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Autore: Rosie Bongiovi    21/07/2012    3 recensioni
"Sì, amore. Quella cosa che causa più problemi di una guerra o del surriscaldamento globale. Quella cosa schifosa che, a volte, non è corrisposta e, altre volte, se lo è fa schifo comunque. In poche parole, alla sofferenza che causa non si può sfuggire in alcuna maniera". L'avevano detto anche i Bon Jovi che l'amore non è altro che una malattia sociale.. E nemmeno loro riusciranno a sfuggirgli. Dedicato a chi è innamorato, a chi lo è stato e a chi lo sarà.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ragazza, non c'è gentilezza nel viso degli estranei

Non puoi trovare miracoli qui

Bene, puoi aspettare le benedizioni

Non sto cercando preghiere o pietà

Voglio solo qualcuno con cui parlare

Human Touch, Bruce Springsteen

 

 

Sono perfettamente cosciente del fatto che, tra poco, diventerò un ghiacciolo gusto Courtney. In fondo non mi dispiace più di tanto, mi sono sempre piaciuti i ghiaccioli.

: - Courtney, ma a che stai pensando? Ti si è già congelato il cervello? -.

Continuo a camminare, con gli occhi puntati sulla strada, piena di neve, finché non sento una voce maschile che mi chiama. Escludo automaticamente che sia quella di Jon. Alzo lo sguardo e noto un'Aston Martin DB7, dalla quale scende un uomo alto, dai capelli castani e che indossa un lungo cappotto nero.

Courtney, sali in macchina o morirai assiderata!” dice, facendomi segno di avvicinarmi.

Mi rendo conto   che Richie non c'entra nulla con il mio umore, quindi non è giusto tenere il broncio davanti a lui.

"Grazie Rich" dico, tentando di sorridere in maniera convincente e salendo in macchina, dalla parte del passeggero.

"Ma figurati. Però ora   che ti ho salvato la vita, devi promettermi di non scrivere cose imbarazzanti nella biografia" replica, riaccendendo il motore e ridacchiando.

"Tipo?" chiedo, reggendogli il gioco. Ci pensa un attimo, poi risponde.
"Ti ho raccontato quello strano episodio in cui da ragazzo ho preso il gatto della vicina, il rasoio di mio padre e mi sono improvvisato parrucchiere-veterinario.. Ecco, diciamo che sarebbe meglio non farlo sapere”. Sghignazzo ripensando alla faccia che avevo fatto nel momento in cui me l'aveva raccontato.

Beh, per una richiesta   simile come minimo devi anche offrirmi un caffè” rispondo, con un velo di sarcasmo. In effetti è raro che io riesca a rimanere seria in sua presenza. E' inquietante tanto quanto rassicurante.

Perfetto, andiamo ora? Tanto Heather è via per registrare delle puntate di Melrose Place” spiega, sospirando. Credo che non sia facile per nessuno dei due; mentre lei è un'attrice di successo e spesso deve assentarsi per la registrazione di film o puntate, Richie è in tour o con Jon a comporre.

Accetto inarcando gli angoli della bocca in un sorriso, impiegando tutte le forze a mia disposizione per non pensare a lui.

Per evitare di rimanere in silenzio per il resto del viaggio  , Richie accende la radio nel momento in cui sta passando un classico: Burn dei Deep Purple. Ci scambiamo uno sguardo d'intesa e, nello stesso istante, cominciamo a cantare il ritornello a squarciagola.

Arriva l'assolo!” urla, alzando il volume ed abbassando i finestrini. Rido convulsamente e non posso fare a meno di pensare alle povere persone che verranno svegliate da noi due. Alla fine della canzone, parcheggia la sua auto meravigliosa di fronte ad una tipica tavola calda americana. Sulla vetrina ci sono appesi dei cartelloni con le loro specialità; riesco a leggere   “Frittelle ai mirtilli” e non nascondo il fatto che mi stia venendo l'acquolina in bocca.

Venga, mia scrittrice preferita, le cui parole colmano il mio cuore di pura poesia e”.

Richie, smettila di fare il ruffiano, non la scrivo quella cosa del gatto” replico ridendo. Lui finge di asciugarsi la fronte e tira un sospiro di sollievo. Alzo gli occhi al cielo ed entriamo: veniamo subito accolti da un delizioso profumo di caffè e cannella, mentre ci rendiamo conto di quanto si stia bene lì, con i caloriferi al massimo della temperatura, in netto contrasto con i -3 gradi che ci sono fuori. Ci sfiliamo le giacche e ci sediamo su dei divanetti rossi, di fronte ad un tavolo di legno di ciliegio. La cameriera, una donna di circa sessant'anni con i capelli legati in una crocchia improvvisata e coperti da una cuffietta trasparente da cucina, si avvicina con un taccuino in mano, chiedendoci cosa vogliamo ordinare.

Una brioche alla crema ed un caffè” risponde Richie, per poi guardarmi.

Per me.. Quelle frittelle ai mirtilli ed un caffè” dico, sorridendo alla donna e vedendola allontanarsi. Il chitarrista di fronte a me si strofina le mani e mi guarda.

Allora..”. Okay, momento imbarazzante in cui non si sa assolutamente di che cosa parlare.

Allora.. Come.. Cosa è.. Cosa è successo con il biondo?”. Ecco, ci siamo. Lo sapevo che l'avrebbe chiesto, me lo sentivo. Ma, d'altronde, come biasimarlo? E' stato Jon a chiedergli di venirmi a prendere.

Nulla” dico immediatamente, risultando davvero poco credibile. Infatti inarca il sopracciglio destro e appoggia la guancia alla mano, dopo aver messo il gomito sul tavolo.

Non ti credo, chissà perché” mormora, stuzzicandomi.

Non è colpa mia se hai problemi nel fidarti degli altri”. Magari divagare servirà a distogliere la sua attenzione.

Forza, parla, Door”. Come non detto.

Abbiamo fatto i babysitter ai gemelli di David mentre lui era dai genitori di April. Poi siamo usciti, un gruppo di ragazze impazzite ha inseguito Jon, abbiamo preso la sua Harley, l'idiota non ci aveva messo la benzina e quindi ci siamo ritrovati nel nulla” racconto, il più velocemente e sinteticamente possibile.

E?” chiede, incitandomi a continuare. Sospiro: quell'uomo sa decisamente metterti alle strette quando vuole.

E niente, siamo andati in una cascina per stare lì, siccome ha iniziato a nevicare e avrebbe continuato per chissà quanto. Soddisfatto?”.

: - Ti prego Sambora, non fare l'interrogatorio, ti prego -.

Ecco, è quella la parte importante: che cos'è successo in quella cascina?”. Mi rivolge un sorrisetto sadico. Mi sporgo in avanti, avvicinandomi al suo viso.

Non lo dirò nemmeno sotto tortura” sussurro, scandendo bene le parole e facendo lo stesso identico sorriso.

Non ci vuole Einstein per immaginarlo” commenta lui, per poi ringraziare la cameriera che ci ha portato le colazioni.

Cosa ti fa credere che tu stia pensando alla corretta versione del susseguirsi degli eventi?” chiedo, tagliando un pezzo di frittella e mangiandolo.

Sei inquieta. Lo si legge nei tuoi occhi.. Di solito sei molto più spontanea e allegra, invece stamattina sei suscettibile e tesa come una corda di violino. Insomma, non hai scaricato i tuoi pensieri nemmeno urlando 'Burn'. Qualcosa non quadra”. Sono così facile da decifrare o lui è molto bravo a comprendere l'umore delle persone che lo circondano?

Addenta un pezzo di brioche soddisfatto e mi guarda, curioso di sapere che cosa ho da dire in mia discolpa. Effettivamente, non ho nulla da dire..

Bevo un lungo sorso di caffè, appoggio la tazza e gioco con il cucchiaino, senza guardare Richie in viso.

Non ha avuto importanza. Se l'avesse avuta, in questo momento non sarei qui con te, ma altrove.. Con lui” dico, mentre la malinconia prende il sopravvento e mi si stringe il cuore. Emozioni, maledette emozioni. Perché non siamo in grado di spegnerle o di controllarle come se fossimo dei robot?

Courtney..” mormora, prendendomi le mani e costringendomi a puntare gli occhi nei suoi. “Jon è la persona più complicata che io abbia mai conosciuto. Io sono abbastanza semplice e certe volte prevedibile, ma lui è il mio esatto opposto. Quando sei con lui, ti rendi conto che il suo umore cambia come le montagne russe. Tu sei ancora alle prime armi, ma io che lo conosco da undici anni posso dirti di portare pazienza. Che ci sia qualcosa, tra di voi, si è capito dal lontano 1992”. Scuoto la testa, rassegnata.

Io non so cosa abbiate visto tra me e Jon, ma non era sicuramente qualcosa di rilevante e duraturo..” osservo, ripensando anche alle parole di Margareth. Torno ad occuparmi delle frittelle e Richie ride. Lo squadro, assumendo un'espressione confusa.

Tesoro, io su queste cose non mi sbaglio mai. Chiamalo sesto senso, chiamalo talento samboriano, ma ci azzecco al 99,9% delle volte”.

Ecco, questo è il tuo famoso 0,1%”.

Sarai costretta a darmi ragione, donna. E sai che cosa ti dirò, quel giorno?” domanda, con un tono di voce che solo la persona più sicura di se stessa possiede.

Cosa, illuminami”.

Te. L'avevo. Detto. Anzi, ve l'avevo detto” risponde, finendo la brioche e leccandosi il labbro superiore.

Continua a sperarci. Tanto sarò io a vincere”.

Scommettiamo?” propone lui, porgendomi la mano. La osservo, poi assumo uno sguardo di sfida e la stringo con forza.

Scommessa accettata”.

Bene. Se vinci tu allora ti lascio guidare la mia Aston per un mese. Se vinco io, invece, chiamerete 'Richard' il vostro primo figlio”. Scoppio a ridere.

E va bene, come vuoi” concludo, ritraendo la mano. 



Nota dell'autrice:

Bene bene bene, siete vivi e vegeti spero! Eccoci al nostro 11° capitolo. Spero sia stato di vostro gradimento..

Grazie mille ai pazzi suicidi che hanno letto, recensito, messo tra le preferite o tra le seguite questa FF, alias:

BrianneSixx

chiaretta78

erika_rose

GiadiX_McKagan

rea_92

barbara83

Lemma

KeepSmiling

ErinThe

Vava_95 (santa donna).

HunterMarilyn

JonS

DodoBJ


Alla prossima bonjoviani! 


Rosie

  
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