Palle di neve
Niente odi, niente rancori. Solo innocenza e voglia di ridere.
“E se potessimo giocare per sempre a palle di neve?”
James Potter si abbassa appena in tempo per schivare il colpo, poi ride beffeggiando il compagno.
<< Avanti, Petesky, è tutto qui quello che sai fare?>>
Peter Minus ride e raccoglie altra neve; non è ancora riuscito a colpire James una sola volta.
E il moro intanto ride e fa finta di bere thè e di prendere il sole e all’ultimo minuto si sposta ed evita i suoi colpi; e ride e ride.
“ Riderai anche quando ti troverai davanti al Signore Oscuro e capirai che è l’ultima volta, eh, caro il mio Prongs?” pensa Peter e tira al compagno un altra palla.
James salta e la neve si infrange contro la schiena di Remus Lupin, chinato a creare un pupazzo.
Si gira di scatto.
<< Chi è quel pezzo di marmellata che ha osato colpirmi?>> esclama solenne, facendo ridere Narcissa Black, china con lui a creare il pupazzo.
<< E’ stato Pete!>> si discolpa gioioso James e guarda Remus preparare un contrattacco.
Remus getta alcune ciocche di capelli dietro le orecchie e rincorre Peter.
“ Lo rincorrerai anche dopo la mia morte, Moony?” si domanda James, guardandolo. “ No, perchè non saprò mai la verità”.
Una palla colpisce James in pieno viso e le risate di Sirius Black riempiono l’aria.
<< Mai abbassare la guardia, caro mio!>> esclama gioioso.
<< Ah si? >> ribatte James e lo insegue. Lancia la palla ma Sirius si ripara dietro Lucius Malfoy, che resta colpito in pieno e si gira truce verso James.
<< Sei morto, Potter!>> esclama raccogliendo altra neve.
Remus intanto ha avuto la sua vendetta su Peter, che coperto di neve si trascina fino al gruppetto di persone più vicino e si fa sorreggere da Sirius.
“ Lui ti sorregge, Pete. Lo farà anche dopo che ci avrai fatto sprofondare tutti?” si chiede Remus, fregandosi orgoglioso le mani.
Non fa in tempo a rispondersi: la testa del pupazzo, lanciata da Narcissa, lo costringe a spostarsi di lato e poi si infrange sulle gambe di Bellatrix Black.
<< Stronza!>> trilla quest’ultima e sta per passare al contrattacco ma Sirius, ridendo, la blocca.
Bellatrix non ci pensa due volte a lanciare addosso al ragazzo l’arma destinata alla sorella.
Sirius, piacevolmente sorpreso dal trovarsi coperto di neve, scoppia a ridere e prepara qualche altra palla, mentre timorosa della vendetta la cugina scappa.
James è riuscito a ripararsi dietro a Narcissa, Lucius lo fronteggia intimandolo di lasciare stare la ragazza e di affrontare da uomo il suo destino.
“ E tu, Lucius, lo affronterai il tuo di destino o cercherai di scappare?” si chiede Narcissa, le braccia tenute strette dietro la schiena da James, che la usa come scudo umano.
Peter si rifugia dietro a Remus, che segue divertito Sirius e Bellatrix, che ormai hanno intrapreso una battaglia all’ultimo sangue.
Sirius evita una grossissima palla di neve e ride, di quella risata che è solo sua, e deride la ragazza << Avanti, puoi fare di meglio!>>.
“ Lo sai, Black, che questa frase la dirai ancora e sarà l’ultima cosa che dirai?” pensa Lucius, che ormai ha coperto di neve sia James che Narcissa e fregandosi compiaciuto le mani si è avvicinato all’altro gruppetto di gente.
La seconda palla lanciata da Bellatrix colpisce Sirius in pieno petto e lo fa cadere all’indietro.
La ragazza urla vittoria e batte le mani con Remus, che parteggiava per lei.
Anche Sirius steso a terra ride e si chiede se riderà anche quando lei lo scaraventerà oltre il Velo della stanza di Misteri.
“ No, probabilmente no” si risponde.
Lucius ha iniziato un’animata guerra all’ultimo vestito che resta asciutto contro Rodolphus Lestrange, i cui fantastici occhi blu continuano a saettare in direzione di Bellatrix.
James inizia ad annoiarsi, stacca le braccia al pupazzo e le lancia contro Sirius e Remus.
<< Pezzo di paffucolo!>> gli grida quest’ultimo, facendo ridere ancora Sirius.
“ Riderai così quando sarai ad Azkaban, Sirius?” si chiede Bellatrix, guardandolo.
“ Potrai vederlo da sola, Bella” risponde Sirius, a una domanda mai fatta.
La ragazza sposta lo sguardo su Rodolphus, che sta vincendo la lotta contro Lucius che ormai è caduto a terra ed è disarmato.
Rodolphus lo riempie di neve e Lucius impreca, cercando di evocare qualche incantesimo.
<< Dai, Rod, basta!>> interviene Bellatrix con la sua risata cristallina.
Rodolphus si blocca e la guarda.
“ Io avrò il coraggio di fermarti quando torturerai fino alla pazzia i Paciock?” si domanda. Vede i due ragazzi passeggiare poco distante e sente una morsa al cuore.
“ No, non lo farai” gli dice silenziosa Alice, prima di tornare a rivolgersi al suo innamorato.
Rodolphus resta bloccato per qualche secondo e Lucius lo sbatte a terra, poi lo copre di neve.
<< Infame!>> gli grida il moro cercando di scappare.
Bellatrix intanto si è avvicinata e guarda il ragazzo che già sa che amerà per sempre.
“ Te lo dimostrerò mai il mio amore per te, Rod?” si chiede mentre lo vede ridere insieme a Lucius, il suo amico di sempre.
“ E tu, Lucius, farai davvero contenta mia sorella? No, sarai troppo preso a servire il Signore e le porterai via la cosa più cara”
<< Bella, a che pensi?>> domanda Narcissa, avvicinandosi.
Le ragazze vengono colpite da palle di neve lanciate da James e decidono di passare al contrattacco.
Sirius, riparato dietro un sasso attacca Severus Piton, che passeggia ignaro.
Lui si volta.
<< Me la paghi questa, Black! >>
“ Si, lo so.” Pensa Sirius, mentre scappa a nascondersi dietro a Remus.
Severus non si fa intimorire e li insegue tutti e due.
“ Sarai così coraggioso anche quando Sirius tenterà di ucciderti?” si chiede Remus, che cerca di evitare le palle del Serpeverde e contemporaneamente di attaccare James.
Bellatrix colpisce James.
<< Morirai, Potter!>> esclama divertita, preparando altra neve.
“ lo so, Bella, e non dovrai aspettare poi tanto”
<< Anche tu!>> replica lui, lanciandole grosse palle.
“ Prima morirò dentro. E sarà molto presto...” pensa la ragazza e si volta verso Narcissa che guarda Rodolphus e Lucius.
E’ assorta nei suoi pensieri, che sembrano così lontani dal giardino dove si trovano ora. Silente sta leggendo un libro poco lontano e Severus lo guarda intensamente e con le labbra sembra mormorare una preghiera.
Narcissa guarda gli altri, che si rincorrono e ridono, ignari ed innocenti.
“Quello che ci aspetta nella vita, invece, è ben altro” le dice silenziosamente Lucius, nascosto dietro una trincea improvvisata con rami secchi.
“ E se invece potessimo giocare per sempre a palle di neve?”
Pensa con egoismo indegno.
Le lacrime le bagnano gli occhi.
Una grossa nuvola nera oscura il sole, oscurando il parco.
***