“Sai, sei bella come la tua mamma…”

Un ragazzo divenuto uomo all'improvviso osserva una bambina rincorrere una farfalla che anche lui sognava di prendere.

La piccola alzò gli occhi e con una ingenuità che spiazza domandò la più semplice e cruda curiosità che nessuno era mai riuscito a soddisfare.

“E dov'è lei ora?”

Anche lei sembrava cresciuta, più vecchia in quel dolore che corrode sia l'anima che il corpo.

Ma suo padre le rispose altrettanto semplicemente che quasi la bambina credette d'essere presa in giro.

“è nel posto più lontano e, allo stesso tempo, più vicino di quanto tu possa immaginare.”

“dov'è??” La frustrazione di non comprendere qualcosa fu grande, e l'esasperazione prese il sopravvento.
A differenza della farfalla, che è materiale e che quindi si può prendere anche con la forza, la conoscenza è qualcosa di astratto che molti, ingegnandosi nel frattempo a rincorrere la farfalla, evitano perché difficile da ottenere.

Purtroppo molte persone ragionano allo streguo di una bambina di 6 anni, proprio perché è il concetto base di tutta una nostra società che vede le cose materiali al di sopra di quelle spirituali per il loro facile accesso.
Ma vale di più un kg d'oro o il sorriso d'un bambino?


“È nel nostro cuore.”

“Ma io come faccio a vederla? E a toccarla?” Si mise una mano sul petto e cominciò a sentire il rumore di qualcosa che batteva sotto i vestiti di raso e pizzo.

“La senti? È qui.”

“È vero! La mia mamma stà qui dentro!! Ma è così piccina?”

“No.” Sorrise pensando all”affermazione ingenua della figlia “è più grande del mondo, perché è al di fuori di esso”

“Non ho capito molto bene… Però sono molto contenta!” e sfoggiò un sorrisone al padre che si era messo carponi di fronte a lei.

“Di cosa sei contenta?”

“La mia mamma si nasconde perché è timida… io non dico a nessuno dov'è, però io si, so dov'è che si nasconde! Lo sai papà? Sono contenta che tu sia il mio papà!-

e tornò saltellando a rincorrere le farfalle.