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Autore: Vengenz_    20/07/2012    1 recensioni
Mio padre non volle neanche saperne.
Non voleva che io diventassi come loro. Non si accorse che era troppo tardi.
Crack. Qualcosa nella mia vita regolare su ruppe. Il grigio tenue era invaso dalle sfumature di grigio cupo che diventava via via sempre più scuro.
Capii che mio padre non avrebbe accettato nemmeno me se solo avesse capito come ero fino in fondo.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, The Rev, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cazzo, proprio questa domanda … non volevo dire la verità, non volevo che mi trattassero diversamente, con compassione.
“Se lo sapevo, pagavo pegno” risposi.
“no no, tesoro, non si può cambiare decisione”
“dai Brian, non fare il rompiscatole … Charlie paga pegno” disse Jimmy
“ok, cosa devo fare?” risposi più serena.
Jim guardò Brian, poi Zacky. Un sorriso si stampò sul volto di Brian e dello stesso Jim.
“Devi baciare Baker!” rispose Brian.
Vidi Zacky uccidere con gli occhi i suoi due amici, mentre gli altri tre ridevano e io non capivo il perché.
“Dai Baker, alza le chiappe!” si intromise Matt.
Lui si avvicinò piano ed io lo baciai. Era solo un bacio a stampo, nulla di che. Ma non so perché, Zacky si alzò e si allontanò dal gruppo.
 
Dieci minuti dopo tornò. Gli sorrisi, in segno di scusa, lui però abbassò lo sguardo lasciandomi un po’ delusa.
“Baker, con comodo!” gridò Brian
“è il tuo turno” gli sussurò Joey –“decidi chi sarà la tua vittima”.
Zacky alzò lo sguardo, sicuro di chi fosse stata la sua scelta.
“Haner, decidi… verità o pegno?”
“assolutamente pegno!” rispose l’altro sicuro di sé.
“devi farti chiamare per una settimana intera con il tuo secondo nome”
Un sorriso beffardo si era stampato sul viso di Zacky; sapeva quanto il suo amico odiasse il suo secondo nome
“Ah ah! Te la sei cercata Elwin” disse Johnny ridendo.
“A te piccolo nano te la faccio pagare”
Johnny si alzò di scatto e iniziò a correre più che poteva, mentre Haner gli stava alle calcagna. Ci mise poco a raggiungerlo e a buttarlo in mare, dove venne raggiunto da Matt e Jim per un bel bagno notturno.
Joey mi guardò. Poi guardò Zacky. Si alzò e si diresse verso gli altri.
Rimasi imbambolata, ferma sulla spiaggia con a pochi centimetri di distanza quel ragazzo che meno di mezz’ora prima avevo baciato.
“scusa per la mia reazione di prima….sai, riguardo al tuo bacio” sussurrò lui rompendo il silenzio.
“tranquillo Zacky” risposi io sorridendo.
“spero tu non abbia frainteso la mia azione” lo guardai. Non capivo. –“sai, ti ho notata subito, appena sei arrivata qui” sorrise-“…e con i ragazzi ho parlato un’ intera giornata di te, senza sapere nulla tra l’altro. Né il tuo nome, né il perché di questo tuo viaggio … non ho avuto il coraggio di chiedertelo “ continuavo a guardarlo, cercando di capire se le sue guance pallide erano diventate rosse per il calore del fuoco vicino a noi o per la timidezza.
-“e quando ti ho vista in lavanderia… bhè, l’ho detto subito a Jim appena siamo usciti …”
“e lui è rientrato ad invitarmi ad uscire con voi” aggiunsi io concludendo la frase
“sapeva che io no l’avrei mai fatto” disse abbassando la testa.
“Hai degli amici fantastici Zacky”.
Sorrise, consapevole.
 
Passammo praticamente tutte le sere a bere sulla spiaggia, per poi ritrovarci ubriachi a dormire a casa di qualcuno, il più delle volte a casa Sanders.
Al pomeriggio, invece, quando il lavoro me lo permetteva, io e Zacky uscivamo da soli.
Mi piaceva stare con lui, mi faceva stare davvero bene.
 
Una domenica mattina, appena svegli notammo però che non c’era il solito sole splendente sulla spiaggia di HB.
Nuvoloni carichi di pioggia avevano preso il sopravvento.
“Ragazzi! Oggi niente spiaggia” disse Johnny, guardando fuori dalla finestra, con una smorfia di tristezza sul volto.
“ehi! Su col morale! So io cosa fare!” disse Matt passando in rassegna i volti un po’ preoccupati i tutti, poi si diresse in camera sua da dove ritornò con 4 Joystick –“giochiamo a Call Of Duty!” urlò con un sorriso che mostrava in tutta la loro bellezza le due fossette sulle guance.
Passammo così tutto il pomeriggio: play, birre e pizze, mentre fuori diluviava.
Verso le 8 di sera il cielo si aprì completamente, i nuvoloni grigi che l’avevano sommerso per tutto il giorno svanirono nel nulla in poco tempo.
“adesso usciamo” disse Brian stiracchiandosi come se si fosse appena svegliato dal letargo-“ ho una voglia matta di una maxi birra alla spina!” aggiunse avviandosi verso la porta, seguito dagli altri.




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ok! so che questo capitolo arriva in ritardo e non è un granchè!
l'ho modificato tremilacinquecento volte, e questo è quello che è saltato fuori T.T
spero solo di rimediare con il prossimo capitolo!

Ringrazio ancora tanto chi continua a leggere!
Aspetto qualche recensione, positiva e negativa che sia...
magari che mi aiuti a modificare la storia se qualcosa non andasse bene! :)

 

  
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