Capitolo 6: Il ruggito del demone

“S-Sasuke! I tuoi occhi... Hai lo Sharingan!” esclamò Naruto sorpreso, riprendendosi da quel breve svenimento... Ma quello sprazzo di felicità per il moro durò solo un istante, perchè in quello successivo si accorse di tutti gli spiedi che crivellavano il corpo del moro.

“Che importanza ha ora...?” disse con un filo di voce carica di sofferenza e con il corpo tremante.

“Perchè mi hai salvato?! Perchè?! Devi dirmelo!” esclamò il biondino fra il confuso ed il terrorizzato. No, non poteva... Sasuke era solo ferito, non poteva... Non poteva perderlo definitivamente!

No! NO!

Il corpo di Sasuke ebbe uno spasmo e d'improvviso iniziò a cadere, come se non avesse più forze per reggersi in piedi. No, non poteva essere vero! Sasuke era il ninja più forte che conoscesse... Lui non poteva morire... Non poteva...! Aveva già rischiato di perderlo tanti anni prima, non poteva perderlo ora! No, Sasuke non doveva assolutamente morire! Non per difendere un mostro come lui!

Si era allontanato per paura del suo risentimento, ma anche per proteggerlo dal mostro che albergava dentro nel suo ventre. Aveva paura di quella cosa... ed aveva iniziato a sentirla nel fondo della sua anima e non voleva che Sasuke fosse coinvolto: troppe, fin troppe persone lo guardavano con occhi di disprezzo e terrore e lo lasciavano solo... E non voleva che questo accadesse a Sasuke! Lui era già stato vittima della follia di Itachi e tutto per colpa sua: lui nascondeva un mostro... E tutti quei sogni che lo tormentavano gli mostravano la Volpe e la sua forza... Non voleva che il moro fosse coinvolto nel suo destino maledetto!

Scattò per prendere al volo il moro fra le sue braccia. Non riusciva a contare quanti spiedi lo trafiggessero. I suoi occhi erano carichi di melanconia.

“Perchè mi hai protetto? Tu dovevi pensare solo a te stesso... al tuo sogno di far rinascere gli Uchiha... Non dovevi pensare a me... Perchè l'hai fatto...?” lo supplicò questa volta il biondino con le lacrime agli occhi, tenendolo con attenzione fra le sue braccia. Lui tentò di rispondere e di sfiorare il suo viso con un mano, ma non riuscì ad articolare una parola...

La sua mano perse ogni forza a metà strada...

Ed i suoi occhi si chiusero.

Un esplosione di dolore, furia e vendetta deflagrò nella sua anima. Lo aveva perso! Lo aveva perso e questa volta era per sempre!

Non voleva, non voleva, non voleva!

Aveva desiderato così tanto potere riaverlo vicino... E non gli importava se lo odiava, se lo sgridava, se rivaleggiavano... Non importava! Poter anche solo stargli fisicamente vicino nel silenzio più assoluto, gli bastava per alleviare un poco ciò che aveva dentro... Ed il primo scontro contro Zabusa lo aveva fatto sentire... completo... come non lo era da anni... Ma sicuramente Sasuke aveva agito così perchè lui era un vero ninja che sapeva sempre concentrarsi sulla missione...

“Sasuke!”

Il grido di disperazione pronfonda di Naruto si levo sopra ogni rumore della battaglia in corso e si trasformò in un ringhio selvaggio e potente, come quello di un animale ferito a morte.

“Dammi il tuo dolore... la tua rabbia... Ed io lo vendicherò...” sussurrò una voce nella sua mente... La voce della Volpe a Nove Code... Ormai a Naruto non restava più niente...

... Niente ..

Improvvisamente un'enorme esplosione di chakra fece tremare quella parte di mondo. Era un chakra violento e carico di furore omocida, talmente intenso da generare calore ed un vento così forte da spazzare via la nebbia.

“No! Non è possibile!” esclamò letteralmente terrorizzato Kakashi, riconoscendo il chakra che stava eruttando da Naruto. Lo stesso Zabusa pareva immobilizzato nel sentire quella forza antica e selvaggia in tutta la sua terribile potenza. Pareva un'onda gigantesca di furia omicida che si spandeva in ogni direzione, come il più terribile di tutti gli tsunami. Kakashi riconobbe subito il chakra violento ed inarrestabile della Volpe a Nove Code... Se quel demone si fosse liberato, nessuno avrebbe potuto fermarlo. Non esisteva essere umano sulla terra che potesse fermare quel demone dalla forza infinita, nemmeno il Quarto Hokage, suo amato maestro, era riuscito a bloccarlo e tutti sapevano che era il più forte di fra i ninja dei Grandi Villaggi.

Naruto giaceva inginocchiato e fra le sue braccia sosteneva con delicatezza il corpo immobile di Sasuke, mentre continuava ad eruttare tutto quel chakra. I suoi occhi di un azzurro limpido ora erano due profondi e cupi laghi di sangue. Appena il moro aveva chiuso gli occhi, aveva perso qualsiasi speranza ed aveva dato in pasto a quel mostro tutta la sua rabbia folle, il suo desiderio di vendetta, tutto il dolore che impazzava in ogni angolo della sua anima e del suo corpo. Se Sasuke era morto... Se aveva perso la persona che amava di più al mondo, non gli importava più niente. Il sogno di diventare Hokage spariva di fronte al disperato e profondo abisso di dolore scavato nella sua anima.

Mai prima di allora aveva sentito un dolore così opprimente, solo quattro anni fa aveva sentito con prepotenza l'affetto verso Sasuke... E la sofferenza era così grande che lo fece impazzire.

“Ti ammazzo...! Ora ti ammazzo!” ringhiò completamente folle rivolto verso quel ragazzo chiamato Haku, dando in pasto tutta la sua furia alla Volpe a Nove Code... E più gliene dava e più quell'essere diventava grande e forte.

Balzò in avanti e strappò via quel dannato ragazzino dai suoi specchi maledetti. Il suo urlo di dolore quando gli spezzò le braccia non arrivò nemmeno a Naruto, ormai era solo la Volpe, guidata da quel calderone ribollente di dolore, vendetta e furia che il ragazzo aveva covato per tutta la vita. Colpì ripetutamente il suo avversario, fino a quando con un pugno gli spezzò l'osso del collo, ma la sua sofferenza ancora non trovava sfogo...

Sentiva dolore, tanto dolore e non voleva più sentirlo!

Aveva perso l'unica persona al mondo con la quale sentiva di avere un legame, che importava ora se dava sfogo al mostro? Tanto non importava a nessuno! Non importava a nessuno se lui stava male ed aveva bisogno di aiuto e consolazione! Se ora che gli era stata tolta la possibilità di stare vicino a Sasuke, che importanza poteva valere la sua vita? Perchè doveva vivere una vita in mezzo a persone che non lo volevano?

Sentì un'altra vampata di vendetta: a quel punto avrebbe scatenato contro di loro la Volpe a Nove Code, così si sarebbero resi conto del loro errore! Cosa doveva fare per avere un po' di attenzione?!

Avrebbe distrutto tutto. Avrebbe annientato tutto ciò che aveva davanti, così tutti avrebbero dovuto per forza notarlo... Ed avrebbero visto la forza che nasceva dall'averlo lasciato solo. Si sarebbe vendicato distruggendo mari e monti! Allora sì che tutti gli avrebbero portato attenzione!

“Maledetto ragazzino!” ringhiò la voce di un uomo che tentò di attaccarlo con una ridicola mannaia.

Gli bastò solo un pugno carico di chakra per mandarla in mille frantumi.

Gli bastò solo l'altro pugno per trapassare da parte a parte il petto di Zabusa.

L'odore del sangue però ottenebrò di colpo qualsiasi suo senso.

Che diavolo stava facendo?

“Naruto!” lo chiamò spaventata la voce di un ragazza, ma era così lontana...

“Fermati Sakura!” esclamò invece un altro uomo, balzando a bloccarla. Entrambi entrarono nella sua visuale. Una ragazzina ed un uomo mascherato... Quest'ultimo sembrava mostrare un po' di forza... Si preparò ad attaccare... Ma i suoi occhi si fissarono in quelli di lei che trasudavano paura e spavento.

No... Un momento... Lui non voleva...

Naruto non voleva che la gente lo guardasse piena di terrore e paura! Voleva che la gente lo guardasse e gli soridesse... Che lo accettasse...!

“Dammi il tuo odio... Dammi il tuo dolore... Ed io ti vendicherò...” sibilò ancora ed ancora la Volpe a Nove Code.

Sentì un ringhiò uscire dalla propria voce. I suoi muscoli erano tesi fino allo spasimo. Le sue mani erano sporche di sangue... No... Non era possibile... Lui era diventato quel mostro!

“Avanti... Nutriscimi ed io ti vendicherò...” ringhiò questa volta la voce del demone, invece che presentarsi come una promessa... Ma Naruto non voleva... Non voleva diventare quel mostro!

“Naruto?” provò a chiamarlo cautamente il maestro Kakashi... Sì, quello era il maestro Kakashi... E lei era Sakura, la sua compagna di gruppo...

“No... N-non così...” riuscì a gracchiare con un filo di voce, lottando contro quell'essere che aveva preso possesso del suo corpo. Non voleva essere la Volpe a Nove Code! Non era quello il modo di avere l'attenzione della persone... Stava sbagliando.

Riuscì a guardare ancora una volta quei due che aveva davanti a sé. Loro, in effetti, non gli avevano fatto del male...

“La ragazza! Tu odi la ragazza perchè vuole Sasuke!” ringhiò ancora una volta il demone pronto a prendere il sopravvento.

“S-Stai zitta, stupida Volpe!” ringhiò al cielo con tutta la sua forza Naruto, prima di allontanarsi il più possibile da quel luogo.

Note:

Che vi sembra? ^_^ è soddisfacente? Spero di sì. Mi sembra che il confronto Naruto/Volpe sia più che appropriato. Spero che non turbi nessuno questo capitolo e che il pg13 vada bene, altrimenti ditemelo che lo cambio.

Wow! 42 recensioni! O_O Grazie, grazie, grazie!!!!

X hikary90: Eh, hai ragione... Ma vallo a dire a Sasuke (è un po' duretto NdNov)(Ehi!!! >.<” NdSasu)!

X Lupus: Pranzato bene? ;) Per quanto riguarda l'inizio del capitolo 5 è Sasuke che parla. In effetti, a rileggerlo non si capisce tanto bene. Sorry :S Eh, quelle due frasi sono colpetti di genio... E poi diciamoci la verità, anche Sasu avrà bisogno di un po' di coccole ogni tanto no? ;)

X kuroihikaru: Non importa, dai ;)

X Elion: Beh, ecco... Nel capitolo 4 si parlava solo dei sentimenti del Terzo Hokage e di Kakashi, Sasuke non c'era... Cmq ora con questo ho lasciato più spazio a Naruto! Spero ti sia piaciuto.

X Isa: Eh, io ora direi anche povero Naruto... :S

X Kagchan: continuato! Soddisfatta?

X Shun: Beh, ora bisogna sapere i sentimenti di Naruto... no? ^_^

X jojina: Uhm, sì. In effetti somiglia alla Pietra Filosofale... Però se ci pensi Naruto ed Harry si somigliano: entrambi non hanno una famiglia, entrambi hanno un passato doloroso che ha lasciato nel bene o nel male un segno sulla loro vita. Cmq ho anche sentito dire che Kishimoto per Naruto aveva avuto un'idea simile a quella della Rowling per Harry Potter...

X Francesca Akira 89: Uhm, proprio 10 anni di separazione non sono... Sono “solo” quattro... Cmq sì, è un po' shonen ai... Ma d'altra parte Naruto e Sasuke, secondo me, son un po' ispirati allo stereotipo di uke e seme... E il manga è abbastanza slashoso XD