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Autore: GiuliaGiuxi    23/07/2012    2 recensioni
Savannah è una figlia di Atena che risulta essere però...poco "atenosa".E' arrivata da appena tre giorni al Campo,quando viene spedita in missione con Nico di Angelo e Matt Lewis.
Dal capitolo 6 "Missione suicida"
-Questo casino-dico mimando le virgolette alla parola "casino"-è frutto di un grande potere,appunto il "Potere Infinito" e devi imparare a gestirlo.Ma lui non sa come e nemmeno sa perchè tu lo hai.Ha detto che sembri un po' più furbo di tutti i figli che ha avuto-qui mi interrompo per fare un'espressione scettica-ma comunque non più potente o cose così.Quindi il suo consiglio è stato "scopri quel che cavolo devi fare con quel diavolo di potere prima di far crollare tutti ai tuoi piedi.Letteralmente e soprattutto morti."
*Titolo precedente:Savannah Lee saved me
**Possibili Spoiler sui 5 libri
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nico di Angelo, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Credo senza dubbio a quello che Matt mi ha detto,ma mi risulta strano comunque.Ancora più strano di Jack che mi dice che sono una Mezzosangue,perchè nel mio cuore ho sempre saputo che c'è qualcosa di strano e diverso in me.
Ma il fatto che Nico dovrebbe essere un vecchietto curvo su un bastone,intento a guardare i propri nipoti (o a urlare contro ragazzini che fanno rumore,considerato il suo carattere) mi riesce difficile accettarlo.
Penso che la cosa più normale,sempre se "normale" è la parola adatta,è la sua parentela con Ade.A pensarci bene è strano che non ci abbia pensato prima.
Guardo il soffitto tappezzato di mappe,così come il resto delle pareti,del mia nuovo letto della mia nuova Casa.
Annabeth Chase mi aveva appena mostrato il mio nuovo rifugio:infatti il mio letto era posizionato nell'angolo più estremo della casa,sotto a una finestra,lontano da tutti.Un posto appartato e tranquillo,proprio quello che desideravo.
Annabeth è bionda,alta,con due enormi occhi azzurri e mi assomiglia un sacco.E dovrebbe essere una sorta di sorella,così come tutti gli altri figli di Atena.E' una cosa un po' surreale per me che ho vissuto per metà dei miei anni come figlia unica.Poi è arrivata Katherine,ma non è durata tanto.
Sento gli occhi lucidi e nascondo la faccia sotto al cuscino per cercare di ricacciare indietro le lacrime.
-Toc-toc-
La voce mi arriva ovattata per via del cuscino,ma la riconoscerei tra mille:Jack.
Sento il rumore delle sue zampe sul pavimento di legno e poi il materasso si abbassa sotto al suo peso.Con la sua innaturale delicatezza sposta il cuscino dalla mia faccia e mi osserva con sguardo angosciato.
Molto probabilmente pensa che io stia dando di matto per tutta la nuova situazione.
Mi fa cenno si spostarmi un pochetto e poi si sdraia vicino a me in totale silenzio.
-Sai-incomincia passandomi una mano attorno alle spalle-non dovrei stare qui.Un maschio e una femmina non possono stare da soli in una stanza vuota,al Campo.E' contro le regole.-
-Tecnicamente non sei un maschio,ma una capra.-
Si irrigidisce quando sente la mia vocetta stridula perchè,conoscendomi,sa che vuol dire che mi stò trattenendo dal piangere.
-Ah ah,simpatica-dice cercando di alleggerire l'atmosfera,ma quando vede che non ha senso si gira e punta i suoi stupendi occhioni nei miei.
-Che è successo?-
Che è successo?E' successo che da un minuto all'altro ho visto la mia vita completamente ribaltata.E' successo che prima ero una sfigata di un minuscolo paesino innamorata di te e subito dopo sono la figlia di Atena e tu sei un satiro.E' successo che sono seduta su un letto completamente estraneo circondata da altri letti che appartengono a quelli che dovrebbero essere mie fratelli.Il ragazzo che mi dovrebbe aiutare ad allenarmi è il figlio di Ade ed ho l'impressione che non mi renderà la vita facile.E,come se non bastasse,l'immagine di Katherine mi perseguita.
-Nulla-sussurro infine-solo la stanchezza.-
Uno strano modo per riassumere tutti i miei problemi,ma il più facile.
-Ti capisco,è successo tutto così velocemente.Ma devi stare tranquilla.Riuscirai a passare questa situazione,sei nata per questo.-
Annuisco e mi copro gli occhi con una mano.
-Allora,chi ti aiuta negli allenamenti?-
Sbuffo infastidita e mi tiro su di scatto,facendo sobbalzare il satiro.
-Nico di Angelo.-
I lineamenti del suo viso si induriscono e serra la mascella.
-Nico di Angelo?Il migliore amico di Matt?-
-Esattamente.-
-Non mi piace..Bee.-
Spalanco gli occhi per lo stupore e mi metto a ridere mentre lui mi guarda imbarazzato.
-Hai appena..appena belato?!-
Incrocia le braccia al petto e mi guarda infastidito,ma poi incomincia a ridere anche lui.
Fino a che la faccia di Nico di Angelo non compare dalla porta.
 
 
Pov.Nico
Savannah è seduta su un letto dalla parte opposta della porta,sotto alla finestra,e ride insieme ad un satiro.Mi pare si chiami Jack,è amico di Percy,ma non mi stà per niente simpatico.
Non so per quale motivo,dato che non ci siamo mai fatti nulla,ma tutte le volte che ci vediamo ci lanciamo occhiataccie.
Mi schiarisco la voce e la fisso non degnando di uno sguardo il satiro che invece,noto con la coda dell'occhio,mi guarda come se volesse staccarmi la testa.
-Ti devo parlare,Savannah.-
Lei inarca le sopracciglia e ,molto lentamente,si tira su dal suo letto.Jack fa per seguirla,ma lei si volta sorridendogni rassicurante:-Non c'è bisogno.Posso cavarmela da sola.-
Il satiro rilassa le spalle e tira su il suo posteriore caprino dal letto.Le sue zampe fanno uno strano rumore sul pavimente.Quando mi passa davanti borbotta qualcosa come "Bee...stupido",ma non ne sono del tutto sicuro.
Comunque,per il suo bene,mi trattengo.E poi dubito che Savannah sia disposta ad accettare la mia proposta se mando accidentalmente il suo amichetto a fare un giro negli Inferi.
-Andiamo fuori-dice poi Savannah in tono gelido.
Fuori tira un venticello freddo e la vedo strofinarsi le mani alla ricerca di un po' di caldo,poi mi fissa mentre appoggia le spalle ad un albero.
-Allora?-
-La lezione è andata da schifo-incomincio arrivando dritto al sodo-e lo sai anche tu.Quindi penso che se tutti e due andassimo da Chirone a protestare lui sarebbe costretto a farci lavorare con altre persone.Così sia tu che io saremmo felici e contenti e non dovremmo nemmeno più salutarci,se non vogliamo.-
La guardo un attimo,ma la sua espressione è impassibile,come se non mi stesse nemmeno ascoltando.
-Quindi ti propongo di andare a parlare con Chirone,ora,prima di cena.Ed è tutto.-
Mi passo una mano nei capelli mentre lei guarda un punto indefinito alle mie spalle.
Aspetto per un paio di minuti e,proprio quando penso che non mi stia considerando,lei alza lo sguardo e mi fredda con i suoi occhi.
-No.-
-No,cosa?No prima di cena?-
-No,mai.Non mollo solo perchè tu non hai voglia di lavorare con me.-
La guardo sbalordino senza sapere cosa dire e lei mi si avvicina.
-No-scandisce lentamente e poi si volta per andarsene.
Aspetta un attimo,penso,questa è la seconda volta che mi da le spalle.Mi sono stufato.
-Savannah,fermati!-
Il tutto suona molto come un ordine e Savannah si ferma e rimane immobile come una pietra.Troppo immobile,a dire la verità.Sembra quasi che,per quanto voglia,non possa spostarsi di un millimetro.
Sembra quasi che mi sia comparso un nuovo misterioso potere nel momento sbagliato.
-Che cosa diavolo stai facendo,di Angelo?-
Sibila Savannah mentre mi posiziono davanti a lei.
-I tuoi poteri da figlio della morte porta sfiga non mi spaventano,lo sai?-
La fisso sgomento per un paio di secondi:come cavolo fa a sapere che sono il figlio di Ade?Io non l'ho mai detto a lei,e nemmeno mi è sfuggito per sbaglio quel pomeriggio durante il nostro allenamente.
-Come sai che sono il figlio di Ade?-le domando mentre mi avvicino ancora un pochino.
Non troppo,penso,che se il mio nuovo potere sparisce misteriosamente questa mi stacca la testa a morsi.
-Smettila subito!Lasciami andare!-sbotta lei mentre cerca disperatamente un modo per muoversi.
Non che io lo veda,dato che ogni centimetro del suo corpo,eccetto gli occhi e la bocca,non si sono spostati di un millimetro.
E' difatti proprio dagli occhi che capisco che è alla ricerca di un modo per liberarsi.
Vagano frenetici da destra,a sinistra e infine arrivano a me.Per quanto possa sembrare sicura di se in questo momento leggo un po' di paura in quel blu oceano.
Ghigno soddisfatto e incrocio le braccia all'altezza del petto.
-Tu mi rispondi-faccio indicandola con il dito-e io ti libero.-
-Vai all'inferno,di Angelo!-
La guardo sorridendo e annuisco:-Si,ogni tanto un giretto ce lo faccio.Sai,per salutare papà e quello faccende...di famiglia.-
-Lasciami andare.-
-Rispondimi.-
-Non lo saprai mai,non da me.-
Forse è il suo tono di sfida che mi fa perdere il controllo.Forse è il fatto che abbia detto la frase come se parlasse a un ciclope un po' stupido.Un insieme di cose che mi fanno esplodere.
-DIMMELO!-
Il mio urlo spaventa i numerosi uccellini sugli alberi che prendono il volo a tutta velocità,ma la cosa che mi spaventa è la faccia di Savannah.
E' improvvisamente diventata bianca e sembra...sembra rinsecchirsi.
Urla di dolore e mi guarda attraverso i suoi occhi blu ormai colmi di lacrime.
-Cos-cosa mi stai facendo?-
La vedo soffrire davanti ai miei occhi,rinsecchirsi e diventare sempre più bianca ed esausta e capisco cosa stà succedendo:le stò risucchiando la vita,letteralmente.Non so per quale motivo o in quale modo,ma sento che è così.
Mi sento più forte,come se la sua vita stesse entrando dritta dentro di me.
-Basta,basta fermati!-urlo al cielo,perchè non so davvero cosa fare.
E,fortunatamente il mio potere,o quello che è,si ferma.
Savannah si accascia per terra singhiozzando.
Mi avvicino molto lentamente.
Miei dei,ma cosa ho fatto?
-Va-vattene v...-
Continua a singhiozzare e non ha nemmeno la forza di dirmi di andarmene.
-Savannah non so cosa sia successo,davvero!Non so che diavolo abbia combinato,non mi è mai successa una cosa simile!Non volevo farti nulla,te lo giuro!-
Lei tira su lo sguardo:-Mi stavi succhiando la...la vita.Mi sentivo sempre più debole,come se il mi stessi tirando via tutto il sangue.Non riuscivo più a vedere nulla.Io...-
riprende a singhiozzare.
-Ti devo portare in infermeria.Devi prendere del nettare.-dico balbettando.
-Devi starmi lontano,Nico-
Annuisco deciso,ma la prendo lo stesso in braccio.Non protesta nemmeno,perchè probabilmente non ha abbastanza forza,ma si irrigidisce subito.
-Nico...-tenta di dire,ma poi si affloscia fra le mie braccia svenuta.
Mi metto a correre e la porto in infermeria.Lì i satiri la adagiano su un letto e le danno del nettare.Il suo respiro migliora e il battito è regolare,ma rimane comunque pallida.
-Devo parlare con Chirone...-mormoro.
Lascio Savannah alle cure dei satiri e mi dirigo alla Casa Grande,dove sono sicurissimo di trovarlo.Infatti è li che gioca a pinnacolo con il Signor D.
-Chirone,devo parlarti.Immediatamente.-
Lui capisce l'urgenza della cosa e mi conduce dietro alla Casa,in un posto appartato.Lì gli spiego tutto,per filo e per segno,partendo da quando sono andato a bussare alla porta dei figli di Atena.Gli racconto ogni mia sensazione fino ad arrivare al fatidico momento.Gli racconto anche quello,nei minimi particolari,anche se mi si forma un enorme groppo in gola e sento gli occhi lucidi.
Quando ho terminato di raccontare tutto il Centauro mi poggia una mano sulla spalla,rassicurante:-E' un potere da figlio di Ade,Nico.Sappiamo che possiedi grandi poteri e questo è uno di quelli.-
-L'ho quasi uccisa,Chirone!Non voglio questo potere!-
Mi stringe la spalla e mi sorride comprensivo:-Lo so,Nico.Ma ce l'hai e devi conviverci.Devi imparare a controllarlo,ed è quello che ti insegnerò nei prossimi giorni.Ora,però,andiamo a vedere come stà Savannah.-
Annuisco e lo seguo in infermeria.La figlia di Atena è addormentata nel letto.La pelle ha ripreso il suo colorito normale,per fortuna.
Chirone si accerta che stia bene e poi va via,mentre io rimango lì seduto su una poltrona a fissarla.
Per quanto non mi stia simpatica,non era mia intenzione cercare di ucciderla.
Mi addormento mentre la fisso,assorto nei mie tristi pensieri.Dormo un sonno pieno di incubi fino a quando un rumore non mi fa sobbalzare sulla poltrona.Apro gli occhi molto piano,infastidito dalla luce delle candele che riempie la stanza.
-Dove diavolo è quello?!-urla qualcuno.
Ho una brutta senzazione,so che quel qualcuno sono io.Il presentimento diventa realtà quando un satiro arrabbiato e bagnato fradicio entra nella stanza tenendo in mano un bastone di legno.
Nessun incubo è peggio di questo.
Bene,devo vedermela anche con quel satiro Jack del cavolo che vuole uccidermi.
Una bellissima normale e tranquilla prima giornata al Campo Mezzosangue,vero.
Che ti aspettavi,Nico?Sei pur sempre figlio della morte porta sfiga. 

 
Badabumbete(?)
'Sera gente.Ecco il quarto capitolo:)
Abbiamo appena sentito parlare di un nuovo personaggio,Katherine.
Presto si scoprirà di più su di lei e,di conseguenza,sull'infanzia di Savannah.
Abbiamo anche scoperto un nuovo misterioso,potentissimo e difficilissimo potere di Nico.
Poverino,sai che sensi di colpa ora:'(
E la povera Savannah?
Adesso è entrato definitivamente in scena anche Jack,che è l'amico protettivo che tutti,o quasi,vorrebbero avere.
Infatti non è molto felice di quello che Nico ha fatto.
Ai ai,povero Nico.
In questo capitolo è mancato Matt.Non so voi,ma amo quel ragazzo,letteralmente*W*
Spero che vi sia piaciuto il capitolo e che vogliate lasciarmi una recensione.Anche piccola,è ok:3
Fatemi sapere se ci sono errori.
Distinti saluti(?)
Giuls
Ps:Se avete Twittah(?) mandatemi i vostri Nick che vi followo(?) LOL

   
 
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