Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: _Chimi    20/07/2012    5 recensioni
Edoardo e Sarah sono due ragazzi di quinta liceo;lei si è appena trasferita in Italia dall'Inghilterra,è dolce e insicura,lui è ricco,strafottente e sempre circondato da ragazze. L' iniziale antipatia reciproca svanirà quando,una sera, Sarah scoprirà per caso il terribile segreto di Edoardo,e lui capirà che lei è l'unica persona con cui riesce a essere se stesso.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo VIII
Gli esami si avvicinavano sempre di più. L'ansia aumentava visibilmente ogni giorno, e i ragazzi trascorrevano i pomeriggi a studiare,ripassare,fare esercizi e pentirsi di non aver iniziato a farlo prima. Quel pomeriggio,Sarah, Federica e Alberto stavano ripassando letteratura.Alla fine i due si erano fidanzati, e solo grazie all'aiuto di Sarah. Quest'ultima,invece,aveva una vita sentimentale tanto attiva quanto un orso in letargo. Aveva chiarito con Michael,con una di quelle telefonate spiacevoli e pesanti per entrambi gli interlocutori,ma che era necessario fare. Roberto si era fidanzato con Francesca, la bionda con cui Edoardo era andato a letto subito dopo aver lasciato Sarah. In seguito le aveva confessato che era stato innamorato di lei,e ci avevano riso sopra, immaginando  lui che le sbavava dietro e lei che non se ne accorgeva. L'unica cosa su cui non andavano d'accordo era Francesca,che Sarah detestava per ovvi motivi. Tuttavia,quando c'era Edoardo nei paraggi,la ragazza non mancava di sorridere,abbracciare o fare un complimento alla bionda,come per dimostrargli che non le importava più nulla di lui. Non avevano più rapporti:non  si erano più parlati da quel pomeriggio. All'inizio Sarah era stata malissimo,e sperava sempre che Edoardo le si avvicinasse,le dicesse anche solo "scusa" e che tornasse tutto come prima. Ma non era accaduto. Dopo qualche settimana, aveva anche smesso di sperarci. 
Tutti i suoi amici evitavano accuratamente l'argomento "Edoardo" perché sapevano che,in fondo,lei lo amava ancora. Stavano riguardando i sonetti di Foscolo quando Alberto buttò lì con noncuranza:" Sarah, vieni al nostro concerto sabato?" 
"Non penso" rispose lei. "Devo ripassare, e non ne ho molta voglia, in realtà." Edoardo avrebbe pensato che lei era andata lì per vederlo,e l'idea non le andava affatto a genio. Inoltre,dopo che era uscito il loro primo disco, erano diventati abbastanza famosi tra i giovani,e c’era sempre una folla di ragazze che si gettava su Edoardo alla fine del concerto . Un altro motivo per non andarci. 
"Sai,non dovrei dirtelo,ma lui ci terrebbe molto che tu venissi. È un concerto importante per la nostra band."
"Mi fa piacere che si ricordi ancora il mio nome",replicò lei. 
Alberto scoppiò a ridere. "Senti Sarah,nessuno lo sopporta più. All'inizio era perennemente depresso,poi è diventato isterico, e ultimamente non fa che chiederci consigli su come fare a farsi perdonare, e continua a darsi dell'idiota e del cretino. Un po' tipo Fede,quando ha le sue cose,tanto per intenderci." 
"Ehi!" urlò Federica, tirandogli un pugno sulla spalla. Sarah scoppiò a ridere, sia per il battibecco tra i due,che per la gioia provocatole da quello che le aveva appena detto Alberto. Edoardo l'amava ancora? "Stupida. Lui si è comportato malissimo, e non starete mai più insieme. È inutile che ti illudi. Alberto sta solo cercando di convincerti a venire al concerto per qualche strano motivo" pensò. 
"Ci sarai allora?" le chiese il ragazzo.
"Ci devo pensare."
E si immersero nuovamente nella letteratura ottocentesca.
 
Edoardo era terribilmente in ansia. Quello che stava per fare era una cosa assurda,ridicola, e si vergognava da morire. Ma doveva farlo. Era stata colpa sua e del suo caratteraccio se era finita tra lui e Sarah. Era sempre colpa sua se ora erano estranei,colpa sua e del suo orgoglio. E dei sensi di colpa. Ma ora aveva capito. Non poteva più sopportare quella situazione,e aveva optato per un gesto estremo. Rilesse l'ultima volta il testo della canzone, e poi uscì sul palco insieme al resto del gruppo. La folla li acclamò, e il concerto ebbe inizio. Verso mezzanotte, ci fu l'ultima canzone,il loro pezzo forte. Quando anche questa fu terminata Giorgio, il cantante,fece un cenno ad Edoardo,che si alzò in piedi e prese il microfono.
"Ciao a tutti"esordì. " Adesso suoneremo una canzone, che sarà un po' diversa dalla altre e che non era prevista nel programma della serata. Prima di tutto, non l'abbiamo composta noi. È un pezzo molto conosciuto, e si intitola Always,dei Bon Jovi. Seconda cosa, è dedicata ad una ragazza, che forse è qui stasera,o forse no. Ho fatto un casino,e voglio chiederle scusa."
La folla scoppiò in un applauso fragoroso,sopratutto da parte delle ragazze,che avevano scoperto che idolo non era solo bellissimo,famoso e bravo a suonare la chitarra,ma sapeva anche cantare ed era un ragazzo romantico. Giorgio si mise da parte, e Roberto attaccò con la batteria. Edoardo aveva una voce calda e rassicurante,e mentre cantava suonava la chitarra. 
 
"And I will love you baby, Always
And I'll be' there forever and a day,Always
I'll be' there till the stars don't shine
Till the heavens burst and
The words don't rhyme
And I know when I die,you'll be' on my mind
And I'll love you,Always."
 
Chissà se Sarah era lì,se era ancora arrabbiata,se lo amava ancora...
 
"What I'd give to run my fingers through your hair
To touch your lips,to hold you near,
When you say your prayers try to understand
I've made mistake,I'm just a man."
 
Il concerto finì,questa volta davvero, e la folla esplose in un boato. Edoardo sperò che le mani di Sarah fossero tra quelle che lo stavano applaudendo. 
 
Due ore più tardi, i componenti della band erano ancora nella piazza per mettere a posto l'attrezzatura. Edoardo stava per prendere la macchina e tornare a casa,quando vide una ragazza,appoggiata a una portiera,che lo guardava.Sarah. 
"Ce ne hai messo di tempo" disse lei.
"Ho dovuto mettere tutto a posto" rispose Edoardo con la voce che tramava per l'emozione.
"Non parlavo di questo." 
"Certo. Senti,io... Volevo dirti che mi dispiace, davvero,avrei volu..."
"Stai un po' zitto." E lo baciò delicatamente. Edoardo la strinse a sé,come la prima volta sulla spiaggia. In quel bacio tutti i silenzi, i pianti,i rimorsi, le insicurezze,le gelosie di quei mesi, tutte queste cose svanirono. C'erano solo loro due,sotto le stelle, le loro labbra che si sfioravano,i loro corpi stretti l'uno all'altro, il desiderio che quel momento durasse per sempre.
 
 
 
 
 
 
Salve a tutti! Questa storia partecipa al concorso “L’uomo dei sogni”, di cui non si sanno ancora i risultati.
Buona lettura, recensite in molti!
_Chimi
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: _Chimi