Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: Soly_D    24/07/2012    9 recensioni
[Mirai!Gohan x Mirai!Videl]
Ho immaginato che Gohan e Videl si fossero conosciuti anche nell'universo di Mirai!Trunks. In questa storia troviamo quindi un Gohan appena ventenne che non ha potuto frequentare il liceo a causa della distruzione seminata dai due cyborg, ma conoscerà ugualmente Videl in circostanze diverse. Nel complesso, la storia non sarà triste. Nonostante Gohan (come ben sapete) muore, ci sarà un lieto fine.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mirai!Gohan, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
IL FUTURO ESISTE ANCHE PER NOI

f


Passi avanti

 
Si sentiva strana.
Davanti a lei il vuoto più totale.
Non percepiva alcun odore o rumore.
Provò a muovere una mano ma, inaspettatamente, non riuscì a trovarla.
Avrebbe dovuto sentirsi impaurita o disorientata, invece quello strano posto in cui si era svegliata le ispirava serenità e tranquillità.
Forse stava sognando? Ma cosa, di preciso?
Tutto ciò che riusciva a vedere era il nulla: nessuna forma, nessun colore.
Cercò di ricordare cosa stava facendo prima di addormentarsi.
La sensazione di essere sospesa nel vuoto, l’immagine di un’isola rasa al suolo, un imponente albero che offuscava la sua visuale, un ragazzo vestito d’arancione che combatteva contro due altre persone, poi un improvviso dolore al collo e infine il vuoto più assoluto.
Avrebbe dovuto sentirsi dolorante e spossata, ma quello strano posto era così tranquillo e rilassante che le sensazioni fisiche e mentali non contavano più niente.
Cercò allora di riordinare gli avvenimenti, giungendo ad una sola conclusione.
Gohan.
Era l’unico che vedeva chiaramente nei suoi pensieri, tutto il resto le appariva vago e insignificante. Chissà dov’era ora... Chissà se pensava a lei... Chissà se la stava cercando...
Rimase per qualche secondo a riflettere sull’ultimo incontro che aveva avuto con lui, ma non ricordava bene cosa fosse successo. Un combattimento? Ma con chi?
“Videl!”
Si destò improvvisamente da quello stato di profonda meditazione, sentendosi chiamare.
Chi era? Cosa voleva da lei?
Videl...”
Questa volta avvertì uno strano senso di inquietudine dettato dal fatto che, chi aveva pronunciato il suo nome per la seconda volta, l’aveva fatto in modo triste e quasi disperato. Sembrava un lamento, una richiesta d’aiuto, forse qualcuno stava piangendo. Aveva bisogno del suo aiuto? Oppure era proprio per lei che stava piangendo? Cosa stava succedendo?
“Videl...”
Giurò di aver riconosciuto Gohan in quella voce. Sì, era proprio lui! Perché piangeva?
Spinta dalla preoccupazione, cercò di muoversi in tutti i modi e di trovare una via d’uscita da quello strano posto che ora cominciava ad opprimerla. Ma il suo corpo non reagiva, sembrava fosse lontano dalla sua mente.
“Videl...”
Cominciava ad allarmarsi seriamente. Aveva un brutto presentimento.
Sospirò, o almeno era quella l’intenzione. Inaspettatamente si ritrovò qualcosa di duro in bocca, era piccolo quanto una noce e aveva un sapore amarognolo. Un fagiolo?
Un senzu! Ma allora... non stava bene! Doveva essere qualcosa di grave se gli era stato somministrato un fagiolo di Balzar!
Immediatamente capì il perché Gohan stava piangendo.
Masticò lentamente il fagiolo e lo ingoiò, poi sbatté un paio di volte le palpebre fino a ritrovarsi stesa a letto in una stanza dalle pareti immacolate e un fresco profumo di pulito.
Lo vide, vide Gohan con la testa poggiata sul suo addome. Piangeva.
“Videl...” continua a ripetere sommessamente “Non doveva andare così, dannazione! E’ tutta colpa mia... dovrei esserci io in questo stupido letto!”
La ragazza rimase a fissarlo per una manciata di secondi, poi tirò fuori una mano dal lenzuolo e la allungò verso il saiyan. La reazione di quest’ultimo, però, le fece cambiare idea.
Gohan si era asciugato le lacrime e si era alzato in piedi, lo sguardo determinato e i pugni serrati lungo i fianchi.
“Ti vendicherò!” disse il ragazzo puntando lo sguardo verso la finestra “Ti vendicherò Videl, perché è solo colpa mia. Ti vendicherò perché troppe persone hanno pagato ingiustamente. Ti vendicherò perché è ora che quei due mostri la smettano di rovinare il mondo. Ti vendicherò perché... perché... ti amo.” concluse accennando un lieve sorriso.
Ma prima che potesse spiccare il volo verso i due androidi, Videl trovò la forza per fermarlo.
“Davvero mi ami?”
Gohan si voltò immediatamente, credendo di aver sognato.
No, Videl era lì viva e vegeta. Aveva gli occhi sbarrati, la guance lievemente arrossate, il corpo non più costellato di lividi e ferite.
“V-Videl?!” balbettò in preda all’euforia.  
“In carne ed ossa.” rispose lei, mettendosi a sedere con un po’ di fatica.
Le girava la testa e aveva un po’ di nausea, ma tutto sommato si sentiva abbastanza bene.
Gohan si avvicinò immediatamente al letto della ragazza e la abbracciò, baciandole la fronte e ripetendo ad occhi chiusi “Sei viva, sei viva, sei viva” per una decina di volte.
Videl ridacchiò divertita e si lasciò cullare dalle attenzioni di Gohan.
Una volta che si staccarono, la ragazza prese a fissarlo con curiosità mentre lui cercava di riprendersi dallo shock appena avuto. Era stato un vero miracolo che si fosse risvegliata!
“Avrò un aspetto orribile” sussurrò Videl, scostando qualche ciocca di capelli dal viso.
“Ma che, sei sempre magnifica!” rispose lui, sorridendo calorosamente.
Videl abbassò lo sguardo, un po’ imbarazzata.
“Allora è vero?”
Gohan comprese immediatamente il senso di quella domanda e non potè non arrossire.
“Allora è vero cosa?” fece finta di non capire.
“Che mi ami” spiegò lei, con naturalezza.
Gohan avvampò all’istante, grattandosi la testa con fare impacciato.
“Beh... io... credo...”
Non riuscì a terminare la frase perché le labbra della ragazza si era poggiate sulle sue in un bacio carico di dolcezza.
“Anche io, Gohan.” sussurrò lei all’orecchio del saiyan che sorrise contento.
Rimasero in silenzio per qualche minuto, a rivolgersi sguardi complici.
Poi Gohan si ricordò immediatamente di ciò che gli stava maggiormente a cuore.
“Videl, so che non è il momento... però... Perché sei venuta allo scontro? Perché non hai fatto come ti avevo ordinato? Sei stata molto fortunata a salvarti, questo lo sai vero?”
Videl abbassò tristemente lo sguardo. Gohan aveva perfettamente ragione.
“Io... avevo paura per te...”
Gohan scosse la testa.
“Ma che diavolo stai dicendo?! Paura per me?!” esclamò stralunato “Tu, Videl, hai rischiato seriamente di morire!”
La ragazza sentì gli occhi inumidirsi.
“M-mi dispiace averti f-fatto spaventare...” rispose con la voce rotta dal pianto “I-io volevo solo v-verificare che non f-fossi in pericolo...”
Gohan le si avvicinò e asciugò la prima lacrima che scendeva lungo la sua guancia.
“Non devi preoccuparti per me” le disse con tono calmo “Quella a dover stare attenta sei tu! Non sopporterei di vederti nuovamente a letto in fin di vita!”
Videl pianse silenziosamente e Gohan la riabbracciò, facendole poggiare la testa sul suo petto. Percepì la maglia inumidirsi con le lacrime della ragazza e si sentì quasi in colpa per averla fatta piangere. “Su, è tutto passato...” cercò di consolarla accarezzandole i morbidi capelli corvini.
Videl, allora, sembrò calmarsi. Tirò su col naso e mostrò un piccolo sorriso.
“Promettimi che non ti batterai con i cyborg finché non ti sentirai davvero pronto” disse la ragazza con gli occhi velati di speranza.
“Solo se tu mi prometti di non cacciarti più nei guai come hai fatto oggi.” rispose Gohan con lo stesso tono. Videl annuì e insieme si ripromisero di mantenere le loro promesse.
 
“COSA DIAVOLO E’ SUCCESSO?!”
Gohan e Videl sapevano che Chichi avrebbe reagito in quel modo.
“Il fatto è che io e Gohan ci stavamo allenando sui monti Paoz... poi abbiamo visto una nuvola di fumo e siamo andati a controllare... e c’erano i cyborg... e...”
All’ennesimo “e”, Chichi sbottò furibonda.
“Avete la minima idea di cosa abbia provato quando vi ho visti arrivare qui in fin di vita?!”
I due ragazzi abbassarono la testa, mortificati.
“E’ tutta colpa mia... Non avrei dovuto portare Videl dai cyborg.”
La ragazza alzò immediatamente lo sguardo verso il saiyan e sgranò gli occhi, incredula.
“Ma non è vero! Sono stata io a decidere di...”
“E’ STATA COLPA MIA!” esclamò Gohan cercando di sopraffare la voce della ragazza “Non succederà mai più, te lo prometto mamma!”
Videl sorrise lievemente a quelle parole. Gohan si era preso colpe che non gli appartenevano per evitare che Chichi reagisse ancora più male. D’altronde, la ragazza aveva capito fin da subito che quel ragazzo era dolce e gentile proprio come appariva!
“Io non sopporterei di perdervi...” rispose Chichi, afflitta.
I due ragazzi la abbracciarono prima che potesse scoppiare a piangere.
“Sta tranquilla, mamma, faremo più attenzione” la rassicurò Gohan con quel sorriso così sincero che alla donna ricordava tanto quello di Goku.
 
“Io vado ad allenarmi con Trunks!” annunciò Gohan uscendo di casa, dopo pranzo.
“Sta attento!” gli consigliò Chichi dalla cucina, mentre Videl si precipitò in giardino per salutarlo.
Gohan se la vide arrivare da un momento all’altro, le braccia tese verso di lui e il sorriso stampato sulle labbra. Non potè fare a meno di accoglierla in un abbraccio quando se la ritrovò a due passi da sé. La ragazza gli saltò letteralmente al collo e gli diede un dolce bacio a fior di labbra.
“Come mai tutte queste attenzioni?” chiese lui, sarcastico.
“Sai, rischiare di morire ti cambia la vita!” rispose Videl con lo stesso tono allegro.
Gohan sorrise a quelle parole e la baciò a sua volta, ma questa volta fu un bacio molto più passionale e coinvolgente di quello che si erano scambiati pochi secondi prima.
Videl, sulle punte dei piedi, aveva circondato con le braccia il collo di Gohan e ora gli accarezzava i capelli e la base del collo. Il ragazzo, invece, la teneva stretta a sé per i fianchi e la baciava con trasporto. Le loro bocche si cercavano e si modellavano a vicenda, le lingue danzavano insieme, i loro cuori battevano all’unisono e le loro anime sembravano diventare una cosa sola.
In quei momenti, il resto del mondo (tra cui Chichi che li spiava ben nascosta dietro la porta dell’ingresso) non contava più, c’erano solo Gohan e Videl, uniti da quel profondo legame che diventava ogni giorno più profondo e resistente.
“Devo andare” disse lui, allontanandosi e facendo un cenno con la mano per salutarla.
“Non affaticarti troppo! E vedi di tornare per l’ora di cena!” esclamò lei salutandolo di rimando con le guance ancora arrossate e il respiro accelerato.
Gohan sorrise a quelle parole e sparì nel cielo.
 
Pugni, calci e sfere d’energia facevano vibrare l’aria fresca e pulita dei monti Paoz.
Sarebbe stato impossibile seguire le mosse di quelle due furie che si stavano scontrando, data la velocità e l’intensità dei loro colpi. Eppure nessuno dei due era abbastanza forte da battersi con i cyborg, ma proprio per questo motivo ogni momento era buono per allenarsi e potenziare le proprie tecniche. Prima o poi avrebbero raggiunto il livello dei due androidi e allora per loro non ci sarebbe stato scampo. O almeno così speravano.
“Non credi che possa bastare così?” chiese ad un certo punto Gohan bloccandosi.
Trunks lo imitò, stendendosi per terra con l’intento di riposarsi qualche secondo e riprendere fiato.
“Non sono stanco, continuiamo!” esclamò il ragazzino rimettendosi in piedi dopo una breve pausa.
Il saiyan più grande sorrise a quelle parole. Rivedeva se stesso in quel giovanissimo saiyan dai capelli lilla, rivedeva la sua stessa tenacia e prudenza, la sua stessa determinazione e il suo stesso orgoglio. D’altronde, loro erano figli dei due ex saiyan più potenti dell’Universo... C’era da aspettarselo che raggiungessero e superassero i loro genitori!
A quel pensiero, Gohan spostò lo sguardo verso il cielo e gli sembrò di intravedere tra le nuvole il viso solare e giocondo di suo padre che lo salutava. Sorrise con un po’ di malinconia, ripensando alla sua promessa di riportare la pace sulla Terra e rendere orgoglioso il padre.
Trunks approfittò della situazione per tirare un pugno all’altezza del suo stomaco e così Gohan mise da parte i ricordi, riportando immediatamente l’attenzione al combattimento.
“Mai abbassare la guardia.” recitò il ragazzino con tono di chi la sa lunga.
“Mai dare le spalle al nemico.” disse invece Gohan tirando un calcio a Trunks da dietro.
E così i due saiyan ripresero il combattimento, continuando fino a sera.
 
“Ci vediamo domani, vero Gohan?” chiese Trunks inspirando a pieni polmoni per reprimere l’affanno.
“Domani? Mmm... non saprei...” rispose il ragazzo, grattandosi la nuca.
Trunks sorrise in modo malizioso.
“Devi vederti con la tua fidanzata, non è così?” ammiccò a braccia conserte.
Gohan diventò paonazzo e balbettò incomprensibili monosillabi.
“Allora non vieni?” chiese il ragazzino, un po’ deluso.
Il saiyan più grande non seppe resistere a quegli occhioni azzurri colmi di speranza. Si avvicinò al ragazzino e gli spettinò i capelli in un gesto che faceva spesso.
“E va bene...” acconsentì con un sorriso.
Trunks urlò dalla gioia e abbracciò il suo maestro, poi i due si separarono e ognuno tornò alla propria casa.
 
Gohan entrò silenziosamente in casa e si stupì nel trovare già Videl addormentata sul divano. Controllò per sicurezza l’orario e si accorse di aver fatto piuttosto tardi: era notte fonda. Probabilmente lei e Chichi aveva cenato presto, poi la ragazza aveva insistito per aspettare Gohan e così si era addormentata lì sopra senza nemmeno rendersene conto.
Si avvicinò e le sfiorò una guancia calda con la mano, vedendola muoversi lievemente a quel tocco. Non aveva una coperta e, per esperienza personale, Gohan sapeva che dormire sul divano non era molto comodo: prese la ragazza in braccio e la portò al piano di sopra, nella sua stanza, adagiandola sul letto e coprendola con la coperta.
Sorrise nel vederla così tranquilla e le diede un bacio sulla fronte per poi andarsene e lasciarla dormire.
Una volta in cucina, mangiò la cena che sua madre gli aveva messo da parte e infine andò a farsi una doccia, prima di mettersi a letto e abbandonarsi a qualche ora di sano riposo.
 
“Gohan”
Il saiyan aprì lentamente gli occhi, trovando Videl seduta in un angolo del suo letto.
“E’ già ora di alzarsi?” sussurrò lui coprendosi la testa con il cuscino.
“No” rispose lei abbassando lo sguardo e torturandosi le dita “Io... io... posso dormire qui con te per questa notte?” concluse tutto d’un fiato.
Gohan inarcò le sopracciglia e sorrise lievemente.
“Certo, non riesci a dormire?” disse sollevando la coperta.
Gli occhi di Videl si illuminarono a quell’invito e subito la ragazza si infilò nel letto, mentre Gohan le porgeva un pezzo della coperta e la teneva stretta a sé in un caldo abbraccio. Arrossirono entrambi, dato che non avevano mai dormito insieme e quella situazione era del tutto nuova per entrambi. Videl percepiva il fiato caldo del ragazzo sul suo collo e le sue braccia che le cingevano la vita, Gohan invece era stato inebriato dal profumo della ragazza e dal piacevole calore che emanava.
“Ho fatto un incubo” spiegò lei chiudendo gli occhi e abbandonandosi alle braccia del ragazzo.
“I cyborg?” chiese lui, sicuro di ottenere una conferma.
“Già”
Gohan sospirò. “Tranquilla, ci sarò sempre io a proteggerti.”
Videl sorrise a quelle parole. “Di questo non ne dubito, Gohan. Grazie”
“Ti amo”
Quelle parole gli erano venute fuori così, di getto.
“Anche io” rispose lei, accoccolandosi meglio tra le braccia del ragazzo.
Lui le baciò i capelli.
“Buonanotte”
Lei riuscì a strappargli un bacio dalle labbra.
“Notte, Gohan”.
E infine caddero entrambi tra le braccia di Morfeo.












Note dell'autrice:
Avevo promesso di aggiornare prima e invece... ç_ç chiedo perdono!
Spero che il capitolo sia di vostro gradimento. Un GRAZIE speciale a tutti coloro che recensiscono e seguono, siete davvero in tanti ed io non potrei esserne più soddisfatta <3
Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo
A presto!
  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Soly_D