Ciao ragazzi e ragazze,
è da molti anni che leggo Fan Fiction su Harry Potter qui su EFP.
Ho deciso di provare a scriverne una anche io.
Assolutamente non ho pretese, ditemi pure quello che non vi convince e quello che vi piace!
Non ho neanche idea di come si svilupperà la storia, è solo un esperimento per vedere se quello che scrivo può interessare a qualcuno.
NB: In questo primo capitolo alcune parti le ho prese direttamente dal sesto libro di Mamma Rowling perché volevo cercare di essere fedele e di entrare delicatamente nella storia.
Spero di esserci riuscita anche in minima parte.
Buona lettura,
Samantha
 






Draco Malfoy camminava per i corridoi bui dei sotterranei stringendosi sempre di più nel mantello pregiato della divisa.

Passi svelti, veloci a grandi falcate segnavano il percorso del biondo.

Gli occhi grigi guardavano i corridoi e le scale con aria circospetta, mentre le mani magre passavano dai bordi del mantello, che stringeva al suo corpo per il freddo, al nodo della verde cravatta che allentava per il respiro accelerato.

Sì fermò sicuro al settimo piano, davanti all’arazzo di Barnaba il babbeo.

Non ci fu neanche bisogno di pronunciare quello che stava pensando: la Stanza delle Necessità accolse il ragazzo e Draco vi sparì all’interno.



 
 
Ormai per abitudine e per una sorta di ossessione di scoprire cosa Malfoy stesse combinando nella Stanza delle Necessità, Harry Potter si trovò a vagare nel corridoio del settimo piano senza neanche rendersi conto di esserci capitato.

Controllando la mappa del Malandrino alla ricerca di quello che Ron chiamava “la nuova perversione di Harry Potter” , il ragazzo sopravvissuto vide la scritta “Draco Malfoy” che appariva distintamente nel bagno dei maschi al piano inferiore.

Senza neanche pensarci un secondo Harry scese correndo per le scale raggiungendo velocemente il bagno.

Malfoy tremava.

“Nessuno può aiutarmi... non posso farlo... non posso... non funzionerà... e se non lo faccio presto... dice che mi ucciderà...”

Le lacrime segnavano una scia bagnata sulle guance pallide che mettevano ancora più in risalto il rossore degli occhi e le occhiaie livide.

Guardò lo specchio e vide il ragazzo sopravvissuto che lo fissava allibito.

Estrasse di colpo la bacchetta.

Harry fece lo stesso.

Ci furono schiantesimi, esplosioni, fatture, rotture di tubi e lavandini, graffi e acqua da tutte le parti.

“Cruci...”

“SECTUMSPEMPRA!”