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Autore: sogek    22/07/2012    2 recensioni
Piccola storia che parla dei minuti finali di una partita di calcio. Spero vi piaccia
Genere: Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mancano 15 minuti ai rigori . Non posso restare qui su questa barella a riposarmi . Non dopo quello che ho passato. Quando mi ricapita un'occasione del genere? sono arrivato in sordina in questo club ormai sulla soglia del fallimento e , lottando con le tutte le nostre forze siamo riusciti ad arrivare a giocarci , partita dopo partita, una insperata quanto storica finale di Coppa Campioni. E io che faccio mentre i miei compagni combattono? Resto qui a riposarmi perchè quello stupido medico dice che tornare in campo potrebbe farmi male...ma i cambi sono finiti e io non lascio i miei compagni a giocarsi una finale in 10 perchè un debole si è fatto male a una caviglia!No! Non posso farlo! Devo tornare in campo e combattere, il risultato è ancora aperto, non abbiamo ancora perso...certo, stiamo 3 a 2 per loro, ma con il mio aiuto sono sicuro riusciremo a pareggiare. Dico quindi a quello stupido medico di farmi entrare , ma lui dice che non posso...lo mando a fare in culo ed entro, chi se ne fotte se mi starò 3 mesi in un letto a marcire o riceverò una multa dal club: questa è un'occasione unica, e nessun medico me la leverà. Rientro quindi in campo e vado a rimettermi al centro della difesa, però ora siamo molto più alti e pressiamo la squadra avversaria, quindi mi trovo vicino al centrocampo e spesso sono costretto a cominciare io l'azione dando il pallone a questo o a quello. Mancano 5 minuti. Dannazione! Non puoi tradirmi adesso, stupida caviglia! Sento di nuovo quel dolore allucinante ma non voglio uscire, devo rimanere in campo, devo lottare coi miei compagni, devo vincere per la mia squadra, per i miei tifosi.Ma non posso continuare in difesa , rischio di fare qualche guaio: il mister decide quindi di mettermi avanti, giocando vicino la prima punta, per far sentire il mio fisico e magari cercare di prenderne qualcuna di testa. Mancano 30 secondi...lancio lungo da centrocampo, viene verso di me! Comincio a fare a sportellate con Sergio Ramos, cerco di prendere posizione per prenderla di testa. Il pallone sta arrivando, eccolo! Lo colpisco di testa ma non batto a rete, lo appoggio al mio compagno che lascia partire un gran tiro ma il portiere si oppone e manda il pallone in calcio d'angolo. Mancano 10 secondi . Dobbiamo battere questo calcio d'angolo, e in fretta anche! è la nostra ultima occasione per pareggiare, è la mia ultima occasione per far vedere chi sono. Non posso sbagliare, NON POSSO!!! Prima del calcio d'angolo, vicino a me si rimette S.Ramos che mi marca efficacemente e anche irregolarmente: il suo gomito è molto vicino alla mia faccia, e scommetto che se salterò non esiterà a colpirmi in pieno volto per evitarmi di segnare. E come biasimarlo? Io farei la stessa identica cosa. Mancano 5 secondi. Parte il calcio d'angolo. Il pallone assume uno strano effetto e, mentre in un primo momento sembrava stesse per andare alle mie spalle, improvvisamente s'abbassa . è la mia occasione! Non posso sbagliare! Salto, e sento il gomito di S.Ramos premere contro il mio petto ma non mi importa , l'importante è che io arrivi prima sul pallone, e così succede: Il pallone arriva sulla mia testa e io colpisco con tutta la potenza che ho in corpo. Il secondo che impiega il pallone per arrivare in porta e dare il verdetto è lunghissimo, interminabile. Vedo il pallone avvicinarsi alla porta, superare il portiere e colpire inesorabilmente la traversa per poi andare docilmente sul fondo. Insieme al rumore fragoroso , orribile del pallone che si stampa sulla traversa arriva anche il fischio dell'arbitro, questo molto più orribile e doloroso per me. Mi stendo sul prato e guardo i tifosi sugli spalti piangere, disperarsi e urlare di rabbia per una partita stregata. Noi ci credevamo, volevamo vincere e far avere al club il rispetto che spetta ma ormai è finita.la partita è finita! e noi abbiamo perso. Certo, abbiamo lottato con le unghie e con i denti, ma non è servito a nulla: loro hanno vinto, noi abbiamo perso. è questo il verdetto del campo e non c'è niente da fare se non disperarsi, strapparsi i capelli e piangere anche perchè sicuramente non ci ricapiterà mai più un'occasione del genere , il club è destinato a fallire: troppi debiti! Mi alzo sconsolato e mi avvio verso gli spogliatoi consapevole di aver sprecato l'occasione della vita e che se quel pallone fosse andato 5 centrimetri più in basso la partita sarebbe finita in modo completamente diverso.Ma è andata così , abbiamo perso e non possiamo farci nulla più ormai: ABBIAMO PERSO
  
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