A/N: ENJOY!!
:D
Capitolo
8 – Finta Missione Sotto Copertura
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JULIET POV ---
- Chief, dov’è Shawn! – Il mio tono di voce era
molto… duro. Capì subito che il capo aveva intuito la mia rabbia.
Era normale che lo fossi. Per qualche ragione ero
sicura che Shawn era finito in qualche problema o… che forse era finito in
qualche modo in quell’incidente…
Perché mandare tutti gli agenti allora?
Perché allora erano tutti tristi tra quelli rimasti
in centrale?
Mi venne una stretta al cuore… fortunatamente lo
nascosi bene, ma non riuscì a parlare…
“Avrei dovuto chiamarlo prima…” di questo ne ero
sicura.
- C’entra… - Presi un respiro e deglutì – Gli
agenti… ecco, sono tutti li perché… Shawn…
-
Il capo mi guardò triste. Sospirò e continuò a
tenere il mio sguardo.
Mi iniziai a preoccupare… e se…
- Senti, non preoccuparti, ok? –
- Come faccio a non… sta bene? Shawn… era
nell’incidente? –
Sorrise, sollevata. A questo punto le mie paure si
dileguarono…
Si alzò e si avvicinò a me.
Mi alzai.
- No, non era nell’incidente, e sta bene, ma… -
La paura tornò.
Stava pensando. Molto. Dopo quelle che sembravano
ore, iniziò a parlare.
- Shawn… - Mi guardò negli occhi. – Ecco, lui… -
--- SHAWN POV ---
- Ehi, il mio iPhone!!!
Ridammelo.
Me lo accese e me lo diede.
- Dai metti il pin.-
Lo guardai storto, e misi il pin.
Anche se ci credevo guardavo speranzoso il
cellulare.
“Dai Dai
Dai DAI DAI!”
“Pin
Accettato”
“Inizio
caricamento memoria”
“Raggiunta la linea telefonica” (ben 4 tacche)
“Caricamento
memoria completata”
…
Niente…
Addirittura il mio iPhone
riuscì addirittura ad entrare nel Wi-Fi dell’aereo, ma della chiamata (o anche
di un misero SMS nemmeno l’ombra)
Presi il cellulare e me lo rimisi in tasca.
- Te l’avevo detto amico. Non mi avrebbe chiamato.
–
Mi riappoggiai al poggiatesta e guardai il
soffitto dell’aereo…
- Senti, - Il tipo affianco cercò di scusarmi – mi
dispiace… non volevo darti false speranze…
- Fa niente amico… - Gli sorrisi per la prima
volta e fissai lo schermo in alto. Per tutto il viaggio quella era la prima
volta che lo notavo. Presi le cuffie dell’aereo e me le misi.
Facevano passare “Top Secret!”.
“Fantastico!” pensavo.
- Ehi, lo hai già visto questo film? – Mi girai
verso il tipo.
- No, vale la pena vederlo? –
- Stai scherzando? Certo che si. – Gli porsi le
sue cuffie – Ringraziami dopo amico. In questo film c’è quel genio di Val
Kilmer.
“Forse
non sarà così male questo viaggio”
---
JULIET POV ---
- Lui… è partito. –
Rimasi a fissarla.
Lei fece lo stesso.
- P-Partito?? –
- Si. –
Era andato via. Non era possibile…
- E dove… dove è andato e perché? –
Alzai la spalle e le riabbassai. Mi lasciai cadere
sulla sedia e fissai una piccola formica sul pavimento.
Andato via.
Mi si avvicinò. Appoggiò la mano sulla mia spalla.
- Senti… -
Sentì qualcosa nella sua voce.
- Non deve sentirsi in colpa… non è colpa sua… Lo
conosciamo Shawn. E’ testardo. –
- Io… - Fece una pausa poi continuò – Ok. Voglio
che tu sappia che se n’è andato solo per motivi di lavoro. –
Lavoro?!
“ Lo
hanno trasferito?! … Cioè, che sto dicendo, non è un poliziotto.”
- Non capisco… -
- I poliziotti… Gli agenti di St.
Louis e di Detroit hanno richiesto il suo aiuto…
-
Non mi sentì
molto meglio.
Recentemente
queste due città erano in vetta alla classifica delle città con più attività
criminale. Se non fosse ancora abbastanza, da alcune settimane la prima aveva a
che fare con un nuovo serial killer mentre nella seconda due gang molto famose
si erano date guerra… Alcune persone erano già state ferite in modo molto
grave.
- Mi dica
dove è andato. –
- Non posso.
Abbiamo bisogno di te in centrale. –
Mi misi a
ridere. – Sul serio… Non c’è NESSUNO in centrale. Cosa dovrei fare. –
- O’Hara NON
ALZARE il tono con me OK?! –
Mi sentivo
come se avessi esagerato. Ma questo non cambiava nulla. Non potevo mandarlo li
da solo.
- In effetti
ci sarebbero un po’ di pratiche da controllare. Lo sai bene che Shawn… non gli
piace farle. Tutte le pratiche sono già sulla tua scrivania.-
- Ok. –
Non avevo la
minima intenzione di perdere tempo.
Uscì dal suo
ufficio. Lei si chiuse dentro io mi voltai sorridendo già per il mio piano.
Andai da
McNabb.
- Ehi
McNabb! – Stava ancora bevendo il suo smoothie all’ananas…
Avvicinandomi
notai che invece era già al TERZO smoothie di oggi.
- Possibile
che non fai niente per aiutarlo. Sei suo amico no? –
Mi guardò
con un grande senso di colpa…
- Se sapessi
cosa fare… Avevo già chiesto al capo se potevo seguirlo ma mi ha negato… -
- Io ho un
piano… Ma per poterlo attuare ho bisogno una mano con le pratiche sul mio
tavolo. –
- Pratiche?
Te ne ha date altre? Pensavo di aver finito tutte quelle in centrale… -
- Come? –
- Appena
Shawn se n’è andato ho iniziato a finire tutte le sue pratiche e di tutta la
centrale… volevo rendermi utile… -
“Già tutto
concluso… Bene”
- Ok… in
questo caso grazie… - Gli sorrisi e andai al mio tavolo…
Notai che
oltre ad essere estremamente ordinato, erano state pulite tutte le superfici in
legno e lucidate tutte le parti in metallo. Le foto erano state rialzate e
lucidate e messe nel solito ordine anche quelle che avevo messo nel cassetto.
L’unica foto
che non c’era era quella che avevo strappato alcuni giorni prima e che ora era
sul tavolo rimessa insieme da alcuni fili di scotch.
La foto era
rimessa quasi perfettamente.
Come la foto
speravo che tutto tornasse a come era prima.
Prima di
quella rivelazione.
--- SHAWN POV ---
“PUNCH”
- AHI! –
Il tipo mi aveva dato un cazzotto.
- Ma che diavolo fai? Fa male! –
Il tipo cercava di dirmi qualcosa. Non riuscì a
capire.
Mi ricordai che mi ero addormentato di nuovo con
le cuffie ancora addosso. Stavo per togliermele quando il tipo me le tira via.
- AHIII! Ma la vuoi piantare?! – Mi misi le mani
sulle orecchie. Faceva molto male…
Mi tirò anche le mani dalle orecchie.
- Ma che ti ho fatto di male?! –
Poi sentì. Prima che riuscì a dire – Il
telefono!!! – presi l’iPhone e schiacciai il verde
senza vedere chi era.
- Jules sei tu?-
- No Shawn, sono Karen. –
- Ah. –
- Senti ho dovuto mentire a tutti sul fatto della
tua partenza. – Sembrò un po’ offesa dal mio scarso entusiasmo.
- Ho visto. –
- PROPRIO tutti. –
- Che intendi dire? –
- O’Hara è tornata in centrale e… -
- … -
- TI cercava. –
- Ma non mi ha nemmeno telefonato. –
- Eppure era molto ansiosa di vederti. Comunque se
ti telefona… devi sapere che sei a Denver
o a St. Louis.–
Non ci credevo
- Voleva
vedermi… - Sbuffai. Mi misi una mano tra i capelli. – Diamine… Dove ha detto
che sto?-
- Sarai un
consulente della Denver PD e dell’FBI di St. Louis. Ricordatelo. –
- Non c’è
problema. –
- Mi devi
promettere che non gli dici la tua vera posizione. Ho bisogno di te
concentrato. –
- Perché?
Non posso dirle tutto? Non posso mentirle ancora. Non… non posso. –
- Devi. POI
le dirai tutto… -
- “tummm tummmm” Ho un problema
adesso, “tummm” ti richiamo dopo. –
---
JULIET POV ---
Aprii il
database delle carte di identità. Dopo aver preso quello di Shawn andai alla
lista delle carte di credito… Ne aveva solo una. La aprii.
Iniziò il
caricamento.
Caricata.
Presi il
mouse e cliccai “Transazioni Recenti”.
ACCESSO NEGATO
Questa
scritta comparve al caricamento della pagina.
-
Dannazione! –
Avrei dovuto
trovare un altro modo.
Provai a
richiamarlo ma mi risultò occupato…
--- SHAWN POV ---
- Mentirle?
– Il tipo mi guardò – Le menzogne non ti hanno portato solo guai?-
- Beh amico
non posso farci niente… Non lo dire a nessuno. – Mi avvicinai a lui e misi la
mano per coprirmi la bocca. – Devo andare sotto copertura. –
- Dove? TI
giuro che non lo dico. –
- Denver e
St. Louis. –
Deglutì. – Oh amico… Io
sono di St. Louis. Spero che lo prendi quel pazzo. –
- Pazzo? – Stavo già
facendo saltare la copertura
- Non vedi i tg? Non ti
hanno detto chi devi catturare? –
- Vedo i cartoni
animati… sono più divertenti… e NO. Non me lo dicono mai. –
Me l’ero cavata così.
- Quiiiiiiiiiiindi...
quanto è pazzo questo tipo? –
- E’ un serial killer. –
No.
Un serial killer no.
Presi il mio cellulare e
digitai il numero della centrale.
- Pronto McNabb. –
- Ciao amico, passami la
Chief Vick –
- Tutto bene Sh-
- Zitto Buzz! -
- Scusa, te la passo
subito. –
- Grazie. Se sta li, non
dirLE niente mi raccomando. –
Rispose Karen.
- Qualche problema? –
- Lo sai benissimo che
problemi abbiamo avuto in passato. I SERIAL KILLER SONO ALCUNI DEI NOSTRI PIU’
GRANDI INCUBI. Abbiamo passato entrambi notti insonni per questi ricordi… NON
POTEVI INVERTARTI QUALCOS’ALTRO?-
- NON PARLARMI COSI! SMETTILA.
MA CHE HAI OGGI?-
Mi rimisi di nuovo la
mano libera nei capelli… - Scusami, scusami. Più che altro, che diavolo è
successo prima?-
- Beh Shawn, è successo
che Juliet ha cercato di rintracciare la tua carta di credito per vedere il
volo che hai preso… Ma sono riuscita a bloccarla in tempo. –
- Non posso mentirle su
questo. UN SERIAL KILLER?? Solo Yin ha quasi ucciso tutte le mie persone care e
me.-
- Lo so benissimo, ma lì
ci devi andare concentrato, Sh-… Scemo!-
Risi. – Come scusa? –
- Rick non puoi buttare
all’aria questo appuntamento ok?! –
- Rick?-
Sentii un'altra voce in
sottofondo. Era femminile.
Capii.
- Jules ci sta
ascoltando? E li?-
- Senti O’Hara,
qualunque cosa sia, DOPO. Sto litigando con mio marito. -
Sentii una porta
chiudersi.
- Dobbiamo chiudere. Ci
ha quasi scoperti.-
- No, aspetta!- Ma aveva
già attaccato.
“Vi ricordiamo di allacciarvi le cinture, stiamo
scendendo per il primo scalo”
- Scalo?? Ma io ho preso
il diretto. -
- Beh sembra di no. –
- Ma questo arriva a
Washington? –
Il tipo mi guardò
strano.
- Non dovevi andare a
Denver?? –
“Cavolo”
-Ehm.-
“Che mi invento ora…”
- Devo prima andare a
Washington… Devo avere il permesso dai – Mimai con la mano – “grandi capi” per
questa missione. –
- Ah capito.-
Mi riappoggiai al
sedile…
Ci sarebbero volute più
di 5 ore…
A/N: Quello che ho messo è il nome reale del
marito della Chief. E’ solo un nome, spero non dia fastidio…
Spero che Shawn non è troppo esagerato quando
litiga con Karen… Solo che ho pensato che potrebbe reagire così pensando che
potrebbe fare preoccupare Juliet per niente… Lui non le farebbe MAI del male. Spero
vi sia piaciuta :D