Ron se n'è andato. Non avrei mai pensato che un giorno sarebbe successo, eppure ora io ed Harry ci ritroviamo in questa tenda da soli, silenziosi, più sconfortati che mai. La ricerca degli Horcrux non procede, continuiamo a riflettere sui possibili luoghi in cui potrebbero trovarsi, ma tutti ci sembrano impossibili. E come se non bastasse, non sappiamo nemmeno dove sia nascosta la spada di Godric Grifondoro, nelle mani di chi. Continua a venirmi in mente il volto di Ron nel momento in cui mi chiese cosa avevo intenzione di fare: triste, arrabbiata, un poco speranzosa... Probabilmente pensava che sarei scappata via con lui. Ma non potevo farlo, Harry aveva bisogno di noi per sconfiggere Voldemort e gli avevamo dato la nostra parola. Ho fatto tanti sacrifici in questi anni, ho perfino modificato la memoria dei miei genitori, non aveva senso abbandonare il mio migliore amico dopo tutto il tempo passato a combattere contro il male. Mi manca Ron... Talmente tanto che avrei un gran voglia di urlare, di strapparmi il cuore dal petto per non sentire più quell'enorme dolore che provo ogni volta che penso a lui, freddo come una pietra, andarsene senza nemmeno badare alle mie suppliche di restare. Inizialmente provavo solo tristezza, non facevo altro che piangere per il fatto che non l'avrei probabilmente più rivisto, oltre a preoccupazione e angoscia per ciò che sarebbe potuto accadergli. Ora invece sono arrabbiata, frustrata. Se n'è letteralmente fregato di ciò che avrei provato io. Se gli fosse importato qualcosa di me, sarebbe tornato indietro subito, non sarebbe neppure partito! Sarebbe rimasto al mio fianco, pronto a farmi forza quando la paura si impadroniva di me, a proteggermi nei momenti di pericolo. Sono una ricercata, accidenti! Sono la sporca mezzosangue amica di Harry Potter, compagna dei suoi viaggi e piani per combattere il Signore Oscuro! Non ci ha pensato a questo? Potrei essere stata catturata e lui non lo saprebbe. Ho rischiato la vita a Godric's Hollow, a casa di Bathilda Bath... Avevo Voldemort a pochi centimentri da me, il suo serpente ha cercato di uccidermi, e lui non lo sa. E d'altronde, se fossi morta, non si sarebbe sentito in colpa per non essere stato lì ad aiutarci, no... Avrebbe detto che lui sapeva che seguire Harry era un errore, che mi aveva avvertita. Credo che Harry tema che possa lasciarlo anche io, ma non lo farei mai, non sono come quel codardo di Ronald Weasley. 
 
Sono sotto le coperte, invasa da tante emozioni contrastanti. Poco fa Harry mi ha svegliata durante il suo turno di guardia e la cosa mi ha spaventata un sacco. Eppure aveva una strana luce negli occhi, come se fosse felice. Mi disse di guardare e, dopo aver posato uno zaino a terra, si è fatto da parte. E lì, davanti ai miei occhi, coi suoi capelli rossi tutti arruffati ed un mezzo sorriso, c'era Ron. L'ho picchiato, insultato, e anche dopo che mi ha spiegato cosa gli è successo in queste settimane, non riesco a non provare rabbia verso di lui. Il fatto che sia tornato non cambia nulla, non dimentico quello che mi ha fatto passare. Eppure averlo ancora qui mi fa sentire così bene... A casa. E' qui con me ed Harry, al sicuro, vivo... Avrei tanta voglia di abbracciarlo, dirgli quanto significhi per me la sua presenza, ma non ho intenzione di dargliela vinta così presto. Deve capire quanto mi ha deluso, pentirsi di ciò che ha fatto e dimostrare che non mi lascerà mai più. Oh, ma sentitela... Parlo come se fossi la sua ragazza. Non sono nessuno, devo smetterla di illudermi che per lui conto qualcosa.
"Non potevi sperare che andasse molto meglio di così, credo" sento Harry mormorare a Ron.
"Sì. Poteva andare peggio. Ti ricordi quando mi ha scatenato contro quegli uccelli?".
"Non è ancora escluso che lo faccia" borbotto io al di sotto delle coperte, trattenendo un sorriso. Il mio Ron...