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Autore: Julia_Phantomhive    20/07/2012    5 recensioni
White incomincia il suo viaggio a diciasette anni. E' una ragazza matura e con un obiettivo in mente, ma l'amore non è tra i suoi piani. Ovviamente, all'inizio del suo viaggio incontra un ragazzo, ma non ha il tempo di parlargli che se ne va. Aiutata dai suoi amici, scopre che si chiama Black. Un allenatore proveniente dalla regione di Almia.
White ha lavorato duro per alcuni mesi, quando rincontra Black e decide di viaggiare con lui, vedendo che provava dell'affetto, quando la mattina della vigilia incontrano un ragazzo misterioso di nome N che mostra dell'interesse per lei.
White è molto confusa dopo quell'incontro e vuole riflettere da sola, e un fatto incidentale le fa capire che i due ragazzi tengono molto a lei e vorrebbero che lei scegliesse uno di loro.
Ancora dubbiosa non sa chi scegliere e decide di uscire con entrambi per vedere a chi tiene di più.
Una storia di tre capitoli pieni di emozioni e batticuori, ma anche di lotte all'ultimo respiro, pronti a immergervi in questa fan fiction?
Buona lettura!
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: N, Touko, Touya
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Manga
Capitoli:
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E' più difficile scegliere.

Prima Parte: "L'incontro di due mondi"

 

Se la vita ti presentasse delle scelte, quale prenderesti?
Eccomi lì, schiacciata da una lampada di un vagone, a scegliere chi mi deve aiutare, ma soprattuto con chi mi affiancherò per tutta la vita. Non è una scelta facile, Black, il mio compagno di viaggio per tutta la regione di Unima e al quale provo sentimenti d'affetto o N, il mio rivale entrato nella mia vita improvvisamente e scatenando in me sensazioni mai provate?
Niente forse è stato più difficile che scegliere.

Tutto è incominciato quando ho iniziato il mio viaggio appena compiuti i diciassette anni.
Quella mattina mi ero svegliata e come al solito i miei genitori non c'erano, erano al lavoro: organizzatori di spettacolo nella meravigliosa città di Sciroccopoli. I migliori di quel campo ed io avevo il sogno di diventare come loro.
Far divertire i pokémon e donare gioia alla gente.
Dovevo andare dalla professoressa Aralia a scegliere il mio primo pokémon e arrivata al laboratorio, dovevo scegliere tra un Tepig, Oshawott o Snivy. Tutti e tre graziosi m’imploravano con lo sguardo di sceglierli, ma alla fine avevo scelto lo Snivy. Sì, faceva per me e poi il suo colore verde speranza m’ispirava fiducia.
La prof.ssa Aralia mi aveva consegnato anche altre cinque pokéball e il pokédex, le avevo detto che non sarei stata un'allenatrice di pokémon, ma una semplice organizzatrice per spettacoli.
Avrei fatto diventare Snivy in una professionista e mi sembrava che come pokémon sarebbe stata una grande sfida, e di certo non intendevo arrendermi.
- Ciao, sono White, piacere di conoscerti Snivy! -
All'improvviso un rumore di uno che correva a perdi fiato, arrivava tutto sbrigativo un ragazzo della mia stessa età e urlando come un forsennato diceva entusiasta:
- 'Giorno, prof.ssa Aralia! Sono pronto per incominciare il mio viaggio come allenatore di pokémon e prossimo campione della regione di Unima! -
La prof.ssa Aralia si era messa a ridere per il suo arrivo a dir poco vivace e gli aveva presentato i due pokémon rimasti, mentre con in braccio Snivy lo osservavo scegliere, era in panico. Entrambi dolci e teneri, ma soprattuto sembravano resistenti e forti per allenarli e farli diventare dei veri campioni. Sorridevo a quell'espressione buffa che faceva mentre sceglieva con estrema attenzione e alla fine con un grande sorriso aveva puntato il dito su Tepig.
- Prof.ssa ho scelto Tepig! La ringrazio per tutto l'aiuto, ora scappo! Arrivederci! -
Eh? No, aspetta. Io volevo..!
- Prof.ssa... mi scusi, ma chi era quel ragazzo tutto pepe? - avevo chiesto, volevo domandargli un sacco di cose, ma appena scelto il pokémon e ricevuto il pokédex, se ne era andato via come il vento.
- Oh, ma come, siete vicini e non lo hai mai conosciuto? -
Per quanto mi sforzassi di ricordare, quel ragazzo alto con capelli e occhi castani e un sorriso smagliante, non me lo ricordavo affatto. Così, avevo scosso la testa per rispondere di no.
- E' Black, e fortuna vuole che abbia la tua stessa età. Perché sei interessata a lui? - faceva una strana faccia, come se s’illudesse che io provi interesse affettivo nei suoi confronti. Non che non lo trovassi carino, ma non era il mio tipo.
Avevo deciso che il mio ragazzo non doveva essere un allenatore, poteva essere tutto tranne che un allenatore di pokémon! Aveva detto alla prof.ssa che non era il mio tipo e andava contro i miei ideali.
Lei aveva riso con gusto e, aggiungeva: - Sarà, ma vedi come ti catturerà il cuore con il suo spirito travolgente.
- Non dica sciocchezze. Comunque sia, io vado, la ringrazio e arrivederci. Vado a Sciroccopoli per incominciare la mia carriera d’impresario! Sono sicura che questo Snivy abbia un talento eccezionale! -
Sulle mie spalle Snivy si era accoccolata, tanto che dovevo rallentare per non farla sballottolare sotto e sopra, però corsi comunque a casa per prendere le ultime cose per il viaggio, e per raggiungere in fretta Sciroccopoli avevo deciso di farmi accompagnare dal mio amico Komor e Belle con la sua auto nuova di zecca.
Komor era più grande di me di un anno e aveva già la patente, siamo stati amici d'infanzia e mi aveva confessato anche il suo amore, ma non ricambiavo perché anche lui aveva deciso di essere un allenatore di pokémon, infatti, in un anno aveva quasi raggiunto il suo obiettivo di campione, ma Nardo, l'attuale campione di Unima lo batté ad armi pari e vinse su tutti i fronti. Belle, invece, aveva la mia stessa età, un po' svampita e piena di energia, ma almeno lei aveva il ragazzo. Belle e Komor stanno insieme e sono felice di questo, lei lo ammirò da quando eravamo dei mocciosi, mentre lui lo scoprì quando Belle ebbe coraggio di dirglielo.
- Ehi, ragazzi, voi conoscete Black? -
Belle annuiva con un sorriso innocente, mentre Komor concentrato a guidare, diceva:
- Sì, si è trasferito da poche settimane qui da un'altra regione, e da quel che ho sentito l'anno scorso, è riuscito a battere la Lega di Almia, però quest'ultima è detta la "Regione dei Ranger" dove partono tutte quelle persone che aiutano la gente e i pokémon. - Belle si era introdotta e rispondeva:
- Komor, non essere così severo, Black è un bravo ragazzo quanto te, e se ha battuto una Lega significa che è davvero forte, e forse più di te! - insieme a lei, ridevamo - White, invece, io ho saputo che ha rifiutato il titolo di campione, perché era deciso a battere altre leghe e conoscere altri allenatori! E' davvero un tipo scottante!
Sì, sì, è così che lo avevano definito la rivista dei giovani campioni pokémon!
- Ahah, capisco, mi sembra strano che non l'abbia mai incontrato
- Ci credo, tu e Belle eravate sempre insieme a parlare di vestiti sia per voi sia per i pokémon! Non so come tu abbia fatto a convincere Belle, che è un'allenatrice, a far indossare certe cose ai pokémon!
- Ehy Komor abbassa la cresta, che tu non hai per niente stile! - dicevo mentre arrivavamo a Sciroccopoli.
Era uno spettacolo colossale.
I miei amici mi lasciarono davanti all'entrata della città, perché Komor doveva accompagnare Belle a un'altra città per combattere con un altro capopalestra, mentre lui stesso doveva tornare a casa per scegliere con cura i pokémon che avrebbe scelto per la Lega Pokémon di quest'anno. Da oggi, per tutti iniziava un nuovo anno per un duro lavoro!

Per qualche mese avevo avuto una vita bella, spensierata e divertente. Il mio Snivy era diventato splendente e radiante come la capopalestra di Sciroccopoli l'aveva definito, era fantastico, Snivy era uno dei più famosi artisti pokémon della città, e molti degli spettatori di questi spettacoli venivano solo per vederlo!
I miei genitori erano molto felici quando mi avevano visto con Snivy ed erano sicuri che insieme a me sarebbe divenuta una stella e così mi avevano aiutato dandomi una delle loro compagnie, e così ero riuscita a far carriera da sola!
Ogni spettacolo mi portava sempre più vicino a raggiungere il mio sogno.
Quando un giorno, un ragazzo era venuto a sconvolgere tutti i miei piani: aveva distrutto metà degli oggetti di scena e si stava scusando con il mio vice-direttore:
- Presidente! Presidente! - mi chiamava incessantemente ed ero sbalordita del baccano che faceva - Questo ragazzo ha distrutto tutto! Tutto! Che devo fare? Come gliela faccio pagare?
- Su, su signor vice-direttore, si calmi. - povero signore, stava esplodendo come un voltorb - Ehm, ma tu - mi ero rivolta verso il ragazzo - Ti ho già visto ma ricordo dove...
- Mi scusi ancora. Ah, io sono Black piacere di conoscerla! - quando mi aveva dato la mano, si era immobilizzato e aggiungeva - Tu sei... la ragazza al laboratorio della prof.ssa Aralia! Eheh avrei voluto salutarti, sai eri molto carina, ma ero in ritardo a un appuntamento e non avevo ancora preso il mio pokémon, quindi... come ti chiami? -
Non so perché ma il suo "eri molto carina" mi aveva fatto arrossire e così gli avevo dato la mano per stringerla.
- M-mi chiamo White. - ma mi ripresi subito - Ora per il risarcimento, mi dovrai accompagnare in tutte le città di Unima per trovare nuovi talenti!
- C-cosa?! - urlavano Black e il signor vice-direttore.
- Signor vice-direttore lei sarà per questo periodo il mio sostituto, mentre Black dovrai aiutarmi. Io e il mio Snivy siamo del mondo dello spettacolo e non ci siamo mai interessati al combattimento, ragion per cui sarai la nostra scorta personale. Fatto sta, vice-direttore, che abbiamo bisogno di novità! Quindi colgo ora l'occasione, per viaggiare e cercare! Tanto c'è Black a proteggermi, no? -
Il vice-direttore mi aveva acconsentito al viaggio, comunque non poteva discutere perché ero il capo, mentre per Black, era ancora senza parole, ma non poteva farci niente. Ormai avevo fatto la mia scelta.
Dovevo rallegrare un po' la mia vita con un viaggio, no?

Quella sera, prima della partenza, io e Black stavamo parlando e forse è da quel momento che mi sono invaghita di lui. Non è stato semplice capirlo, ma alla fine il cuore mi è apparso battere più velocemente e ho capito che Black era un ragazzo speciale.
Davanti a una bella tazza di caffè, Black iniziava a chiedere spiegazioni:
- White, perché mi vuoi come "scorta personale"? Devo diventare un campione e non posso perdere tempo con certe cose!
- Perché? Perché dovevi ripagarmi metà degli oggetti di scena, e inoltre hai pure detto che sono carina, quindi, non dovrebbe farti piacere? E poi, quando ti avevo visto qualche mese fa, volevo chiederti un sacco di cose, ma sei scappato così da non potermi nemmeno presentare. Così impari! -
Era rimasto di stucco e poi con una faccia sgomentata dallo stupore, rideva a crepapelle, ero tanto imbarazzata per quella spiegazione poco credibile, ma era la verità. Finalmente calmo, Black mi rispondeva ironico:
- Che sei carina, sì è vero, ma sei comunque una tipa simpatica! White, sarò felice di aiutarti, l'importante che non m’intralci con il mio sogno, okay?
- Okay. Il tuo è quello di diventare un Maestro Pokémon, vero?
- Eh? E come lo sai che non ambisco solo a diventare un campione?
- Perché so che hai già vinto una Lega. Ho ragione, no? E comunque non sono una tua rivale o avversario, o come ti pare, il mio unico sogno è divertire i pokémon e far felice la gente, compresi i tipi come te, che sono buffi anche se non lo vogliono!
- Ooh.. così mi ferisci. Comunque è un bellissimo sogno, il tuo. -
Avevo sorriso ed era rivolto verso si me.
- Uhm, grazie. -
Mi ero appoggiata solo un momento sulla sua spalla, ero molto stanca e il giorno dopo sarei partirà con un amico, e che forse sarebbe stato qualcosa di più, ma avevo uno strano presentimento, infatti, in quella notte profonda si scatenava il panico.

La mattina dopo a Sciroccopoli si stava manifestando una specie di parata, ma l'atmosfera era pesante e nessuno aveva il coraggio di parlare, e quei tizi erano vestiti in modo strano. Parlavano di cose impensabili, ma riuscivano a convincere le persone a fare quello che volevano. Era da idioti lasciare liberi i propri migliori amici!
Black ed io non capivamo molto così ci eravamo allontanati, e mentre camminavamo, abbiamo incontrato un tizio che ci fissava e con uno strano sguardo ci ha detto:
- Perché voi non avete liberato i vostri pokémon? Non v’importa nulla della loro felicità?!
- Che cosa vuoi da noi? - Black con un braccio avanti a me tentava di proteggermi ed io dietro di lui mi rifugiavo, che cosa voleva quel tale? - Non importunarci.
- Perché non avete liberato i vostri pokémon? Siete delle persone insensibili -.
Si avvicinava sempre più vicino a noi, e mi aveva notato, così faceva un confronto testa testa con Black. Era poco più alto di lui e avevi degli splendidi capelli verdi e occhi smeraldi, era affascinante, ma quando i nostri occhi si erano incrociati, ho avuto la sensazione di un vuoto incolmabile. Ero paralizzata non avevo mai visto uno sguardo così vuoto.
Appena aveva distolto lo sguardo da Black, subito dopo lo aveva posto su di me e mi prese per il polso e mi tirava verso di lui.
- C-che cosa vuoi da me?
- Tu sei quella che ieri sera aveva espresso un sogno irrealizzabile -
C-CHE COSA?! Il mio sogno è irrealizzabile? E lui che ne sa del mio sogno!
- Dici cose stupide. Chi sei?
- Sono N e sono un principe. Non so perché ti stia rivelando tutto ciò, forse per farti capire che anche se i tuoi desideri sono irraggiungibili, c'è che può aiutarti. Perché non capisci che per far felice un individuo, un altro individuo deve essere triste? Quindi secondo ciò, per far sì che i pokémon siano felici, le persone devono soffrire lasciandoli liberi.
Tu... vuoi essere la mia principessa? -
Mi aveva stretta a sè, una mia mano era incrociata a quella di N, mentre l'altra era saldamente stretta da Black, che aveva provato a portarmi via con lui. N era piuttosto bello, ma le cose che diceva erano insensate.
Più mi dimenavo, per fortuna, più riuscivo a liberarmi. Era un gran sollievo, essermi liberata di lui, alla fine aveva allentato la presa quando aveva capito che non parlavamo la stessa lingua.
A me non interessava di ciò che parlava e quindi avrebbe risparmiato fiato, ma oltre al suo obiettivo ne aveva una meno importante ma comunque voleva insistere così prima di lasciarmi completamente la mano, mi aveva bisbigliato:
- Verrò a riprenderti, aspettami -.
Anche lui aveva un secondo fine in tutto quel che faceva.
Quando ci ha lasciato soli, Black era premuroso con me: - Ti ha fatto qualcosa, pres? Che cosa ti ha detto quel tale? - ero ancora scombussolata per quelle parole "verrò a riprenderti, aspettami", ma anche Black era riuscito a imprimersi nella mia mente: - White, dimmi che stai bene, dimmelo, è importante per me!
- Black sto bene! Non ti preoccupare e... n-non ha detto niente d’importante, tranquillo.
- Stai esitando, cosa ti ha detto presidente?
- Niente, e da quando mi chiami "pres" o "presidente"? C-continua a chiamarmi White. Ok? Ora è meglio avviarci per una qualsiasi città. Qual è la tua prossima palestra? O almeno, qual era dopo Sciroccopoli?
- In realtà... prima devo battere la palestra di Sciroccopoli e poi pensavo di fare un giro al Metrò Lotta, sempre che tu sia d'accordo, pr-- ehm volevo dire White -
La palestra di Sciroccopoli? Oh, è vero anche qui c'è una capopalestra. Ho pensato tanto al lavoro, che non mi sono mai data un momento di svago e realizzare che sono nella città più chiassosa e irreverente di Unima, e anche se ho incontrato solo una volta la capopalestra, era comunque molto bella, infatti era una modella.
- Black, stavo pensando di anticiparti alla Metrò. Sono stata tanto qua, ma non l'ho mai vista. Facciamo così, tu vai dalla capopalestra, mentre io mi schiarisco un po' le idee alla Metrò.
- Sai che la Metrò è detta Metrò Lotta? E che dovrai combattere?
- Tenterò, ci saranno allenatori principianti come me.
- Sta attenta White.
- Vai, ti anticipo.

Prima di partire con Black, volevo provare a lottare con Snivy almeno una volta, sembrava anche lui eccitato di combattere, così l'avrei accontentato.
Ci avviavamo vero questa Metrò lotta e c'erano un sacco di binari, ne avevo scelto una semplice, singolo e lotta semplice; così un capotreno mi spiegava le regole e mi preparavo a fare la mia prima lotta.
C'era davanti a me una ragazza giovane e combattiva, e mi salutava contenta:
- Ehi ciao! Mi chiamo Nadia, sei pronta a combattere? Bene, vai Ducklett! -
Aveva lanciato una pokéball e ne era uscito un pokémon simile ad una anatra color celeste, era un po' buffo, ma non volevo perdere la mia prima battaglia! Dalla mia spalla saltava il mio pokémon:
- Vai Snivy! -
Bene la battaglia incominciava!
Prima che potessimo impartire gli attacchi che la metrò si era fermata di punto e io e Nadia cadiamo a terra, avevo notato che stava per schiantarsi contro la sbarra di ferro per sorreggersi e così la protessi con il mio corpo. La metro si era fermata del tutto, la lampada del vagone si era rotta ed era caduta sopra di me, era sopra il mio petto e pancia.
Nadia stava bene e si avvicinava a me: - Stai bene?! Grazie, grazie per avermi aiutata! A-aspettami qui, vado a chiamare aiuto, ok? Rimani qui ferma, rimani sveglia, ok? Bene, ti lascio il mio Ducklett, sei in buone mani! Duckly, aiuta questa ragazza, puliscila delicatamente con pistolacqua e se le servisse aiutala con rintoccasana, bene! Vado e torno!
- Huh grazie, ehi, Snivy tu stai bene vero? - Snivy annuisce - Sono felice, per favore, va' a chiamare Black! Però... aspetta, se sta combattendo meglio non disturbarlo. Ugh... facciamo così, rimani con me. Sto pensando che da quando stiamo insieme, non ti abbia mai coccolato abbastanza. - Gli allungavo la mano per accarezzarlo, ma aveva rifiutato, così gli dicevo - Capisco sei un tipo duro tu, eh? Invece io ho bisogno un po' di attenzioni, scusami Snivy -.
Snivy e Ducklett mi aiutavano e ne ero felice. Ma ora eccomi qui.
Improvvisamente, sento una voce quasi impercettibile, ma è N e non ci posso credere:
- Sei qui? Mia principessa?
- N! Sono qui! Snivy conducilo da me! - Snivy si avvia verso di lui.
Subito dopo una voce familiare mi chiama in vari nomi in diversi toni:
- Preeeees! Presidente! White! Presidente! Presidente! Whiiite dove sei?! -
Black! Come lo sa? Sarà stata a Nadia, si sarà diretta dalla capopalestra e descrivendomi Black mi abbia riconosciuta, ora però che faccio? L'unica cosa che possa usare: la voce.
- BLAAAAAACK! Blaaaack!
- Ma come mia principessa mi mandi il tuo Snivy e chiami un altro?
- N! N-non è come pensi e che c'è anche Black! Black sono qui!
- Pres!
- Black!
- TU - dicono in coro i due ragazzi - Che ci fai TU qui?! -
Risponde prima N: - Sono qui per salvare la mia principessa!
Poi ribatte Black: - E io per salvare la ragazza di cui mi sono innamorato! -
Non ce la faccio più, io sono schiacciata sotto a una lampada di chissà quanti chili e questi si mettono a discutere dei sentimenti che provano per me, ne sono onorata ma questo non è il momento!
- Ragazzi aiutatemi! -
Ma cosa avrà scatenato questo black out?! Sono infuriata, non ci posso credere e loro mi mettono in condizione di scegliere!
- No, pres, prima dicci a chi tieni di più?!
- Black non è ora! Vuoi che muoia?!
- Mia principessa! Ce lo dica!
- N non ti ci mettere anche tu. Black, N, per favore ve lo dirò, giuro! Ma toglietemi questo coso di dosso! -
I due riescono a decidersi e mi aiutano, sollevando quella maledetta lampada da sopra il mio corpo. Si scusano per il loro comportamento e mi tengono stretta entrambi.
- Siete davvero tutti e due dei veri idioti! P-portatemi fuori di qui. -

Intorno alla metrò lotta c'è un sacco di gente e Nadia e la capopalestra mi aspettavano fuori per sapere come stavo. Black è andato a scusarsi con la capopalestra per aver lasciato la lotta senza preavviso, e lasciandomi con N.
- Allora, mia principessa scappi via con me? -
Faccio un sussulto, allo stesso tempo, torna Black:
- White, continuerai a riprendere la tua decisione, cioè quella di viaggiare con me, vero? -
Siamo appena usciti e già lo vogliono sapere, i maschi sono così impazientì.
- Vorrei andare in infermeria. Lasciatemi and- perdo i sensi per un secondo e mi sorreggono tutte e due prima che cadi a terra, mi amano davvero - Volete proprio saperlo, n-non saprei scegliere. Quindi, ora portatemi subito dalla infermiera Joy! Ora o giuro che vi lascio seduta stante!
- Come vuoi tu, pres. - Black è sempre il primo a cedere.
- E tu, N? Non mi accompagni?
- Hai già fatto la tua scelta, non scegliendo nessuno dei due. Ora devo scappare e non potrò proteggerti se non mi sarai accanto, quindi scusa se ti metto alle strette adesso, ma devi essere sicura della tua scelta. Vuoi essere portata dall'infermeria ed essere mia eterna rivale, o vivere con me come una principessa? Anche al mio castello potrai essere curata. Se ho capito bene il tuo nome è White. Allora, scegli White.
- Smettila! Non vedi che sta male! Vattene, è meglio! E questo non lo dico in nome di White, ma te lo dico io! -

E' l'ultima goccia che fa traboccare il vaso ed io perdo i sensi.
"Scappa con me principessa"
"Segui il tuo sogno e viaggia con me"
I due ragazzi che ritengo più importanti della mia vita vogliono farmi scegliere, ma io non intendo. Non intendo separarmi da nessuno. Tengo troppo a entrambi.
Devo capire i miei sentimenti, perché Black è il primo allenatore che è riuscito a comprendermi, invece, N è il primo ragazzo che incontro che corrisponde ai miei ideali. Un principe, addirittura.
Chi devo scegliere?

Nota d'Autrice

Ciao cari lettori,
sono felice di aver scritto questa fic. Accontentami, quale preferite la Chess o la Ferriswheel? Non in versione Videogioco, ma unicamente Manga. Ci siamo capiti? E poi, diciamocelo, sono un po' OOC ma non vedo come renderli più simili di così. Non ho ripreso quasi nessuno dei fatti del manga, e se devo dirla tutta per la prima volta, ne vado fiera. Spero che vi sia piaciuta.

Bye and Kiss 

  
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