Salve a tutte/i! questa è
una piccola One-shot venutami in mente riguardando le foto dei miei 5 anni
scolastici. Sì, ho finito, e mi è presa un po’ di nostalgia. Così ho deciso di
scaricarla qui, in questa AU dedicata a Naruto.
Spero possa piacervi!
Oggi
è solo l’inizio
Hai
le gambe che tremano, lo stomaco che fa le capriole e le tempie che pulsano
dolorosamente. Sì, lo ammetti: hai paura! Ma chi non l’avrebbe se fosse in te?
Chi non sarebbe nel panico totale, dovendo osservare qualche centinaio di
persone tra studenti, corpo docenti e familiari?
Ti
porti una mano sullo stomaco e questo fa l’ennesima capriola causandoti nausea.
Stai seriamente valutando la possibilità di dartela a gambe, lì, seduta stante.
Sei sempre stata veloce dopotutto; quattro anni di medaglie, coppe e trofei nei
cento e duecento metri significheranno pur qualcosa!
“ E
ora, a conclusione di questa giornata di diploma, il discorso della vincitrice
del premio letterario ALFA, “Scrivere per vivere”, Sakura Haruno.”
Il
richiamo della Preside ti fa scattare in piedi, e uno scroscio di applausi ti
accompagnano nel breve tragitto fino al podio. Dannazione! Ma perché accidenti
hai vinto quel concorso? Non poteva capitare a qualcun altro? No, ovviamente
no!
Posizioni
i fogli del tuo discorso e fai un breve respiro prima di alzare gli occhi sulla
platea. Un numero imprecisato di occhi ti fissano ora, curiosi, annoiati,
orgogliosi e insofferenti. Sono occhi che conosci bene e occhi che non hai mai
visto in vita tua; persone i cui nomi sono indelebili del tuo cuore, e persone
che non significano niente. E tutti aspettano che tu inizi a parlare.
Osservi
ancora una volta il discorso scritto sulla carta e poi sospiri, a fondo, e
alzando lo sguardo cerchi tra la folla gli occhi di coloro che ti hanno
accompagnata in questi anni. Naruto, Ino, Shikamaru, Sasuke, Sai, Hinata, Kiba,
Rock Lee, Neji, Ten Ten, Choji, Shino. E poi cerchi
gli altri amici, quelli dell’altra scuola, con cui tante volte ti sei scontrata
nelle gare sportive. Gaara, Temari, Kankuro. E spostando leggermente lo sguardo
trovi anche i volti dei tuoi insegnati, quelli odiati, ammirati, mal
sopportati; quelle persone che sono sempre sembrate pronte solo a muovere
rimproveri, ma che hanno saputo colorare le ore scolastiche anche solo con la loro presenza, abbastanza
avvertita da permetterti, insieme agli altri, di prenderli in giro e far
passare il tempo. La Preside Tsunade, il Vicepreside Jiraya, Kakashi, Gai,
Kurenai, Asuma. Se sei arrivata qui lo devi ad ognuno di loro. Tutti hanno significato
qualcosa per te, anche se forse non lo hanno mai saputo.
“ Mi
ero preparata un discorso. Un bel discorso se devo essere sincera. Dico
davvero! Chiedetelo a Ino, o a Shikamaru. O a Naruto. Hanno passato le ultime
settimane ad ascoltarmi per ore ripetere sempre le stesse identiche, sdolcinate
e monotone cose; mi hanno preso in giro tante di quelle volte, rimproverandomi
di aver rotto il disco o di aver fuso. Bè, non posso dar loro torto: li ho
tediati fino allo sfinimento!
È che
una parte di me ci tiene, davvero, a questo momento. Insomma, in fin dei conti
questa è la fine per noi. Siamo al capolinea. Abbiamo affrontato un percorso
lungo 4 anni, quindi qualcosa deve pur significare. E dire che se me lo
avessero detto solo un anno fa mi sarei messa a ridere! La ricordate anche voi,
immagino, quella sensazione di impazienza quando ti accorgi che solo un anno –
9 mesi! – ti separa dalla conclusione della tua carriera scolastica. Dubito che
ci sia stato qualcuno che si sia sentito triste o amareggiato, all’idea di
essere quasi alla fine.
Ripensandoci
ora non mi aspettavo che questo anno fosse così.
Ne che questo momento fosse così.
Immaginavo che mi sarei sentita soddisfatta, serena, appagata. Questa
sensazione di malinconia tristezza proprio non l’avevo calcolata. Ma in fondo
la fine è la fine, no? E non si può far a meno di sentirsi un po’ giù
ripensando agli anni passati. E questo, ragazzi, è proprio il momento di
ripensarci.
Oddio!
Non guardatemi con quelle facce, ora! Mica ho detto che questo è il momento per
piangere! Ho detto solo che è il momento per fermarsi un attimo, a ripensare. E
non è ipocrisia la mia, ma la consapevolezza che tra un paio d’ore sarà davvero tutto finito. Niente più scherzi
ai compagni, azzuffate nei corridoi, aeroplanini di carta durante le lezioni o
stratagemmi per copiare durante i compiti; niente suggerimenti sussurrati
durante un’interrogazione, o scuse campate in aria a cui tanto nessuno crederà;
niente lotte di cibo durante il pranzo, wrestling nell’ora di educazione fisica
o coretti improvvisati durante musica. Finirà tutto questo, tra un paio d’ore.
E non tornerà indietro.
Ma in
fin dei conti mi sta bene così! È giusto che sia così!
Se
questa nostra vita da adolescenti continuasse ancora, credo che la troverei
noiosa, monotona. Il troppo storpia, no? Per questo preferisco chiuderla qui,
oggi, con la consapevolezza di questi 4 anni passati insieme. Non è andato
tutto come avevo programmato a 14 anni, ma non me ne importa. Ciò ch’è stato è
stato, e mi ha dato tanto. La vita reale è sempre più divertente della
fantasia!
Bè,
non era proprio questo il discorso che mi ero preparata. Anzi, era tutt’altro!
E vi assicuro che, ascoltandolo, molti di voi si sarebbero addormentati sulla
sedia seduta stante: l’elogio alla noia ero riuscita a scrivere! Deprimente, se
pensate che sono qui perché ho vinto un concorso letterario basato
principalmente sulla creatività e la capacità di sorprendere.
Devo
dire che ne ho fatti di giri di parole, nei tre minuti in cui ho parlato. E
sono sicura che la maggior parte di noi mi starà silenziosamente implorando di
farmi un nodo sulla lingua e tacere una buona volta. Mi dispiace deludervi, ma
una cosa ancora ve la voglio dire; è importante davvero, dato che è l’unica che
mi ricordo della pappardella che mi ero preparata e che sapevo a memoria fino a
10 secondi prima di dover parlare!
Volevo
solo dirvi Grazie! Ad ognuno di voi!
Grazie a chi conosco, a chi mi ha fatto ridere, arrabbiare, imprecare e
sorridere. Grazie a chi non conosco, a chi non ho mai stretto la mano, a quelli
di cui ho solo sentito mormorare il nome nei corridoi affollati. Grazie a tutti
di aver fatto parte o meno di questi 4 anni di liceo!
E
ora, Signori e Signore, caliamo il sipario si questi 4 anni che per tanto tempo
abbiamo definito infernali e alziamone un altro. Spero che tutti Voi siate
pronti per un nuovo Spettacolo!”
Hai
giusto il tempo di pronunciare l’ultima parola che uno scoscio assordante di
applausi ti assorda. I tuoi compagni, assieme agli insegnati e alle famiglie,
si sono alzati in piedi e ora battono forte le mani, sorridendo chi tra le
lacrime chi tra le risa.
Persino
Sasuke, il volto rigido e altero, si è sciolto in un lieve sorriso; accanto a
lui, la sua ragazza, Karin, sembra impressionata da questo.
Poco
più in là, Ino e Shikamaru applaudono ridendo – lui di quel sorriso che sembra
un ghigno annoiato, e lei con una o due lacrime che sfuggono traditrici.
Hinata
non si trattiene invece, e piange liberamente, applaudendo con la testa
appoggiata alla spalla del suo ragazzo, Kiba, che ti strizza l’occhio
divertito.
Anche
Rock Lee piange senza vergogna, facendo sbuffare Shino, il volto imperturbabile
come sempre; Choji, accanto a loro, ha smesso per una volta di mangiare, troppo
impegnato ad applaudire anche lui.
Ten Ten e Neji ti fissano, calmi e sereni, entrambi con un
sorriso forte e determinato sulle labbra.
E
Naruto… Naruto ti viene incontro, abbandonando il suo posto – mai stare alle
regole lui, eh?! – con un sorriso che va da un orecchio all’altro. È orgoglioso
di te, glielo riesci a leggere negli occhi. Ti solleva da terra, tenendoti per
la vita, e ti bacia davanti a tutti; ti dimentichi persino della tua timidezza,
del tuo detestare quel genere di effusioni in pubblico – davanti a tuta la
scuola! – e lo baci a tua volta. C’è qualcosa che sei sicura essere adrenalina
scorrerti nelle vene, potente e dirompente. Ti annebbia la mente, ti fa ridere,
saltare, ballare. Ti fa sentire libera, come se avessi le ali. E i tuoi amici,
accanto a te, non si risparmiano.
Se
quella deve essere la fine del vostro percorso scolastico… Non avresti potuto
immaginare cerimonia del diploma migliore! Sì, sei felice! E finché loro
continueranno a percorrere la strada insieme a te lo sarai sempre. Si è chiuso
un capitolo, certo, ma la vita è un libro ancora tutto da leggere!