"When you down and troubled and you need a helping hand 
and nothing, whoa, nothing is going right. 

Close your eyes and think of me and soon I will be there 
to brighten up even your darkest nights."

"No mamma, non voglio venire a quuella noiante cena!" i lamenti di una bambina risuonavano in tutta la casa. "si dice noioso, Sum, e non lo sarà. E che tu lo voglia o no verrai, chiaro?!"
"non voglio!" ribattè lei "perché dovrei?". "Perché hai 5 anni, perché non puoi fare tutto quello che vuoi e perché l'ho deciso io. Altre domande piccolina?" La sua voce cercava di prendere il tono autoritario, ma Carmen restava docile e divertita. 
"ma se tornasse papà io.." Sum non riuscì a finire la frase, "Ma tuo padre non c'è! Ed ora basta lagne! Andiamo, muoviti."  
Per tutto il tragitto casa-ristorante nessuna delle due parlò, solo quando arrivarono la madre l'abbracciò e le sussurò "scusa". 
Sum, che aveva gli occhi pieni di lacrime, scoppiò a piangere. "dai su, non piangere. Vedrai che ti starà simpatico Josh, poi c'è anche Liam!" le diceva la madre, dandole dei colpetti sulla schiena.  Sum si asciugò le lacrime e si incamminò accanto alla madre. Entrate nel ristorante, un luogo molto lussuoso con piscina e lampadai di cristallo, si incamminarono vicino ad un uomo brizzolato che giocava con due bambini. Il primo biondino, l'altro castano con due splendidi occhioni azzurri ed una magliettina a righe.
Quando Sum si sedette, mosse i suoi capelli biondi con fare vanitoso. Carmen diede un bacio veloce all'uomo brizzolato e salutò i due bambini. "ciao Liam, come stai?" disse rivolgendosi al biondino. "Ciao anche a te Louis, sei venuto anche tu?" continuò, rivolgendosi all'altro bambino, che annuì sorridendo. 
Sum tossì per farsi notare e Carmen, divertita, la presentò. "Josh, Liam, Louis, questa è mia figlia. Ha 5 anni e si chiama Summer Jawaad Gon..." "perché non dici pure quando sono nata e quandi capelli ho in testa mamma?!" la interruppe stizzita Sum. "io sono Sum" si presentò infine. "Va bene Jawaad. Io sono Louis ed ho 7 anni, lui è Liam e ne ha 6!" le disse Louis con uno sguardo un po' dolce e un po' malizioso. "MI CHIAMO SUM! siete fratelli?" domandò curiosa. 
"no, lui è il mio miglior amico!" disse sorridendo Liam. "COSA?" urlò Sum, guardando prima Liam, poi Louis e infine la mamma "ma mamma! Tu non hai voluto che venisse Harry!" disse, e fece il broncio. "qui non ho amici!".  Carmen le sorrise dolcemente "Sum, Louis per Josh e Liam è uno di famiglia. Harry è..." "IL MIO MIGLIOR AMICO!" urlò Sum, e quando Carmen stava per ribattere, Louis prese la parola, rivolgendosi a Liam "Povero te Liam, non vorrei mai una sorellastra così piagnona. Se  non ti lamentassi tanto scommetto che avresti molti più amici!" disse poi rivolgendosi a Sum. "Già, non hai fatto altro che lagnare e brontolare da quando sei venuta". "LIAM, LOUIS, SMETTETELA SUBITO!" disse Josh, ma inutilmente. Sum, con gli occhi grigi ancora una volta pieni di lacrime, era scappata via verso la piscina. 

Per un secondo ci fu un imbarazzante momento di silenzo, poi Carmen fece per alzarsi ma Louis fu più veloce e corse nella stessa direzione di Sum. La cercò per un po', finché non la vide. Aveva i piedi immersi nella piscina e li muoveva lentamente. Le bamboline vicino, i lunghi capelli biondi che le cadevano sulla schiena e si mordeva il  labbro con fare triste. 
Louis le corso incontro, e quando le era abbastanza vicino le urlò "JIAO, JAWAAD". Sum si girò di scatto, spaventata, ma quando vide che era lui urlò "lasciami in pace!" ma Louis, deciso a farsi perdonare, le disse "hai un'aria triste, vuoi parlare?" "TU E LIAM MI AVETE OFFUSO!" ribattè con aria arrabbiata Sum. "Noi, -o perlomeno io- non volevamo offunderti, scusa. E per la cronaca, si dice offeso, Jawaad." e le implorò perdono con gli occhi. 
"Quella cosa lì" disse Sum "e comunque anche io ho fatto la cattiva, solo che Harry è il mio migliore amico, è bello e profuma di fiore e i suoi capelli sono morbidi. Quando mio padre è antato sull'astronave per andare a vivere sulla luna lui è stato buono con me..." sbuffò, e poi continuò "..ed ora mamma vuole sposare John -NON M'IMPORTA COME SI CHIAMA!- e papà quando torna non ci vorrà più bene." Quando finì di parlare si mise la mani sulla faccia. Louis era in evidente difficoltà. 
"Josh è una persona buona.. Tuo, ehm, tuo padre è davvero sulla luna?" domandò poi, insicuro. Lei annuì debolmente e disse "mia madre dice così, ma so che se n'è andato perché non mi voleva bene più" i suoi occhi grigi erano diventati, se possibile, ancora più tristi. "Ma no!" Louis urlò tanto che Sum si spaventò ma poi disse "è passato, fa niente". 
"comunque pima hai detto che non hai amici, se vuoi... ci sono io.." disse Louis, un po' tra l'imbarazzato e la dolcezza. Sum, levandolo dall'imbarazzo, disse "guarda che io posso avere due migliori amici, Lou." poi guardò verso il ristorante e disse "ed anche un fratellastro, se devo". E si abbracciarono, un lungo abbraccio, di quelli che solo i bambini sanno dare. 

Quando rientrarono nel ristorante Carmen era in lacrime e quando Sum, lentamente, le si avvicinò le disse "scu-scusa amore mio.. Io...se tu vuoi... io..." e guardò Josh che annuiva triste. Sum la interruppe. "No mamma! io ti voglio bene, e anche a Lou." Louis, imbarazzato, si grattò una  guancia, ma poi disse "anche io, Jawaad" e sorrise. 
Carmen rise, guardò Louis e gli domandò "ma cosa gli hai fatto?" e continuò a ridere. Anche Sum cominciò a ridere, e disse "mi ha chiesto scusa e.." guardò Liam, che stava giocando con un cucchiaio, "mi ha convinto ad avere un fratello".  Carmen sorrise radiosamente, guardò Louis e disse "E Josh?" "ci sto arrivando" disse Louis, e abbracciò Sum. 
Quello era solo l'inizio di una profonda amicizia.