Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: Castiel Who    22/07/2012    2 recensioni
Frodo e Sam decidono di intraprendere il loro ultimo viaggio nella Terra di Mezzo. La loro, più che una meta, sarà una lunga serie di tappe che li porterà fino a dove la loro precedente avventura era finita.
[Frodo/Sam]
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frodo, Sam
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Hobbit's Love'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Le previsioni di Frodo si avverarono puntuali come se qualcuno lo avesse udito dall'alto. Il sole del crepuscolo, prima velato da una sottile e vaporosa cortina di nuvole, fu ben presto nascosto da un cupo grigiore che impregnava il paesaggio.

Le prime gocce picchiettarono sulle spesse foglie degli alti alberi che caratterizzavano il Terminalbosco e proteggevano relativamente i due piccoli Hobbit immensamente grati della decisione di alternare la comodità e maggiore rapidità dei pony al loro cauto cammino. In questo modo erano riusciti a coprire una maggiore distanza senza sfinire né loro stessi né i due animali.

Quel bosco era poco trafficato e selvaggio, una zona perfetta per chi, come loro, volesse stare un po' nella sola compagnia del compagno e a contatto con la natura. Durante il loro cammino intonarono vecchie canzoni di Bilbo e strofe ideate sul momento, frutto delle sensazioni scatenate nei loro animi da tutto ciò che li circondava. Non erano voci elfiche melodiose e delicate, ma riuscivano comunque a mettere in ascolto le creature che vivevano fra quegli alberi e piante rigogliose sparse ovunque.

Nel procedere a piedi, restavano fianco a fianco, abbastanza vicini da potersi tenere mano nella mano anche solo per pochi secondi lunghi abbastanza da far venir meno il peso del  cammino, lasciando sui loro volti dei piccoli e fugaci sorrisi carichi di serenità.

"Vi ricordate la volta in cui eravamo insieme al signor Pippin? Trovammo 

quel vecchio tronco cavo dove passare la notte". Lo sguardo del giardiniere si volse preoccupato verso il cielo grigio che, a mano a mano che procedevano, veniva celato dalle fronde degli alberi sempre più fitti. Una goccia, riuscita a attraversare gli insidiosi intrecci di rami e foglie ancora parzialmente asciutti, terminò la sua caduta battendogli fastidiosamente sul naso. Si liberò del fastidio con una strusciata di mano.

"Temo che si trovi molto più avanti, ma non disperare, caro Sam: quello laggiù sembra essere un suo simile", osservò incoraggiante Frodo, indicando un punto sfuggito all'attento sguardo del giardiniere.

Il suo volto si illuminò di rinvigorita felicità all'istante: non che la pioggia imminente fosse riuscita a guastargli il buonumore, piuttosto la prospettiva di stare per trovarsi al riparo in uno spazio tanto angusto nella dolce compagnia del compagno era riuscita a accrescere la sua gioia. Accelerò il passo seguito da Frodo, il cui sorriso gli incurvava piacevolmente le labbra e faceva risplendere ancor di più i suoi occhi azzurri come lapislazzuli.

"Che fortuna! Pare che riusciremo a proteggerci dalla pioggia e dal freddo, per questa notte". Sam esaminò attentamente l'interno del tronco valutando l'effettivo spazio a disposizione e la comodità offerta da quella sistemazione temporanea. Non poteva certo dirsi una sistemazione di lusso quanto una caverna Hobbit del calibro di Casa Baggins, ma, viste le circostanze, era un rifugio di tutto rispetto.

Dopo aver legato il pony a un albero e rimosso il carico per poter portarlo all'asciutto, Frodo si intrufolò nel piccolo rifugio senza tante cerimonie. "Non é male qui. Forza, sbrigati a raggiungermi!"

Il rumore di un primo tuono sostituì il normale silenzio del bosco e Sam si affrettò a imitarlo. Con gran fortuna, riuscì a evitare la pioggia per un pelo; esattamente un attimo prima che si lanciasse nella cavità del tronco, l’acqua iniziò a cadere fittamente, lambendo tutto ciò che incontrava lungo il suo cammino. I due pony, invece, non furono altrettanto fortunati.

"Povero Bill! Dovrà stare là fuori al freddo e all'acqua per tutto il tempo!" Disse tristemente sistemando il resto dei bagagli in modo che non fossero d'intralcio.

"Non ti preoccupare, ci faremo perdonare alla prima locanda che troveremo. Se non altro, in questo modo abbiamo finalmente un po' di intimità, non credi?"

Sam si ritrovò ad abbassare lo sguardo su Frodo, seduto con la schiena appoggiata contro i bagagli più morbidi, per la gran parte vestiti di ricambio e coperte. Questi tamburellò una mano accanto a sé con un’aria invitante e tremendamente voluttuosa. Sam accettò di buon grado e, nell'attimo stesso in cui prese posto al suo fianco, lo accolse fra le proprie braccia e gli lasciò un bacio tra i capelli.

"Io, te e questa angusta dimora sconosciuta da tutto il mondo", continuò con voce suadente, incalzando particolarmente per poter essere più romantico. "Nessuno che può sapere dove siamo o come raggiungerci. Solo io e te nel nostro piccolo rettangolo di mondo fatto su misura solo per noi".

Lontano, un tuono lacerò l’atmosfera tranquilla con il suo rombo assordante. Era stato notevolmente più possente del primo, ma non era niente in confronto al subbuglio di tuoni di natura ben diversa che stavano mettendo il subbuglio il cuore di Sam, facendolo battere forte come un tamburo. Del tutto inconsciamente, ebbe una leggera scossa appena percettibile persino a Frodo, accoccolato a lui.

"Le vostre parole sono le più dolci e amorevoli che io abbia mai udito", sospirò il giovane giardiniere con un sorriso sereno sulle labbra e una calma quasi innaturale. "Ma nonostante l’idea di poter restare con voi in questo comodo nido, spero bene che le cose migliorino, perché, con questo tempo, iniziamo il nostro viaggio veramente male". Rifletté mentre accarezzava pigramente la schiena del compagno che lo sovrastava.

"Mio Sam, come fai ad avere sempre i piedi così ben ancorati al suolo?" mentre formulava la domanda pensò al periodo buio passato a Mordor. Il giovane era sempre stato comprensivo nei suoi confronti, e più di una volta aveva fatto sacrifici enormi per far sì che la sua condizione di portatore dell'anello migliorasse. Ora che gli stava aprendo il cuore, riusciva comunque a rimanere attaccato alla razionalità, seppure il suo corpo si mostrasse in tumulto.

"Che dire, sono fatto così". Rispose semplicemente il biondo, baciandolo sulla fronte e poi scendendo sulle sue labbra impazienti, il trambusto dei tuoni, che portava con sé, attenuato dal suono congiunto dei loro respiri.

 
Continua...

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: Castiel Who