo con quello che si era scritta sul foglietto.
“Ci siamo?” chiese ancora una volta Blaine dal bagno.
“Ancora due minuti!” rispose la piccola, mentre salvava le modifiche.
Poi sistemò il telefono dove l’aveva trovato, prese i nastri da un cassetto e disse “Ok, ora puoi uscire!”.
Il baby sitter uscì dal bagno guardandosi attorno incuriosito. Barbra osservava Blaine con i suoi occhioni castani e con un fare da angioletto che non le si addiceva per niente.
“Tanto lo scoprirò prima o poi cos’hai combinato…” disse Blaine tirando una pacca scherzosa sul sedere alla bambina.
”Ehy birbante! Non si tocca il sedere alle signorine!” lo rimbeccò la bambina, che non stava più nella pelle per la sua brillante idea.
 

*
 

La prima cosa che fece Blaine quella sera appena rientrato nel suo piccolo appartamento fu chiamare Adrian per scusarsi. Sapeva che non era totalmente colpa sua, anzi non aveva nessun tipo di colpa, ma si sentiva troppo male per come si era conclusa la conversazione la sera precedente, quindi decise di fare lui la prima mossa (come d’altra parte faceva sempre da ormai due anni).
Lasciò la borsa sul pavimento e chiamò il suo fidanzato. Appena quello accettò la chiamata Blaine iniziò a parlare come una macchinetta, anche perché sinceramente non si aspettava nemmeno che quello rispondesse.
“Non dire niente! Fammi parlare! Scusami, scusami, scusami! Sono stato un completo idiota a litigare con te ieri sera! Hai ragione quando dici che non mi sto impegnando abbastanza nel venirti incontro, ma devi anche capire che è difficile per me vivere a New York, l’affitto è caro e non posso perdere nemmeno un giorno di lavoro, perché se no mi tagliano la luce! Però se vuoi posso provare a chiedere a Finn e Rachel se mi danno ugualmente il week end libero per settimana prossima, così vengo lì da te…non mi piace sapere che sei arrabbiato con me! Mi manchi tantissimo! E ti assicuro che non c’è nessun altro…quel Kurt di cui ti ho parlato l’ho visto una volta sola, e per sbaglio! Amore non ti sto tradendo, te lo assicuro! Ho una voglia matta di vederti e di farlo con te”
“Ehm…scusa, ma sei Blaine?” si intromise finalmente la voce dall’altro lato del telefono.
“Kurt? Ma-ma che sta succedendo?” domandò Blaine confuso. Il ragazzo aveva riconosciuto la voce dall’altro lato della cornetta. Istintivamente guardò il cellulare e il numero sul display. Conosceva a memoria quello di Adrian, e non corrispondeva con quello che c’era sullo schermo. Com’era possibile?
“Mi sa che hai sbagliato numero…” ridacchiò Kurt senza riuscire a trattenersi.
“Direi di si, ma com’è possibile? Io non ho il tuo nume…BARBRA!” disse improvvisamente il ragazzo, capendo finalmente cosa aveva combinato quel pomeriggio la bambina mentre lui era in bagno.
“Cosa c’entra mia nipote?” domandò Kurt.
“Ne ha fatta una delle sue…oggi mi ha rubato il cellulare e deve aver sostituito il numero del mio ragazzo con il tuo…” spiegò velocemente Blaine.
“Ma io vorrei capire se se le sogna di notte…” rispose Kurt sconvolto.
“Scusami, comunque…naturalmente tutto quello che ho detto non era per te…” disse Blaine, arrossendo, dato che aveva appena realizzato di quanto si era esposto con uno semi sconosciuto.
”Ovviamente, visto che noi due non abbiamo mai litigato, e non l’abbiamo nemmeno mai fatto!” rispose Kurt, buttandola sul ridere.
“Eh…già…puoi…puoi dimenticare tutta questa telefonata?” chiese implorante Blaine.
“Dipende…se tu ti dimentichi tutta la storia dei One Direction e del taxi in mutande…” rispose Kurt.
“Certo che per esserci parlati due volte, ci siamo sputtanati parecchio…” disse Blaine ridacchiando, mentre ripensava al suo primo incontro con Kurt.
“Hai ragione! Comunque, non per farmi i fatti tuoi, ma sai mi sono sentito tirato in mezzo…cosa c’entro io con il tuo Adrian? Abbiamo per caso instaurato una relazione clandestina io e te e non ne sono al corrente?” domandò Kurt.
“No ecco ti spiego, ieri io e il mio ragazzo abbiamo litigato per le solite cose, lui non appoggia molto la mia decisione di intraprendere una carriera musicale, e forse ha ragione visto che non sto ottenendo nessun tipo di risultato da quando sono qui…”
“Smettila di sottovalutarti Blaine! Non ti ho mai sentito suonare, ma se riesci a far addormentare Barbra devi per forza essere bravissimo!”
“Ahaha chi te l’ha detta questa storia?” chiese il ragazzo.
“Finn, ha chiamato tutti per dirci che il suo baby sitter ha i poteri magici!” spiegò Kurt.
“Oddio!” ridacchiò Blaine.
“E comunque, tornando a noi, non puoi mica pretendere di incidere un album dopo un mese che sei a New York, lo sai vero? Ci vogliono tanti sacrifici per intraprendere questa strada, ma se sei dotato vedrai che riuscirai a realizzare tutti i tuoi sogni!” lo spronò nuovamente Kurt.
“Ecco…vedi, tu sei così…diverso da Adrian…ieri gli ho detto che mi hai incitato a realizzare i miei sogni, e lui si è convinto che lo stessi tradendo con te…” spiegò Blaine.
“Vuoi che ci parlo, per spiegargli l’equivoco?” propose Kurt.
“Nono, sarebbe solo peggio!” rispose velocemente il ragazzo.
“Se lo dici tu…”
“Ora ti lascio, a differenza mia, tu sei un ragazzo impegnato…” disse Blaine.
“Non preoccuparti, stavo leggendo…” rispose Kurt. Un po’ gli dispiaceva chiudere quella conversazione.
“Devo comunque chiamare il mio vero ragazzo per dirgli tutto il mio discorsetto…”
“Se lo dici con tutta la foga con cui l’hai detto a me, ti perdonerà sicuramente…” lo rassicurò Kurt.
“Tu non conosci Adrian…comunque secondo te Finn e Rachel mi potrebbero lasciare il week end libero?” domandò Blaine.
“Questo fine settimana? Non penso…entrambi devono andare a un evento importante fuori città, è da tanto che l’hanno organizzato…” spiegò Kurt.
“lo sapevo…quindi Adrian non mi perdonerà sicuramente…” rispose sconsolato Blaine.
“Dai Blaine, prova comunque, tentare non nuoce…” disse dolcemente Kurt.
“Sei così gentile con me…che ne dici se non cancello il tuo numero di telefono? Magari qualche altro giorno in cui sono superdepresso e ho bisogno di un bella dose di incoraggiamento, potrei chiamarti…” domandò il ragazzo titubante.
“Guarda per me possiamo anche parlare davanti a una tazza di caffè, tanto i miei uffici sono vicini alla tua scuola…” propose Kurt.
“Si? Allora perfetto! Sappi però che ti sei appena messo in un bel casino, visto che dopo ogni telefonata con Adrian esco sempre depresso!” disse Blaine scherzando.
“Mi stai già facendo pentire della mia offerta?”
“Spero di no, in caso pago io il caffè…” suggerì il ragazzo.
“Non dico mai no a un caffè gratis…” rispose Kurt ridacchiando “dai adesso chiama Adrian…” aggiunse poi.
”Hai ragione…buona notte e grazie di tutto…e comunque, a volte l’intervento di Barbra può essere provvidenziale…”
“Fatto sta che quando la vedo le do una bella strigliata…non bisogna immischiarsi nei problemi dei grandi! A presto!” disse Kurt, riattaccando il telefono.
Blaine chiuse la chiamata, sentendosi come sollevato. Parlare con Kurt era stato veramente terapeutico. Quel ragazzo aveva il potere di tranquillizzarlo e farlo sentire speciale, altro che Adrian.

Free Talk

Ciao amici!!!! Allora? Cosa ne pensate? Barbra è o non è una Klaine Shipper all'ennesima potenza? Io l'adoro! <3 TEAM BARBRA IS ON, BITCHES! e a questo proposito guardate cosa mi ha fatto 
 KeepCalmAndDreamOn01 :


 

GRAZIEEEEE! La mia prima FanArt...non sai quanto ti ringrazio!
E presa dall'ispirazione mi sono cimentata anche io, ho pasticciato un po' con photoshop ed è uscito questo! XD

Lo shipping name è un disastro! A ognuno ne piace uno diverso, e in più avete proposto anche nuovi nomi che sono davvero carini! Ve li riassumo qui, vediamo se riusciamo a venirne a capo, se no decido io!

  • Barblaine
  • Barbie Blaine
  • Blarbra
  • Anderbra
  • Brlaine
  • Barbine
  • Blabra
     
Ultima comunicazione di servizio e poi me ne vado veramente lasciando a voi la parola....la raccolta di Missing Moments ha un nome ---> SOS Tata - The Untold Story Of Barbra Rose Hudson....cosa ne dite? Per ora ho scritto solo un capitolo, ma ho parecchie idee...se volete proporre qualche momento che vi piacerebbe leggere basta dirmelo, e io scrivo! (Per ora abbiamo Concerto - Shopping - Pastelli a cera - Ian Somerhalder - Cinema...)
Detto questo ringrazio tutti perchè siete meravigliosi e le vostre recensioni mi fanno sciogliere, quindi continuate così!

SPOILER DAL PROSSIMO CAPITOLO: Barbra affronterà un discorso importante con lo zio Kurt...."Zio, ma tu lo fai sesso?" ................e dopo questa, mi dileguoooooo

Ci sentiremo non prima di Mercoledì, causa Giffoni e l'ultimo esame della sessione estiva proprio Martedì...poi vi prometto che mi dedicherò alla scrittura e avrete aggiornamenti più frequenti!
Grazie a tutti per il tempo che dedicate a questa storia
Baci
Ottavia
   
 
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