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Autore: Alessandra    05/02/2007    13 recensioni
“Ho voluto parlarti anche per un altro motivo” Hermione lo guardò attenta e concentrata,sembrava quasi che fosse a lezione. “Ho ripensato spesso alle tue parole di qualche settimana fa”
“Che parole?” “La sera che te e Ron siete andati a guardare il tramonto, quando siete scesi tu mi hai detto qualcosa riguardo a Ginny.” Harry sentì il suo cuore accellerare. “Ah…quello!” Hermione arrossì leggermente, Ginny non le aveva detto proprio niente, Hermione non avrebbe mai pensato che Harry se ne potesse ricordare.
Una storia romantica senza pretese che non tiene in considerazione alcuni elementi del sesto libro di Harry Potter.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dean Thomas, Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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     Buon San Valentino Harry!         Prima parte

 

Ciao a tutti, avevo già in mente questa storia da un po’, ma ero indecisa se scriverla o meno.. poi alcune persone che ringrazio di cuore (Aurora,Annaira,Alicesil,GiulyWeasley ) hanno chiesto il seguito di “Guardando il tramonto” ed eccolo qui! Ho diviso la storia in due parti.. la seconda la posterò proprio il 14 febbraio… vi ringrazio e spero che la storia vi piaccia.. fatemi sapere!! Un bacio Alessandra.

 

 

 

Harry Potter era a cavallo della sua Firebolt ed osservava la sua squadra giocare.

 

Era capitano da poco meno di cinque mesi e la seconda partita di Quidditch, quella contro i

Corvonero, si avvicinava sempre più.

 

Ci teneva a fare bella figura e soprattutto voleva vincere, Cho Chang sarebbe stata la cercatrice della

squadra avversaria e Harry desiderava batterla ad ogni costo.

 

Cho era stata anche la sua ragazza l’anno prima, poi una serie di circostanze li avevano divisi,

 

 lasciando in loro non poco imbarazzo e un po’ di attrito.

 

“Vai Ginny!!!” il grido di Katie Bell risuonò per tutto il campo

 

Ginny Weasley, la cacciatrice dei Grifondoro, aveva segnato al portiere dei Grifondoro Ronald

 

Weasley, fratello di lei e suo migliore amico.

 

“Brava Ginny, continua così” gridò Harry alla ragazza che era qualche metro più in basso.

Per tutta risposta lei gli sorrise.

 

Harry sentì una sensazione stranissima allo stomaco, come se ci fossero delle farfalle.

 

Aveva già provato quella sensazione l’anno prima con Cho, ma no…non poteva essere lo stesso.

 

Scacciò via quello strano pensiero e scese dal suo migliore amico.

 

“Miseriaccia Harry, mia sorella sta diventando veramente brava!” disse il rosso non appena gli fu a

portata d’orecchio.

 

“Oppure stai peggiorando te, Ron, smettila di guardare Hermione o ti faccio sostituire!” disse Harry

un po’ adirato.

 

Per tutta risposta Ron arrossì di botto e lanciò uno sguardo alla tribuna.

 

Hermione Granger era li, armata di sciarpa e guanti per vedere il suo allenamento, ormai erano

 passate due settimane da quando si erano fidanzati dopo anni di litigi.

“Ok Harry, starò più attento”

 

Mentre si voltava per riprendere quota, Harry percepì un leggero profumo di fiori a lui famigliare e

una vocetta squillante arrivò poco lontano alla sua destra.

 

“Lascialo perdere Harry, adesso che è innamorato, Ron è più pasticcione di prima”

Ginny gli si era affiancata sorridente.

 

“Già..”riuscì a biascicare senza guardarla in faccia, il perché poi non se lo spiegava.

 

“Ok basta così, ci vediamo mercoledì alla stessa ora” disse Harry dopo quasi tre ore di allenamento.

 

“Come mercoledì?”disse Katie… Harry la guardò pensieroso “Non ci alleniamo sempre il lunedì, il mercoledì e il venerdì?”chiese

“Si ma, proprio questo mercoledì?”disse Ginny atterrando vicino alla compagna.

“Perché che succede?”disse Harry preoccupato, che si fosse dimenticato qualche compito in classe?

“Harry, mercoledì è San Valentino! non puoi metterci l’allenamento” disse Ginny avvicinandosi

Harry la guardò sorpresa.. come San Valentino?! e lei non voleva allenarsi solo perché era San Valentino? Harry iniziava ad innervosirsi.. e poi per fare cosa ? per stare in qualche angoletto romantico a sbaciucchiarsi con Dean? Sentiva la rabbia bollire, ma cercando di essere apparentemente calmo cercò di risponderle

“Se vogliamo vincere non ci deve importare di nulla, neanche delle feste come San Valentino” disse senza guardarli “Quindi l’allenamento ci sarà!” puntualizzò prima di scendere negli spogliatoi accompagnato dalle lamentele della squadra.

 Una bella doccia calda lo calmò.. ma Harry non potè fare a meno di chiedersi da dove veniva la collera di poco prima.

Si era arrabbiato soprattutto quando aveva pensato a Ginny e Dean in un angoletto romantico.

Che poteva significare? Scacciò per la seconda volta lo strambo pensiero, ma suo malgrado, gli vennero in mente le parole dette da Hermione qualche settimana prima:

 

“Harry,hai un minuto?”

“Si,dimmi!”

“Ginny mi ha chiesto di dirti una cosa..”

“Che cosa?”

Hermione era diventata stranamente seria tutto insieme

“Che ancora ti pensa Harry, ti pensa molto, anche se ora sta con Dean non riesce a dimenticarti e penso che anche tu provi qualcosa per lei, ho visto come la guardi.. Potreste essere felici insieme…ti chiedo solo di pensarci, forse scopriresti qualcosa di nuovo.”

Detto questo lei e Ron erano andati a sedersi davanti al fuoco per farsi un po’ di coccole.

Harry era rimasto pietrificato, sapeva che Ginny aveva avuto un debole per lui in passato, addirittura quando erano nella stessa stanza lei non riusciva a dire un parola… ma erano passati alcuni anni e non riusciva a collegare quanto gli aveva ricordato Hermione, con la fiera, testarda e allegra Ginny che conosceva adesso.

 

“Ehi, ma sei affogato li sotto?” Ron lo chiamava dalla doccia alla sua sinistra.

“Mi ero distratto, dicevi?” Guardò il suo orologio..da quanto tempo era sotto l’acqua?

“Dicevo che non puoi rovinarmi il mio primo San Valentino con Hermione, non puoi spostare a giovedì gli allenamenti?”

Merlino, non ci aveva pensato, Dean e Ginny non erano di certo l’unica coppia della squadra, si era dimenticato completamente che Ron ed Hermione adesso stavano insieme.

“Vedremo Ron…adesso andiamo a cena.. muoio di fame” uscì dalla doccia e andò a vestirsi.

 

“Ma è vero Harry?” Hermione l’aveva bloccato in sala comune prima di scendere in sala grande. “Ron mi ha detto degli allenamenti di mercoledì” Hermione lo guardava pensierosa.

“Herm, non ti ci mettere anche tu adesso, li sposterò questi cavolo di allenamenti va bene?!” le rispose più brusco di quanto avesse voluto e lo sguardo che gli regalò Hermione ne fu la prova, se ne andò via offesa. Ron invece era sorpreso, Harry ed Hermione erano sempre andati molto d’accordo.

“Ma che hai? Sei nervoso oggi?” disse Ron mentre scendevano.

“Si un pochino.. le chiederò scusa dopo cena” disse Harry guardando più in basso la chioma cespugliosa di Hermione che scendeva le scale.

Ne Hermione, ne Ginny gli rivolsero la parola per tutta la cena, il suo umore era più nero che mai.

“Posso parlarti da solo Hermione?” disse bruscamente il moro appena ritornati alla torre di Grifondoro.

Hermione lo guardò sorpresa, ma annuì con la testa e si voltò a guardare il suo ragazzo.

Ron che si era già messo d’accordo con l’amico si allontanò dicendo “Vi aspetto vicino al fuoco, venite li quando avete finito!”

Harry prese due sedie e fece cenno ad Hermione di sedersi

“Hermione ti volevo chiedere scusa per prima, sono stato un po’ brusco e credimi, non ne avevo l’intenzione”

Hermione sorrise “Oh Harry, ero cosi dispiaciuta, non era da te trattarmi cosi.” Guardò verso il fuoco “Sembravi quasi Ron”

Entrambi risero, poi Harry si fece più serio e la guardò

“Ho voluto parlarti anche per un altro motivo”

Hermione lo guardò attenta e concentrata, sembrava quasi che fosse a lezione.

“Ho ripensato spesso alle tue parole di qualche settimana fa”

“Che parole?”

“La sera che te e Ron siete andati a guardare il tramonto, quando siete scesi tu mi hai detto qualcosa riguardo a Ginny.” Harry sentì il suo cuore accellerare.     

“Ah… quello!” Hermione arrossì leggermente, Ginny non le aveva detto proprio niente, Hermione non avrebbe mai pensato che Harry se ne potesse ricordare.

“Senti, sto provando delle emozioni strane quando lei mi è vicino, e non vorrei che fosse solo suggestione legata alle tue parole.”

Hermione lo guardò sorpresa “Che emozioni? Ron non mi ha detto nulla!”

“Ron non sa niente, sei la prima con cui ne parlo e ti prego di non dirgli nulla” Harry era arrossito vistosamente.

“Stai tranquillo, ma parlami di queste sensazioni...”

“Vedi, spesso quando mi sorride sento qualcosa allo stomaco,come se ci fossero delle farfalle,e non riesco a guardarla negli occhi per troppo tempo, che succede? Prima con lei non succedeva nulla!”

Hermione sorrise “Oh.. ma allora anche Harry Potter è innamorato?!”

Harry le tappò la bocca con la mano.

“SSSttt che dici? Innamorato?? Io non lo sono..” si girò verso Ron, per fortuna si era addormentato e in sala comune c’erano solo alcuni bambinetti del primo e del secondo anno che finivano i compiti.

“Almeno non credo..”aggiunse incerto.

Hermione gli si avvicinò maggiormente

“Beh si…se le emozioni che provi sono queste.. sono uguali alle mie quando mi si avvicina Ron” sussurrò all’amico.

“E’ colpa tua Hermione, non dovevi dirmi quelle cose!”

Hermione sgranò gli occhi “Ma che dici! Non ci si innamora mica perché uno ti viene a dire una cosa, si vede che già provavi questi sentimenti per Ginny”

Harry ci pensò qualche secondo.. chi l’avrebbe mai detto! Ginny gli era andata dietro per cinque anni e lui non l’aveva considerava minimamente.Adesso era lui ad essersi innamorato, proprio quando lei lo aveva dimenticato e si era anche fidanzata con Dean. Un tempismo perfetto! Gli veniva da ridere, ancora non riusciva a crederci, ma tutto quello che gli aveva detto Hermione spiegava molte cose, compresa la collera che gli era presa agli allenamenti e la rabbia inspiegabile che alcune volte provava nei confronti di Dean quando rispondeva bene a qualche domanda dei professori o prendeva qualche bel voto.

Proprio in quel momento il buco del ritratto si aprì e Ginny entrò in sala comune, era insieme ad una sua compagna moretta, si voltò verso Harry ed Hermione, poi disse qualcosa alla compagna che si allontanò. Hermione pestò il piede ad Harry

“Ahia!!” disse lui

“Senti vuoi che me ne vada?” gli sussurrò all’orecchio Hermione.

“Non ci provare nemmeno” ringhiò

Ginny arrivò a grandi passi, sembrava arrabbiata

“Ciao, dov’è Ron?”chiese a mezza bocca.

“E’ vicino al fuoco che dorme” le rispose Hermione “Ti serve qualcosa Gin?”

“Quando si sveglia gli dici di rendermi il libro che gli ho prestato quest’estate per favore? Lo devo dare ad una mia amica.”

“Ron legge?” chiese Hermione sconvolta

“Veramente sospetto che non l’abbia neanche iniziato” Ginny le sorrise, non aveva neanche guardato per un secondo Harry.

“Ginny, senti..” iniziò il ragazzo

“Scusa Harry, ma adesso non mi va di parlare” gli rispose lei rabbuiandosi.

“Volevo solo dirti che ho deciso di spostare gli allenamenti”

Ginny lo fulminò con gli occhi

“Perfetto, sai prima ho litigato con Dean. Ci avrò messo un’ora per spiegargli le tue motivazioni, che vogliamo vincere, che siamo una squadra seria e tutte queste cavolate..e ora vieni a dirmi che hai spostato l’allenamento?? Bene, adesso chi lo sente quello!!” Senza aggiungere altro se ne andò senza salutare i due ragazzi.

Hermione posò una mano sulla spalla di Harry

“Mi dispiace Harry, è solo nervosa, cerca di capirla..”

Harry ci era rimasto male…e si sentiva malissimo…

“Non ti preoccupare Hermione..dì a Ron che sono andato a dormire, Buonanotte” le diede un bacio sulla guancia e sconsolato salì le scale che portavano al dormitorio maschile.

 

Il giorno dopo nella serra numero cinque, la professoressa Sprite iniziò la lezione di Erbologia

“Ragazzi, oggi faranno lezione con noi anche i Grifondoro del quinto anno sotto richiesta del professor Lumacorno, quindi stringetevi in modo da far entrare tutti”

“Oh no, anche a lezione adesso” sussurrò Harry fra se e se, infatti fra i ragazzi del quinto anno entrò Ginny.

“Bene ogni Grifondoro del sesto anno dovrà aiutare ognuno del quinto a prendere i baccelli di Pugnaccio, come vi ho fatto vedere la scorsa volta, i Tassorosso continuino il lavoro con il baccello”

Harry si irrigidì, Hermione aveva fatto coppia con la ragazza moretta che aveva visto la sera prima con Ginny, Ron invece aveva fatto coppia con Colin Canon, Harry alzò gli occhi sicuro di vedere Ginny vicino a Dean, ma rimase di stucco quando lo vide far coppia con un altro Grifondoro.

“Tutto bene Harry?” una voce alle sue spalle lo fece sobbalzare.

Ginny era dietro di lui, sembrava imbarazzata.

“Si..” rispose meccanicamente il moro “Perché non sei con Dean?” si maledisse subito di averle fatto quella domanda.

“Ci ho litigato” rispose sinceramente la rossa.

“Ah” Harry tirò fuori i guanti protettivi e ne passò un paio a Ginny.

Cercò di mantenere un tono distaccato, anche se in quel momento era cosi felice che avrebbe ballato un Walzer con Piton.

“Allora Ginny, l’importante è distrarre i tentacoli, in modo da poter infilare il braccio nel tronco e..” iniziò serio.

“Harry, scusami per ieri sera, non so cosa mi sia preso, non volevo risponderti male o essere scortese” Ginny non aveva ascoltato una parola, guardava i suoi guanti rossa in viso.

Harry non sapeva cosa dire

“Sei tu il capitano e puoi mettere gli allenamenti quando vuoi” continuò la ragazza

“Vedi..” Harry cercava di trovare le parole giuste, in modo da spiegarle la situazione senza farle capire i suoi sentimenti.

“Il fatto era che mi sono lasciato trasportare dalla voglia di battere i Corvonero”

“E’comprensibile!” rispose subito Ginny

“Si ma…a quale prezzo? Avere tutta la squadra che fa l’allenamento controvoglia è solo controproducente” Harry si stupì di se stesso per aver trovato un’ottima scusa.

“Quindi quando ci alleniamo?” disse Ginny seria

“Giovedì 15.. ah se vuoi parlo io a Dean…mi dispiace che voi abbiate litigato per questo”

Ma che diavolo si era messo in testa? Adesso faceva anche il cupido a suo discapito!? si sentì un vero idiota.

“No Harry, non abbiamo litigato solo per questo..” inspiegabilmente Ginny arrossì di colpo e iniziò a trafficare con la pianta.

Non dissero più una parola per tutta la lezione,ma almeno si erano chiariti.

 

 * * * * * * * *

 

“Vado in camera a prendere i libri di rune antiche, voi cosa avete ora?” Hermione si tolse il mantello sorridente.

Sorrideva spesso da quando si era messa insieme a Ron..

“Abbiamo un’ora di buco” rispose Ron attirandola a se e baciandola

“Ehi ragazzi!! Io sono ancora minorenne…almeno fino a luglio..” disse Harry ridendo e girandosi dall’altra parte.

Hermione e Ron risero entrambi imbarazzati

“Anche io sono minorenne!! Anche se per poco” disse Ron con le orecchie in fiamme.

“Scusaci Harry” disse lei dolcemente.

“Allora a dopo” salutò Ron con un bacetto e poi corse via.

Harry e Ron decisero di impiegare l’ora in una bella sfida a scacchi.

Avevano iniziato da qualche minuto, quando il buco del ritratto si aprì ed entrarono Seamus e Neville che cercavano di trattenere qualcuno.. un qualcuno molto arrabbiato.

Harry e Ron si voltarono, stavano venendo proprio verso di loro.

Dean diede un calcio al tavolo e la scacchiera con tutti i pezzi volarono via..

Harry e Ron rimasero basiti a fissare il vuoto.

“Che intenzioni hai!!! eh Potter ?!!” disse inferocito.

Dean puntò la bacchetta verso Harry

“Rictusempra!!”

Harry fu velocissimo

“Protego!” il suo incantesimo scudo fu così potente che Dean finì a terra. Molti ragazzi del primo e del secondo anno guardarono Harry ammirati.

“Che ti prende Dean?” gridò Ron al ragazzo che si stava lentamente rialzando

Seamus e Neville tentarono di togliergli invano la bacchetta.

“Succede che il tuo amico mi vuole portare via la ragazza, ovvero tua sorella!” disse Dean furente

“Che cosa?” dissero Harry e Ron all’unisono.

In realtà le vere intenzioni di Harry erano proprio quelle, ma nessuno a parte Hermione, ne era al corrente e sicuramente non poteva averlo detto lei a Dean.

“Che fai neghi? Però prima ad erbologia eri felice come una pasqua quando lei si è messa in coppia con te.. ed è per colpa tua se ieri ho litigato con Ginny!! Continuava a difenderti,a dire che eri un esempio per lei e che ti avrebbe sempre seguito e appoggiato.. e non stava parlando di Quidditch, non sono mica nato ieri sai??!” Dean urlò cosi tanto che alla fine aveva il fiatone, intanto molti studenti erano usciti dalle loro camere per vedere chi stava urlando.

“Non dire cretinate..” disse Harry gelido.

“Anche cretino oltre che cornuto!” Dean estrasse nuovamente la bacchetta.

“Fermii!” Ginny Weasley scese a rotta di collo le scale e si mise fra i due ragazzi

“Dean, lascialo stare, è tutto un malinteso!!” Ginny tentava di calmare il ragazzo.

“E’tutta colpa sua se tra noi le cose vanno male, si è messo in mezzo!”

“Adesso basta Dean!!” urlò Ginny disperata “ Mi sono stufata delle tue piazzate!! Fra noi è finita, hai capito??? e non osare prendertela con Harry, lui non centra nulla, assumiti le tue colpe!” la rossa era sull’orlo delle lacrime.

Arrivò….. potente e inaspettato, Ginny che era sbilanciata, perse l’equilibrio e finì a terra.

Dean guardò sorpreso la mano con cui aveva schiaffeggiato la sua ragazza, anzi ex.

Ron sgranò gli occhi e si lanciò sul ragazzo, ma Seamus, Neville, Colin Canon e un altro Grifondoro, salvarono Dean dal linciaggio.

Harry non vedeva più nulla dalla rabbia, aveva a malapena registrato l’informazione di Ron che si lanciava su Dean.

Tutti gli oggetti nella sala comune iniziarono ad esplodere : boccette d’inchiostro, sfere di cristallo, bicchieri, lampade, persino le cornici dei quadri si infransero in mille pezzi.

Lavanda, Cali ,Katie ,Leanny e altre ragazze iniziarono ad urlare mentre tutte le candele e il fuoco divamparono all’improvviso.

Ron rimase di stucco, intorno ad Harry c’era un alone argenteo.. il suo sguardo era assassino.

“Harry, no!!” qualcuno lo abbracciò.. forte.

Harry percepì un vago profumo di fiori, era lei.

Piano piano si calmò.. il fuoco e le candele ritornarono ad ardere normalmente, l’alone argenteo sparì.

Ginny lo abbracciava piangendo “Ti prego calmati”.

Harry rimise a fuoco, la sala comune era piena di schegge di vetro, Ron e gli altri lo guardavano sconvolti.

Vide il viso di Ginny rigato dalle lacrime “Andiamo via” disse e senza pensare a niente, la trascinò con se, fuori dal buco del ritratto.

 

Fine prima parte

Ringrazio tutti coloro che hanno letto questa storia, se potete lasciatemi un commentino please!!

La seconda parte la posterò il 14 febbraio!!

Un bacio

Alessandra

 

   
 
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