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Autore: Bekii    24/07/2012    5 recensioni
Capitolo 1.
- E se anche fosse? Oh, ti metti a piangere? Abbiamo distrutto il tuo sogno dove siamo gentili e sensibili? Magari hai anche sognato di fidanzarti con uno di noi, ahahah! Ragazza svegliati, non accadrà mai. Uno come noi non si metterebbe mai con una come te.- mi urla ad una spanna dalla mia faccia.
Qualche minuto fa sarei svenuta anche per il solo fatto di essere nella loro stessa stanza. Ora provo solo disgusto.
Lotto con le lacrime di rabbia che stanno scendendo timide sul mio viso.
Faccio una risatina. Mi sento una stupida per aver creduto alla loro falsa, per essermi innamorata di qualcosa che non è mai esistito.
Punto i miei occhi in quelli del biondo.
- MI FATE SCHIFO.-
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Capitolo 10.
Con voce rotta dai sospiri mi sussurra -Salta- e con fare meccanico gli circondo il corpo con le gambe.
Tenendomi in braccio mi spinge contro un muro e la mia schiena si inarca come se non potesse fare a meno del contatto con il suo torace.
Un lampo di lucidità mi attraversa la mente e stringendogli il viso tra le mani gli dico -Non qui-
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Storia in pausa causa co-autrice sfaticata.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Mi sono innamorata del nulla?
 
 
 
Giuro che se quella dietro di me mi spinge ancora una volta mi giro e le tiro un cartone.
 
Va bene, siamo dentro una stanzetta per incontrare i One Direction. Okay, è il tuo sogno e ne sono felice ma prova a colpirmi ancora una volta e rischi di spirare prima del loro arrivo.
Mi giro per squadrarla, è una ragazza con forse 3 anni in meno di me, avrà 14 anni. 
Non supera il metro e cinquanta, i vestiti che indossa sembra che stiano per esplode e il sudere le gronda da tutte le parti. Che bello spettacolo.
Le regalo un'occhiata che dice "Non mi sfiorare ancora se no *censura* e *censura* su per il *censura* mentre ti prendo a *censura*" . 
Sbuffa.
-Hai visto quella davanti a me chi si credi di essere?- urla alla ragazzetta vicino -Siamo state scelte dalla radio per incontrarli e lei non si lascia sfuggire neanche un gridolino? Secondo me non è neanche una fan, che BIMBAMINKIA-
Respira. Ronnie, respira.
 
-Per tua informazione sono una loro grandissima fan. Semplicemente non mi metto ad urlare come se mi stessero squartando con un macete, chiaro? Da quando bisogna diventare delle oche per essere definite fan? Posso morire dentro senza essere giudicata?- ecco quello che penso ma che non dirò mai, mi limito a guardare avanti e far finta di niente.
Si incontrano sempre persone simpatiche! 
 
Dopo infinite ore, un uomo alto quanto un abete e magro quanto uno spaghetto, ci fa accomodare su delle sedie opposte ad un lungo tavolo in una saletta adiacente. 
Siamo in 50.
50 fan che tra qualche secondo daranno di matto. 50 fan che tra qualche secondo picchieranno/uccideranno pur di avvicinarsi per prime ai loro idoli. Ma dove siamo? Agli Hunger Games?
Dignità ragazze, dignità.
 
Mentre sono intenta a giudicare le altre con superiorità sento il cigolio di una porta che si apre, 5 ragazzi stanno attraversando la stanza per accomodarsi al loro tavolo.
 
-OH MIOOOO! VI AMOOOOH! SIETE LA MIA VITAAAAH- mi sento urlare con  voce da oca. 
Dov'è finità la tua dignità Ronnie?  sento surrusare dalla mia coscienza.
Al diavolo la dignità. Al divolo tutto! Ti rendi conto piccolame? Sono i miei idoli! WOOOOH! Sono tutto. TUTTO. Dai che ci sta un altro "WOOOH"! 
WOOOH! 
Basta, io me ne vado. Ogni volta è così. 
A quanto pare la mia coscienza è andata a farsi un giro con la mia dignità, che grande perdita.
Poveraccia, devo anche tentare di capirla. 
Io sono sempre stata una ragazza che odiava con tutto il proprio corpo le fangirl e il fangirlare. 
"Ma perchè devono urlare per una persona? Non è mica sorda! E' la tua vita? Ma come puoi dirlo? COME PUOI?!" ecco quello che pensavo.  Poi sono arrivati loro risettando completamente il mio già malandato cervello. 
 
Mentre ero intenta a parlare nella mia testa come se fossi la protagonista di una storia, noto che siamo già state messe in fila per "sfilare" davanti a loro.
Mi viene consegnato il mio foglietto per l'autografo, abbiamo a disposizione 3 minuti per parlare con ciascuno di loro.
Mentalmente ringrazio ancora una volta i miei capelli rossi per avere attirato l'attenzione della radio mentre venivano scelte le vincitrici.
 
*lunghissimo flashback*
-Prendiamo lei, lei,  lei (e altri 46 "lei")  e quella con i capelli rossi stile sirenetta-
*fine lunghissimo flashback*
 
Quando mi raggomitolavo nel letto a pensare a cosa mai avrei potuto dirli una volta incontrati mi sono sempre immaginata calma e pacata,
pronta a incominciare una conversazione anche sulla pace nel mondo. 
 
-Allora, a te Louis ho portato una carota perchè so che ti piacciono tanto!- no, non può essere lei.
E' la ragazza che prima stava dietro di me, è un anguilla quando vuole.  Non ho mai capito perchè gli regalassero carote.
Insomma,  lui ha detto "Mi piacciono le ragazze che mangiano le carote" non "Mi piacciono le ragazze che mi regalano carote". BAH.  
-Siete tutto quello di cui ho bisogno! VI AMOOOH!- urla mentre avanza dondolando verso l'uscita, nel farlo inciampa nei suoi stessi piedi cadendo rovinosamente. 
Oh, cavoli. Provo seriamente pena per lei.
Poverina. Ti capisco, anche a me capita spesso d'inciampare nei momenti meno opportuni. 
 
-Tutto bene splendore?- chiedono in coro i ragazzi, alzandosi leggermente dalle loro sedie. 
Che dolci creaturine che sono!
Durante la mia riflessione di come sarebbe bello averli come padri dei miei figli vengo brutalmente spinta avanti.
 
- Hey, ciao bellissima!- 
Alzo lo sguardo ed incontro il cielo negli occhi di Niall.
Dai Ronnie, ce la puoi fare! Hai imparato a parlare quando avevi 1 anno (ho sparato a caso) non puoi smettere proprio ora. Parla anche di come è schifoso il kebab che fanno dietro l'angolo ma per l'amor del cielo spiccica anche solo una parola!
-Ehm. EHM. EEEHM. EEEEEEHHHHHHM.- e dopo molti, ma MOLTI "ehm" riesco a ricordarmi come usare la  bocca
-Ciao, come stai? Io mi chiamo Ronnie e in questo momento sto realizzando il sogno di una vita, voi per me siet- 
-PROSSIMO- urla il bodyguard.
Prossimo? Prossimo? Ma dove siamo? Al supermercato? Che tu possa essere maledetto.
 
Dopo altri 4 spettacoli simili al precedente, mi ritrovo fuori dalla radio.
Mi accascio a terra e cerco di capire bene quello che è successo. 
Li ho incontrati. Li ho visti. Ho respirato l'aria dalla loro stessa stanza. LI HO ANCHE ANNUSSATI! 
Respira. Ronnie, respira.
Devo chiamare subito la mia amica Moly, poso istintivamente la mano sulla tasca anteriore destra dei miei shorts. Niente.
Tasca sinistra? Nada. Borsa? Nulla.
NO. NO. NO. NO. NO. NO. 
Mi deve essere caduto mentre mostravo il peggio di me ai miei idoli. 
Non posso entrare dicendo "Scusate ma vorrei ritornare dai 1D", come minimo mi arrestano. 
L'unica soluzione al dilemma è aspettare che sia piuttosto tardi e chiedere di entrare, in questo modo loro non ci saranno più ed io non verrò vista come una pazza.
Sono le 7:30, direi di aspettare le otto .
 
E' l'ora x.  
Entro nell'ingresso della Radio. 
Una donna sulla 40ina, seduta dietro ad un tavolo di quello che sospetto sia mogano, mi squadra dall'alto con aria schifata.
Ma perchè quando una ragazzina entra in un negozio/luogo viene sempre squadrata in malo modo? Insomma, mica siamo delle pazze o chissà cosa. 
-Ha bisogno?- gracchia.
-Ehm, a dir la verità sì...- incomincio a biscicare. Io sono una di quelle persone che se possono non chiedono mai niente ai commessi o quant'altro, mi innervosiscono e non so il perchè. -Sono una delle 50 ragazze che hanno avuto la fortuna di incontrare il gruppo che si trovava qui qualche ora fa, sfortunatamento mi sono dimenticata il cellulare proprio nel luogo dell'incontro. Non potrei andarlo a recuperare?- 
-Il gruppo di quei 5 ragazzini?- mi risponde sfoderando un sorrisino davvero inquietante
-Direi che non c'è nessun problema, l'incontro è finito mezz'ora fa e penso se ne siano già andati quindi puoi salire- 
BENEDETTA DONNA.
Urlo un "Grazie" mentre mi scaravento per le scale diretta al terzo piano.
 
Per un volere divino riesco a trovare la stanza dell'incontro, non c'è più nessuno dentro.
Peccato. Infondo al mio cuore speravo di trovarli, magari si sarebbero innamorati di me come in una fanfiction!
Come avevo sospettato il mio cellulare si trova abbandonato sul pavimento della stanza, lo recupero ed incomincio a percorrere la strada a ritroso.
Giro a destra, poi a sinistra, vado dritta e...Okay, dove sono? Dove sono le scale?
 
"Ragazza si inoltra una stazione radio maledetta da dove non si può uscire. RIP Ronnie"
 
OCCRISTO. No, non posso morire così.
Mi faccio prendere dal panico. Perchè ogni suono che si sente in momenti come questi sembra tremendamente pauroso? Come questa risata ad esempio!
Risata? Sento una risata!
Qualcuno sta ridendo dietro una delle 3000 porte bianche che mi circondano.
Mi avvicino per constatare se si tratta di un fantasma.
 
-Aahahha! Anche oggi è finita!- urla una voce stridula.
L'ho già sentita questa voce, è Louis! 
Mi spiaccico ancora di più alla porta.
-Dio mio, ancora 5 secondi con quelle rompipalle e non ce l'avrei fatta- urla tra una risata e l'altra Harry.
-Ma perchè dobbiamo sopportarle? Perchè ci sostengono? Ecchisene.- risponde Zayn.
-Alcune sono ridicole, vi ricordate quella di oggi che è caduta? Sembrava una balena arenata! AHAAHHA "Siete tutto quello di cui ho bisogno!" Ma chi ti conosceee, ma fammi il piacere.- gracchia Niall -Il nostro "Tutto bene?" è stato spettacolare, sinceramente stavo per scoppiare brutalmente a ridere. Ma l'avete guardata bene? Mi sembrava uscita dalla pubblicità della Michelin, le ragazze così dovrebbero sparire da questo mondo perchè lo rovinano! Mi fanno semplicemente schif- non riesce a finire la frase.
Clack, il rumore di una porta che si apre.
Mi guardano con gli occhi spalancati.
-E tu chi sei?- chiede con un filo di voce Liam.
-Salve! Sono, anzi, ero una vostra grandissima fan. Anche io oggi facevo parte di "quelle rompipalle" che hanno aspettato per ore tutte schicciate senza aria condizionata. Ma chi credete di essere?- urlo con tutta la mia voce.
 
-Ma chi ti credi di essere tu?! Sei solo una mocciosetta rompipalle. Noi chi siamo? Noi siamo qualcuno che può comprare casa tua e la tua vita con un solo accenno del capo.- mi si avvicina minacciosamente Horan.
 
-Embè? Ma vi sentite quando parlate? Voi siete tutto per queste ragazze e le ripagate in questo modo? Insultandole?- 
 
- E se anche fosse? Oh, ti metti a piangere? Abbiamo distrutto il tuo sogno dove siamo gentili e sensibili? Magari hai anche sognato di fidanzarti con uno di noi, ahahah! Ragazza svegliati, non accadrà mai. Uno come noi non si metterebbe mai con una come te.- mi urla ad una spanna dalla mia faccia.
 
Qualche minuto fa sarei svenuta anche per il solo fatto di essere nella loro stessa stanza. Ora provo solo disgusto. 
Lotto con le lacrime di rabbia che stanno scendendo timide sul mio viso. 
Faccio una risatina. Mi sento una stupida per aver creduto alla loro falsa, per essermi innamorata di qualcosa che non è mai esistito.
Punto i miei occhi in quelli del biondo.
- MI FATE SCHIFO.-
 
Non gli lascio tempo di controbattere e mi fiondo fuori dalla stanza. 
In qualche modo risco ad uscire da quella cavolo di radio.
Che giornata di me*da.
























 
-
Salve! 
Che ne dite?
E' solo l'inzio di tutti in casini in cui si caccerà Ronnie.
Piccola, stupida Ronnie 

Anche se non sembra questa storia diventerà assolutamente romanticosa!
Quindi se volete  farvi venire il diabete continuate a seguirmi!
Scusate per i miei vari errori, sono solo stupida.
Detto questo vi saluto,
YEHA.
 
 
  
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