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Autore: Ili91    24/07/2012    1 recensioni
[Yukimura/Kano, Misaki/Usui (accennata)]
Yukimura, Kano, Misaki e Usui fanno una gita al mare. In spiaggia è stata organizzata un gara di raccolta conchiglie a cui i quattro parteciperanno.
Tratto dalla one-shot:
Raccolse le scarpe con la punta delle dita e fece leva sul ginocchio per rialzarsi in piedi. In quel momento notò un cartello alla sua sinistra.
Caccia alla conchiglia
Partecipate numerosi!
[...]
«Sembra divertente» considerò Usui. «Si partecipa a coppie, farai squadra con me, presidente?» chiese poi a lei, avvolgendole le spalle con un braccio.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Misaki Ayuzawa, Shouichirou Yukimura, Soutarou Kanou, Takumi Usui
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caccia alla conchiglia - capitolo unico Titolo: Caccia alla conchiglia
Personaggi: Soichiro Yukimura, Sotaro Kano, Misaki Ayuzawa, Takumi Usui
Pairing: Yukimura/Kano, (accennata) Misaki/Usui
Genere: Commedia, Romantico
Rating: Verde
Avvertimenti: One-shot, Shonen-ai 
Introduzione alla storia: Yukimura, Kano, Misaki e Usui fanno una gita al mare. In spiaggia è stata organizzata un gara di raccolta conchiglie a cui i quattro parteciperanno.  
Tratto dalla one-shot:
Raccolse le scarpe con la punta delle dita e fece leva sul ginocchio per rialzarsi in piedi. In quel momento notò un cartello alla sua sinistra.
CACCIA ALLA CONCHIGLIA
PARTECIPATE NUMEROSI!
[...]
«Sembra divertente» considerò Usui. «Si partecipa a coppie, farai squadra con me, presidente?» chiese poi a lei, avvolgendole le spalle con un braccio.
Note dell'autore:
- Per i nomi mi sono basata sulla traduzione italiana.
- Momento imprecisato, ma comunque posto prima del vol. 7.
- Partecipa alla "Conchiglia Challenge" con il prompt "scrivi una storia di qualsiasi tipo in cui si ripeta almeno cinque volte la parole "mare"".
- N° parole: 3155   


Caccia alla conchiglia

«Mare, spiaggia, sole, divertimento!» esclamò Shoichiro Yukimura allargando le braccia fino a formare un angolo piatto.
Il leggero vento che tirava gli scompigliava i cappelli e i vestiti, ma rendeva più semplice sopportare l'afa.
Era stata proprio una bella idea organizzare quella gita per godersi una bella giornata al mare tra amici, sarebbe stato molto divertente.
A partecipare erano lui, Sotaro Kano, il presidente Misaki Ayuzawa e Takumi Usui. Avevano invitato anche le amiche del presidente, Sakura Hanazono e Shizuko Kaga, ma la prima aveva un impegno, mentre l'altra non amava il mare.
Strinse la presa attorno al secchiello e si voltò. Preso dall'entusiasmo aveva cominciato a correre lungo la passerella che delimitava la superficie della spiaggia, e aveva lasciato indietro i suoi amici.
Il presidente aveva sollevato i capelli neri e gli aveva legati con un fermaglio; indossava un completo comodo e trasportava la borsa termica con il loro pranzo.
Usui, al fianco di lei, le aveva proposto di aiutarla, ma questa aveva rifiutato. Ora, erano impegnati a discutere animatamente, anche se Shoichiro non aveva idea quale fosse stato l'elemento scatenante.
Alle loro spalle, a passo più lento e con la testa bassa, c'era Kano. Teneva uno zaino sulle spalle come ognuno di loro e per una volta aveva deciso di abbandonare le sue felpe con cappuccio a favore di indumenti più leggeri.
Shoichiro decise di aspettarli. Si inginocchiò, si slacciò le scarpe e le sfilò insieme alle calze. Era piacevole poggiare i piedi nudi sulla spiaggia, soprattutto visto che era ancora mattina e non scottava ancora a causa del sole.
Raccolse le scarpe con la punta delle dita e fece leva sul ginocchio per rialzarsi in piedi. In quel momento notò un cartello alla sua sinistra.

CACCIA ALLA CONCHIGLIA
PARTECIPATE NUMEROSI!

Questo recitava l'intestazione a caratteri cubitali posta nella parte alta e centrale del cartello. Di seguito, lesse Shoichiro, era riportato il bando del concorso e i premi per chi avesse consegnato alla giuria, entro le ore diciotto, la conchiglia più bella, la più grande e la ricerca più fruttuosa.
«Che cosa stai guardando, Yukimura?» chiese il presidente, quando lo raggiunse insieme agli altri.
«Guardi» rispose e indicò il cartello.
Lei e gli altri due puntarono lo sguardo sul punto da lui indicato; Usui abbassò gli occhiali da sole per vedere meglio.
«Sembra divertente» considerò Usui. «Si partecipa a coppie, farai squadra con me, presidente?» chiese poi a lei, avvolgendole le spalle con un braccio.
Lei arrossì e lo fissò incerta. «Eh...?! Ma io...» tentò di protestare.
L'altro sorrise. «Dai, andiamo ad iscriverci!» Cominciò a spingerla gentilmente verso la postazione indicata dal bando.
Shoichiro si avvicinò a Kano, che stava fissando il cartello e non aveva ancora spiccicato parola.
«Partecipiamo anche noi?» propose con un sorriso. Aveva già deciso che sarebbe andato a caccia di conchiglie - gli sarebbe piaciuto anche regalarne qualcuna alla sorella, Ruri – e quel concorso sembrava l'occasione giusta.
Kano annuì.
***
Shoichiro si sfilò la maglietta dalle testa e rimase solo con il costume da bagno addosso. La ripiegò con cura e la ripose all'interno del suo zaino.
Dopo essersi iscritti alla gara – 500 yen a coppia -, avevano scelto un posto libero sulla spiaggia dove lasciare le loro cose.
Erano le dieci di mattina e la gara sarebbe cominciata verso le due. Usui aveva proposto una partita a beach volley per ingannare il tempo e ognuno di loro aveva accettato, ma Shoichiro era un po' preoccupato. Temeva non avrebbe combinato molto, visto che non era portato per gli sport.
Si divisero in squadre: Shoichiro e Kano da una parte, Usui e Ayuzawa dall'altra.
«Non mi sembrano molto equilibrate» commentò il secondo.
Shoichiro arrossì lievemente, sapeva di essere lui a squilibrare le squadre.
Usui, dall'altra parte della rete, li guardò e scrollò le spalle. «Che importa? È solo un gioco.»
Ayuzawa si era già spostata sul fondo del campo per battere. Il suo sguardo era infuocato e questo lo preoccupò.
Gioco o non gioco, lei non amava perdere alcun tipo di sfida.
Lei diede un colpo forte al pallone e questo passò sopra la rete, dirigendosi verso di lui.
Shoichiro deglutì rumorosamente. Okay, sembrava un proiettile, ma sarebbe riuscito a prenderlo. Si mise in posizione. La palla rimbalzò sulle sue braccia e lo urtò al mento.
Il colpo lo fece cadere all'indietro, in mezzo alla sabbia. Gli occhi rivolti al cielo e la mano premuta contro la parte offesa, Shoichiro sentiva un forte dolore alla mandibola.
I suoi amici accorsero al suo fianco.
«Come stai, Yukimura?» gli chiese Usui, mentre Ayuzawa si scusava profondamente per avergli fatto male.
Kano gli prese un braccio e se lo avvolse attorno alle spalle, e lo aiutò a rimettersi in piedi.
«Dovrebbe metterci del ghiaccio, ne abbiamo?» Ayuzawa gli sollevò il viso con un dito per osservargli il mento.
«Gli verrà un livido, ma non è rotta» commentò Usui.
I quattro raggiunsero il punto dove avevano disteso i teli da spiaggia e lo fecero sedere su uno di essi.
«Ecco il ghiaccio» disse Ayuzawa a Kano e gli passò un sacchetto.
Subito una superficie gelata venne posata con delicatezza contro il suo mento e Shoichiro provò immediato sollievo.
«Come va, meglio?» gli chiese Kano, inginocchiato di fronte a lui.
Annuì piegando il capo e bastò quel lieve movimento per fargli sentire una fitta di dolore. Aveva le lacrime agli occhi, ma si trattenne dal lasciarle scendere.
Usui scoccò un'occhiata a lui e a Kano. «Presidente, andiamo a prendere il gelato per tutti. Questo aiuterà Yukimura a sentirsi meglio.»
«D'accordo.» Ayuzawa si alzò in piedi e insieme all'altro si allontanò in direzione del bar.
Kano gli prese la mano e gli fece segno di tenere il ghiaccio premuto contro il mento. «Tienilo per qualche altro minuto.»
Shoichiro eseguì. Era così freddo, gli si sarebbe congelata la mano a breve.
Calò il silenzio, colmato solo dalle risate dei bambini e le chiacchiere delle persone nelle vicinanze, e dal rumore delle onde del mare.
«Tenta di arrivare intero a fine giornata, altrimenti non riuscirai a regalare le conchiglie a tua sorella» affermò Kano dopo un po', allentando la tensione che si era creata.
Shoichiro piegò le labbra in un piccolo sorriso. «Ci proverò.»
***
«Benvenuti al terzo concorso di “Caccia alla conchiglia”» esclamò il presentatore. Era un uomo corpulento, con i capelli grigi, stempiato ai lati della testa e sui cinquant'anni. Indossava un'enorme maglietta blu e dei pantaloncini, ed era uno dei bagnini della spiaggia.
Shoichiro e i suoi amici si erano posizionati di fronte al palchetto che era stato allestito, su cui erano presenti, oltre al presentatore, due uomini giovani, una donna di mezz'età e una ragazza, in veste di giuria.   
Il presentatore spiegò le regole del gioco – si avrebbe avuto a disposizione come territorio di ricerca tutta la spiaggia, mare compreso, e come tempo fino alle diciotto – e annunciò i relativi premi, uno per ogni tipologia della gara: una cena gratis in un ristorante per la conchiglia più grande, il noleggio di un motoscafo per alcune ore per la conchiglia più bella e un buono da 1000 yen da spendere in consumazioni al bar della spiaggia per la quantità maggiore di conchiglie. «Bene, ora potete cominciare. Buona fortuna e buon divertimento!» terminò l'uomo congedandoli.
Usui si girò verso di lui e Kano. «In bocca al lupo. E che vinca il migliore.»
Ayuzawa fece un cenno di saluto. «Ci vediamo dopo. Buona caccia!» si allontanò seguita dall'altro.
Shoichiro sorrise a Kano. «Andiamo, allora?»
Lui annuì. «Suggerirei di andare in acqua, è là che si trovano le migliori.»
«Sì, è una buona idea.» Gli piaceva l'acqua, il mare, ed era un discreto nuotatore, non avrebbe riscontrato problemi.
O, almeno, lo sperava.
***
Dopo i primi minuti di gelo, l'acqua non era più fredda al contatto ed era piacevole sentirla scivolare sulla pelle. Shoichiro prese un respiro profondo e si lasciò sprofondare tra le onde del mare. Aveva indossato un paio di occhialini, perciò non fu doloroso sbarrare gli occhi e osservare il fondo alla ricerca di qualche conchiglia che attirasse la sua attenzione. Si spinse in avanti e mosse ritmicamente la testa da una parte all'altra; quando cominciò a mancargli il respiro, si precipitò immediatamente in superficie solo per il tempo necessario a fare nuova scorta di ossigeno.
Si rituffò tra le acque e fu in quel momento che notò qualcosa incastrato sul fondo: una conchiglia. Sorrise e si affrettò a liberarla, poi ritornò nuovamente in superficie.
La conchiglia aveva la forma di un cono gelato, il colore predominante era il bianco con chiazze regolari giallo dorato. Era alta circa come la metà della sua mano, quindi non la più grande che potesse trovare, ma era comunque qualcosa.
Doveva mostrarla a Kano!
Si guardò intorno freneticamente alla ricerca del suo amico e compagno di squadra, ma intorno a sé vide solo mare per una lunga distanza.
Oh, accidenti, si era allontanato troppo.
Il cuore cominciò a martellargli nel petto, ma tentò di non farsi prendere dal panico. Inspirò, aumentò la presa intorno alla conchiglia e cominciò a nuotare in direzione della riva.
Non doveva preoccuparsi, se era riuscito ad arrivare fino a lì, sarebbe senz'altro riuscito a ritornare sulla terra ferma. Certo, prima era nel pieno delle forze, ora era vero il contrario, ma...
Non voleva morire annegato!
Aumentò il numero di bracciate, ma dopo qualche minuto dovette rallentare perché gli dolevano i muscoli ed era stanco. Osservò la riva, che cominciava ad essere un po' più vicina, e notò qualcosa che si muoveva nella sua direzione.
Assottigliò le palpebre, ma non riuscì a capire di cosa si trattasse.
Un orribile pensiero lo spaventò. Non poteva essere... non c'erano possibilità che si trattasse di uno... squalo, giusto? Forse sarebbe stato anche peggio di un annegamento! Lo squalo lo avrebbe inseguito e poi avrebbe banchettato con il suo corpo macchiando di rosso il mare.
Spalancò gli occhi a quella prospettiva.
Doveva scappare, doveva...
Il corpo dello squalo si fece più nitido e Shoichiro notò delle braccia e dei capelli.
«Kano!» mormorò, mentre il sollievo lo colmava.
Era salvo, il suo amico era venuto ad aiutarlo. Ora tutto sarebbe andato bene.
Kano lo raggiunse. «Ti sei allontanato molto.»
Non poté dire altro, perché Shoichiro lo abbracciò forte. «Ho avuto paura. C'era solo acqua intorno a me, temevo di non arrivare a riva. E poi lo squalo, che in realtà eri tu, ma non lo sapevo. Credevo mi avrebbe mangiato, oppure che sarei annegato» blaterò senza molto senso. Il terrore di poco prima aveva finito per fargli cedere i nervi. «Sono così contento che tu sia venuto.»
Kano non disse nulla, limitandosi a dargli pacche sulla spalla in segno di conforto e a lasciarlo sfogare e stringere a sé.
***
Appena Shoichiro uscì dall'acqua e posò i piedi sulla sabbia, questa si appiccicò alla sua pelle bagnata. Più tardi sarebbe stato fastidioso toglierla, ma al momento non gli importava.
Si lasciò cadere sulla sabbia e sollevò lo sguardo su Kano, in piedi davanti a lui.
«Guarda» disse e gli porse la conchiglia che aveva trovato in acqua. Non aveva ancora avuto occasione di fargliela vedere.
Kano la prese e la osservò. «Bella, è anche abbastanza grande.» Ruotò il corpo di circa novanta gradi e indicò un punto poco distante da loro, dove c'erano degli scogli. «Anch'io ho trovato un paio di conchiglie. Le ho messe nel secchiello e li ho nascosti tra la sabbia, prima di venire a cercarti.»
Shoichiro sgranò gli occhi di fronte alla sollecitudine dell'amico. In effetti, con la gara in corso, non sarebbe stato furbo lasciare le conchiglie trovate in bella vista. Chiunque avrebbe potuto prenderle. Annuì con il capo. «Andiamo a prenderle, allora.»
Kano gli porse la mano, Shoichiro l'afferrò e in un attimo si ritrovò in piedi.
Si incamminarono in direzione degli scogli, sul limitare della riva, con le onde che si scontravano sulle loro caviglie. Durante il tragitto, Shoichiro notò il presidente Ayuzawa che nuotava velocemente nel mare e stringeva un secchiello ricolmo di conchiglie. Poco distante da lei, anche Usui comparve, quando ritornò in superficie per riprendere fiato.
Quest'ultimo aveva una mano sollevata in direzione del cielo e mostrò trionfante all'altra una conchiglia.
Shoichiro non rimase sorpreso dalla scena a cui aveva assistito, sapeva bene che il presidente e Usui erano bravissimi in qualsiasi attività. «Hai visto?» chiese all'amico al suo fianco.
Questi seguì la direzione del suo sguardo e socchiuse leggermente gli occhi, come per vederci meglio. Naturale, Kano aveva dovuto togliersi gli occhiali per poter entrare in acqua e senza non vedeva molto bene.  
«Sembra che la gara del presidente e Usui stia andando alla perfezione» continuò.
«Ti da fastidio?»
«Uhm? No, certo che no. Sto partecipando a questa gara con un amico e mi sto divertendo molto. Sono contento così.»
Kano lo fissò pensieroso per un momento, poi riprese a rivolgere lo sguardo avanti a sé. «Ecco, ho nascosto il secchiello dietro questo scoglio, sotto la sabbia.»
Lo scoglio era più alto di loro, imponente e di colore grigio chiaro. Si inginocchiarono intorno al punto indicato da Kano e cominciarono a scavare.
Il secchiello non era stato nascosto molto in profondità, perciò bastò poco tempo per riportare alla luce lui e il suo contenuto.
Le conchiglie trovate da Kano erano due: la prima era molto simile a quella raccolta da Shoichiro, solo che era leggermente più piccola e le chiazze erano marrone scuro; la seconda era completamente bianca, piatta con delle righe sul dorso ed era grande circa una decina di centimetri. Se non fosse stato per una piccola crepa, sarebbe stata davvero perfetta.
«Wow, sono bellissime!» esclamò lui gioiosamente. «Sei stato davvero bravo.» Gli rivolse un sorriso caloroso, al quale l'altro rispose scostando immediatamente lo sguardo.
Strana reazione, considerò, fissando confuso Kano.
***
All'ora prestabilita per la chiusura della gara, i partecipanti si radunarono vicino al palco. Shoichiro e Kano, alla fine, erano riusciti a trovare quattro conchiglie piuttosto grandi e molte di dimensioni ridotte. Probabilmente non avrebbero vinto, ma avevano trascorso una bella giornata.
Shoichiro, poi, non vedeva l'ora di mostrare a sua sorella le conchiglie; Kano aveva insistito a cedergliele tutte, affermando che non gli interessava portarne a casa e che Ruri sarebbe stata felice di riceverne tante. Era stato gentile da parte sua.
Il presentatore fece il suo ingresso sul palco seguito dai giudici. «Bentornati. Spero che la raccolta sia stata fruttuosa e che vi siate divertiti.» Con un cenno della mano indicò una bilancia appoggiata ad un bancone. «Ora chiameremo una coppia alla volta e i due saliranno sul palco. Con la bilancia peseremo le conchiglie, poi i giudici sceglieranno e giudicheranno quelle più belle e grandi.» Il presentatore spostò lo sguardo su tutti loro e chiamò: «La prima coppia è formata da Hasuki e Kyosuke.»
Si trattava di una ragazza giovane con lunghi capelli castano chiaro e piuttosto carina, e di un ragazzo con i capelli neri che gli sfioravano il collo, di qualche anno più grande dell'altra. Kyosuke avvolse un braccio intorno alle spalle della ragazza e i due salirono sul palco portando con loro un sacchetto.
Mentre il presentatore pesava le conchiglie e i giudici sceglievano la più grande e la più bella, Ayuzawa e Usui si avvicinarono a Shoichiro e Kano.
«Ciao, ragazzi!» li salutò allegramente la prima.
In piedi dietro di lei c'era Usui, che sorreggeva un secchiello pieno di conchiglie, almeno il doppio di quelle raccolte da lui e Kano.
«Ne avete prese moltissime, che bravi!» si complimentò Shoichiro, per poi pentirsi subito dopo, quando Usui si avvicinò a lui troppo e gli posò una mano sulla spalla.  
«Non essere così affettuoso, Yukimura, Kano potrebbe ingelosirsi» lo prese in giro come al solito l'altro.
Shoichiro arrossì violentemente e si allontanò di scatto, finendo per scontrarsi contro il petto di Kano, che non poté impedire la collisione perché alle parole di Usui aveva girato il capo dalla parte opposta.
«Fai attenzione!» Kano lo prese per le spalle, sottraendolo ad una rovinosa caduta.
«Scusa.» Il rossore sul viso di Shoichiro si intensificò sotto lo sguardo malizioso e sorridente di Usui, e quello un poco confuso del presidente.
«La quarta coppia è formata da Misaki e Takumi» li chiamò il presentatore, interrompendo il loro scambio di battute.  
«Tocca a noi» disse Usui, sorridendo ad Ayuzawa.
«Forza, andiamo» replicò lei, senza degnarlo di uno sguardo.
«Buona fortuna!» augurò loro Shoichiro.
Usui e Ayuzawa salirono sul palco e consegnarono al presentatore le conchiglie che avevano trovato, e questi si complimentò per la loro bravura. Tra il pubblico si potevano sentire mormorii ammirati per le capacità dei suoi due amici. Shoichiro era davvero felice di essere amico di due persone così speciali.
Come previsto, il peso delle conchiglie risultò il più alto di quelle presentate fino a quel momento, i giudici assegnarono punteggi molto elevati per la conchiglia più bella e la più grande misurava quasi dodici centimetri. Comunque, non avrebbero potuto vincere tutti e tre i premi previsti perché ogni coppia poteva ottenerne solo uno; in caso di supremazia in due o più categorie, il secondo e il terzo premio venivano assegnati rispettivamente al secondo e al terzo partecipante.
Quando il presentatore chiamò lui e Kano, Shoichiro si immobilizzò sul posto con il cuore che gli batteva forte nel petto. Sapeva che sarebbe dovuto succedere, ma continuava ad essere nervoso all'idea di dover salire su un palco davanti a tutti. Lo metteva a disagio quel tipo di situazione.
Kano si mise al suo fianco e, probabilmente notando la sua titubanza, gli strinse piano la mano, in segno di conforto. «Portiamo a termine questa cosa, dai» lo spronò.
Shoichiro annuì, un po' più rassicurato, e si decise a salire sul palco.
***
Usui prese Ayuzawa per mano – lei, di malavoglia, lo lasciò fare – e si allontanarono dalla spiaggia. Si erano cambiati e ora indossavano dei vestiti eleganti messi a disposizione dall'organizzazione del concorso “Caccia alla conchiglia”. Avevano vinto il primo premio, perciò avrebbero cenato gratis in un ristorante.
Shoichiro li guardò allontanarsi sorridendo, poi ritornò sui suoi passi, in direzione della riva del mare.
Il sole stava tramontando e la spiaggia si stava rapidamente svuotando, presto non sarebbe rimasto più nessuno.
Kano era sdraiato su un telo da spiaggia, le mani incrociate sotto la testa e i piedi rivolti verso il mare, il quale li sfiorava con le sue onde.
Shoichiro si sedette al suo fianco, pronto ad offrirgli la metà della cena acquistata al bar della spiaggia: alcuni onigiri. Sorrise, nel vederlo profondamente addormentato. La testa dell'amico era piegata da un lato, gli occhi erano chiusi e l'espressione rilassata.
Era davvero bello, non ci aveva mai fatto caso.
No, no! Ma che andava a pensare?! Scosse violentemente il capo nel vano tentativo di eliminare quei pensieri molesti dalla sua mente.
Senza riuscire a trattenersi, scacciò una ciocca ribelle dalla fronte di Kano e rinunciò al proposito di svegliarlo.
Sarebbero rimasti su quella spiaggia ancora un po'.


Spazio Autrice: Eccomi tornata con i miei adorati Kano e Yukimura.
Questa challenge di fanworld mi ha ispirato, perciò ho scritto questa storiella. Spero vi sia piaciuta.
Solo una cosa: non ho specificato, ma alla fine Kano e Yukimura non hanno vinto. Visto che ho tentato di mantenere come al solito l'atmosfera del manga, ho pensato che dovesse andare così.
Se avete domande, mi trovate sulla mia pagina facebook (il link nella mia pagina autore di Efp).
Ilaria 
   
 
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