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Autore: _cassiopea95_    22/07/2012    2 recensioni
Ilary Delphiny Gigli, 13 anni, nata babbana di origini italiane farà un incontro che le sconvolgerà la vita.
tratto dalla storia:
Il ricordo più forte il più indelebile che ho è come l’ho conosciuta e come ho scoperto le mie vere origini.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Nuovo personaggio, Sorelle Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Era finita da ormai tre anni quella dura battaglia che vide tanti morti e un futuro migliore per la comunità magica. Durante quel giorno di vittoria persi una delle figure femminili più importanti: mia cugina. Ora sono qui,sulla sua tomba, con in braccio il suo splendido bambino, a salutarla. Sulla lapide ci sono semplicemente incise le date di nascita e morte con sotto una foto della mia cara Ninfadora Tonks.
Come vedo quella foto mi assalgono i ricordi e lotto con le lacrime per non farle uscire davanti al mio nipotino. Il ricordo più forte il più indelebile che ho è come l’ho conosciuta e come ho scoperto le mie vere origini.
Ero una ragazza tredicenne di nome Ilary Delphiny Gigli, di origini italiane, nata babbana e appartenente alla casa di Corvonero della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Stavo tranquillamente girando per la scuola con una mia amica quando caddi, come mio solito, dalle scale travolgendo qualcuno.
“Ahi! Che botta!”
“Oddio! Scusa sono inciampata non volevo proprio venirti sopra!” dissi molto dispiaciuta.
“ No, no. Tranquilla è tutto a posto! Comunque piacere sono Tonks!” Era una ragazza decisamente più grande di me e di sicuro non aveva l’età per frequentare ancora la scuola. Aveva dei capelli di un rossa abbastanza acceso un po’ come il colore dei suoi abiti.
“Io mi chiamo Ilary. Mi scusi ma non è che lei è una nuova professoressa??”
“Oh no! Assolutamente no. Sono un Auror ma ero venuta a parlare col professor Silente” disse sorridendo. In effetti sembrava una persona molto solare e simpatica.
La guardai adorante “ Wow un Auror! Ho sempre sognato di diventare un Auror! Mi scusi potrei chiederle com’è fare questa professione??”
“ Sicuramente è molto impegnativo come lavoro, ma da anche molte soddisfazioni. Ma soprattutto non sono così vecchia da darmi del lei quindi per favore dammi del tu!”
Aveva qualcosa di particolarmente familiare nei tratti del viso e nella simpatia. “ Non so perché ma mi ricordi qualcuno …”
“Si probabilmente se conosci Sirius Black potrei ricordarlo leggermente. Siamo parenti”
“ Tu sei una Black?” La guardai seriamente sconvolta.
“ Non proprio,sono figlia di una Black”
“ Bhè... non si direbbe!Spero solo che tua mamma non sia Bellatrix...Sennò povera te!” io odiavo profondamente quella donna. Era pazza!
“ Oh no! Fortunatamente no. E’sua sorella!” disse ridendo.
“Allora non so proprio chi sia. Sirius mi ha fatto vedere il suo albero genealogico: c'era Narcissa, Bellatrix e poi due figure oscurate, tua mamma è una di quelle due per caso?”
“ Si! L’hanno oscurata perchè ha sposato un Nato Babbano”
“Wow, stimo tua mamma!Chissà chi è l'altra figura che è stata oscurata! Tu lo sai??” si lo ammetto sono sempre stata curiosa e questo si era visto già da subito.
“ Non sono sicurissima ma mamma da piccola mi raccontava sempre una storia, prima di andare a dormire, che parlava di  quattro sorelle e di due di loro che dal lato cattivo passavano al buono. Mi diceva che le conoscevo bene e in effetti i nomi erano quelli di Bella,  di Cissi , di mamma e un'altra di nome Venus”
“ Vorrei saperla anche io questa storia! Puoi raccontarmela??” ho già detto che sono curiosissima??si?? bene lo ripeto. Sono curiosa!
“Ok ...ehm....vediamo se ricordo qualcosina..... ehm ok “ disse un po’ titubante.
La lasscia concentrare un po’ poi lei iniziò a raccontare.
“C'erano quattro sorelle, qualche tempo fa, ed erano tutte delle bellissime bambine innocenti e molto molto unite. Ma il loro destino non era quello.
Le quattro sorelle, Bellatrix, Narcissa, Andromeda e Venus, erano destinate a portare un fardello grande come una montagna: il loro cognome.
Erano quattro streghe, figlie della famiglia purosangue più importante del tempo: i Black! I genitori erano famosi per i loro affari loschi a cui volevano far partecipare anche le figliolette. Le due più amate dai coniugi Black erano le primogenite Bella e Cissi ed erano viziate in tutto e per tutto..le altre due erano ovviamente le meno adorate e, sopratutto le meno aspettate. si perchè Venus era nata per sbaglio o così credeva la signora Black..Mi chiederai perchè nata per sbaglio? semplice era la gemella di Andromeda e si sa le gemelle per i purosangue sono una rovina! Ma perché proprio lei e non Andromeda?? Anche questo è facile da capire. Venus era stata concepita per seconda, quindi era lei quella sbagliata.”
“Cazz ..cioè santa cioccolata, che scialo!” ero a dir poco affascinata da quella storia che sembrava così inverosimile ma che in realtà era così vera.
“Aspetta a dirlo la storia è appena iniziata cara.” Mi sorrise dolcemente poi continuò “Allora dicevo ... ah si! Le quattro sorelle andarono tutte alla scuola di stregoneria migliore del mondo: questa! Ma al contrario di ogni previsione, non furono smistate tutte nella prestigiosissima casa che manteneva alto l'onore di un Black. Non erano state assegnate tutte a Serpeverde. Una di loro fu smistata in Corvonero, lei era Venus. Da quel momento i genitori iniziarono ad odiarla sempre più, tanto da obbligarla a farsi conoscere come Moon Blanche,durante le vacanze di natale rimaneva sempre a scuola e doveva raccontare a tutti di essere una mezzo-sangue che perse i genitori da bambina...
Fu un duro colpo, per la ragazza, sentirsi rinnegata dai propri genitori e dalle sorelle maggiori. Aveva, infatti, solo un'alleata, la sua gemella che la sostenne sempre tanto da scappare di casa appena compiuti i 17 anni e da rifugiarsi nel mondo dei babbani. Vivendo lì entrambe trovarono l'amore un pò per caso e da quel momento furono rinnegate sul serio.”
“ Tonks... ma tu l'hai mai conosciuta questa Venus?” la interrupi di nuovo.
“Altro punto a loro sfavore era che non seguirono le due sorelle nella nobile causa aperta da Lord Voldemort...non furono mai marchiate come in realtà era consono per una black che si rispetti.Dopo poco entrambe si sposarono.” Raccontò ancora un po’ la sua storia poi mi rispose.
“No cara mai. Ora continuo a spiegarti.
Entrambe si sposarono nello stesso anno e da Andromeda nacque una bimba di nome Ninfadora ( si sono io ma non provare assolutamente a chiamarmi così!!) e le due sorelle si dovettero separare: una tornò a vivere nel mondo dei maghi, l'altra se ne andò in Italia.Tra le due fu Venus ad andare in un altro paese. Qualche hanno dopo il suo trasferimento, anche lei rimase incinta di uno splendido maschietto ma che purtroppo non venne mai dato alla luce. Venus ne era rimasta distrutta: quello che avrebbe sempre voluto , cioè un figlio, non lo poteva avere. Passarono gli anni e lei e suo marito ci riprovarono più volte fino a che rimase incinta. questa volta andò tutto bene e nacque, dal suo grembo, una bellissima bambina che chiamò Delphiny. Due anni dopo questa lieta notizia successe l'imprevedibile: i Mangiamorte trovarono quella stupenda famiglia felice e uccisero i due coniugi per poter rapire la bambina che ,grazie a delle voci di alcuni alleati italia, seppero essere dotata di poteri magici molto particolari che si erano manifestati già dalla nascita.” Finì la sua splendida storia.
“Scusa Tonks ma che poteri particolari aveva questa bambina??”
“Sapeva evocare a controllare tutti gli elementi senza l’uso della bacchetta magica. A volte solo con il pensiero.” Rimasi molto colpita da questa risposta
“ Oddio… non l’ho mai detto a nessuno ma anche io ne sono capace!”
Dopo quella conversazione iniziammo ad indagare insieme sul perché io ero in grado di evocare gli elementi , ma , soprattutto, iniziammo a scoprire il mio vero passato.
Quella famosa bambina ero proprio io. Scoperte le mie origini tornai a chiamarmi con il mio vero nome: Delphiny Althaira Murray.
“Zia Delphiny??” mi riportò alla realtà mio nipote.
“Si Teddy??” chiesi dolcemente
“ La mamma è proprio bella!” risponde tutto contento.
“Già, mamma Dora è proprio un angelo. Però ora dobbiamo tornare a casa. La nonna ci sta aspettando per il pranzo.”
Durante il tragitto per casa mi ritrovai a pensare che se quel giorno non fossi stata la solita sbadata, e quindi non fossi caduta, non avrei mai scoperto la verità su di me. Cadere dalle scale mi ha cambiato la vita.
  
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