Scorpius Malfoy, anzi no, Scorpius Hyperion Malfoy, di fatto, odiava il suo nome.
Poco importavano le buone intenzioni di Draco Malfoy nel volergli dare un nome regale, il ragazzo restava fermamente convinto che il suddetto padre si fosse scolato un bicchiere di troppo di Wishky Incendiario quando l’aveva scelto. Perché si, Draco poteva anche passare, come nome, ma Scorpius decisamente no.
C’era da dire che, a quanto pareva nella sua famiglia, quella dei nomi assurdi era una caratteristica fondamentale quasi quanto quella del sangue puro. Bastava pensare ad Abraxas Malfoy. Per le mutande di Merlino, ma cosa passava nella testa di quella gente?
Albus: quello si che era un gran bel nome. Riflettè mentre, il capo appoggiato al finestrino dello scompartimento, osservava l’incedere dell’altro Serpeverde lungo il corridoio, accerchiato da una piccola folla di amici.
Scorpius Hyperion Malfoy avrebbe ucciso la propria madre piuttosto che ammetterlo, ma gli sarebbe piaciuto essere come loro; strapparsi la cravatta verde-argento dal collo e raggiungerli. Non perché fossero Grifondoro, non perché fossero il figli degli eroi della Guerra Magica, ma semplicemente perché erano ragazzi normali. Ma lui era Malfoy, il misantropo secchione Serpeverde del quinto anno, e quel genere di cose non faceva per lui: assolutamente no. Preferiva concentrarsi su un bel libro di Pozioni piuttosto che sulla pagina sportiva della Gazzetta del Profeta, anche perché, con enorme delusione di Draco, aveva le stesse capacità atletiche di uno Schiopodo Sparacoda, ed, a metterlo in sella ad una scopa, era quasi altrettanto pericoloso per chi gli stava intorno. Rose Weasley: ecco, lei si che era brava. Tanto brava nel suo ruolo di Cacciatrice quanto negata per qualsiasi attività che richiedesse lo star fermi ed accendere seriamente il cervello per più di cinque minuti di fila. Non che fosse stupida, assolutamente; soffriva soltanto di fancazzismo cronico, il che la portava a disegnare schemi di Quidditch in un angolo del libro nell’ora di Storia della Magia e a farsi puntualmente beccare dal professor Ruf. O ad addormentarsi sul banco nell’ora di Trasfigurazione.
Rose Weasley non considerava granchè Scorpius. Tranne quando si trattava di copiare i compiti di Astronomia, ovvio. O di farsi passare le risposte all’esame di Difesa contro le Arti Oscure – per le quali, a dir la verità, era abbastanza versata. Per tutto il resto del tempo, lui sospettava di essere una specie di microscopica formica, nella vita di Rose Weasley. Si limitava a passarle quanto lei gli chiedeva, giurando e facendole giurare ogni volta che quella era l’ultima. Alla fin fine, dopo cinque anni, potevano considerarsi quasi amici, no? Ma era quel quasi che spingeva il Serpeverde ad odiare se stesso.
Perché Scorpius Hyperion Malfoy era fottutamente innamorato di Rose Weasley.

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Angolo fossa buia dell'autrice:
Auguri cugina! Eccola qua: come promesso anche se un po'in ritardo, la mia prima shot nel fandom di HP. Era tanto che volevo dare il via alla sua invasione (XD) ed alla fine questo è quello che è venuto fuori.
Inizialmente doveva essere solo un'introspettiva dal POV di Scorpius, poi è diventata così. E so bene che ricordano la Rose e lo Scorpius di "Perchè sul campanello di casa mia c'è scritto Weasley-Malfoy?" (Leggetela se non l'avete mai fatto, a proposito, è mitica), ma il fatto è che li adoro. E ormai li vedo così, quindi è stato inevitabile.