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CAPITOLO
4 (Seth Taylor)
Patto Faustiano.
"Quindi Dio premia la
codardia, Padre. Un uomo può
vivere di crimini, fottere, ammazzare la gente per tutta una vita, e
poi basta
scambiare due paroline con un prete per cancellare tutto agli
occhi di
questo dio?"
"Non cancellare. Perdonare e
darti una possibilità
di scontare le pene dopo la morte..."
"Padre. La mia famiglia
è stata sterminata. Mia
moglie e mia figlia sono morte e non
torneranno mai più, vuole capirlo?.
Non
me ne frega un cazzo né della sua predica né
tanto meno di Dio.
Se quel figlio di puttana esistesse
veramente farei di tutto per trovarlo e prenderlo a calci in culo."
"E-empio...Sacrilego. Pentiti adesso figliolo o
brucerai
all'inferno fino al giorno dell'Apocalisse."
"Non mi dispiace l'Inferno.
Le mignotte di lì sono
migliori di quelle del paradiso."
"E salverò la tua anima, Dio m'è testimone"
E dopo, forse
rivedrò la mia famiglia in un'altra vita o in un altro
mondo, lontano dalla
società e questa umanità ripugnante."
Improvvisamente avvertì un sibilo da qualche parte in quella stanza. Il prigioniero distolse lo sguardo, ma non vide niente.
"La mente mi fa brutti scherzi. Ora incomincio ad avere anche allucinazioni uditive. Non vedo l'ora che tutto questo finisca"
Ritornò ai suoi pensieri, ma dopo poco sentì ancora quello stridio. Si alzò dal letto avvicinandosi alle sbarre per affacciarsi e capire cosa stava accadendo.
Nulla. Il corridoio era desolato, il silenzio era assoluto.
Si voltò e vide una serpe uscire da sotto la sua branda.
"Bravo, hai indovinato!" sentì sibilare il serpente.
In quel momento i piedi dell'uomo si serrarono come una morsa sulla testa della creatura.
"Sei tu che dovresti aver paura di me. Cosa sei? Un demonio?"
Seth aumentò ancora la pressione e gli occhi della bestia
uscirono dalle orbite prima di emettere un ultimo rantolo di morte.
Era quasi un sussurro.
"Si può sapere
chi cazzo sei?"
"Il mio nome è
Ztefan. Sono un diavolo!"
"Come faccio a sapere che non sei frutto della mia
mente e che non sto diventando pazzo?"
La lampada incominciò a
crepitare, e la luce vacillava e si
affievoliva finché non si spense del tutto.
Poi dopo alcuni istanti scoppiò in un'esplosione di vetri
che si sparsero ovunque.
"Bravo. E adesso sono anche rimasto al buio"
"Era l'unico modo che avevo
per farti credere che
sono reale, Seth Taylor"
"Come fai a sapere il mio
nome?"
"Sono
un diavolo, ricordi? Leggo
la tua mente come un libro aperto.
Vedo il tuo nome e...la tua storia.
Sai, mi ha incuriosito molto...
Seth Taylor.
Un agente della CIA
trasformatosi in una mente terroristica
dopo che due assassini hanno fatto irruzione in casa sua stuprando e
uccidendo
la moglie e la figlia piccola.
I due assassini sono
stati catturati dalla polizia ed è
stata aperta la causa in tribunale.
Seth Taylor si
è rivolto ad un avvocato il quale non aveva
prove da sollevare contro i due assassini e quindi ha deciso di
patteggiare con
la controparte. Uno dei due killer andò
sulla sedia elettrica accusato dal complice, Joe Park, a cui vennero
dati
invece solo 2 anni di prigione.
Era stato Joe Park
invece a stuprare e uccidere. Seth lo sapeva.
Così, ha passato gli ultimi dieci anni ad escogitare piani
di vendetta, non solo contro i criminali ma contro la
società stessa e l'organo
giudiziario che aveva dato quell'ambiguo verdetto.
Riuscì a trovare uno degli assassini e ucciderlo con le sue
mani dopo avergli inferto atroci sofferenze.
Poco dopo piazzò ordigni esplosivi nelle auto dello sceriffo e di altri
pezzi grossi
detentori della legge uccidendo solo alcuni dei suoi bersagli. Riuscì anche a
piazzare una bomba nel
municipio comunale, ma fu fermato e arrestato dalle forze dell'ordine
aiutate
dai suoi ex colleghi della CIA che avevano intuito tutto."
"Ti farà piacere
sapere che ora gli assassini della
tua famiglia stanno bruciando all'inferno"
Vide i due assassini sommersi fino
alla vita da un fiume di
lava, montati a turno da una torma di orripilanti centauri che ad ogni mostruoso
affondo
del loro spropositato membro facevano
loro uscire gli escrementi dalla bocca.
Taylor trattenne il disgusto e disse
"Mi fa piacere che almeno
voi dell'Inferno abbiate
una visione di giustizia più equa"
"Oh ma certo.
Ti stupirai quanti punti in comune abbiamo con te."
"Cosa sei venuto a fare qui?"
"Tu ed io abbiamo gli
stessi obiettivi, Seth.
Io lo so perché temi il miglio verde. Tu non sei il
tipo
d'uomo che paventa la morte. Tu vuoi ancora vendetta, e la tua sete non
si è
ancora placata.
"Hai letto ancora nella mia mente, demone?"
"E' naturale.
A te la scelta, Seth. Morire tra pochi giorni senza ottenere niente, o
vivere e farla pagare a
tutti coloro che hanno distrutto la vita dell'uomo che eri"
"Cosa vuoi in cambio?"
"Niente
che non voglia anche tu.
Voglio che ci aiuti a
strappare le ali degli angeli e arrivare a Dio. Voglio che ci aiuti a sotterrarlo di forza nella stessa putrida conca infernale dove per eoni
è stato
imprigionato Satana"
"Non me ne frega un cazzo di
Dio"
Il prigioniero strinse i pugni fino a
farsi uscire il
sangue, i suoi
occhi erano pieni di
lacrime, la voce rotta.
"Loro...loro...Erano
innocenti...Erano anime pure..."
"Allora, Seth,
accetti il patto di collaborazione che ti sto offrendo."
Seth strinse ancora il medaglione con la foto della sua famiglia.
"Accetto."