Quando dopo vent’anni sono tornato ad Hogwarts per il
posto di insegnante di Difesa contro le Arti Oscure,tutto mi sembrava cambiato:
il giardino aveva perso il verde di un tempo;il lago, dove prima tante coppiette
si appartavano per passare momenti romantici, non c’era più; metà castello era
stato distrutto dall’ennesimo attacco dei Mangiamorte. Insomma, tutto mi
sembrava più cupo e grigio.
Non
posso credere che questo sia il posto dove ho passato i momenti più felici in
compagnia dei miei migliori amici; ricordo che negli ultimi anni qui ad Hogwarts
la nostra amicizia si era rafforzata ancora di più, soprattutto con te,
Hermione.
Soltanto al settimo anno ho capito che tra me e te non
c’era soltanto semplice amicizia ma qualcosa di più profondo, una specie di
alchimia fra noi due; eri la ragazza più bella di Hogwarts, non solo la più
studiosa: i capelli crespi e cespugliosi erano diventati boccoli che ricadevano
leggiadramente sulle tua spalle e si agitavano ad ogni tuo movimento, il sorriso
ammaliante aveva preso il posto del timido sorriso che rivolgevi a tutti noi, il
corpo minuto e un po’ sgraziato era divenuto mozzafiato, con le curve al posto
giusto.
Hai
fatto innamorare mezza Hogwarts. Quanto ti abbiamo desiderato tutti: il cuore
diventava sincrono nei battiti se per caso ci passavi accanto. Quante volte
alzavamo lo sguardo di tanto in tanto per cercare dietro i libri il tuo profilo.
Ma tu non facevi caso ai tuoi corteggiatori, forse per timidezza o perché eri
interessata a qualcun altro.
Ma
la risposta arrivò subito: è stata una grandissima sorpresa, quando un
meraviglioso giorno le nostre labbra si sono incontrate dando via ad una lotta
di lingue inarrestabile.
Da
allora non ti ho più abbandonato finché, dopo quindici anni passati insieme, il
tuo male ti ha portata via da me.