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Autore: DarkBlue    23/07/2012    4 recensioni
l'ispirazione per questa storia è venuta mentre dormivo, nel cuore della notte.
parla di una situazione familiare, dove lei desidera la morte del marito per un motivo che scoprirete solo leggendo
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Voglio vederti soffrire, come me. Quando ti ucciderò, non proverò un minimo di tristezza, amarezza o tantomeno senso di colpa, anzi non vedo l’ora di vedere i tuoi occhi che sprofondano, vedere il dolore che ti inebria la mente, voglio sentire l’ultimo battito del tuo cuore, voglio assaporare il gusto amaro della vendetta, voglio vederti passare la vita davanti e voglio sentire quella parola che aspetto da tanto tempo: “scusa”. Questa parola mi basterebbe per smettere di farti soffrire, di essere arrabbiata con te, ma perché i buoni devono essere così pieni di dignità e onore, mentre i cattivi in qualsiasi occasione sferrano un attacco diverso in qualsiasi punto, anche in quelli più deboli, quelli dove sono sicuri che l’avversario soffre e perde la battaglia, ma la vita non è una battaglia e anche se fosse tu saresti un pessimo giocatore. Ti odio, non riesco a smettere di farlo, anche se penso le cose più belle che hai fatto per me o le cose più brutte che ti sono capitate, come perdere una figlia…. Non riesco a non desiderare la tua morte. Almeno smetteresti di buttare veleno sulle persone che io amo e eviteresti di sbagliare la strada ogni volta che ti si presenta un bivio. Nella tua vita non hai fatto altro che errori, sei un fallito, come padre, come uomo, come lavoratore, come figlio e soprattutto come marito. Mi hai lasciato, ci hai lasciato, perché non riuscivi a vivere in una famiglia dove c’era amore, rispetto e fratellanza, cose che tu non ne conoscevi nemmeno l’esistenza. Il calore di un abbraccio, il sapore di un bacio, la felicità di un sorriso, la complicità di uno sguardo, il rispetto in una stretta di mano, cose che tu non vivrai mai più. Cosa ti può dare lei? Vediamo… di certo non il calore di un abbraccio e tanto meno la felicità di un sorriso, non sorridi più e io sono felice. Non ti permettere inoltre di rovinare, in un qualsiasi futuro, i miei figli e non ti avvicinare più a me, perché io sono il tuo Inferno, ma se ci pensavi prima potevo diventare il tuo Paradiso e vivere felici, ma sei testardo e ancora immaturo e io non posso convivere con una persona così. Meglio stare lontano. E ora che hai sentito il mio discorso non scappare, anche tu in questo momento desideri una morte lenta e dolorosa….
  
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