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Autore: giuliacullen95    20/07/2012    2 recensioni
"Ero sempre stata la più veloce del branco. Ero stata oggetto di contese ed invidia. Molti beta desideravano avermi ed, allo stesso modo, sfidarmi. Ero la preferita dell’ alpha, ero la migliore amica dell’alpha , ero l’amante dell’alpha. Quella notte l’unica cosa che mi salvò fu la mia dote, correre, correre fino allo sfinimento.
Da quel momento ero un’ omega in cerca di un branco. Non sarei riuscita a rimanere da sola. Non ho mai avuto una famiglia fino al Morso, da allora so cosa vuol dire unità, reciproco rispetto e fedeltà.
L’istinto mi portò in una piccola cittadina, ero così fiaccata che riuscii a vedere il cartello di benvenuto. Beacon Hills… "
una licantropa finisce in casa Stilinski, cosa accadrà?
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Stiles Stilinski
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Angolo dell'autrice: nuovo capitolo... spero che vi piaccia e che mi diciate che ne pensate.
baci


Dopo l’incubo, non mi sentivo per niente bene. Di colpo la realtà mi aveva assalito. Quei giorni con Stiles mi avevano fatto sentire una ragazza qualunque, il cui unico problema era capire se il gentile e carino ragazzo, che la stava aiutando, potesse interessarsi a lei.
Tuttavia, lei era una lycan, una omega, per giunta, con il disperato bisogno di cercare un nuovo branco.
La pioggia si era placata durante la notte e la temperatura si era lievemente abbassata.
Stiles era corso da me quella notte, aveva sentito il mio urlo. Si era catapultato dentro, lo sguardo preoccupato: - Emma, che succede?
Mi aveva trovata seduta con le gambe circondate dalle braccia dondolando per cercare di calmare la crisi. Si mise seduto vicino a me, all’inizio non mi toccò neanche, cominciò semplicemente a parlarmi dicendo di stare calma, che ora lui era lì con me, che niente di male mi sarebbe accaduto. Non cercò di sdrammatizzare con qualche battuta, ma mi fece capire che mi era vicino.
Poi lentamente mi abbracciò e, in quel momento, la crisi di pianto si arrestò. Stiles riusciva a tranquillizzarmi.
- Vuoi che me ne vada? – chiese piano.
Non volevo, volevo che stesse con me, volevo che continuasse a dirmi che tutto sarebbe andato bene.
Lo trattenni e così mi sistemò meglio tra le sue braccia. Mi addormentai dopo di lui. Il suo respiro profondo diventò una dolce ninnananna.
 
Quella mattina mi svegliai tra un caldo abbraccio. Ma testa di Stiles pendeva scompostamente all’indietro, sembrava quasi che di lì a poco gli si sarebbe staccata.
Sorrisi, era così tenero!
Svicolai un poco per poter liberare le braccia, ma sfortunatamente lo svegliai.
- Emma…- sbiascicò– Emma! Come stai? Tutto  bene?
Annuii cercando di calmarlo con il tocco della mia mano. Il suo cuore aveva rallentato, ma dopo quel contatto fece un piccolo tonfo. Voleva forse dire qualcosa?
 
Dopo colazione Stiles mi propose una passeggiata ed io acconsentii. Eravamo nei pressi del bosco, me lo sentivo dentro. L’odore di terra bagnata, di legno, di Alpha… un attimo… avevo captato bene? Sì, senza dubbio, quello era l’odore di un Alpha. Dovevo conoscerlo, ma come facevo con Stiles?
Lo presi per mano.
- Vuoi entrare?
Annuii.
- Ooook.
Passeggiammo tranquillamente. In realtà, io stavo seguendo la scia del lupo.
Ad un certo punto lo percepii distintamente, sentivo tutto il suo potere, era veramente forte e…tre passi dietro di noi.
- Stiles, ma cosa…
Lo conosceva, come faceva a conoscerlo?
- Derek…- disse un po’ tremante – non dovresti stare qui in giro…
Il licantropo non lo stava ascoltando, era concentrato su di me. Aveva capito subito chi io fossi, o almeno, che cosa fossi.
- Lei che ci fa con te?- chiese brusco.
- Mio padre l’ha trovata nei pressi del cartello di benvenuto. Era esausta e sporca. Molto probabilmente è scappata da qualcosa, ma non posso dirlo con certezza, non riesce a parlare.
- Sai almeno cos’è?- chiese divertito.
Stiles, non doveva sapere cosa ero, avrebbe rovinato il nostro legame, non potevo perderlo, avevo bisogno di lui.
- Che intendi?
- Lei è…- il giovane uomo bloccò la frase quando un ringhio uscì dalla mia bocca.
- Ora l’hai capito?
Osservai Stiles, aspettando una qualsiasi reazione. Rabbia, stupore, paura, disprezzo, invece, rimase calmo.
- Emma, sei un licantropo? – una domanda semplice, troppo semplice.
Lo guardai impaurita.
- Non ti devi preoccupare. Io so tutto. Scott, il mio migliore amico, anche lui è un lupo. Tranquilla, non mi allontanerò per questo.
Il suo sguardo era sincero. In quel momento il mio cuore scoppiò di gioia.
Sì, avevo preso proprio una bella cotta per quel cavaliere dalla battuta pronta e lo charme innato.
Mi gettai tra le sue braccia e lo strinsi. Lo presi alla sprovvista con quel gesto, ma ripresosi mi strinse anche lui.
- Su. Ormai sono avvezzo ai lupacchiotti, oppure sono una calamita irresistibile per la vostra razza?- chiese mimando gesti da playboy.
Sorrisi, adoravo quel ragazzo.
- OK. Ora se hai finito di fare il deficiente, Stiles, dobbiamo affrontare la situazione.
Mi sciolsi dall’abbraccio e guardai l’alpha con occhi di sfida, l’oro colorò immediatamente le mie iridi.
- Scontrosa la ragazza!- disse alzando le sopracciglia.
- Non è vero! Forse sei tu che le stai antipatico e a dirla tutta…
Lo sguardo agghiacciante di Derek lo bloccò.
Stiles arricciò le labbra ed incrociò le braccia, come un bimbo offeso. Era adorabile.
- Bene, Emma. – la voce dell’alpha mi fece concentrare su di lui.
Aveva iniziato a girarmi intorno.
- Hai ricevuto il Morso, da piccola, giusto?
Wow, intuitivo.
Annuii.
- Quindi, sai controllarti?
Annuii di nuovo.
Derek si avvicinò di più a me e sussurrò ad un tono tale che solo io potessi sentire: - Eppure il nostro Stiles ti fa leggermente vacillare, vero?
Ringhiai. Odiavo che qualcuno potesse individuare possibili miei punti deboli.
- Ok, ok. Non lo dirò a nessuno. Sei qui in cerca di un nuovo branco?
La tristezza opacizzò i miei occhi. Assentii.
- Vuoi unirti al mio?
Quella era la richiesta che avevo desiderato così tanto. Derek non era il massimo della simpatia, ma era potente, molto potente.
Guardai verso Stiles e poi guardai Derek, che stranamente capì.
- Stiles, ora Emma fa parte del nostro branco, ma non può venire via con me, lo sceriffo si preoccuperebbe. Per ora rimarrà con te. Sei d’accordo?
- Certo. Credi che l’avrei fatta andare via con un lupastro cattivo maleducato come te?
Derek ringhiò.
- Ok,ok ALPHA… - disse enfatizzando l’ultima parola – non arruffare il pelo. Ora noi andiamo ok?
Guardai seria Derek, non doveva svelare i miei nuovi sentimenti.
- D’accordo Beta, sarò muto come una tomba.
- Cos’è che nascondete voi due? – chiese Stiles sospettoso.
Andai verso di lui e mi avvinghiai ad un suo braccio.
Lo guardai come si guardano i bambini che vogliono sapere troppo e gli diedi un leggero bacio sulla guancia.
Un altro tonfo al cuore. La cosa si stava facendo interessante.

   
 
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