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Autore: Tinkerbell91    06/02/2007    4 recensioni
"Ricordo come fosse ieri il giorno in cui ti ho vista per la prima volta. Una ragazzina di 14 anni timida, ma coi suoi punti fermi, gentile, ma ostinata. Mi hai colpito da subito, lo sai? Il tuo sorriso, quel sorriso così aperto e sincero, anche quello mi ha colpito, mi ha, come dire…affascinato. Avrei voluto vederti sorridere per sempre. Ero cotto, decisamente, innegabilmente, irrimediabilmente cotto".
Genere: Romantico, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Memories

Ricordo come fosse ieri il giorno in cui ti ho vista per la prima volta.

Una ragazzina di 14 anni timida, ma coi suoi punti fermi, gentile, ma ostinata.

Mi hai colpito da subito, lo sai? Il tuo sorriso, quel sorriso così aperto e sincero, anche quello mi ha colpito, mi ha, come dire…affascinato. Avrei voluto vederti sorridere per sempre.

Ero cotto, decisamente, innegabilmente, irrimediabilmente cotto. Per mesi non ti ho nemmeno parlato, perché troppo impacciato e troppo poco esperto di quello strano, nuovo sentimento che col tempo avrei imparato a conoscere.

Finalmente, un giorno, saranno stati due mesi che ti osservavo da lontano, mi sono deciso a rivolgerti la parola. Fu un grande passo…Da allora ogni mattina, quando mi salutavi per i corridoi di scuola, come per magia vedevo tutto positivo, ero sempre di buon umore. Eri il mio sole, il mio punto fermo e solo allora capii cosa voleva dire e cosa comportava amare.

È pur vero che per te ho sofferto tanto. Sapevo di non interessarti, lo percepivo, sentivo che per te ero solo un amico…e mi sembrava di impazzire. Avevo paura di non riuscire più a contenermi e di dirti tutto quello che provavo nel tempo e nel modo sbagliato, avevo paura di rovinare la nostra amicizia, avevo soprattutto paura di perderti.

Eri un tesoro troppo prezioso ed ero davvero innamorato di te. L’avevano capito tutti, ormai.

I miei amici, le tue amiche, perfino gli insegnanti. Ma tu no. Per modestia, per scetticismo, per insicurezza…questo non l’ho mai saputo.

Sapevo solo che eri ciò che di più importante avevo, la persona che più ammiravo e che riusciva ad accettarmi quando gli altri non lo facevano, capirmi quando nessun altro ci riusciva e nessun altro quando ne avevo bisogno.

Oserei dire che eri il mio angelo. A questo punto ti saresti messa a ridere, non è vero? Forse mi avresti guardato con lo stesso sguardo di tenerezza e pietà che mi hai rivolto quando, finalmente, ti ho detto tutto ciò che provavo per te, esattamente un anno dopo che ci eravamo conosciuti.

Dopo la mia epica confessione c’è stato solo un attonito silenzio, ricordi? Ero così imbarazzato…Ma il tuo bacio mi ha fatto rinascere, mi ha fatto vivere.

I ricordi si susseguono rapidi nella mia mente, momenti felici trascorsi insieme, litigi, immediate riappacificazioni, promesse, messaggi, lettere, telefonate interminabili, quelle telegrafiche giusto per dirsi “ti adoro” e riagganciare, ogni attimo trascorso insieme…come un film ripercorro queste immagini con la memoria e sorrido. Ti amavo. Ti amo e ti amerò sempre.

Anche se so che non mi comparirai più davanti.

Anche se non sentirò più la tua voce.

Anche se le tue labbra saranno solo un ricordo per me.

Anche se vorrei abbracciarti e non posso.

…Perché mi hai lasciato? Perché?...

Anche se sono davanti alla tua tomba, distrutto dal dolore.

Non capisco. Più ci penso e meno arrivo alla soluzione…Perché un ubriaco senza nome né volto, che non sapeva niente di te, di noi, ti ha investito quel giorno, dopo scuola?

Quell’uomo mi ha condannato a vivere di ricordi, ha condannato te a non vivere più. E io non lo perdonerò, nonostante sappia che tu l’hai già fatto. Lo troverò, lo costringerò a vedere tutto ciò a cui mi ha costretto a rinunciare. Non gli torcerò un capello, non preoccuparti, ma i sensi di colpa lo uccideranno. E io avrò pace…forse…

Il marmo bianco, le rose che ti ho portato, una data, un nome, una foto. È questo tutto ciò che ho di te adesso? No. I ricordi…ho ancora i ricordi. Mi straziano, è vero, ma vivo di loro, per loro…vivo di te.

Ci incontreremo di nuovo, un giorno, lo so…e aspettando quel giorno, continuerò a ricordare.

  
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