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Autore: ArySayanPrincess    21/07/2012    3 recensioni
Piano piano si avvicino' alle sue labbra e gli diede un bacio delicato.
Dopo poco vide degli occhioni neri aprirsi e guardarla perplessi.
Il ragazzo non riusciva a realizzare quanto fosse accaduto mentre dormiva. Pero' era certo che era stato vittima di un suo attacco di narcolessia. Ed era anche certo che quella ragazza dai lunghi capelli rosso fuoco lo aveva appena baciato.
Cosa succede se capovolgi la storia della Bella Addormentata?E se la ricapovolgi di nuovo e scopri che la vera protagonista sei tu?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un amore da favola 
Il bacio del risveglio


Gli scarponcini neri, i pantaloni fino al ginocchio, la cintura arancione, il petto nudo, una scritta sul braccio, una collana a grandi perle rosse, una cascata di lentiggini, gli occhi chiusi beatamente, i ciuffi corvini ribelli e un cappello da cowboy arancione.
Lo vide davanti ai suoi occhi azzurri, come il mare gelato che circondava l'isola. Il freddo pungente e la neve sotto di lui sembrava aver voluto ghiacciare il ragazzo per conservarlo stupendo com'era. La ragazza gli sfioro' il braccio. Con sua strana sorpresa scopri' che emanava calore. Quindi non era morto! Si chino di' di lui e appoggio' la testa sul suo cuore. Senti' il cuore del moro pulsare forte,un calore intenso le percosse tutto il corpo e il cuore della ragazza ebbe un sussulto. Forse era come nella favola della Bella Addormentata, tranne che lui era un ragazzo e non una ragazza. Forse se lo avesse baciato avrebbe riaperto gli occhi. Ma non poteva sapere se lei era il suo vero amore. Se non avrebbe funzionato? Voleva provare lo stesso. Sin da piccola avrebbe voluto che le fiabe che i suoi genitori le leggevano fossero diventate realta'. Non aveva neanche cercato di svegliarlo in modo normale. Per lei quella del bacio era l'unica soluzione, lei era troppo montata dalle favole che non sapeva risolvere le soluzioni senza fare cose strane.
Piano piano si avvicino' alle sue labbra e gli diede un bacio delicato.
Dopo poco vide degli occhioni neri aprirsi e guardarla perplessi.
Il ragazzo non riusciva a realizzare quanto fosse accaduto mentre dormiva. Pero' era certo che era stato vittima di un suo attacco di narcolessia. Ed era anche certo che quella ragazza dai lunghi capelli rosso fuoco lo aveva appena baciato.
"Ho spezzato l'incantesimo! Lo sapevo che non eri morto! Lo sapevo che quelle fiabe erano vere! Non erano semplici storielle per bambini!" La ragazza rispose con tanta felicita' che le lacrimarono i lucenti occhi azzurri.
Il ragazzo non capiva ancora cosa fosse successo.
"Ma di quale incantesimo parli? Quale fiaba? Perché mi trovo vicino al bosco se quando mi sono addormentato mi trovavo in una stanza di un castello su una montagna vicino alla costa? C'era una signora anziana che  mi stava chiedendo di aiutarla a fare qualcosa ma mi sono addormentato...Devo tornare da lei ad aiutarla!"
Alla ragazza sembrava coincidere tutto con la fiaba. Pero' non riusciva a spiegarsi il fatto che si trovasse qua. Forse le fatine lo avevano trasportato, ma perché? Forse per farlo trovare a lei?
"E' come la storia della Bella Addormentata. Ti sei punto con l'ago della vecchietta e sei caduto in un sonno profondo, poi sono arrivata io e beh poi e ' successo quel che e' successo! Non devi assolutamente tornare da lei! E' malvagia"
Il ragazzo ascolto' in silenzio e poi rispose.
"A me hanno sempre raccontato la storia del bel pirata addormentato, ma forse erano i miei compagni di ciurma che la cambiavano per adattarla a me...Comunque non sono stato punto da niente. Io soffro di narcolessia e mi addormento all'improvviso."
Alla ragazza caddero tutte le speranze. Era troppo bello per essere vero. Inoltre aveva fatto una pessima figura baciandolo. Comincio' ad arrossire. Veramente aveva creduto che la fiaba fosse diventata realta'? Era una stupida principessina sognatrice. Lo diceva sempre suo padre...Non avrebbe mai potuto ereditare il regno se continuava a credere alle favolette "Allora, scusa, me ne vado. Fai finta di non avermi mai visto!" Stava per montare sul suo bianco cavallo Whitty in lacrime per scappare in mezzo al bosco quando senti' un calore incredibile al polso. Era quello della mano del moro.
"Hey dove vai? Non mi hai neanche detto come ti chiami! E poi ho bisogno di te perché non so da che parte andare."
La ragazza rimase bloccata un' attimo. Poi si passo' una mano sugli occhi per asciugarsi le lacrime. Dopo di che si giro' con la testa bassa per rispondere.
"Mi chiamo Aryanne Estrella Daji' e sono la principessa di questo regno. Tu per caso ti chiami Axsce?"
Il ragazzo comicio' a ridere.
"In verità mi chiamo Ace! Mi presento bene. Sono Portoguese D. Ace comandante della seconda flotta di Barbabianca."
La ragazza aveva sentito parlare di Barbabianca, in realtà sapeva solo che era un pirata. Nel regno di SnowyNight non attraccavano molte navi, per via del freddo e della neve che copriva il suolo e rendeva la baia ghiacciata, per gran parte dell’anno. Le notizie però circolavano e si aveva sempre il timore che qualche pirata avrebbe raggiunto l’isola. Aryanne non temeva i pirati, aveva letto libri in cui i pirati  erano gente cattiva e lo aveva anche sentito dire in giro, ma dopo aver ascoltato racconti che stavano dalla parte dei pirati e raccontavano le loro meravigiose avventure  li aveva subito amati, però gli sembrava che fossero una realtà troppo lontana da lei, quasi che ne dubitava l’esistenza, se non ci fossero state taglie in giro per la città a provare che esistevano veramente.
“Hai detto Barbabianca? Quindi tu sei un pirata? Che bello vederne uno dal vivo! Però posso farti una domanda? Ma i pirati non hanno freddo? A me hanno sempre detto che non venivano su quest’isola per il freddo…Ma allora perché te sei su quest’isola e inoltre mezzo nudo?”
In effetti lui era a petto nudo mentre la ragazza aveva un’enorme vestito da cerimonia con sopra un cappotto azzurro con un grosso cappuccio dietro la schiena che gli ricordava quello di Cappuccetto Rosso.
“Bè io non sento freddo.Mi sa che i miei compagni invece si. Però non so dove siano. Staranno vagando per l’isola alla ricerca di un cappotto. E io posso farti una domanda? Ma come credi di andare a cavallo con un vestito del genere?”
Sapeva che qualcuno gliel’avrebbe chiesto e molto meglio che era uno sconosciuto a chiederlo e non uno del villaggio, sennò avrebbe fatto la spia.
“Al palazzo c’era una festa ma era così terribilmente noiosa che me ne sono andata, mi sa che mi staranno cercando perché sono fuori da un po’. Se vuoi puoi venire con me dal mio sarto di fiducia. E’ sulla strada per andare a casa. Così ti compri dei vestiti più caldi. La gente ti prenderà per pazzo se vai in giro così!”
Perché doveva comprare dei vestiti se stava bene così? Ogni persona può avere o freddo o caldo a suo piacimento. Se uno si veste in un modo non vuol dire che tutti si devono vestire uguali a lui. Però cercò di non far vergognare la ragazza ad andare in giro con lui è accettò la proposta.
Si avviarono per il bosco. Ace fece salire la principessa sul cavallo e lui lo guidava a piedi. Intanto rispondeva alle domande sempre più insistenti della ragazza.
“E quindi tu avresti mangiato un Frutto del Diavolo che si chiama Foco Foco? Ora capisco! Ed avresti anche una taglia di  550.000.000 di Berry? Ora comincio ad avere un po’ di paura. Però non sembri cattivo. Devo fidarmi di te?”
Aryanne era molto titubante. Il ragazzo che fino a poco  prima gli era sembrato come un’ angelo cominciava a sembrargli pericoloso.  Cosa gli sarebbe potuto accadere? E se quando fossero arrivati al villaggio tutti l’avessero vista con lui e sarebbe scoppiato uno scandalo? E se al villaggio non ci sarebbe arrivata mai?
“Guarda che le taglie non vengono date in base alla cattiveria! Fidati di me non farò niente… Non mi interessa far male alla gente senza uno scopo.”
Arrivati alle prime case del villaggio la gente cominciò ad osservare. Fortunatamente il negozio del sarto era proprio là.
“Ti piace questa maglietta? E questo cappotto? A me sembrano proprio perfetti per te! I ricami si intonano col colore del tuo cappello! Provateli dai!”
Ace se li provò per accontentare Aryanne e il sarto che lo  fissava con degli occhi che sembravano sperare che li comprasse.
“Il cappotto mi piace. La maglietta mi dà fastidio però”
Così le compere finirono.
“Senti, ora te che fai? Torni dai tuoi compagni?”
Pugno di fuoco non aveva intenzione di tornare sulla nave per adesso. Voleva tornare prima al castello dall’anziana signora. Era entrato per caso là dentro pensando fosse una locanda. Invece era un castello oscuro diroccato sopra una montagna a picco sul mare. Girando per le stanze aveva incontrato una anziana signora che gli aveva promesso del cibo se l’avesse aiutata,ma poi si era addormentato. Ora si rese conto che aveva davvero molta fame, ed erano passate almeno due ore da quando era entrato nel castello. La sua pancia cominciò a brontolare.
“Sto morendo di fame! C’è un posto dove mangiare qua?”
Aryanne non si fidava ancora bene però quelle tenere lentiggini e quel sorriso contagioso gli donavano un’ aspetto,si, da furbetto, ma innocuo.
“Se vuoi puoi venire a casa mia! A quest’ora i miei genitori e tutti gli ospiti saranno nei giardini. Non ci saranno occhi indiscreti dentro il palazzo e potrai mangiare quanto vuoi! Per me non sarebbe un impiccio.Inoltre puoi anche farti un bagno se lo desideri! E fare quello che vuoi!Accetti?”
Il ragazzo accettò la proposta. E si avviarono verso il palazzo. Quando entrò rimase colpito da tutto quel lusso. E soprattutto da una tavola lunga e  piena di cibo.
“Come mai tutto questo cibo è qui?”
“Sai quell’uomo che abbiamo incontrato prima sulla strada? Lui è il cuoco e gli ho detto di preparare un bel banchetto per te! Non sei costretto a mangiare tutto anche perché è davvero tanto cibo! Non ci sta in una sola pancia.”
Neanche aveva finito di parlare che il moro aveva già mangiato il cibo di mezzo tavolo.
  
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