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Autore: Rain e Ren    21/07/2012    2 recensioni
Osservi ancora una volta il discorso scritto sulla carta e poi sospiri, a fondo, e alzando lo sguardo cerchi tra la folla gli occhi di coloro che ti hanno accompagnata in questi anni. Se sei arrivata qui lo devi ad ognuno di loro. Tutti hanno significato qualcosa per te, anche se forse non lo hanno mai saputo. " E ora, Signori e Signore, caliamo il sipario si questi 4 anni che per tanto tempo abbiamo definito infernali e alziamone un altro. Spero che tutti Voi siate pronti per un nuovo Spettacolo!”
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Salve a tutte/i! questa è una piccola One-shot venutami in mente riguardando le foto dei miei 5 anni scolastici. Sì, ho finito, e mi è presa un po’ di nostalgia. Così ho deciso di scaricarla qui, in questa AU dedicata a Naruto.

Spero possa piacervi!

 

 

 

Oggi è solo l’inizio

 

 

Hai le gambe che tremano, lo stomaco che fa le capriole e le tempie che pulsano dolorosamente. Sì, lo ammetti: hai paura! Ma chi non l’avrebbe se fosse in te? Chi non sarebbe nel panico totale, dovendo osservare qualche centinaio di persone tra studenti, corpo docenti e familiari?

Ti porti una mano sullo stomaco e questo fa l’ennesima capriola causandoti nausea. Stai seriamente valutando la possibilità di dartela a gambe, lì, seduta stante. Sei sempre stata veloce dopotutto; quattro anni di medaglie, coppe e trofei nei cento e duecento metri significheranno pur qualcosa!

“ E ora, a conclusione di questa giornata di diploma, il discorso della vincitrice del premio letterario ALFA, “Scrivere per vivere”, Sakura Haruno.”

Il richiamo della Preside ti fa scattare in piedi, e uno scroscio di applausi ti accompagnano nel breve tragitto fino al podio. Dannazione! Ma perché accidenti hai vinto quel concorso? Non poteva capitare a qualcun altro? No, ovviamente no!

Posizioni i fogli del tuo discorso e fai un breve respiro prima di alzare gli occhi sulla platea. Un numero imprecisato di occhi ti fissano ora, curiosi, annoiati, orgogliosi e insofferenti. Sono occhi che conosci bene e occhi che non hai mai visto in vita tua; persone i cui nomi sono indelebili del tuo cuore, e persone che non significano niente. E tutti aspettano che tu inizi a parlare.

Osservi ancora una volta il discorso scritto sulla carta e poi sospiri, a fondo, e alzando lo sguardo cerchi tra la folla gli occhi di coloro che ti hanno accompagnata in questi anni. Naruto, Ino, Shikamaru, Sasuke, Sai, Hinata, Kiba, Rock Lee, Neji, Ten Ten, Choji, Shino. E poi cerchi gli altri amici, quelli dell’altra scuola, con cui tante volte ti sei scontrata nelle gare sportive. Gaara, Temari, Kankuro. E spostando leggermente lo sguardo trovi anche i volti dei tuoi insegnati, quelli odiati, ammirati, mal sopportati; quelle persone che sono sempre sembrate pronte solo a muovere rimproveri, ma che hanno saputo colorare le ore scolastiche anche solo con la loro presenza, abbastanza avvertita da permetterti, insieme agli altri, di prenderli in giro e far passare il tempo. La Preside Tsunade, il Vicepreside Jiraya, Kakashi, Gai, Kurenai, Asuma. Se sei arrivata qui lo devi ad ognuno di loro. Tutti hanno significato qualcosa per te, anche se forse non lo hanno mai saputo.

“ Mi ero preparata un discorso. Un bel discorso se devo essere sincera. Dico davvero! Chiedetelo a Ino, o a Shikamaru. O a Naruto. Hanno passato le ultime settimane ad ascoltarmi per ore ripetere sempre le stesse identiche, sdolcinate e monotone cose; mi hanno preso in giro tante di quelle volte, rimproverandomi di aver rotto il disco o di aver fuso. Bè, non posso dar loro torto: li ho tediati fino allo sfinimento!

È che una parte di me ci tiene, davvero, a questo momento. Insomma, in fin dei conti questa è la fine per noi. Siamo al capolinea. Abbiamo affrontato un percorso lungo 4 anni, quindi qualcosa deve pur significare. E dire che se me lo avessero detto solo un anno fa mi sarei messa a ridere! La ricordate anche voi, immagino, quella sensazione di impazienza quando ti accorgi che solo un anno – 9 mesi! – ti separa dalla conclusione della tua carriera scolastica. Dubito che ci sia stato qualcuno che si sia sentito triste o amareggiato, all’idea di essere quasi alla fine.

Ripensandoci ora non mi aspettavo che questo anno fosse così. Ne che questo momento fosse così. Immaginavo che mi sarei sentita soddisfatta, serena, appagata. Questa sensazione di malinconia tristezza proprio non l’avevo calcolata. Ma in fondo la fine è la fine, no? E non si può far a meno di sentirsi un po’ giù ripensando agli anni passati. E questo, ragazzi, è proprio il momento di ripensarci.

Oddio! Non guardatemi con quelle facce, ora! Mica ho detto che questo è il momento per piangere! Ho detto solo che è il momento per fermarsi un attimo, a ripensare. E non è ipocrisia la mia, ma la consapevolezza che tra un paio d’ore sarà davvero tutto finito. Niente più scherzi ai compagni, azzuffate nei corridoi, aeroplanini di carta durante le lezioni o stratagemmi per copiare durante i compiti; niente suggerimenti sussurrati durante un’interrogazione, o scuse campate in aria a cui tanto nessuno crederà; niente lotte di cibo durante il pranzo, wrestling nell’ora di educazione fisica o coretti improvvisati durante musica. Finirà tutto questo, tra un paio d’ore. E non tornerà indietro.

Ma in fin dei conti mi sta bene così! È giusto che sia così!

Se questa nostra vita da adolescenti continuasse ancora, credo che la troverei noiosa, monotona. Il troppo storpia, no? Per questo preferisco chiuderla qui, oggi, con la consapevolezza di questi 4 anni passati insieme. Non è andato tutto come avevo programmato a 14 anni, ma non me ne importa. Ciò ch’è stato è stato, e mi ha dato tanto. La vita reale è sempre più divertente della fantasia!

Bè, non era proprio questo il discorso che mi ero preparata. Anzi, era tutt’altro! E vi assicuro che, ascoltandolo, molti di voi si sarebbero addormentati sulla sedia seduta stante: l’elogio alla noia ero riuscita a scrivere! Deprimente, se pensate che sono qui perché ho vinto un concorso letterario basato principalmente sulla creatività e la capacità di sorprendere.

Devo dire che ne ho fatti di giri di parole, nei tre minuti in cui ho parlato. E sono sicura che la maggior parte di noi mi starà silenziosamente implorando di farmi un nodo sulla lingua e tacere una buona volta. Mi dispiace deludervi, ma una cosa ancora ve la voglio dire; è importante davvero, dato che è l’unica che mi ricordo della pappardella che mi ero preparata e che sapevo a memoria fino a 10 secondi prima di dover parlare!

Volevo solo dirvi Grazie! Ad ognuno di voi! Grazie a chi conosco, a chi mi ha fatto ridere, arrabbiare, imprecare e sorridere. Grazie a chi non conosco, a chi non ho mai stretto la mano, a quelli di cui ho solo sentito mormorare il nome nei corridoi affollati. Grazie a tutti di aver fatto parte o meno di questi 4 anni di liceo!

E ora, Signori e Signore, caliamo il sipario si questi 4 anni che per tanto tempo abbiamo definito infernali e alziamone un altro. Spero che tutti Voi siate pronti per un nuovo Spettacolo!”

Hai giusto il tempo di pronunciare l’ultima parola che uno scoscio assordante di applausi ti assorda. I tuoi compagni, assieme agli insegnati e alle famiglie, si sono alzati in piedi e ora battono forte le mani, sorridendo chi tra le lacrime chi tra le risa.

Persino Sasuke, il volto rigido e altero, si è sciolto in un lieve sorriso; accanto a lui, la sua ragazza, Karin, sembra impressionata da questo.

Poco più in là, Ino e Shikamaru applaudono ridendo – lui di quel sorriso che sembra un ghigno annoiato, e lei con una o due lacrime che sfuggono traditrici.

Hinata non si trattiene invece, e piange liberamente, applaudendo con la testa appoggiata alla spalla del suo ragazzo, Kiba, che ti strizza l’occhio divertito.

Anche Rock Lee piange senza vergogna, facendo sbuffare Shino, il volto imperturbabile come sempre; Choji, accanto a loro, ha smesso per una volta di mangiare, troppo impegnato ad applaudire anche lui.

Ten Ten e Neji ti fissano, calmi e sereni, entrambi con un sorriso forte e determinato sulle labbra.

E Naruto… Naruto ti viene incontro, abbandonando il suo posto – mai stare alle regole lui, eh?! – con un sorriso che va da un orecchio all’altro. È orgoglioso di te, glielo riesci a leggere negli occhi. Ti solleva da terra, tenendoti per la vita, e ti bacia davanti a tutti; ti dimentichi persino della tua timidezza, del tuo detestare quel genere di effusioni in pubblico – davanti a tuta la scuola! – e lo baci a tua volta. C’è qualcosa che sei sicura essere adrenalina scorrerti nelle vene, potente e dirompente. Ti annebbia la mente, ti fa ridere, saltare, ballare. Ti fa sentire libera, come se avessi le ali. E i tuoi amici, accanto a te, non si risparmiano.

Se quella deve essere la fine del vostro percorso scolastico… Non avresti potuto immaginare cerimonia del diploma migliore! Sì, sei felice! E finché loro continueranno a percorrere la strada insieme a te lo sarai sempre. Si è chiuso un capitolo, certo, ma la vita è un libro ancora tutto da leggere!

   
 
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