Era stata una lunga giornata, quella di Severus Piton. Come ogni anno, c’erano i test preparatori ai G.U.F.O da correggere: un disastro totale. Ogni anno, su tutti gli studenti del quinto anno, neanche uno si salvava dalla sua severa valutazione. Neanche una ‘E’. Nessuno, tranne uno studente, anzi, una studentessa. L’amica di quell’odioso Potter: Hermione Granger. 100 punti su 100, suo malgrado. Era certo che avrebbe preso ‘E’ a tutti i suoi G.U.F.O.
Era stato impressionato subito da lei, anche se non voleva darlo a vedere: l’ultima cosa che desiderava era che si pensasse che lui, capo della Casa Serpeverde, privilegiasse i Nati Babbani o i Mezzosangue. Inutile dire, però, che lei riusciva sempre a svolgere i compiti da lui assegnatole alla perfezione, o che riuscisse a preparare pozioni senza gravi problemi.
Si ridestò dai suoi pensieri: era scesa la notte e lui era ancora lì a pensare a quella studentessa. 'Che perdita di tempo' pensò. Riprese la piuma e si rimise all’opera.

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Ma Piton non era l’unica persona sveglia nel castello: quei pochi studenti che ci tenevano davvero ad avere i massimi voti negli esami, erano ancora svegli in preda a crisi di panico o a studiare. Tra questi studenti si trovava la ragazza che, contemporaneamente, si trovava sia nella sala comune di Grifondoro che nei pensieri del suo professore di Pozioni.
"Hermione, tu non vai mai a dormire? - chiese assonnato Ron, che si era, stranamente, svegliato per ripassare - è dalla fine della cena che ripassi! Non ti sembra di esagerare?"
"Ronald, al contrario di te, io ci tengo ai risultati, soprattutto quest’anno che il ministero, con quell’odiosa della Umbridge. Non so proprio come fai a non essere preoccupato!" disse Hermione esasperata.
"Semplice, io non sono te. Sei la migliore studentessa del nostro anno, Hermione!"
"Oh, stà zitto!" sussurrò Hermione, nascondendo un sorriso mentre Ron si sedeva su una poltrona lì vicino.
Sì, l’aveva capito che il suo amico provava qualcosa per lei, ma non ricambiava appieno i suoi sentimenti. Nei suoi pensieri c’era un’altra persona, una persona che nessuno dei suoi amici – Harry e Ron - avrebbero mai gradito. Quella persona si trovava nel castello in quel momento, ma Hermione dubitava di riuscire mai a parlargli.
 
                           Fine del Primo Capitolo