20/07/2012
8 recensioni
ANGOLO AUTRICE.
cazzo era da tanto che non facevo un angolo autrice, lol.
comunque questa è la mia seconda FF e spero tantissimo che vi piaccia perché io la vedo più bella della precendente sinceramente, perché mi ispirerò anche alla mia vera vita ahahah, se ci sono errori grammaticali vi prego ditemelo perché altrimenti sapete se la leggeranno gli one direction che figura di merda? uù (?) SSSCIAO.
ps: mi chiamo valeria jsahdkdahs.
Quella mattina fu Alis a chiamare Darcy per svegliarla, dovevano andare al mare e Darcy non riusciva a svegliarsi se non era il suo cellulare a squillare e a farlo. La telefonata durò circa due secondi, il tempo di dire alla più grande “sono sveglia” e poi staccare.
Si alzò dal letto tutta indolenzita e cercò quel costume che le piaceva tanto, lo trovò ed andò ad indossarlo in bagno, si lavò e mise un filo di matita sotto agli occhi anche se poi si sarebbe tolta in acqua quasi sicuramente.
Scese le scale e mangiò un biscotto, che le serviva a poco e niente, salutò la gatta ed uscì quasi di corsa dalla porta.
Darcy era una ragazza molto ricca, e non aveva mai avuto una relazione stabile perché i ragazzi la usavano solo per i soldi, si sa, tutti sono in cerca di una ragazza con i soldi e lei era perfetta.
La sua famiglia era una delle più conosciute di Los Angeles grazie al lavoro dei suoi genitori, ma per questo i suoi genitori non erano mai in casa, ma a lei questo piaceva, le piaceva stare da sola in casa ed invitare amici e amiche tutti i giorni, tuffarsi in piscina e fare tutto il casino accendendo lo stereo. Per lei era una continua festa, la sua vita era perfetta, tranne per un particolare…
Prese il suo liberty grigio perlato e indossato il casco si diresse verso casa dell’amica.
La ragazza la stava aspettando fuori la porta, appena la vide le venne spontaneo un sorriso, erano migliori amiche da dodici anni ed avevano condiviso in pratica tutta la loro vita.
Erano la coppia di amiche più conosciuta a scuola e anche per strada non passavano mai inosservate, ottenevano sempre i ragazzi che volevano e quindi ci sapevano anche fare senza esagerare, erano due ragazze bellissime e potevano permettersi tutto.
Alis era di un anno più grande, aveva diciassette anni e anche lei era benestante, non quanto l’altra, ma lo era.
Stampò un bacio sulla guancia della più piccola e saltò in sella dietro di lei.
-finalmente, ecco la spiaggia.- esclamò Darcy mettendo la freccia.
Parcheggiò, pagò l’uomo ed insieme scesero le poche scale che portavano alla grande spiaggia.
-quando smetterai di pagare sempre tu il parcheggio?
-cosa? –la più piccola camminava disorientata, teneva il naso all’insù, era in cerca di qualcuno…
-chi stai cercando?
-io? Nessuno, chi vuoi che...insomma cosa avevi detto? –disse sorridendo nervosamente.
-niente, ti avevo chiesto quando smetterai di pagare sempre il parcheggio…
-porca troia! –si fermò di butto con gli occhi spalancati e stringendo il braccio dell’amica.
-ma che cazz? Posso sapere cosa ti succede?-disse Alis guardando l'amica con una smorfia.
-dio santissimo, cristo, ti prego Alis dimmi se è lui, io non ne sono sicura..-Darcy non smetteva di fissare un punto fisso alla cassa con la bocca semi-aperta. Finalmente Alis riuscì a capire. Guardò nella stessa direzione in cui stava guardando Darcy, subito dopo cambiò espressione e disse un po' scocciata -ancora con quello?
-Alis è lui, si o no? ti prego.-Darcy ancora non smetteva di agitarsi torturando il braccio dell'amica.
-si si si è lui, ma smettila di stringermi così il braccio.
-santo cieloooo sono la ragazza più felice del mondo in questo momento, sono così felice, dio santo.-la piccola iniziò ad agitare le braccia e a pronunciare parole senza senso.
-ma è quel ragazzo che baciasti alla festa? Eravate ubriachi entrambi, non si ricorderà di te.-l'espressione seria di Alis, fece tornare seria anche l'amica.
-e allora perché io mi ricordo di lui?
-solamente perché mio padre ebbe a che fare con il suo e quindi io riconobbi chi era ed andammo a cercarlo il giorno dopo su facebook, è da lì che ti sei fissata.
-beh, è un figo, e noi andremo alla spiaggia dove sta andando lui, vero?-disse con gli occhi lucidi alla più grande.
-aaah…okay. –disse esasperata l’amica.
Pagarono alla cassa, presero un ombrellone e due sedie sdraio, si spogliarono subito e corsero in acqua, stavano per sciogliersi al sole.
Giusto due minuti e le due amiche risalirono per prendere il sole, ma un pallone colpì la gamba di Darcy.