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Autore: iacomary97    21/07/2012    1 recensioni
Conteggio Parole: 37000 Capitoli: 15 (+ epilogo)
Cosa succede quando Lassiter scopre la verita'? Cosa fara'? Questa storia si basa dopo la sesta stagione di Psych. NON CI SONO SPOILER DELLA 7 STAGIONE, sono solo mie speculazioni su cosa potrebbe succedere. Ho inserito anche altri personaggi della serie Lie To ME.
AVVERTIMENTO: E' SCRITTO IN POV
Genere: Angst, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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A/N: ENJOY!! :D

 

Capitolo 8 – Finta Missione Sotto Copertura

 

--- JULIET POV ---

 

- Chief, dov’è Shawn! – Il mio tono di voce era molto… duro. Capì subito che il capo aveva intuito la mia rabbia.

Era normale che lo fossi. Per qualche ragione ero sicura che Shawn era finito in qualche problema o… che forse era finito in qualche modo in quell’incidente…

Perché mandare tutti gli agenti allora?

Perché allora erano tutti tristi tra quelli rimasti in centrale?

 

Mi venne una stretta al cuore… fortunatamente lo nascosi bene, ma non riuscì a parlare…

“Avrei dovuto chiamarlo prima…” di questo ne ero sicura.

- C’entra… - Presi un respiro e deglutì – Gli agenti… ecco, sono tutti li perché… Shawn…  -

Il capo mi guardò triste. Sospirò e continuò a tenere il mio sguardo.

Mi iniziai a preoccupare… e se…

 

- Senti, non preoccuparti, ok? –

- Come faccio a non… sta bene? Shawn… era nell’incidente? –

 

Sorrise, sollevata. A questo punto le mie paure si dileguarono…

 

Si alzò e si avvicinò a me.

Mi alzai.

 

- No, non era nell’incidente, e sta bene, ma… -

 

La paura tornò.

Stava pensando. Molto. Dopo quelle che sembravano ore, iniziò a parlare.

 

- Shawn… - Mi guardò negli occhi. – Ecco, lui… -

 

 

--- SHAWN POV ---

- Ehi, il mio iPhone!!! Ridammelo.

 

Me lo accese e me lo diede.

- Dai metti il pin.-

 

Lo guardai storto, e misi il pin.

Anche se ci credevo guardavo speranzoso il cellulare.

“Dai Dai Dai DAI DAI!”

“Pin Accettato”

“Inizio caricamento memoria”

 “Raggiunta la linea telefonica” (ben 4 tacche)

“Caricamento memoria completata”

Niente…

Addirittura il mio iPhone riuscì addirittura ad entrare nel Wi-Fi dell’aereo, ma della chiamata (o anche di un misero SMS nemmeno l’ombra)

Presi il cellulare e me lo rimisi in tasca.

- Te l’avevo detto amico. Non mi avrebbe chiamato. –

Mi riappoggiai al poggiatesta e guardai il soffitto dell’aereo…

- Senti, - Il tipo affianco cercò di scusarmi – mi dispiace… non volevo darti false speranze…

- Fa niente amico… - Gli sorrisi per la prima volta e fissai lo schermo in alto. Per tutto il viaggio quella era la prima volta che lo notavo. Presi le cuffie dell’aereo e me le misi.

Facevano passare “Top Secret!”.

“Fantastico!” pensavo.

- Ehi, lo hai già visto questo film? – Mi girai verso il tipo.

- No, vale la pena vederlo? –

- Stai scherzando? Certo che si. – Gli porsi le sue cuffie – Ringraziami dopo amico. In questo film c’è quel genio di Val Kilmer.

“Forse non sarà così male questo viaggio”

 

 

--- JULIET POV ---

 

- Lui… è partito. –

 

Rimasi a fissarla.

Lei fece lo stesso.

 

- P-Partito?? –

- Si. –

 

Era andato via. Non era possibile…

- E dove… dove è andato e perché? –

Alzai la spalle e le riabbassai. Mi lasciai cadere sulla sedia e fissai una piccola formica sul pavimento.

Andato via.

 

Mi si avvicinò. Appoggiò la mano sulla mia spalla.

 

- Senti… -

Sentì qualcosa nella sua voce.

- Non deve sentirsi in colpa… non è colpa sua… Lo conosciamo Shawn. E’ testardo. –

- Io… - Fece una pausa poi continuò – Ok. Voglio che tu sappia che se n’è andato solo per motivi di lavoro. –

 

Lavoro?!

 

“ Lo hanno trasferito?! … Cioè, che sto dicendo, non è un poliziotto.”

 

- Non capisco… -

- I poliziotti… Gli agenti di St. Louis e di Detroit hanno richiesto il suo aiuto… -

 

Non mi sentì molto meglio.

Recentemente queste due città erano in vetta alla classifica delle città con più attività criminale. Se non fosse ancora abbastanza, da alcune settimane la prima aveva a che fare con un nuovo serial killer mentre nella seconda due gang molto famose si erano date guerra… Alcune persone erano già state ferite in modo molto grave.

 

- Mi dica dove è andato. –

- Non posso. Abbiamo bisogno di te in centrale. –

Mi misi a ridere. – Sul serio… Non c’è NESSUNO in centrale. Cosa dovrei fare. –

- O’Hara NON ALZARE il tono con me OK?! –

Mi sentivo come se avessi esagerato. Ma questo non cambiava nulla. Non potevo mandarlo li da solo.

- In effetti ci sarebbero un po’ di pratiche da controllare. Lo sai bene che Shawn… non gli piace farle. Tutte le pratiche sono già sulla tua scrivania.-

- Ok. –

Non avevo la minima intenzione di perdere tempo.

Uscì dal suo ufficio. Lei si chiuse dentro io mi voltai sorridendo già per il mio piano.

 

Andai da McNabb.

- Ehi McNabb! – Stava ancora bevendo il suo smoothie all’ananas…

Avvicinandomi notai che invece era già al TERZO smoothie di oggi.

- Possibile che non fai niente per aiutarlo. Sei suo amico no? –

Mi guardò con un grande senso di colpa…

- Se sapessi cosa fare… Avevo già chiesto al capo se potevo seguirlo ma mi ha negato… -

- Io ho un piano… Ma per poterlo attuare ho bisogno una mano con le pratiche sul mio tavolo. –

- Pratiche? Te ne ha date altre? Pensavo di aver finito tutte quelle in centrale… -

- Come? –

- Appena Shawn se n’è andato ho iniziato a finire tutte le sue pratiche e di tutta la centrale… volevo rendermi utile… -

 

“Già tutto concluso… Bene”

 

- Ok… in questo caso grazie… - Gli sorrisi e andai al mio tavolo…

 

Notai che oltre ad essere estremamente ordinato, erano state pulite tutte le superfici in legno e lucidate tutte le parti in metallo. Le foto erano state rialzate e lucidate e messe nel solito ordine anche quelle che avevo messo nel cassetto.

L’unica foto che non c’era era quella che avevo strappato alcuni giorni prima e che ora era sul tavolo rimessa insieme da alcuni fili di scotch.

La foto era rimessa quasi perfettamente.

Come la foto speravo che tutto tornasse a come era prima.

Prima di quella rivelazione.

 

 

 

--- SHAWN POV ---

“PUNCH”

 

- AHI! –

Il tipo mi aveva dato un cazzotto.

- Ma che diavolo fai? Fa male! –

 

Il tipo cercava di dirmi qualcosa. Non riuscì a capire.

Mi ricordai che mi ero addormentato di nuovo con le cuffie ancora addosso. Stavo per togliermele quando il tipo me le tira via.

 

- AHIII! Ma la vuoi piantare?! – Mi misi le mani sulle orecchie. Faceva molto male… Mi tirò anche le mani dalle orecchie.

- Ma che ti ho fatto di male?! –

 

Poi sentì. Prima che riuscì a dire – Il telefono!!! – presi l’iPhone e schiacciai il verde senza vedere chi era.

- Jules sei tu?-

- No Shawn, sono Karen. –

- Ah. –

- Senti ho dovuto mentire a tutti sul fatto della tua partenza. – Sembrò un po’ offesa dal mio scarso entusiasmo.

- Ho visto. –

- PROPRIO tutti. –

- Che intendi dire? –

- O’Hara è tornata in centrale e… -

- … -

- TI cercava. –

- Ma non mi ha nemmeno telefonato. –

- Eppure era molto ansiosa di vederti. Comunque se ti telefona… devi sapere che sei a Denver o a St. Louis.–

 Non ci credevo

- Voleva vedermi… - Sbuffai. Mi misi una mano tra i capelli. – Diamine… Dove ha detto che sto?-

- Sarai un consulente della Denver PD e dell’FBI di St. Louis. Ricordatelo. –

- Non c’è problema. –

- Mi devi promettere che non gli dici la tua vera posizione. Ho bisogno di te concentrato. –

- Perché? Non posso dirle tutto? Non posso mentirle ancora. Non… non posso. –

- Devi. POI le dirai tutto… -

- “tummm tummmm” Ho un problema adesso, “tummm” ti richiamo dopo. –

 

 

 

--- JULIET POV ---

 

Aprii il database delle carte di identità. Dopo aver preso quello di Shawn andai alla lista delle carte di credito… Ne aveva solo una. La aprii.

Iniziò il caricamento.

 

Caricata.

Presi il mouse e cliccai “Transazioni Recenti”.

 

ACCESSO NEGATO

 

Questa scritta comparve al caricamento della pagina.

 

- Dannazione! –

Avrei dovuto trovare un altro modo.

Provai a richiamarlo ma mi risultò occupato…

 

 

--- SHAWN POV ---

- Mentirle? – Il tipo mi guardò – Le menzogne non ti hanno portato solo guai?-

- Beh amico non posso farci niente… Non lo dire a nessuno. – Mi avvicinai a lui e misi la mano per coprirmi la bocca. – Devo andare sotto copertura. –

- Dove? TI giuro che non lo dico. –

- Denver e St. Louis. –

Deglutì. – Oh amico… Io sono di St. Louis. Spero che lo prendi quel pazzo. –

- Pazzo? – Stavo già facendo saltare la copertura

- Non vedi i tg? Non ti hanno detto chi devi catturare? –

- Vedo i cartoni animati… sono più divertenti… e NO. Non me lo dicono mai. –

Me l’ero cavata così.

- Quiiiiiiiiiiindi... quanto è pazzo questo tipo? –

- E’ un serial killer. –

 

No.

Un serial killer no.

 

Presi il mio cellulare e digitai il numero della centrale.

- Pronto McNabb. –

- Ciao amico, passami la Chief Vick –

- Tutto bene Sh-

- Zitto Buzz! -

- Scusa, te la passo subito. –

- Grazie. Se sta li, non dirLE niente mi raccomando. –

 

Rispose Karen.

- Qualche problema? –

- Lo sai benissimo che problemi abbiamo avuto in passato. I SERIAL KILLER SONO ALCUNI DEI NOSTRI PIU’ GRANDI INCUBI. Abbiamo passato entrambi notti insonni per questi ricordi… NON POTEVI INVERTARTI QUALCOS’ALTRO?-

- NON PARLARMI COSI! SMETTILA. MA CHE HAI OGGI?-

Mi rimisi di nuovo la mano libera nei capelli… - Scusami, scusami. Più che altro, che diavolo è successo prima?-

- Beh Shawn, è successo che Juliet ha cercato di rintracciare la tua carta di credito per vedere il volo che hai preso… Ma sono riuscita a bloccarla in tempo. –

- Non posso mentirle su questo. UN SERIAL KILLER?? Solo Yin ha quasi ucciso tutte le mie persone care e me.-

- Lo so benissimo, ma lì ci devi andare concentrato, Sh-… Scemo!-

 

Risi. – Come scusa? –

- Rick non puoi buttare all’aria questo appuntamento ok?! –

- Rick?-

Sentii un'altra voce in sottofondo. Era femminile.

Capii.

- Jules ci sta ascoltando? E li?-

- Senti O’Hara, qualunque cosa sia, DOPO. Sto litigando con mio marito. -

Sentii una porta chiudersi.

- Dobbiamo chiudere. Ci ha quasi scoperti.-

- No, aspetta!- Ma aveva già attaccato.

 

“Vi ricordiamo di allacciarvi le cinture, stiamo scendendo per il primo scalo

 

- Scalo?? Ma io ho preso il diretto. -

- Beh sembra di no. –

- Ma questo arriva a Washington? –

Il tipo mi guardò strano.

- Non dovevi andare a Denver?? –

“Cavolo”

-Ehm.-

 

“Che mi invento ora…”

 

- Devo prima andare a Washington… Devo avere il permesso dai – Mimai con la mano – “grandi capi” per questa missione. –

 

- Ah capito.-

 

Mi riappoggiai al sedile…

Ci sarebbero volute più di 5 ore…

 

 

 

A/N: Quello che ho messo è il nome reale del marito della Chief. E’ solo un nome, spero non dia fastidio…

Spero che Shawn non è troppo esagerato quando litiga con Karen… Solo che ho pensato che potrebbe reagire così pensando che potrebbe fare preoccupare Juliet per niente… Lui non le farebbe MAI del male. Spero vi sia piaciuta :D

 

   
 
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