Why are you here?

“Perché mi trovo qui?” aveva chiesto irritato.
“Per svolgere il tuo dovere di Vice Presidente del Consiglio studentesco. Mi sembra ovvio.”
Ovvio un corno. Lo sapeva perché si trovava lì proprio il giorno del suo compleanno.
E non era perché lui non aveva compiuto diligentemente il suo dovere, ma perché l’altro, Neji- mister- so- tutto- io- Hyuuga, aveva scaricato tutto il fardello sulle sue spalle e adesso si arrogava anche il diritto di ritenerlo unico responsabile per quella negligenza.
“Ti hanno chiaramente eletto Presidente del Consiglio Studentesco solo per l’aspetto, Hyuuga.” gli rivelò con un ghigno.
“Oh,” fece l’altro con un sorriso malizioso “allora te ne sei accorto anche tu che sono un figo.”
Bastardo. Non era quello che voleva dire.
“Mi riferivo al fatto che come Presidente vali meno di uno straccio usato. Niente di personale, naturalmente.”
“Non preoccuparti, Uchiha. Sono abbastanza maturo da accettare le critiche. Purché siano costruttive.”
Provava una particolare soddisfazione nel cogliere di sorpresa e nell’irritare il più giovane degli Uchiha.
“Posso farti una domanda Hyuuga?” gli domandò dopo un po’ il ragazzo più giovane, posando sulla scrivania i fogli di cui si stava occupando e prendendo un sospiro profondo.
“Dimmi pure.”
Gli occhi scuri di Sasuke avrebbero potuto tranquillamente naufragare in quelli di Neji, ma…
“Si può sapere perché io, Sasuke Uchiha, il giorno del mio diciottesimo compleanno, sono costretto a restare a scuola dopo le nove di sera per svolgere un compito non mio, mentre tu, unico e diretto responsabile di tutto questo casino, ti giri i pollici e mi guardi mentre sgobbo come un dannato? E se proprio non hai intenzione di lavorare, perché sei qui?” lo fulminò con lo sguardo.
… quello non era né il posto né tanto meno il momento giusto.
“Mi sembra ovvio, Uchiha. Mi stupisco che tu non te ne renda conto.”
Ma rendersi conto di… cosa!?
“Non capisci, vero?”
“No.”
Dannazione.
“Allora non importa.” sbuffò, mettendosi a scribacchiare qualcosa su un foglietto "A certa gente bisogna proprio spiegare tutto."
Poi si alzò, lo guardò dall’alto in basso, ghignò e lanciando verso l’altro il foglietto su cui aveva scritto prima, uscì dall’aula.
"Allora buon lavoro, Uchiha. E auguri. Mi dispiace che tu abbia dovuto trascorrere il tuo compleanno rinchiuso a scuola con me." sorrise con malizia.
Sasuke era allibito. E poi c’era chi credeva che fosse lui quello strano. Roba da pazzi.
Osservò per un paio di minuti il foglietto, temendo che al suo interno non ci fosse che un’altra serie di ordini da svolgere.
E invece, stranamente, si sbagliava.

“She had no need to ask why he had come. She knew as certainly as if he had told her that he was here to be where she was.” Lev Tolstoj, Anna Karenina.

Era per caso impazzito!?


Note dell'Autrice
Ovviamente rigorosamente in ritardo, ma Auguri Sasuke- kun <3!
Non penso che sia un segreto che io shippi la NejiSasuNeji quindi ovviamente non potevo non scrivere su di loro u.u. Lo so che non è un granché, ma ormai nemmeno io ci faccio più caso XD
Per chi non l'avesse capito, Neji ha tenuto Sasuke a lavorare fino a tardi perché voleva che trascorresse il suo compleanno con lui :3.