Prologo.
Eccomi. D’avanti casa sua. Dovevo farcela. Dovevo riuscire a dirci tutta la
verità, si ce l’avrei fatta.
Dopo poco la porta si aprì. La figura di un ragazzo assonnato con i ricci
scombinati mi si presentò d’avanti.
-Kylie, che ci fai
qui? A quest’ ora poi!-
-Harry devo parlarti.-
Io ed Harry stiamo insieme da quando abbiamo rispettivamente 14 e 15 anni. Ora
io ne ho 18 e lui 19.
Non volevo lasciarlo, mai , mai , mai.
Dovevo parlargli di qualcosa di più importante: sono incinta.
Ma come faccio a dirglielo? Non posso. Gli rovinerei la vita. Ha ancora tanta
strada da fare prima di avere un bambino.
Mi portò in camera sua si sedette sul letto ancora sgualcito e fece sedere me
sulle sue gambe.
-Kylie ho fatto
qualcosa?- chiese preoccupato.
-no Harry, tu non hai fatto proprio niente…o forse sì. Però lasciamo stare!
Devo parlarti, è importante!-
Iniziò a baciarmi,
schiusi la bocca e lasciai che le nostre lingue iniziassero a danzare insieme.
-che ne dici se ne
parliamo dopo?- disse lui tra un bacio e l’altro.
Annui.
Non potevo descrivere lo stato di trance in cui mi portava quando mi baciava,
ogni volta era diverso, ogni volta era magico, ed ogni volta era unico.
Passammo parecchi minuti così, a baciarci, dimostrandoci il nostro amore.
Dopo un po’ ci stendemmo sul letto, poggiai la mia testa sulla sua spalla e
intrecciammo le nostre mani.
-sai cos’ho sognato stanotte ?- chiese il riccio.
-no, cosa?-
-Io e te..c’è, eravamo tipo genitori. Avevamo un
bambino, maschio. Si chiamava Justin.- a quelle parole mi bloccai, impallidì.
-tu ci vedi a fare i genitori Kylie?- continuò.
-tu?- risposi subito in ansia di una sua risposta.
-non lo so, forse più in là di sicuro. Adesso penso sia troppo presto, no?- mi
guardò negli occhi in cerca di una risposta.
-s-si forse hai ragione.- dissi cercando di essere più convincente possibile.
-e tu cosa dovevi dirmi?- oh cazzo,sono fottuta.
-che ti amo!- dissi sempre sembrando convincente.
-spiegami una cosa: tu sei venuta fin qui alle 8:30 del mattino per dirmi che
mi ami?-
-Sta zitto Styles, qua ci stava bene un ‘anch’io’-
dissi prima di baciarlo con trasporto.
Mentre ritornavo a casa ripensai a quello che dovevo fare.
Non avrei mai abortito, è contro la mia stessa natura.
Ma a dircelo non ce l’avrei mai fatta, nessuno sapeva di queste mie
‘condizioni’.
Nessuno mi confortavo o mi dava consigli.
Avrei dovuto decidere tutto da sola.
Scappare, si scappare sarebbe stata l’unica soluzione.
Eccomi qui, con una nuova storia.
La protagonista si chiama Kylie che si legge Kaily! Hahaha come Kylie Kardashian!
Ma non è lei che immagino come la nostra Kylie! Ok troppi ‘Kylie’ basta.
Spero vi piaccia, fatemelo sapere con una recensione, ve ne sarei davvero
grata.
So che ho sospeso le altre due storie, ma non riesco più a continuarle çç
Questa mi frulla in testa già da un po’.
Spero che mi cagherete.
bacii x