18 settembre.
Emily aveva
i capelli scuri, quasi neri, e gli occhi dello stesso colore, Ginny, invece, i
capelli rossi e gli occhi color nocciola.
Scese e salutò
l’amica, che era già in cucina pronta per la colazione. Lei le rispose con un
cenno della mano.
Qualche
minuto più tardi erano pronte fuori di casa per dirigersi verso la scuola.
«Pensi
che incontreremo qualche bel ragazzo?» chiese Ginny all’amica «Siamo
appena arrivate, già pensi a quello?» lei le rispose alzando le spalle con
un sorriso colpevole.
Poco dopo
arrivarono davanti all’enorme portone.
Il giardino
era stracolmo di studenti che parlavano tra loro.
Le due
ragazze si avvicinarono a una signora che si stava dirigendo verso l’entrata
pensando fosse una professoressa. Chiesero alcune informazioni su cosa
dovessero fare e lei le suggerì di andare dal preside. Così fecero. Mezz’ora
più tardi erano sedute ai banchi di una classe formata da 15 alunni, loro
escluse, intenti ad ascoltare la lezione di un ometto dall’aria simpatica che
spiegava geografia.
Durante
l’intervallo un gruppetto di ragazzi si avvicinò a loro per presentarsi appena
uscirono dalla classe. Erano cinque, avevano un anno più di loro e non potevano
essere uno più diverso dall’altro. Emily notò che il riccio del gruppo, Harry
se non aveva capito male, aveva adocchiato Ginny e anche lei sembrava attratta
da lui. Gli occhi di Louis, un altro del quintetto, avevano letteralmente
stregato lei invece. La mora si era subito sentita in soggezione guardandoli.
Liam aveva l’aria di essere il ‘perfetto amico’ che c’è in ogni momento in cui
hai bisogno di aiuto, Niall, biondo con gli occhi blu mare, sembrava il
principe azzurro descritto nelle favole che la mamma ti racconta quando sei
piccola per farti addormentare, Zayn dava l’impressione di essere un duro ma la
mora aveva capito subito che invece era tenero come il burro.
I pronostici
della rossa si erano avverati.
Erano tutti
simpatici e fecero subito amicizia con le ragazze. A fine giornata Harry aveva
già invitato Ginny fuori e naturalmente lei aveva accettato.
Emily sapeva
che Louis non l’avrebbe mai notata, ma non importava, le bastava vedere quei
suoi occhi tutti i giorni.
L’anno stava
finendo e mancava poco al ballo studentesco. La rossa sarebbe andata con il
riccio naturalmente. A Emily non mancavano i pretendenti, ma lei riusciva a
pensare solo al blu degli occhi di Louis, così aveva gentilmente rifiutato
tutte le offerte e aveva pensato di andarci sola.
Tre giorni
prima dell’evento Liam le aveva proposto di andare con lei, voleva far
ingelosire la ragazza che l’aveva rifiutato e la mora, da brava amica qual era,
aveva accettato.
Era arrivato
il giorno del ballo. Voleva essere perfetta, aveva deciso di farsi finalmente notare
dal ragazzo che le aveva rubato il cuore e quella era la sua ultima occasione
perché per lui la scuola era finita, essendo stato quello l’ultimo anno.
Appena sentì
il campanello Ginny si precipitò verso la porta, impaziente di vedere il
riccio. Emily scese le scale e quando arrivò, Liam la accolse con un abbraccio,
subito dopo averle fatto notare di essere bellissima.
La mora chiamò
la madre, che li avrebbe accompagnati a scuola perché nessuno di loro poteva
ancora guidare. Qualche minuto dopo giunsero davanti al grande edificio. I
ragazzi scesero dalla macchina e si avviarono verso Louis, Zayn e Niall, che
aspettavano fuori.
«Ti
assicuro che farai colpo su Louis» sussurrò Liam all’orecchio di Emily. Lei
non rispose, sorpresa. «L’ho capito subito che ti piaceva. Tranquilla, non
l’ho detto a nessuno» continuò lui sorridendo.
«Cosa
guardi Tomlinson?» chiese Zayn, notando che Louis fissava la ragazza che
camminava vicino a Liam «Io? Niente» rispose lui tornando sulla Terra «Mi spieghi perché non glielo dici che ti piace?» chiese ancora l’altro.
Lui non fece in tempo a rispondere perché arrivarono gli altri. ‘Diventa
sempre più bella’ pensò poi.
Dopo
essersi salutati si diressero tutti
all’interno della palestra.
La musica
invadeva la stanza e Liam invitò subito l’accompagnatrice a ballare. Una decina
di minuti più tardi però, la famosa ragazza da far ingelosire, Danielle, si
avvicinò a loro. La mora si allontanò per lasciare l’amico con la nuova
conquista strizzandogli l’occhio.
Andò al
buffet, prese un bicchier d’acqua e si sedette su una delle tante sedie che
c’erano nella palestra.
Poi una voce
la sorprese.
«Hey, che
fai tutta sola?» lei alzò lo sguardo e incontrò quello del ragazzo che le
piaceva tanto.
Louis era lì
davanti a lei e sorrideva.
«Aspetto»
rispose Emily. «Chi?
Liam? Credo sia impegnato..» «Non proprio..» «Bene, allora
nell’attesa ti andrebbe di fare un giro fuori con me?» le annuì e lo seguì
all’esterno.
Uscirono dal
grande portone e iniziarono a camminare. In silenzio.
Lui sfiorò
la mano della ragazza che lo guardò.
Si
fermarono, uno davanti all’altra. Si tenevano le mani. Capirono all’istante
cosa uno provasse per l’altra.
Lui avvicinò
il viso a quello di lei, che si alzò in punta di piedi. Entrambi chiusero gli
occhi. La musica si fermò. Nessun’altro esisteva, solo loro.
***
Passarono
l’estate insieme. Poi, uno dei primi giorni di settembre, arrivò lui una
lettera. Era chiamato al servizio militare. Sarebbe partito nel giro di una
settimana.
Dovette
parlarne alla ragazza che tanto amava e la rassicurò, non sarebbe successo
niente.
Passarono un
anno divisi da un oceano. Lui era in America per l’addestramento, lei in
Inghilterra. Si scrivevano lettere, ma per Emily era difficile non sapere mai
con precisione dov’era l’altra metà del suo cuore.
Trascorsero
i mesi estivi dell’anno successivo insieme ma dovettero lasciarsi ancora a
settembre. Questa volta sarebbe stato da qualche parte in Asia, per la prima
vera missione del suo squadrone. Di questo facevano parte anche gli altri
ragazzi, Liam, Niall, Zayn e Harry. Ginny però sembrava sempre più tranquilla
della mora. Evitava di pensare che qualcosa potesse andare storto, non voleva
perdere anche lui, non dopo quello che era successo ai suoi genitori.
***
Era un caldo
giorno di giugno quando suonarono alla porta di Emily che si trovò davanti gli
inconfondibili ricci di Harry, ma il sorriso del ragazzo era spento. Portava
l’uniforme militare. Lui, Louis e gli altri sarebbero dovuti tornare solo due
settimane più tardi e per un attimo pensò che forse avevano ricevuto una
licenza per rientrare prima, ma vedendo l’espressione del ragazzo allontanò
l’idea.
Una lacrima corse lungo la guancia destra del riccio che guardava
verso di lei con gli occhi già arrossati.
Emily ebbe
un presentimento che venne confermato quando notò il ricamo sul cappello che il
ragazzo teneva tra le mani. L.W.T. Louis William Tomlinson.
La ragazza
abbracciò Harry iniziando a piangere.
Louis era
morto, un proiettile gli era arrivato diretto al cuore. Il corpo era stato
ritrovato da Harry e Liam ed era stato riconosciuto solo grazie alla collanina
con il ciondolo a cuore che Emily gli aveva regalato prima che partisse e che
fu riconsegnata alla ragazza il giorno in cui ricevette la brutta notizia. Lei
aveva poi deciso, il giorno del funerale, di seppellirla con lui.
Asciugò la lacrima con un fazzoletto e
accarezzò il micio che si era comodamente accoccolato sulle sue gambe.
Trentasette anni erano passati da quando lei
aveva perso l’uomo che aveva amato.
Non si sarebbe mai dimenticata di lui, il
primo di cui si era innamorata. Era passato molto tempo e, nonostante questo,
il ricordo di quel ragazzo con gli occhi azzurri si conservava nella sua mente.
Si era sposata e aveva avuto due bambini,
che l’avevano fatta diventare nonna di tre bellissimi maschietti e una dolcissima
femminuccia.
Quell’anno, come tutti gli altri, avrebbe
partecipato alla messa commemorativa con Harry, Liam, Zayn e Niall, i migliori
amici che Louis avesse mai avuto.
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Aloha!
E' la prima OS che pubblico quindi vi prego siate clementi lol
Mi lasciate una recensioncina? c:
Peace, Ga.
(su twitter sono @myskyistorn se vi va di seguirmi, ciao)